Il secondo volume conclude la pubblicazione de L’Arte Cristiana nel tempo e completa il percorso cronologico iniziato nel primo: umanesimo, rinascimento, riforma, concilio tridentino, i secoli dell’illuminismo e del romanticismo fino alle grandi tragedie e speranze del “secolo breve”. Contemporaneamente l’autore prende in considerazione i punti cardinali della storia dell’arte in questo periodo.
Juan Plazaola Artola (San Sebastián 1919) È stato rettore del Centro umanistico della Compagnia di Gesù a Salamanca, professore di estetica all’Università di Deusto (San Sebastián), ordinario di storia dell’arte all’Università di Guipúzcoa (San Sebastián).
Maria Antonietta Crippa (Milano 1946), architetto e storico dell’arte, è professore di prima fascia di Storia dell’Architettura al Politecnico di Milano. Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo Un’architettura sacra. Il santuario della Madonna della Vena a Cesenatico (Milano 1998), Gaudí. L’uomo e l’opera (Milano 1999). Fa parte della redazione italiana di Communio.
Nel corso degli ultimi decenni, in ambito storico e archeologico pochi temi hanno visto una crescita così impetuosa delle ricerche, un aumento così significativo dei dati disponibili e un mutamento così radicale dei paradigmi interpretativi quanto quelli relativi alla Roma medievale, in particolare riguardo al periodo più antico, fino all'anno Mille. La tradizionale visione della città altomedievale appiattita su una interpretazione esclusivamente in chiave di crisi e decadenza è stata messa in discussione dagli studi più recenti che, pur evidenziando la profondità della trasformazione e la gravità dei fenomeni di destrutturazione dell'assetto urbano, hanno messo in luce anche la continuità per tutto il periodo dell'insediamento all'interno dello spazio intramuraneo, l'importanza della città come centro di produzione e come terminale di flussi commerciali a scala mediterranea, il suo rilevante ruolo artistico e culturale. Nel volume alcuni dei più autorevoli specialisti italiani di archeologia, storia, storia dell'arte e cultura della Roma altomedievale tracciano un quadro complessivo dello stato attuale delle conoscenze sulla città dall'età tardoantica fino alle soglie dell'XI secolo.
Raffaello è uno dei più importanti artisti del Rinascimento italiano, nonché uno dei più influenti nell'intero panorama della storia dell'arte: fondatore di un procedimento creativo basato sull'imitazione "sintetica" o "critica", è stato un modello per generazioni di artisti. Il suo profondo interesse per gli aspetti filosofici ed espressivi del principio del decoro e le scelte strategiche di divisione dei compiti attuate nella sua bottega ne fanno un innovatore, capace di ridefinire il lavoro degli artisti. Robert Williams attinge ampiamente alla storia della letteratura, della filosofia, della religione e dell'economia per documentare e ripercorrere l'evoluzione stilistica di Raffaello, fornendo una base per ulteriori ipotesi su obiettivi e aspirazioni dell'arte italiana del Rinascimento e sulla natura degli studi storico-artistici.
"Ci sono quadri che portano in sé un mistero che appare impenetrabile, sia per l'assenza di dati di provenienza, sia per una resistenza a fornire elementi di riconoscibilità, che sono gli stessi per cui l'occhio ritrova i tratti del padre o della madre nel figlio, sentendone l'aria di casa. Quest'ultimo esercizio, per il critico, ha qualcosa di magico. È una penetrazione oltre la superficie delle immagini, per individuare l'anima dell'autore, la sua natura profonda." Vittorio Sgarbi interpreta da sempre la sua missione di critico d'arte come un'appassionata, e inesauribile, ricerca di bellezza. Una bellezza che si mostra spesso evidente, riconoscibile, documentata, e chiede solo di essere raccontata. Ma accade talvolta che essa, al contrario, rimanga celata: perché nascosta in luoghi remoti e meno battuti, oppure annebbiata da attribuzioni frettolose e clamorosi abbagli, o ancora semplicemente dimenticata nel corso del tempo. È in questi casi che il critico si fa esploratore, detective, cacciatore di capolavori perduti. Musei, palazzi, case d'aste e pievi di provincia sono il terreno di questa caccia al tesoro che Vittorio Sgarbi conduce in prima persona, percorrendo chilometri attraverso l'Italia, osservando le opere dal vivo, studiando i cataloghi. L'occhio del critico restituisce così un patrimonio di bellezza finora sconosciuto: dalla straordinaria scoperta, diventata un caso mondiale, di un nuovo Caravaggio a Madrid al busto di Canova ritrovato in una collezione privata, dall'apparizione di nuove opere di Guido Cagnacci, Lorenzo Lotto e Guercino all'emozione di ampliare il catalogo di Jusepe de Ribera, Sassoferrato, Beniamino Simoni e Luca Giordano. Un viaggio inesauribile, che a ogni pagina rivela una sorpresa: Vittorio Sgarbi ci conduce al suo fianco nell'avventura dell'arte ritrovata.
Venticinque parole chiave e venticinque progetti per "utilizzare" l'arte come un immenso giacimento di conoscenze, narrazioni ed esperienze. Utilizzare l'arte come risorsa educativa significa cercare di immettere nei processi intellettuali, immaginativi e visivi dei giovanissimi, idee, paradigmi, metafore e repertori simbolici desunti e suggeriti dall'esperienza artistica. Costruito come un lemmario, è strumento utile per educatori e genitori.
La mostra presenta presenta quattro dipinti, o meglio due coppie di dipinti messi a confronto, due di certa mano caravaggesca e gli altri copie antiche che ritraggono rispettivamente San Francesco in meditazione e La Flagellazione di Cristo. Il confronto tra due versioni della medesima composizione - sia nel caso di due versioni pressoché identiche, sia nel caso di un originale con la sua copia antica - costituisce un terreno insidioso e appassionante per gli studiosi, in cui gli aspetti storico-artistici e documentari si intrecciano a quelli tecnico-esecutivi e conservativi.
L'autore fa parlare Caravaggio che descrive gli episodi della sua vita anche in riferimento ai quadri. I suoi monologhi - una vera e propria "confessio vitae" - si aprono in realtà a brevi, improvvisi dialoghi. Soprattutto con la madre Lucia, suo principale interlocutore. Nella seconda parte di questo libro-pamphlet su Caravaggio, Giovagnoni fa parlare le tele, i colori, le ombre e le luci.
Uno dei luoghi più celebri al mondo. Il capolavoro che segna il passaggio dalla bottega rinascimentale al trionfo del genio creativo moderno. Quello in cui l'opera d'arte inizia a essere riconosciuta come prodotto di puro ingegno. Quello attraverso cui la politica realizza pienamente il potenziale comunicativo e propagandistico dell'arte. Antonio Forcellino ci fa rivivere il prodigio del cantiere della Cappella Sistina, ricostruendo le vicende dei protagonisti che l'hanno voluta e realizzata. Sandro Botticelli e il Perugino; Domenico Ghirlandaio e Cosimo Rosselli; Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio... Nell'arco di alcuni decenni, tra Quattrocento e Cinquecento, nel cuore della cristianità si avvicendano due generazioni di artisti che danno vita a uno dei risultati più mirabili dell'arte occidentale: la Cappella Sistina. Antonio Forcellino ci racconta la storia materiale di uno straordinario capolavoro.
Questo volume nasce da una ricerca ideata e condotta dall'artista e docente Maurizio Osti insieme ai suoi studenti del corso di Grafica Progettata dell'Accademia di Belle Arti di Bologna nell'a.a. 2005-2006. Stampato per la prima volta nel 2013 in un numero limitato di copie, il volume raccoglie sessantacinque elaborazioni visive realizzate da trentotto studenti del logotipo Viriditas, termine antico e ricco di potere evocativo che, nel pensiero della mistica tedesca Ildegarda di Bingen (1098-1179), sta a indicare la forza vitale, generativa, presente a tutti i livelli e in ogni stato o elemento della realtà. Definita da Osti come «energia creativa cosmica allo stato nascente», la Viriditas costituisce quindi l'origine di ogni fenomeno, compreso quello dell'arte. Alla base del suo progetto didattico, infatti, vi era l'idea che l'estrema apertura semantica della parola desse allo studente la possibilità di spaziare con l'immaginazione, ritrovando una naturalità dell'atto creativo. Questa edizione del volumetto, arricchita dalla traduzione inglese dei testi, si offre dunque a un più ampio pubblico con l'intento di attualizzare, mediante la forza della sperimentazione grafica, un concetto fondamentale della nostra esistenza.
Il volume è dedicato ai capolavori della pittura di ogni tempo e di tutto il mondo. Arricchito da una straordinaria galleria di immagini ogni scheda e accompagnata dalla riproduzione a colori di un'opera d'arte. Il libro spazia dagli affreschi dell'antica Roma alle provocazioni dell'arte contemporanea, in una successione cronologica di opere i cui accostamenti destano più di una sorpresa. Da sempre la pittura testimonia l'urgenza creativa dell'umanità. Se i canoni di bellezza e i linguaggi cambiano nel corso dei secoli, la pittura rimane un mezzo di espressione universale e un registro fedele della nostra storia. Prefazione di Geoff Dyer.
Ci sono luoghi che attraversiamo quotidianamente nelle nostre città e che nella fretta di una meta da raggiungere manchiamo di cogliere. Roma è piena di queste occasioni di bellezza: dai palazzi rinascimentali, attraverso la grande stagione del Barocco, alle architetture avveniristiche di questo secolo, tra chiese, fontane, piazze e musei, luoghi celebri e sorprese da scoprire. Vittorio Sgarbi compie una ricognizione totale delle bellezze architettoniche di Roma, suggerisce al lettore una serie di itinerari d'autore per orientarsi tra queste meraviglie e compone un'opera straordinaria per la quantità di edifici e autori citati. Con oltre 650 schede di autori e 1500 opere segnalate, questo libro è una guida alle architetture della capitale e uno strumento prezioso di conoscenza della storia artistica della città, che guarda al suo passato ma anche ai nuovi progetti in corso di realizzazione. A turisti e abitanti di Roma non resta altro che alzare gli occhi e, fosse anche solo per pochi secondi, fermarsi a godere con consapevolezza le mirabilia della città eterna. Nuova edizione.
Impara a creare arte come i grandi maestri, con questo activity book sarà come partecipare a una lezione d'arte! Grazie a questo libro imparerai a conoscere l'opera di Vincent Van Gogh, farai attività di disegno, colore e collage che ti mostreranno come ha lavorato e cosa lo ha ispirato a creare la sua arte così speciale. Nel libro troverai tanti adesivi colorati che potrai usare anche per completare il tuo capolavoro personale che potrai realizzare sul grande poster estraibile nel retro del volume! Activity book: include un poster e adesivi. Età di lettura: da 7 anni.