Questo volume vuole porsi in ascolto di ciò che l'insegnamento della Chiesa afferma a proposito della validità della celebrazione dei sacramenti. L'autore ripercorre le tappe più recenti della riflessione del Magistero in materia: il Concilio Vaticano II, alcuni documenti della Commissione Teologica Internazionale, le risposte ai dubia sollevati relativamente al tema della validità e la Nota pubblicata dal Dicastero per la Dottrina della Fede Gestis verbisque. In quest'ultimo scritto si chiarisce che non può esserci validità senza un'azione rituale, perché è proprio l'azione rituale a mediare l'incontro personale e comunitario con Dio. È necessario, dunque, approfondire questo incontro non solo a livello teorico, ma soprattutto nella sua declinazione nella prassi ecclesiale come azione pastorale e celebrazione liturgica.
Lo Scapolare, rimane solo un segno e un pegno della protezione di Maria per chi lo indossa devotamente. Al tempo stesso, lo Scapolare è un segno di appartenenza a Maria e di fiducioso affidamento a lei, in una parola di “consacrazione mariana”. Cosa significa? La consacrazione a Maria equivale ad una donazione totale e perenne di tutto il nostro essere a lei, nostra Madre e Signora, affinché possiamo più pienamente e profondamente essere consacrati al Signore Gesù. È per seguire lui che noi decidiamo di unirci più strettamente al cammino di Maria, alla vita e all’esempio di lei, oltre che alla sua protezione e guida. In questo libro tutta la devozione legata all’Abitino della Vergine, in versione tascabile.
Michele, arcangelo supremo, ci ha lasciato una traccia molto speciale del suo passaggio sulla terra. Un sentiero da seguire, un messaggio di vicinanza e protezione. Si tratta della Linea sacra o Linea angelica: un asse tracciato tra Europa e Asia che unisce i punti di una devozione senza confini, nel tempo e nello spazio. Sette luoghi sacri - dagli impervi scogli al largo del Kerry (Irlanda) e della Cornovaglia al Monte Carmelo arso dal sole della Galilea passando per Mont-Saint-Michel, la Sacra in Val di Susa, Monte Sant'Angelo e Simi - uniti da una linea retta, che segue il corso del sole nel giorno del solstizio d'estate, siti di cui gli antichi conoscevano i flussi energetici capaci di creare un ponte tra l'uomo e il divino. Qual è il significato di questo misterioso allineamento? La tradizione cristiana ha una sua risposta: prima ancora che esistesse l'uomo, il bene e il male lottarono per il dominio sull'universo. Michele, arcangelo a capo delle schiere celesti, combattendo contro l'angelo caduto Lucifero, gli inferse l'ultimo colpo di spada che segnò la vittoria del bene, imprimendovi tanta forza da lasciare sul terreno un solco. Lungo questo solco sono sorti, in luoghi impervi e ardui da raggiungere, i suoi sette santuari principali, che vengono descritti dall'autore con intensa partecipazione e competenza storica, artistica e devozionale. In questo testo viene inoltre proposto un pellegrinaggio virtuale ai siti consacrati al culto dell'arcangelo che si trovano anche fuori dal percorso ideale della Linea di San Michele.
In occasione dell'anno giubilare, padre Enzo Fortunato ci conduce alla scoperta della basilica di San Pietro, cuore dell'annuncio cristiano, dove si strutturò come Chiesa e dove viene vissuto nel ricordo dell'origine. Ogni tappa di questo viaggio corrisponde a un capitolo del libro. Dalla strada che conduce a piazza San Pietro fino al colonnato del Bernini, simbolo di accoglienza e abbraccio; poi il momento del passaggio attraverso la Porta Santa, il luogo della decisione: quella soglia, allegoria della conversione, che, una volta varcata, purifica e modifica integralmente chi la supera. Tuttavia ciò non sarebbe possibile senza la Grazia, qui rappresentata dalla Madonna che tiene Cristo tra le braccia, la Pietà di Michelangelo. La statua di san Pietro e la tomba dell'apostolo rappresentano infine il luogo del cammino e della celebrazione. Anche Pietro arrivò a Roma da lontano, dopo un viaggio lungo e impervio. Chi arriva nel luogo del suo sepolcro si riconosce in lui e nel suo cammino. Sulla tomba di Pietro viene edificata la basilica, la più grande chiesa del mondo: è la celebrazione della gloria di Dio e della sua Parola. Non poteva mancare un riferimento alla Bolla di indizione del Giubileo, Spes non confundit, che «ci invita a riscoprire e abbracciare questa virtù teologica fondamentale, che è la speranza, descritta come forza rigeneratrice dell'animo umano e guida sicura nel cammino della vita».
A quarant'anni dalla sua morte e a sessanta dall'apertura del Concilio Vaticano II, questo studio intende offrire un contributo a un aspetto non sempre conosciuto della personalità di mons. Annibale Bugnini: il suo interesse per la vita pastorale della Chiesa, nella quale la liturgia si colloca come momento centrale e fontale. Le lezioni di pastorale liturgica, tenute nella Pontificia Università Lateranense, che quest’anno celebra il duecentocinquantesimo anniversario della sua fondazione, oltre a essere uno spaccato del suo pensiero, ci aiutano a cogliere la sua capacita di trasmettere nell'insegnamento una passione per “il popolo”, soprattutto verso la sua componente più umile, e l’intelligenza dimostrata nell’utilizzare le riflessioni e i dibattiti di cui era stato testimone come segretario della Commissione Liturgica Preparatoria del Concilio, iniziando a trasmetterle con sapienza alle nuove generazioni di pastori. Il volume vuole essere inoltre un contributo alla sempre più necessaria ricerca per approfondire le radici della riforma liturgica, i dibattiti e le istanze che l'hanno segnata, e difficoltà che ha incontrato.
Angelo Lameri è sacerdote della diocesi di Crema dal 1985. Ha conseguito il dottorato in Teologia con specializzazione liturgico-pastorale presso I’Istituto di Liturgia Pastorale Santa Giustina di Padova con una tesi sulla Traditio instrumentorum nei riti di ordinazione.
Commenti ai Vangeli dell'Anno C con uno stile sobrio, legato all'esegesi della pagina evangelica, attualizzata in stile francescano.
Le celebrazioni seguono il percorso battesimale che caratterizza la Quaresima dell'anno A del ciclo liturgico. Ogni proposta celebrativa nasce dall'incontro del Signore con l'uomo, un incontro fatto innanzitutto di sguardi che si incrociano, che rivelano, che svelano, che salvano. Sguardi che permettono ai nostri occhi di aprirsi a una novità di vita, che permettono al nostro essere di riconoscersi e sentirsi amati in quello che si è e in quello che si vive. In questo cammino di conversione, Maria è la guida. I suoi atteggiamenti, le sue parole, la sua esperienza ci aiutano a comprendere che la conversione non è un percorso penitenziale, ma la scoperta di un Dio che ci guarda con occhi di Padre e ci accompagna con la sua Parola di vita.
In questo XXI volume della collana Catechesi in immagini, Mons. Raffaello Martinelli approfondisce con chiarezza e competenza la parte centrale della Santa Messa - la Liturgia Eucaristica, i Riti di Comunione e quelli Conclusivi - attraverso un metodo originale che unisce testo e immagini in slides PowerPoint, rendendo l'opera uno strumento prezioso e dinamico per la catechesi.
Nel XXIII volume della collana Catechesi in immagini mons. Mons. Martinelli approfondisce il significato degli oggetti sacri nella liturgia, presentandoli come segni visibili del Mistero. Un percorso catechetico che unisce testo e immagini in slides PowerPoint, per riscoprire il valore simbolico e spirituale di ciò che accompagna la celebrazione eucaristica.
Che il «nuovo» Messale italiano (2020) non sia un manuale da osservare puntigliosamente o da bistrattare senza ritegno è vero. E non è il libro solo del prete: è il libro della comunità che celebra l’eucaristia. Come «utilizzarlo»? Le «opinioni» in merito sono tante, ma è al testo dell’Ordinamento generale del Messale Romano» (terza edizione tipica del 2002/2008 nella recente versione ufficiale in lingua italiana del 2020), che ci dobbiamo riferire. È la sintesi di una tradizione e lo spartito di un’esperienza da vivere insieme. Non basta capire chi fa cosa e come, ma il perché e che cosa il popolo radunato «celebra» e vive per sé e in comunità. Qui si trova riassunto rito e teologia, forma e contenuto e, pertanto, il clima e la scaturigine di ogni creatività. L’abbiamo corredato di una serie di indici il più significativo dei quali è l’«Indice analitico-sistematico». È uno strumento per tutti; anche per quanti presiedono la celebrazione o vi svolgono un ministero. Permette di andare dritto al punto di qualsiasi questione ci prema capire, o domanda che ci poniamo.
Destinatari
Per chi frequenta la liturgia. Gruppi liturgici, chi presiede le celebrazioni, sacerdoti, diaconi, accoliti, lettori e altri ministri che esercitano qualsiasi ministero.
Autore
DAMIANO PASSARIN ha conseguito la licenza in Sacra Teologia con specializzazione liturgico-pastorale presso l’Istituto di Liturgia pastorale «Santa Giustina» di Padova. Dopo diversi anni di insegnamento presso scuole e istituti superiori, attualmente lavora per le «Edizioni Messaggero Padova» ed è segretario di redazione della rivista «CredereOggi».
Avvento e Natale - spesso pensati e vissuti come due tempi che si susseguono l'uno dopo l'altro - formano un unico tempo, il tempo della manifestazione del Signore. Sono il dittico di un'unica grande opera: il mistero della venuta del Signore nella gloria alla fine dei tempi e nell'umiltà della carne a Betlemme. Per questo è oggi urgente recuperare una vera e propria spiritualità dell'Avvento e del Natale. Ciò non significa semplicemente entrare in chiesa per compiere riti secolari, ascoltare letture bibliche e preghiere antiche, ma molto più in profondità significa accedere a una dimensione dello spirito che ci appartiene. Non c'è vita piena là dove non c'è capacità e volontà di vegliare e di prendersi cura dell'altro. In queste pagine, dunque, si cerca di meditare il senso spirituale dell'Avvento e del Natale alla luce delle sante Scritture e in particolare del Vangelo, allo scopo di celebrare il mistero della manifestazione del Signore come mistero di vita, di desiderio, di attesa di salvezza.
Don Fabio, in queste pagine, si pone accanto al lettore, sostando sui brani del Vangelo che il Lezionario propone nel ciclo liturgico dell'anno B, fondamentalmente centrato sul Vangelo secondo Marco. Leggere il Vangelo richiede la giusta prospettiva: non lo leggiamo come una cronaca; dopo centinaia di anni di metabolizzazione culturale e spirituale, dopo che la croce e la risurrezione di Cristo hanno inondato la vita umana di mille prospettive diverse, e dopo una raffinata e distruttiva reazione culturale umana, noi stiamo di fronte ai testi evangelici con una serie di bias cognitivi composti di sovraletture di tutti i tipi: psicologiche, filosofiche, teologiche e perfino politiche, fuor-vianti e mistificanti. Come fare dunque? I testi vanno riportati nel loro alveo di lettura originario. E il nido originario dei testi della Bibbia è la proclamazione liturgica! Con un linguaggio schietto e profondo, don Fabio permette a ogni domenica e solennità di sprigionare quella forza luminosa che essa racchiude in sé.