Pur nella sua friabilità e delicatezza, è uno straordinario potere che possiamo far nascere nella nostra interiorità: ci consente di capire che in ciascuno di noi luci e ombre si alternano, si mescolano, e anche che le ombre si diradano solo se sappiamo andare incontro agli altri con gentilezza e con delicatezza, con tenerezza e con amore. È un cammino di speranza, dunque, quello indicato dal maestro della psichiatria gentile in questo mirabile testo, consegnato all’editore poco prima di lasciarci. Conclude il libro un toccante ricordo di Vittorio Lingiardi, che scrive, tra l’altro: «Per Borgna la gioia è anche, basta averlo letto una volta per capirlo, l’incontro con le parole, o i silenzi, dell’altro che ci aiutano a dare un senso alla vita».
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Il testo, frutto delle conversazioni tra Andrea Gagliarducci e Stefano Sanchirico, presenta in maniera semplice ma precisa i linguaggi relativi al cerimoniale e al protocollo vaticano e della Santa Sede. Un'appendice fotografica esplicativa completa l'esperta trattazione di una materia carica di tradizione ma sempre attuale. Introduzione Matteo Cantori.
È difficile pensare a un mondo senza i suoi divi, le sue icone, le sue star. Fanno parte della nostra storia e della nostra cultura, come se il loro successo fosse qualcosa di già scritto, e di definitivo. Come racconta Cass Sunstein in questo libro sorprendente, però, la situazione è molto diversa. Attraverso le vicende di artisti, scrittori, scienziati, politici, attori e musicisti più o meno celebri, più o meno dimenticati, o semplicemente ignorati, esplora le ragioni per cui alcuni raggiungono la fama e altri no, soffermandosi soprattutto sul ruolo che hanno il talento, la fortuna e il caso. Grazie agli sviluppi recenti della ricerca su modelli a cascata, effetti di rete e polarizzazione di gruppo, Sunstein indaga quello che trova spazio nei libri di storia, o nel canone letterario, per dimostrarci come e perché queste scelte cambino radicalmente nel corso del tempo.
Sandro Veronesi ha tratto da Non dirlo un monologo teatrale: proprio come il Vangelo stesso, la sua destinazione è la comunicazione orale, “da bocca a orecchio, con la fondamentale messa in gioco del corpo e del contatto visivo tra autore e uditore”.
“Non dirlo” è l’ordine che Gesù fa seguire a ogni miracolo che compie, la chiave del segreto di personalità che costituisce la trama della sua avventura terrena. Il Vangelo di Marco è il Vangelo d’azione, il primo, il più breve, il più imperscrutabile. Sandro Veronesi spreme fino all’ultima stilla il succo di questo testo e lo propone nella sua scintillante modernità. Scritto a Roma per i romani, il Vangelo di Marco è, nel racconto di Veronesi, una raffinata macchina da conversione, sintonizzata sull’immaginario dei suoi destinatari e per questo più simile ai film di Tarantino che ai testi con i quali gli altri evangelisti raccontano la stessa storia. È una miniera di scoperte sorprendenti, che riportano il Cristianesimo alla sua primitiva potenza componendo il ritratto di un enigmatico eroe solitario, il cui sacrificio ancora oggi rappresenta uno sconvolgente paradosso: che ci sia bisogno della morte di un innocente per potersi liberare del proprio nulla.
Nel XXVIII volume della collana Catechesi in immagini, mons. Martinelli raccoglie vari articoli e relazioni, che riguardano il Catechismo della Chiesa Cattolica e il suo Compendio; questi scritti nascono dalla sua esperienza diretta: infatti ha lavorato all’elaborazione di questi documenti. Il volume, attraverso l’originale approccio che collega il testo alle immagini tramite delle slides in power-point, vuole offrire a tutti l’opportunità di conoscere più approfonditamente il Catechismo della Chiesa Cattolica e il suo Compendio, ricchezza della Chiesa per ogni fedele.
Questa semplice guida offre al pellegrino un primo pacchetto di dati storico-artistici sulle principali Basiliche romane (le 4 Basiliche papali con le porte sante e altre 3 comprese nel tradizionale "Giro delle sette chiese") e sulle Chiese giubilari, segnalate dalla Commissione preparatoria per il Giubileo 2025. Tutte le informazioni possono essere utilizzate sia nell'organizzazione personale del pellegrinaggio "geografico" verso la Porta Santa a Roma, sia come accompagnamento "istruttivo" durante la visita, sia come "memoria" dei luoghi attraversati con spirito giubilare. Il libretto è diviso in 3 parti: Le Basiliche papali; Il Giro delle Sette Chiese; Le 13 Chiese giubilari.
Temuto da molti, portafortuna per altri Tutto potrebbe cominciare con un dipinto, con Gesù assieme ai dodici apostoli, Giuda compreso. Ma il tredici è un numero con troppe connessioni. Qualche anno fa fare tredici significava vincere una fortuna al Totocalcio; l'Apollo 13 è stata una missione lunare sfortunata è vero, ma andando molto indietro nel tempo, per i Maya tredici erano le fasi lunari in un anno di dodici mesi e quindi il tredici era un numero sacro; per i giallisti, in primis Agatha Christie, essere Tredici a tavola poteva indicare una situazione scabrosa o pericolosa. Tredici è anche il settimo numero della successione di Fibonacci; rari sono però i fiori con tredici petali. Tra scienza e letteratura, musica, arte e sport, questo libro è il racconto di liberi e affascinanti nessi tenuti insieme da questo numero.
Il testo in questione, nato a conclusione dell'insegnamento universitario del professor Gianni Manzone (docente emerito di Dottrina sociale della Chiesa presso l'Istituto pastorale Redemptor Hominis nella Pontificia Università Lateranense - Roma), si muove articolando un duplice e convergente percorso di studio: partendo dall'apprezzabile apporto alla ricerca scientifica da lui realizzato nel settore disciplinare della Teologia sociale, i diversi e qualificati autori intervenuti hanno inteso verificare e discernere attentamente l’insostituibile servizio e ministero sapienziale, culturale e pedagogico, che la scienza teologica è chiamata a svolgere dinamicamente con dedizione appassionata nella vita del Popolo di Dio e in ogni poliedrico contesto sociale. Questo volume, assumendo la centralità del vivere nella storia, alla luce della spinta nevralgica conferita dal ricco Magistero di papa Francesco – il cui stile intellettuale e pastorale profetico ha allargato e approfondito la cura della diakonia evangelizzatrice della Chiesa nel dialogo con i “segni dei tempi” e con le trasformazioni culturali e religiose in corso –, ha stimolato l'avvio e il consolidamento di processi collegiali e sinodali, missionari e "in uscita", a beneficio di un ripensamento strutturale e metodologico per una nuova e aggiornata teologia sempre più evangelica ed esistenziale, vitale e pastorale, con odore di popolo e di strada. Ne è scaturito uno sforzo interpretativo e costruttivo, critico e propositivo, da cui risalta la fisiologica sperimentazione e maturazione scientifica che può caratterizzare epistemologicamente lo statuto delle scienze, teologiche e non, in creative e sinfoniche modalità contestuali e in rete, effettive e circolari, secondo quella fraternità mistica e contemplativa, capace di abitare con stile di prossimità ogni realtà e "frontiera" personale e sociale, organizzativa e istituzionale, della casa comune, le cui sfide e potenzialità nutrono le coraggiose speranze di ogni comunità e sapere riflessivo.