Dalla penna agile e vivace di mons. Angelo Spina, Arcivescovo di Ancona-Osimo, vengono raccolti in un unico volumi i commenti dei Vangeli dell'anno liturgico ciclo C (festivi, feriali, solennità, feste e memorie).
Nel corso della sua intensa attività culturale e politica La Pira ha scritto migliaia di lettere ai più vari destinatari: familiari, carcerati, letterati, laici impegnati nelle associazioni cattoliche esistenti, religiosi, statisti italiani e stranieri, papi, vescovi e cardinali; un numero incredibile di lettere solo in minima parte pubblicate. In questa immensa produzione un posto particolare è occupato dalle 250 Lettere circolari alle Claustrali da lui scritte, fatte stampare in foglietti o in opuscoli singoli e quindi inviate ai monasteri o a singoli destinatari. Di cosa si tratta? Dal 1951 al 1974, divenuto Presidente delle Conferenze di San Vincenzo della Toscana, La Pira aveva introdotto nel programma una novità: l'assistenza da offrire ai monasteri di clausura in difficoltà, in cambio di preghiere. L'iniziativa consisteva nell'invio di un foglietto stampato come circolare che, all'insegna dell'attualità, riportava le motivazioni e le iniziative “politiche” per cui La Pira chiedeva di pregare. Un documento eccezionale perché rappresenta un passo fondamentale per la comprensione del movente squisitamente teologico della vita politica di La Pira. In prima edizione italiana.
'Fare della fede la vita.' Questa frase di Giorgio La Pira invita a scoprire e a percorrere, facendo parlare per lo più lui stesso, la novità e l'attualità del suo francescanesimo, che vuole dire una parola, umile, dimessa, ma allo stesso momento eloquente e sincera, all'uomo di oggi, assetato di verità, in ricerca di Dio vivo e vero: il Padre del Signore nostro Gesù Cristo.
Gli sposi, attraverso l'unione intima, possono sfiorare l'eternità, ma il dialogo e la spiritualità sono imprescindibili, anche nel sesso. Questo è un viaggio autentico e intenso nel significato più profondo della sessualità vissuta con amore, rispetto e fede. Cristina Righi e Giorgio Epicoco affrontano un tema universale, spesso frainteso, con uno sguardo lucido e appassionato. "Intimamente parlando" esplora il rapporto tra corpo, psiche e spirito, rivelando come la sessualità possa essere una via per incontrare l'altro in una comunione autentica e sacra. Un testo che invita a riflettere, sorridere e, soprattutto, riscoprire la bellezza di una sessualità vissuta secondo il disegno divino.
Di Frassati molto è stato scritto e detto. In tanti si sono cimentati nell'impresa di ricostruirne l'esistenza pubblicando delle biografie; tutti documentando, in realtà, ciò che di loro stessi la vita di Pier Giorgio aveva contribuito a illuminare e orientare. Abbiamo avuto così il Pier Giorgio dell'Azione Cattolica, il prototipo della borghesia subalpina, l'esemplare militante del Partito popolare, l'ideale del terziario domenicano, il modello della santità giovanile salesiana, il giovane buono e altruista che sopravvive nella memoria dei suoi beneficati, l'alpinista e così via. Tutte le opere hanno in comune il desiderio di rendere conto del fascino che emana la sua persona e di una esperienza umana e cristiana così ricca da sembrare inesauribile. Benché egli non abbia tenuto un diario e non esistano neppure degli appunti personali in grado di dar conto dal di dentro del pellegrinaggio compiuto dalla sua fede nei ventiquattro anni della sua esistenza terrena, tuttavia accade che chi gli diventa amico sperimenta qualcosa di simile a una continua, sorprendente, rivelazione e arriva in definitiva a percepire un fluire quasi senza ostacoli della vita di Cristo nella vita di Pier Giorgio. È questa incarnazione di Cristo nella vita di Pier Giorgio che sta al centro di questo libro.
I saggi di questo libro gettano ulteriore luce su Giorgio La pira, il quale:? voleva contestare pigrizie, connivenze, omissioni di chi, potendo agire, non agiva, di chi tradisce il mandato per il bene comune...? era sempre determinato dall'impegno per il bene comune e stava sempre dalla parte di chi non aveva... ? possedeva un'allegria contagiosa e disarmante, che nasceva dal sapersi amato, salvato, ritrovato da Dio...
"Giorgio Rumi ha lasciato un segno evidente nelle vicende umane che ha percorso. Lo ha lasciato con la sua attività di storico, di studioso esigente e ricercatore inesausto; con la sua propensione ad interpretare i filoni più autentici che nel tempo si sono mossi, dandone conto con massima scientificità e con grandissima capacità di comunicare, ad ogni livello; con la sua passione istituzionale, fatta di rispetto per la tradizione e compartecipazione piena; con la sua naturale prontezza all'analisi e alla critica, sempre acute e fondate". (Dalla Prefazione di Michele Busi e Michele Bonetti).
Ripercorrere la parabola storica dell'Azione cattolica rappresenta un angolo visuale privilegiato per comprendere le varie stagioni del laicato cattolico e del cattolicesimo politico italiano. Oggi, dopo l'elezione di papa Francesco, sembra essersi aperta una nuova fase per la Chiesa che pone, però, più di un interrogativo sul ruolo dei laici nella società contemporanea, in particolare sull'impegno politico, e su quali figure del passato possano essere ancora una fonte di ispirazione.
Giorgio La Pira ha offerto un contributo specifico alla mariologia, come il teologo Padre Stefano De Fiores ha sottolineato, per i profili di apertura all'impegno sociale e alla solidarietà con i poveri. Sono presentati i protagonisti della Firenze del Novecento, da Divo Barsotti a Fioretta Mazzei, da David Turoldo a Mario Luzi, da Piero Bargellini a Claudio Leonardi, che hanno approfondito la figura di Maria, quale elemento costitutivo dell'umanesimo cristiano. Anche nel Novecento l'architettura e le arti figurative, nel tessuto urbano di Firenze, sono state segnate dal riferimento a Maria, arricchendo il patrimonio artistico della città e confermando la vocazione di "città mariana" di Firenze.