Nato a Firenze il 21 luglio 1515 - lo stesso anno di Teresa d'Avila - Filippo arriva a Roma intorno al 1534. E in pochi anni conquisterà il cuore dei romani per il suo singolare apostolato ambulante proposto a nobili e straccioni, giovani e vecchi, ladruncoli e strozzini, ignoranti e colti. Nel volgere di alcuni decenni, Filippo darà vita a una delle esperienze cristiane più affascinanti e originali della storia della Chiesa, rendendo appassionanti e carichi di attrattiva quei tesori che la Chiesa aveva elargito ai suoi figli da secoli: l'eucarestia, la confessione, i sacramenti, la musica sacra, i pellegrinaggi, l'orazione continua, la devozione al Santissimo Sacramento. Da allora il fascino di questo santo fiorentino-romano ha oltrepassato i confini dell'Urbe giungendo fino alle Indie, alle terre del Nuovo Mondo, all'estremità dell'Africa.
Nohad El Chami, affetta da emiparesi irreversibile, è stata operata alle caro-tidi da san Charbel Makhlouf la notte del 22 gennaio 1993, a mani nude esenza anestesia. La sua guarigione istantanea e duratura sfugge alla com-prensione scientifica, così come il mistero delle cicatrici sul suo collo, che siriaprono e sanguinano ogni 22 del mese da più di trent’anni. San Charbel ledisse: “Ti ho operato con la potenza di Dio e ti ho lasciato le cicatrici affin-ché tutti le vedano e ritornino alla fede. Ti chiedo di recarti all’eremo diAnnaya ogni 22 del mese, per partecipare alla santa messa. Là io sonosempre presente”. Da qui è nata la tradizione charbeliana del 22 del mese,che oggi si celebra in tutto il mondo.Per gentile concessione dei figli di Nohad, questo libro presenta per la primavolta, oltre alla storia del miracolo, il racconto della sofferta vita familiare epersonale della miracolata, le analisi scientifiche condotte sulle sue cicatricie le grazie che i fedeli ricevono attraverso le foglie della sua quercia e l’olioche trasuda dal quadro di san Charbel nella sua casa.
Il Santo Rosario con testi tratti dalle lettere e dagli scritti di Carlo Acutis con le foto dei misteri del Rosario appena istallati nel cento Carlo Acutis in Assisi, vicino all’eremo delle carceri dalla famiglia.
A corredo del Rosario pubblichiamo anche la Novena e il Triduo, una breve biografia, diverse foto di Carlo per gentile concessione della famiglia e alcuni testi di spiritualità.
Tutto quello che c'è da sapere sulla vita, i miracoli e le leggende di una delle sante più popolari al mondo. Il volume non parla solo della Santa patrona di Palermo e del festino, la festa che i palermitani tributano annualmente in suo onore, ma va oltre. Attestazioni sincrone e pareri d'illustri studiosi italiani e stranieri, sono spunti per indirizzare il lettore verso percorsi che spaziano da quello folcloristico a quello storico, da quello della religiosità popolare a quello della fede cattolica, da quelle delle certezze a quelli dei dubbi sollevati da studiosi e da uomini di chiesa. Religiosità, arte, tradizione, legenda o bugia che si fa, anche, teatro colto e popolare, in un crescendo di rappresentazioni in Sicilia e in Spagna dopo il dichiarato ritrovamento delle ossa della Santa sul Monte Pellegrino. Racconto popolare, racconto di fede, ma anche punto d'incontro di dubbi e d'ipotesi contrastanti sulla veridicità di fatti salienti che spaziano dalla discendenza reale della Santa al ritrovamento delle ossa, alla fine della peste. Il "Pellegrino", alias monte Ercte, è stato ritenuto da sempre luogo sacro, prediletto per riti mitologici e divinatori, fin dai tempi antichi, e anche sede prediletta di molti eremiti.
La storia di santa Filomena, vergine e martire, è una storia meravigliosa, straordinaria, ed è forse il caso di agiografia più misterioso, affascinante, strano e intrigante nella storia della Chiesa. La sua stessa esistenza, infatti, è stata del tutto sconosciuta per 1700 anni. Il mistero inizia a schiarirsi il 25 maggio 1802 quando alcuni archeologi scoprono una tomba nelle catacombe di Santa Priscilla a Roma. È questo l'inizio della storia sorprendente della "Santina" oggi conosciuta e invocata ovunque, le cui immagini e racconti di miracoli ottenuti per sua intercessione, popolano le chiese di tutto il mondo. Prefazione del card. Angelo Comastri.
Queste pagine testimoniano «la luce e la fiamma che si sprigionò dal cuore del Santo, per illuminare e infiammare anche altri cuori».
Le vie del Signore a volte sono veramente misteriose: Benedetto Giuseppe Labre (1748-1783) sentiva forte e attraente la vocazione alla vita consacrata e tra i 19 e i 23 anni provò in tutti i modi a diventare monaco bussando alla porta di vari conventi certosini, trappisti, cistercensi, ma senza fortuna. Capì allora di essere chiamato ad una vita da contemplativo della strada, facendosi pellegrino in Francia, Germania, Polonia, Svizzera, Spagna e Italia, e terminando la sua breve vita a Roma. Si calcola che in 14 anni abbia percorso circa 30.000 chilometri. Diventa così uno dei santi più straordinari dell'epoca moderna: pellegrino a vita, laico, senza casa e senza famiglia, vive per la strada e tra i più poveri per occuparsi solo della ricerca di Dio.
Il mistero del corpo intatto di san Charbel Makhlouf, monaco eremita libanese (1828-1898), non smette di suscitare curiosità e stupore. Per 67 anni dopo la sua morte è rimasto morbido e flessibile, trasudando una quantità impressionante di liquido rossastro dalle proprietà taumaturgiche, che sfida le leggi della scienza. Studi recenti hanno svelato la composizione e stimato il volume dell'essudato in decine di tonnellate! In questo libro sveliamo i fenomeni mistici, le indagini teologiche e le perizie medico-legali, insieme alle testimonianze di coloro che hanno toccato il corpo del santo, costantemente inumidito dal fluido misterioso per quasi settant’anni. Scopri con noi l’eccezionale mistero del corpo di san Charbel!
L’agiografia rappresenta un punto di osservazione privilegiato per comprendere la società e le trasformazioni della cultura occidentale, poiché ha contribuito a plasmarne l’immaginario collettivo, lasciando un’impronta indelebile nell’arte, nella letteratura e nelle tradizioni popolari. Con questo libro l’autore riflette sul valore di questa disciplina, ne ricostruisce l’evoluzione e le trasformazioni che hanno segnato la narrazione della santità nel corso dei secoli. Dopo aver introdotto il lettore alle origini della materia, alle sue principali fonti e al metodo di indagine, il volume si sofferma ad approfondire il rapporto tra l’eroe classico e il santo cristiano, entrambi presentati come exempla ad imitandum, che sembrano svolgere la medesima funzione all’interno della società: l’eroe, simbolo della cultura classica, sarebbe stato sostituito dal santo, nuovo eroe del cristianesimo. Evidenziate le differenze tra le due figure, l’autore analizza quali elementi e schemi narrativi della tradizione classica siano stati ripresi e rielaborati dai primi autori agiografici.
Il volume si apre quindi all’analisi e al commento di alcune tra le opere più significative delle letteratura agiografica. L’itinerario proposto accompagna il lettore attraverso gli atti e le passioni dei martiri, le biografie antiche e medievali, le narrazioni di traslazioni di reliquie. Questo approccio consente di immergersi nel contenuto delle fonti e addentrarsi nei contesti storici in cui hanno preso forma. Un’attenzione particolare è riservata al calendario liturgico e all’evoluzione del processo di canonizzazione, elementi chiave nella costruzione della memoria agiografica. Conclude il percorso il commento alla pièce Assassinio nella cattedrale di T.S. Eliot, incentrata sul martirio di Thomas Becket, opera che getta luce sul complesso rapporto tra verità storica e narrazione agiografica. Il libro introduce così il lettore allo studio dell’agiografia e diventa un percorso che attraversa i secoli, in cui la parola agiografica diventa spazio di confronto tra devozione, politica e cultura, e in cui la lotta tra morte e vita, evocata nel titolo, si rinnova in ogni pagina.
È tale, un viaggio, se si prefigge una meta; così è pure di questo libro, la cui destinazione è già nel titolo. Il suo tema è la santità, meglio la figura del santo cristiano, a prescindere se poi, una volta conclusa la sua vita terrena, ci sarà o no una beatificazione o una canonizzazione. Della santità, poi, queste pagine intendono illustrare il contenuto e per far questo prendono spunto da un maestro: Romano Guardini. Egli, per descrivere quella che egli chiama l'interiorità cristiana e, ancora più letteralmente, l'in-esistenza, l'intimità di Cristo nel cristiano, ha tratto ispirazione soprattutto dal testo paolino di Gal 2,20: santo è chi, come san Paolo, può ripetere: «Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me». Cristo-nel-cristiano: questo è la santità. Che cos'è la santità? A questa domanda si possono dare molte risposte. Quella, davvero autorevole, del prefetto del Dicastero della cause dei santi, trae ispirazione dalla riflessione di Romano Guardini su un celebre passo paolino: «Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me» (Gal 2,20). Cristo-nel-cristiano: questo è la santità.
Già nella prima edizione di questo volume, pubblicata in occasione del Grande Giubileo del 2000, il numero dei martiri moderni e italiani era impressionante: 393. Allora un'indagine statistica aveva calcolato che i martiri del Novecento erano di molto superiori a tutti quelli trucidati da Diocleziano o dalle prime persecuzioni contro i cristiani. Oggi, la tendenza non sembra essere mutata: a distanza di 25 anni, il numero è ancora in crescita, e lo testimonia questa nuova raccolta, che aggiunge altre 50 figure di testimoni della fede: martiri della missione, della carità, della giustizia; testimoni di umanità in guerra e in pace, in patria e nel mondo. Tra i nuovissimi martiri ci sono figure che, come dicono gli autori, «splendono come astri del cielo». Per fare solo qualche nome, non si può non ricordare don Andrea Santoro, ucciso mentre prega nella sua chiesetta a Trabzon, in Turchia, nel 2006; monsignor Luigi Padovese, massacrato a coltellate sempre in Turchia dal suo autista; Annalena Tonelli, uccisa in Somaliland nel 2003; Luigi Plebani, ucciso in Brasile da narcotrafficanti; e poi suor Luisa Dell'Orto, Maria Laura Mainetti, don Roberto Malgesini... Sono apparsi degni della palma del martirio anche laici come Marco Biagi e Luca Attanasio. Per la quantità di documenti e testimonianze inedite, il volume di Accattoli e Fusco rappresenta il ritorno e l'ampliamento di un testo da molti atteso, come necessario tributo alla memoria di chi ha offerto la vita per Cristo e per i valori che fondano la nostra storia.
Il secondo volume della collana "Preghiamo i Santi" - nata con l'intento di offrire tante possibilità per rivolgersi ai santi attraverso la preghiera - è incentrato sulla figura di san Giovanni di Dio, fondatore dell'Ordine religioso che si dedica all'assistenza e alla cura dei malati e dei poveri: l'Ordine Ospedaliero Fatebenefratelli. Ci si può rivolgere a Giovanni di Dio, Santo grande nel servizio ai malati e nella cura verso le persone più fragili, povere, sole ed emarginate, con una Novena, un Rosario, una Coroncina e attraverso alcune preghiere. Chiedendo la sua intercessione sarà più lieve vivere la condizione di malattia o assistere un nostro caro malato; da lui si può inoltre imparare ad avere occhi capaci di vedere sempre i bisogni degli altri e mani pronte a soccorrerli!