Per parlare della presenza reale di Gesù nell'Eucaristia, il Catechismo della Chiesa Cattolica utilizza il termine di "transustanziazione". Ma siamo sicuri, si chiede l'autore di questo libro, che nel linguaggio di oggi sia conveniente e appropriato usare questo termine? Non sarebbe meglio ricercare percorsi di pensiero capaci di esprimere lo straordinario contenuto della fede in un modo più adatto al nostro tempo? Il volume fa proprio questo: cerca di spiegare la presenza reale di Gesù nell'Eucaristia con la categoria più attuale della "relazione". La fisica moderna, nota il nostro autore, interpreta l'esistenza come struttura di relazione. Ora, all'origine del nostro Credo c'è la fede nella Santa Trinità, relazione di Persone, quindi è proprio il concetto di persona che ci può aiutare a riconoscere nell'ostia consacrata la presenza del "Cristo tutto intero". Il Dio che entra in relazione con l'uomo è il Dio che vive nella sua intimità la relazione. È in questa luce che devono essere lette le parole della cena di addio di Gesù. Nel dono dell'Eucaristia è presente l'apice del Dio che si comunica e comunica sé stesso, il "Dio per l'uomo". Prefazione di Luigi Vari.
In un mondo ormai "uniforme", in cui si fa sempre più ampio lo spazio dei non luoghi, diventa fondamentale riflettere sulla forma che la chiesa viene assumendo, come assemblea di credenti, ma anche come edificio, spazio per la celebrazione liturgica. L'autore rilegge gli elementi essenziali di una chiesa - altare, ambone, battistero, cattedra - alla luce della loro evoluzione storica e della riforma liturgica del Vaticano II. L'itinerario si conclude sulle "soglie", ossia i luoghi di ingresso che svolgono una funzione di cerniera tra spazio esterno del mondo e spazio interno della liturgia, frontiera che delimita i due spazi e che nel contempo li invita al dialogo perché, "come sempre succede nella storia, è il senso che l'uomo assegna ai suoi gesti a generare i segni e i luoghi nei quali essi vogliono prendere corpo".
Ti sei mai chiesto cosa si cela dietro i gesti, le parole e i silenzi della santa Messa? Questo libro ti guida in un affascinante percorso alla scoperta dell'Eucaristia. Attraverso una guida semplice e coinvolgente, don Pasqualino di Dio svela la triplice e unica mensa del Pane eucaristico, della Parola e dei poveri, aiutandoti a comprendere come la celebrazione non sia un rito da spettatori, ma un vero incontro d'amore con il Risorto che trasforma la vita. Questo testo è un valido strumento per comprendere ancora di più l'inestimabile dono dell'Eucaristia, fonte di grazia, guarigione e trasformazione. Un'occasione per approfondire il mistero che nutre la fede e dà senso a ogni giorno.
A distanza di quattordici anni dalla sua prima traduzione (Cantagalli, 2009), in una versione ampliata e arricchita da sei nuovi capitoli (80 pp. in più), viene oggi riproposto il fortunato e brillante saggio di Martin Mosebach sulla liturgia romana e le sue deviazioni post-conciliari. L'analisi critica di Martin Mosebach, scrittore tedesco famoso e pluripremiato, non si innesta in un dibattito, oggi più vivo che mai e a volte sterile, sulla riforma liturgia, ma tende a valorizzare in modo costruttivo la ricchezza della liturgia tradizionale. L'arricchimento apportato alla versione originale contribuisce straordinariamente a valorizzare l'acutezza di visione, la sottigliezza storica, la profondità spirituale dell'autore. L'opera esce come quinto volume della Collana "Spaemanniana", e proprio a Robert Spaemann è dedicata "con gratitudine". Da qui anche la decisione di tradurre, in appendice, il saggio di Robert Spaemann "Osservazioni di un laico che ama la Messa antica".
Il prossimo Giubileo sarà un Anno Santo caratterizzato dalla speranza che non tramonta, quella in Dio. Ci aiuti pure a ritrovare la fiducia necessaria, nella Chiesa come nella società, nelle relazioni interpersonali, nei rapporti internazionali, nella promozione della dignità di ogni persona e nel rispetto del creato. La testimonianza credente possa essere nel mondo lievito di genuina speranza, annuncio di cieli nuovi e terra nuova, dove abitare nella giustizia e nella concordia tra i popoli, protesi verso il compimento della promessa del Signore. (Spes non confundit)
Questa piccola guida accompagna i suoi giovani destinatari a comprendere tutte le parti della messa, gli elementi liturgici, le vesti liturgiche e i libri specifici. Alla parte più tecnico-descrittiva unisce però quella fondamentale: aiuta cioè il ministrante a scoprire il suo ruolo, la sua vocazione specifica nella Chiesa, il servizio che è chiamato a condividere con altri. Naturalmente non poteva mancare anche la riproposta di San Tarcisio, quale modello di fede per ogni ministrante e una piccola raccolta di preghiere.
L'esercizio spirituale della Via Crucis costituisce una delle tappe caratterizzanti del cammino ecclesiale nel tempo forte della Quaresima. In questa particolare proposta, per ognuna delle quattordici stazioni tradizionali, risuonano la proclamazione della Parola di Dio, la preghiera dei salmi e l'esperienza di fede di diversi autori spirituali. La via della Croce diventa così lo spazio in cui la polifonia delle voci racconta l'unico mistero della nostra salvezza.
Il nuovo sussidio liturgico-pastorale di Avvento e Natale per seguire e condividere il cammino della Chiesa nell'Anno liturgico.
La Via Crucis è un cammino di preghiera e di redenzione che ci aiuta a meditare sulle tappe che hanno condotto Gesù fino al Calvario, luogo dove il Figlio di Dio ha dato la vita per noi e ci ha salvato. Questo cammino, dopo più di duemila anni, può insegnarci ancora tanto se riusciamo ad attualizzare queste tappe alla vita di oggi. Infatti, se accogliamo con fede le prove e le sofferenze che incontriamo, esse potranno trasformarsi in momenti di redenzione per la nostra vita; ci faranno capire che sono occasioni uniche per maturare e crescere spiritualmente, affinché siamo dei testimoni credibili della risurrezione di Gesù, annunciando la vita eterna e seminando la speranza intorno a noi.
Questo sussidio contiene le antifone feriali per:
Settimane dopo Pentecoste
Proprio dei santi - Feste e solennità
Messe votive - Messe nelle esequie
La prima traduzione italiana di un'opera esegetica fondamentale, soprattutto per il commento dell'inno cristologico. Giovanni Crisostomo è tra i pochi autori d'età patristica ad averci lasciato un corpus omiletico completo di commento a tutte le lettere paoline. All'interno di questo corpus spiccano le sedici omelie che contengono l'esegesi dell'intero testo della lettera ai Filippesi e di cui viene data qui la prima traduzione italiana. Attraverso la consueta raffinatezza stilistica e la grande sensibilità che gli è propria, l'omileta interpreta il testo paolino cogliendone tutti gli spunti utili all'edificazione morale e spirituale della sua comunità, con frequenti e concreti riferimenti alle pratiche, agli usi e costumi dell'epoca.