Che cos'è la vera felicità? Che cosa bisogna fare per essere felici? Sono domande che ci interrogano come esseri umani e che ci vedono tutti "compagni d'avventura", tutti in cammino di ricerca. Un volume agile ed emozionante, dedicato ai più giovani, che attraverso le voci di Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati, santi nel Giubileo 2025, ci conduce per mano a esplorare uno stile di vita fatto di azioni e decisioni in cui l'amore è protagonista indiscusso. Amare, sollecita l'Autore don Alessio Albertini, è l'unica vera possibilità che è nelle nostre mani per vivere in pienezza la nostra esistenza, diventare "santi" e raggiungere la felicità piena. La santità non è fatta di cose "strane" bensì di cose buone: il perdono, il lavoro, lo studio, la gioia, l'amicizia, la speranza... Otto capitoli per mettersi sulla strada giusta, che indicano come rimanere fedeli a sé stessi, allenare la forza di volontà, vivere la libertà vera, esercitare l'impegno. Perché la vita può contenere per davvero "tutta la felicità del mondo".
La testimonianza di come l'impegno e l'assunzione di responsabilità da parte di una comunità, che si riunisce intorno a una motivazione di giustizia, vissuta sia in chiave cristiana sia civica, può davvero generare un cambiamento sociale, culturale e educativo. Nei comuni della cintura sud-ovest di Milano, si conta un bene confiscato ogni mille abitanti. È un dato che dice chiaramente quanto la presenza della criminalità organizzata è forte, reale, pervasiva. Una presenza che sottrae risorse alla comunità e impatta su tutti. Pensiamo alla fatica che devono fare tante aziende sane per competere con chi non rispetta le regole, anzi le infrange ricorrendo a minacce e violenza. Se da un lato la criminalità toglie, dall'altro i beni confiscati devono essere in grado di restituire, cioè diventare volano di solidarietà, inclusione, accoglienza. In primo luogo, restituire senso di giustizia. E per vincere davvero, lo Stato, inteso come comunità che vive e abita un territorio, deve essere in grado di far generare qualcosa di positivo da quel bene, mettendolo a disposizione di chi ha più bisogno. Ecco che cosa racconta Libera Masseria: un bene confiscato, oggi "liberato", che testimonia come l'impegno e l'assunzione di responsabilità da parte di una comunità possono davvero generare un cambiamento sociale, culturale e educativo. «Ecco cosa accade quando un sogno incontra la giustizia! E don Massimo è uno abituato a sognare in grande. Grande come un edificio in stato di abbandono che un giorno scopre esistere nel comune di Cisliano, cintura sud di Milano. Si tratta di un immobile appartenuto a una famiglia della 'ndrangheta, giunto quasi al termine di un processo di confisca e il cui destino è ancora incerto. Per fortuna, la consapevolezza dei problemi da affrontare non basta a scoraggiare le persone come don Massimo, né le centinaia di associazioni e gruppi impegnati nel recupero e nella riconversione dei beni mafiosi. Tutte queste realtà hanno capito una cosa fondamentale: l'importanza di mandare segnali di concretezza alle popolazioni colpite dalla prepotenza mafiosa. Segnali senza i quali tutti i discorsi sulla legalità, la responsabilità e la partecipazione civica rischiano di suonare sempre più vuoti e retorici. Questo è un libro che merita di essere letto, perché, nel raccontare una singola storia, ci parla di molte questioni cruciali dell'Italia di oggi.» (don Luigi Ciotti).
"La Madonna è l'unica donna della mia vita": così si è espresso Carlo Acutis, in una delle sue frasi brevi ma pregnanti, quasi un testamento di fede della sua breve vita. Da questi piccoli scritti si sviluppano le meditazioni del Santo Rosario, in un piccolo sussidio che vuole insegnare la pratica e la bellezza di questa preghiera ai ragazzi, ai coetanei di Carlo, perché - come amava dire - "il Rosario è la scala più corta per salire al Cielo".
In un agile libretto la biografia, la testimonianza spirituale e i contenuti pastorale dell'esistenza di Carlo Acutis.
"Parola che accarezza" è una raccolta di meditazioni che invita a riscoprire le parole fondamentali della spiritualità cristiana, ispirandosi agli insegnamenti di Don Tonino Bello. Ogni capitolo esplora un tema come pace, speranza, servizio, fede e amore, proponendo riflessioni e preghiere che richiamano alla vita concreta e alla profondità della fede. Il libro incoraggia una Chiesa che ascolta e agisce, sostenuta dallo Spirito e radicata nell'amore verso il prossimo. È un invito a un cammino di rinnovamento personale e comunitario, improntato alla compassione e alla condivisione.
Hakan è un ragazzo turco di 25 anni che sa pilotare le mongolfiere. È molto bravo e ha avuto un ottimo maestro, Bulut, suo padre, viaggiatore temerario, avventuriero e all'occorrenza guida turistica di luoghi poco accessibili. Sa riconoscere i venti, Hakan, e sa capire il linguaggio delle nuvole ma soprattutto dalla morte dell'amato genitore che lo ha cresciuto insegnandogli il valore della bellezza, ha deciso di vivere il resto dei suoi anni a guardare il mondo dall'alto, dal suo pallone aerostatico, dove le brutture degli uomini non arrivano. E non arrivano soprattutto le notizie riguardanti i migranti, per il ragazzo simbolo inequivocabile del disinteresse dell'uomo verso il proprio simile. Ma per quanto tempo si può vivere distaccati dagli avvenimenti del mondo? E soprattutto cosa può convincere Hakan a rimettersi in gioco? Forse cinque storie, vere, uniche, raccontate da un cantore eccezionale, un asceta ortodosso, che gli sveleranno il senso della vita. Età di lettura: da 8 anni.
Nato in occasione del Giubileo del 2025, questo libro propone itinerari fra musica e fede, teologia, cultura e spiritualità, legati al tema del "cammino" e del "pellegrinaggio" nella musica classica, sacra e non solo. L'autrice invita il lettore a un cammino di esplorazione da Bach (Cantate, Oratori, Passioni) a Liszt (Via Crucis, Années de pèlerinage), dai canti dei pellegrini medievali all'affascinante figura del Viandante schubertiano (Der Wanderer), toccando autori più moderni come Wagner, Respighi, Prokofev, Vaughan Williams. Un libro da leggere nell'anno giubilare e non solo, per vivere un pellegrinaggio alla scoperta di come la musica e il canto possano essere compagni di strada della vita dell'uomo: "Canta e cammina"!
Lo Spirito Santo, questo sconosciuto. Il primo dono di Gesù ai credenti, la terza persona della relazione d'amore che è Dio rivelatosi come Trinità, colui che Gesù stesso chiama Consolatore, Vivificatore, Paracleto, spesso, troppo spesso, nella vita media del cristiano è una presenza marginale. Gesù stesso, invece, lo ha consegnato per poterci unire al Padre attraverso il Signore. Proviamo a parlare dello Spirito Santo, allora, della sua presenza nella Scrittura, del suo ruolo, del suo aiuto. Così da rimetterlo al centro, motore della nostra vita interiore. «Senza lo Spirito Santo, Dio è lontano, Cristo resta nel passato, il vangelo è una lettera morta, la Chiesa una semplice organizzazione, l'autorità un potere, la missione una propaganda, il culto un ricordo, e l'agire cristiano una morale da schiavi». Patriarca Ateganora
Una sera d'inverno piovosa e malinconica, don Francesco Cristofaro si ritrova ad aprire una vecchia scatola piena di fotografie. È il momento di prepararsi per l'ennesimo trasloco, e dunque di fermarsi a fare un bilancio della propria esperienza sacerdotale fino a oggi. Da qui prende il via l'autore per ripercorrere la strada, spesso accidentata, che lo ha portato a scegliere di consacrarsi al Signore e a confrontarsi con persone segnate dalla perdita, dal dolore e dalla malattia. Accompagnandoci attraverso aneddoti personali divertenti e teneri, esperienze indelebili e incontri illuminanti, don Francesco accosta la sua testimonianza a quella di uomini e donne come noi che nelle difficoltà hanno cercato la misericordia di Dio. E che solo lì hanno trovato sollievo.
Che senso ha ricercare l'umiltà in un mondo in cui il desiderio di performance ci invade fin da bambini e l’ambiente di lavoro ci valuta in base ai risultati?
L'aggressività e la spregiudicatezza sono valori da perseguire e la modestia un difetto di fabbrica.
Non c’è dubbio: il nostro cuore aspira alla grandezza! Chi di noi desidera l'ultimo posto?
Dobbiamo però ammettere che tutto ciò genera ansia, solitudine, rivalità e perdita del senso dell'esistenza.
Attraverso un percorso ricco di esempi e testimonianze, l'autore ci aiuta a scoprire una verità tanto profonda quanto dimenticata: l'umiltà ci permette di ritrovare la pace e la strada dell'amore vero, elevandoci fino ai vertici della vera grandezza.
Sì, perché Dio, il più grande di tutti, è al contempo il più umile.
Questo studio, quasi un esercizio ludico, ha coinvolto molti docenti che hanno aiutato l'autore nella sua ricerca. Alcuni atei, ma non per questo in disaccordo sui passaggi proposti dal libro. La speranza è che la proposta entusiasmi ed incuriosisca. L'autore parte dai cristalli di Masaru Emoto, tramite la termodinamica, per giungere a sant'Agostino, alla teologia della venuta all'esistenza e alla teologia del bene e del male. Dagli studi di Ilya Prigogine sui sistemi dissipativi si giunge alle espressioni contenute nei Vangeli sulla vita attuale e sulla vita che verrà. Il pensiero profondo dell'uomo, il Kairòs opera come in un sistema dissipativo, che può essere seguito con le leggi della termodinamica delle trasformazioni. Ciò spiegherebbe come l'uomo vivrà. È questo il messaggio di Gesù. Inoltre, si afferma che la dinamica sociale della carità è assimilabile ai catalizzatori. Gesù stesso utilizza il metodo sperimentale. Egli ci anticipa sempre, anche alla luce della meccanica quantistica, prevedendo forse l'entanglement per le opere di bene, le uniche trasferibili, in quanto informazione, struttura ordinata e non disinformazione, interruzione di struttura di bene.