Il libro ci propone un viaggio in un arco di settantanove anni (1880-1959) che, muovendosi da Boves (la cittadina vittima della barbarie nazifascista e ora sede della scuola di pace), passa per Torino, raggiunge Angera sul Lago Maggiore, arriva a Lugano, ci riporta a Grugliasco nella cintura torinese, si conclude a Luserna (in Val Pellice a quindici chilometri da Pinerolo)… per poi riprendere e condurci in tante parti del mondo, dove la giaculatoria “Provvidenza divina del Cuor di Gesù,provvedete” scandisce le giornate dei credenti in un fiducioso abbandono al disegno di Dio.La giaculatoria è nata dalla fede e dall’esperienza spirituale di Teresa Gabriella Borgarino, Figlia della Carità, la cui figura viene qui proposta nei suoi sessantanove anni di vita (1880-1949) e nei dieci anni successivi alla morte,anni in cui la sua figura – umile e semplice (lei si definiva “la radice nascosta”) – si è sempre più imposta con la forza della testimonianza.
AUTORE
Giorgio Grietti, prete della diocesi di Pinerolo dal 1978, è laureato in teologia con specializzazione liturgico-pastorale. È docente di liturgia e teologia sacramentaria, parroco, direttore dell’Ufficio diocesano per le Cause dei Santi. Nella causa di canonizzazione di Suor Gabriella, dopo aver svolto l’incarico di Promotore di Giustizia nel Processo diocesano, opera come collaboratore esterno del relatore nel prosieguo della medesima presso la competente Congregazione romana.
Il volume ripercorre la vita e le opere di don Carlo Gnocchi, dalla giovinezza all'ordinamento al sacerdozio, nel 1925, dall'attività come direttore spirituale dell'istituto Gonzaga di Milano alle esperienze come cappellano militare sul fronte greco e nella campagna di Russia, dalla partecipazione alla Resistenza alla fondazione della Federazione Pro Infanzia Mutilata, fino alla nascita della Fondazione Pro Juventute, oggi Fondazione don Carlo Gnocchi-Onlus, fino alla morte sopraggiunta nel 1956. Il libro riporta anche alcuni pensieri di don Gnocchi su tematiche a lui care.
Nel testamento di don Primo Mazzolari si trova una dichiarazione: «Ho inteso rimanere in ogni circostanza sacerdote». Il sentirsi prete in tutte le evenienze di vita fu una connotazione essenziale della sua personalità. Fu anche scrittore, poeta, uomo politico…, ma prima di tutto sacerdote. Era il parroco, autentico punto di riferimento per i suoi parrocchiani e per tutti i parrocchiani d’elezione che, in ogni parte d’Italia, a lui si ispiravano. Nel presente libro si è voluto centrare l’attenzione su Mazzolari sacerdote, dalla personalità ricca e complessa, poliedrica. Affascinato dal mistero di Dio e carico di amore per i fratelli, egli prodigò le sue attenzioni pastorali per i vicini e per i «lontani», categoria di persone, questa, che divenne il cuore del suo apostolato: tutti, comunque, abbracciava nel cuore sacerdotale e guidava con fiducia all’incontro con il Cristo amico, fratello, compagno di viaggio.
Spendere la propria vita per qualcosa di grande, scoprendo e vivendo, una ad una, le parole del Vangelo, ha affascinato Paolo Macciotta fin dal primo giorno in cui ha incontrato l'ideale dell'unità: che proprio "insieme" per questo qualcosa di grande si potesse vivere è stato il timbro particolare con il quale si è gettato in questa avventura. Insieme, al tempo della contestazione giovanile, con altri giovani; insieme per tutta la vita con Pinella, e poi con il figlio Fation; insieme nel "focolare", la comunità al cuore del Movimento; insieme, per dieci anni, alla gente del Guatemala per portare anche lì la luce dell'ideale del Vangelo; insieme con altre famiglie e con tutto il "popolo" di Chiara Lubich. Insieme perché "dove due o più sono uniti nel mio nome, lì sono Io in mezzo a loro" è il segreto della spiritualità collettiva.
Il volume presenta un ritratto di Lazzati,nel centenario della nascita,mentre è in corso il processo di beatificazione,attraverso testimonianze e ricordi di chi l’ha conosciuto: amici, collaboratori, discepoli, personalità del mondo politico, religioso e culturale, ma anche persone comuni che ebbero il privilegio d’incontrarlo. Tra questi mons.Villa,vescovo emerito di Pavia; mons.Tresoldi, vescovo emerito di Crema; padre Sorge; don Grampa, professore universitario ed esecutore testamentariodi Lazzati; Franco Monaco, suo figlio spirituale; Franco Cognoli, manager di fama internazionale; Luigi Pizzolato, preside della facoltà di lettere alla Cattolica di Milano; Sergio Zaninelli, rettore dell’Università Cattolica tra il 1998 e il 2002; padre Camillo De Piaz,amico e consigliere di padre Turoldo.
AUTORE Luca Frigerio, giornalista, redattore delle pagine culturali di Incrocinews e de Il Segno. Scrittore e fotografo, da vent’anni racconta storie di uomini e avventure dell’arte. Con Paoline ha pubblicato Noi nei lager. Testimonianze di militari italiani internati nei campi nazisti (1943-1945),Milano 2008.
Il libro presenta la forte personalità e l’intenso cammino spirituale di sr.Maria Teresa dell’Eucarestia,protagonista del famoso documentario Clausura(vincitore nel 1958 del Premio Italia).Un cammino che portò sr.Maria Teresafuori dal Carmelo, per condividere con i fratelli la sua esperienza di Dio edar vita al carisma delle Piccole sorelle di Maria, caratterizzato da una felicesintesi di contemplazione e accoglienza, ascolto, dialogo con tutti: credenti,atei,appartenenti ad altre confessioni,persone con ogni tipo di sofferenza.
VIVERE DONANDOCI,PERDUTI A NOI E AI NOSTRI INTERESSI. DIO IN OGNI FRATELLO. LASCIAMOCI PENETRARE SOLTANTO DAL PRESENTE E… SE OGNI ISTANTE CI DEVE MUTARE SIA PER UN SEMPRE MAGGIOR SPROFONDARE NELLA SUA STABILITÀ.
AUTORI Sergio Zavoli,giornalista e scrittore di grande successo,con libri che hanno rappresentato il secolo scorso.Tra questi, Socialista di Dio, Mondadori,Milano 1981e La notte della repubblica, Mondadori,Milano 1995.
Eliana Pasini, responsabile delle «Piccole sorelle di Maria», la comunità dell’Eremo di Collepino di Spello.
Enrico Garlaschelli, docente di filosofia e giornalista;collabora con varie riviste e ha già pubblicato per l’Editrice Berti Cercatori di Dio (2007) e Passaggio a Oriente(2008).
La figura di Giuseppe Lazzati, fedele laico esemplare, emerge in modo vivo in questa biografia che ripercorre i tratti salienti della vita e il profilo spirituale del Professore. Una vita profondamente segnata dalla passione per l'uomo, per il Signore e per la Chiesa, sempre attenta alle sorti del proprio tempo, di cui Lazzati fu attivo protagonista. Intellettuale cattolico, grande educatore, passò attraverso il dramma della guerra e della deportazione nei campi di concentramento tedeschi e fu definito dal cardinale Carlo Maria Martini un "contemplativo nell'azione".
Il volume narra con precisione e discrezione la vita e gli incontri della nuova beata Maria Giuseppina di Gesù Crocifisso. Il libro la cui autrice è una monaca che vive nello stesso monastero di Giuseppina dedica l'ultimo capitolo al processo di beatificazion ed è corredato da inserti fotografici a colori e in bianco e nero per entrare meglio nella vita di questa nuova Beata.
La presente biografia ci fornisce un ritratto del Cardinale Casoria come di un uomo di Dio saldamente ancorato alla sua terra, dalla quale oltre alla spiritualità ha saputo trarre anche quel carattere di "autentico cuore napoletano", così come lo avevo descritto Giovanni Paolo II prima e Benedetto XVI poi. Nella stesura di questa biografia l'autore, giornalista professionista, attualmente Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, (in passato è stato anche vice-direttore dell'Osservatore Romano e direttore dell'Agenzia missionaria Fides) oltre a trascrivere una straordinaria quantità di documenti del Cardinale Casoria, utilizza anche una chiave di lettura inevitabilmente soggettiva.
La testimonianza di come l’amore del Dio trinitario ha cercato un uomo che correva alla ricerca di sé tra continenti geografici – dal Tibet all’America Latina – e magmatici orizzonti culturali. Un “ritorno di Dio”, che non cessa mai di amarci, piuttosto che il risultato di un itinerario ideale. Dall’infanzia trascorsa fra la parrocchia francescana e i rosminiani, fino agli anni giovanili nelle file del PCI; dalla carriera di psichiatra alle vicende che lo hanno portato per due volte in Parlamento; dall’esperienza massonica al ritorno più pieno nella Chiesa cattolica.
L’esistenza di Meluzzi si snoda attraverso vicende importanti di storia italiana, e lo fa fondendosi con le idee, le idealità e i movimenti spirituali che hanno animato l’Italia. La sua poliedrica esperienza porta con sé soprattutto una sfrenata e appassionata ricerca di senso della vita, a cui lo psichiatra ha dato una risposta netta e chiara aderendo con tutto se stesso, nella più piena maturità, al messaggio cristiano. È un’esperienza di vita eclettica e inclusiva, che sfocia tra le braccia di Cristo portando con sé un’identità umana e culturale che trae da tutte le fasi della vita sapori e tratti distintivi. Un cammino, appunto, attraverso le vie del mondo.
Marthe Robin è senza dubbio una delle figure più affascinanti del XX secolo. Questa contadina, costretta a letto per sessant’anni, ha ricevuto nella sua camera più di centomila persone! Ha conosciuto così alcune delle personalità più notevoli del nostro tempo, ha cambiato la vita di centinaia di persone illuminando, consolando, incoraggiando. E ha fatto tutto questo restando un’anima semplice, affabile, diretta, dotata di un buon senso, un umorismo, un’intelligenza pratica che la rendevano una creatura eccezionale. Qual era dunque il segreto di Marthe Robin? Quale parte ha avuto la fede in Dio nel suo itinerario personale?
Per rispondere a questa domanda, numerosi libri e centinaia di articoli sono stati scritti. Ma questo volume è unico perché scritto a partire da circa un migliaio di testimonianze raccolte dopo la sua morte, e basato su una conoscenza approfondita della corrispondenza e degli scritti di Marthe.
Bernard Peyrous, sacerdote, dottore in Lettere, membro della Comunità dell’Emmanuele, è specializzato in storia della spiritualità. È il postulatore della causa di beatificazione di Marthe Robin, aiutato in questo compito da Marie-Thérèse Gille, vice-postulatrice della causa e membro dei Foyers de Charité.