La risposta di Simon Pietro: «Ti voglio bene» alla domanda di Gesù risorto: «Mi ami?» restituisce forza allo spirito umano, illumina, conforta e rafforza la fede e la trasforma in fiducioso abbandono all'amore che ci precede. Anche la chiesa, che è madre, sull'esempio di Maria, vuole donare nella celebrazione del mistero pasquale quella gioia interiore che è vera forza.
La via crucis francescana è nata per vivere il mistero della Salvezza che ci attraversa. Per ogni stazione riporta la Parola di Dio, meditazioni tratte dalle Fonti francescane e le preghiere di intercessione sono una rielaborazione di quelle dalle Via Crucis presiedute da Papa Francesco. Appena festeggiati gli ottocento anni delle stimmate di san Francesco (1224-2024), dono per il mondo intero e per la Chiesa, viviamo questa esperienza spirituale con per gioia e speranza... sapendo già che Cristo ha vinto tutto!
In ogni domenica e in ogni festa dell’anno liturgico, ai credenti è proposta una pagina di Vangelo. Con un ciclo che si ripete ogni tre anni: nel primo (anno A) la prevalenza dei brani è tratta da Matteo, nel secondo (anno B) da Marco e nel terzo (anno C) da Luca, mentre Giovanni e gli Atti degli Apostoli sono utilizzati in tutti e tre gli anni. Queste pagine evangeliche hanno ispirato, come poche altre, la storia dell'arte. Non solo l'arte sacra, ma anche quella nata con altri intenti; l'arte antica e quella contemporanea; l'arte che abita nelle chiese e nei musei e quella che preferisce i muri delle città; l'arte dei pittori e degli scultori, degli illustratori, dei grafici e dei fotografi; l'arte firmata e quella anonima di un disegno infantile. Attingendo a questo straordinario deposito di immagini e di simboli, l'autore propone, per ogni domenica e per le festività dell'anno, una lettura che mette in rilievo aspetti inattesi e tuttavia fondamentali della storia sacra. In questo volume, dedicato all'Anno B nella trilogia "I colori del cielo", oltre cento opere d'arte ci introducono, così, alla comprensione e all'ascolto dei testi evangelicis
L'autore presenta, in modo discorsivo e semplice, le ricche potenzialità che questa forma di preghiera, l'adorazione eucaristica, offre alla fede e alla vita del credente. A questo scopo ripercorre l'intreccio tra il dato biblico, l'esperienza storica, la riflessione teologica e liturgica attuale della Chiesa, per offrire poi delle indicazioni concrete per praticare questa preghiera e sperimentarne la forza plasmatrice per la vita.
Un viaggio alle radici della fede e della preghiera francescana, che svela la teologia liturgica di San Francesco dalla Porziuncola.
Lex orandi, lex credendi: un antico adagio che da secoli insegna come quello che si prega sia l’oggetto della nostra fede. Ne deriva da ciò che il modo in cui celebriamo la liturgia dice ciò che crediamo. Il presente studio si propone, infatti, di risalire alle radici della preghiera liturgica delle prime comunità francescane, ancora vivente san Francesco, per poi definire i fondamenti dottrinali e teologici, che sono alla base dell’edificio liturgico-spirituale dell’Ordine dei Frati, Figli di San Francesco. Attraverso lo studio dettagliato degli Scritti del Santo di Assisi, si è potuta delineare con tratti più chiari, quella che si può considerare la Teologia liturgica francescana, le cui radici e il cui sviluppo hanno avuto origine nel grembo e per i meriti della Beata Vergine Maria, alla Porziuncola.
Suor Maria Cecilia Pia Manelli, Francescana dell’Immacolata, nel 2015 ha conseguito la Licenza in Teologia liturgica presso la Pontificia Università della Santa Croce in Roma. Il 25 maggio 2020 ha conseguito il Dottorato in Teologia con specializzazione in Teologia Liturgica presso la medesima Pontificia Università della Santa Croce a Roma. Si è laureata col massimo dei voti in pianoforte e organo e composizione organistica presso il Conservatorio di Musica di Frosinone e in composizione principale presso il Conservatorio di Musica di Benevento. Nel 2011 consegue il Dottorato in Canto gregoriano. Oltre all’attività di musicista (concerti in Italia e all’estero, pubblicazione di cd con il coro delle Suore), collabora – con studi e articoli – con varie riviste, sia a carattere musicale (Studi gregoriani, Vox antiqua) che teologico (Immaculata Mediatrix, Annales Franciscani, Maria Corredentrice).
Il papato rinascimentale è stato oggetto di un'ampia e consolidata produzione storiografica, che ne ha esplorato i molteplici aspetti politici, culturali e istituzionali. Manca tuttavia, in questo panorama, uno studio sistematico sul rapporto tra papato ed eucaristia. Questo volume intende colmare tale lacuna, mostrando come il sacramento del Corpo di Cristo non soltanto fosse al centro della devozione papale, ma rappresentasse anche un fondamento teologico e simbolico della concezione del potere pontificio sviluppatasi nel tardo Medioevo. La ricerca si concentra innanzitutto sulla celebrazione della solennità del Corpus Domini alla corte pontificia, dedicando particolare attenzione alla processione eucaristica, momento culminante della festa, in cui si riflettevano dinamiche curiali, gerarchie ecclesiastiche e messaggi politici. Il libro affronta inoltre un aspetto ad oggi poco indagato: la riluttanza dei papi rinascimentali a celebrare personalmente la Messa, cui preferivano, invece, assistere. Se questo fenomeno è stato interpretato da alcuni studiosi come un segno di "secolarizzazione", l'autore ne propone qui una lettura più contestualizzata, legata alla sacralità del ruolo papale e alla liturgia come spazio di rappresentazione teologica. Lo studio si fonda su un'ampia base documentaria prodotta presso la corte pontificia tra XV e XVI secolo, e riserva particolare rilievo alle testimonianze dei maestri delle cerimonie, i cui diari e trattati offrono uno sguardo privilegiato sulla vita rituale della Curia romana e sulla costruzione simbolica del primato papale. Ne emerge un affresco ricco e inedito del ruolo dell'Eucaristia nella liturgia pontificia e nella visione del papato tra Medioevo ed età moderna.
Calendario giornaliero per il 2024 a colori con pagine staccabili. Sul retro si trovano brevi meditazioni ispirate alle letture del giorno. È proposto inoltre il «ricordo mariano quotidiano»: ogni giorno è riportata una ricorrenza legata a memorie minori della Vergine e/o a santuari italiani e di tutto il mondo dedicati a Maria.
La proposta di questa raccolta di preghiere vuole essere un aiuto alla comunità cristiana per vivere il momento della preghiera universale nella liturgia eucaristica. Sono preghiere semplici, immediate, concise e nate dalla preghiera di una comunità orante. Sono preghiere universali che si nutrono della Parola di Dio proclamata nella liturgiadegli anni A, B e C. Per ogni domenica una preghiera conclusiva che può essere utilizzata come ringraziamento alla comunione. Un modo per aiutare i fedeli a formulare parole di ringraziamento con l'aiuto dei santi, nostri fratelli e compagni nel cammino di fede.
Il Messale delle domeniche e feste 2026 è pensato per aiutare a partecipare attivamente alla liturgia, grazie alle accurate introduzioni alle singole feste. Contiene tutti i testi liturgici del nuovo Messale e del Lezionario delle domeniche e feste, dal primo gennaio fino all'ultima domenica di dicembre 2026. Le letture e il Vangelo sono introdotti da brevi spiegazioni per chi vuole preparare o continuare a casa la riflessione sulla Parola. Le introduzioni alle celebrazioni, le preghiere dei fedeli e i commenti alle letture e al Vangelo sono curati da Mirko Montaguti.
Questa proposta di Novena dell'Immacolata presenta un itinerario di preghiera e meditazione sulle virtù evangeliche della Vergine Maria, accompagnando ad ogni virtù una riflessione e una preghiera. Il testo può essere utilizzato sia nella preghiera personale che comunitaria. La novità sta nella possibilità, per ogni lettore, di creare il proprio itinerario in base alle proprie esigenze. Le virtù scelte sono: fede, speranza, carità, umiltà, fedeltà, pazienza, povertà, castità, obbedienza.
Un mese intero, 31 “gocce”, per riflettere, pregare, meditare sul mistero meraviglioso del preziosissimo sangue di Gesù.
Ogni giorno ci si può confrontare con la Parola di Dio (la “goccia”) a cui segue un breve commento che aiuta nella comprensione; la meditazione continua con un passo dei santi o dei Padri della Chiesa che hanno avuto un amore speciale per il preziosissimo sangue, per finire con una serie di invocazioni che, richiamando i tre momenti precedenti, traducono le riflessioni in un anelito del cuore.
Il mese di preghiera e meditazione, che tradizionalmente è luglio ma che può essere anche un qualsiasi altro mese dell’anno, si chiude con la consacrazione al preziosissimo sangue di Gesù.