Cos'è la povertà? Certamente, costituisce uno dei più grandi problemi umani e sociali. Esiste una soluzione alla povertà? Quali mezzi abbiamo a disposizione per raggiungerla? Secondo l'impostazione adottata dall'autore, che unisce qui le prospettive economica, antropologica e teologica, la povertà è un problema umano quando deriva dalla scarsità di beni necessari allo sviluppo pieno della persona umana (in etica sociale, fioritura). I beni possono essere materiali, razionali o spirituali e la scarsità di ognuno di essi comporta conseguenze diverse, più o meno gravi, sulla persona e dunque sulla società: la povertà materiale non induce necessariamente povertà razionale e spirituale, pur essendone spesso causa, mentre la povertà spirituale da ultimo genera sempre una qualche forma di povertà materiale. Il libro si propone così come un percorso intellettuale alla ricerca dell'indispensabile, articolato in diverse tappe: parte dallo studio dei beni umani, si chiede quali siano le cause della povertà, quali questioni debbano essere affrontate per superarla (il senso della vita, la questione tecnica e quella economica) e quindi esamina le strutture di povertà sociale. Possono essere specifiche circostanze sociali e persino strutture sociali vere e proprie a causare la povertà, non solo nel suo aspetto materiale ma anche in quelli razionale e spirituale. Il testo, però, non si limita a una mera analisi della povertà, ma mantiene sempre un'ottica eminentemente morale e dunque pratica: il culmine del percorso è la proposta di una via per superare, nei limiti del possibile, la povertà umana anche materiale.
Dio Padre è il formatore per eccellenza, ma in questa opera artigianale si serve di mediazioni umane la cui missione è mostrare la bellezza della sequela del Signore. FRANCESCO, Vultum Dei quaerere, §14
La 78a Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana, svoltasi ad Assisi dal 13 al 16 novembre 2023 ha approvato il documento "La formazione dei presbiteri nelle chiese in Italia. Orientamenti e norme per i seminari" (quarta edizione), che ha ottenuto la conferma della Santa Sede con decreto del Dicastero per il Clero in data 8 dicembre 2024.
Con la forza di un pastore e la lucidità di un grande osservatore del nostro tempo, Papa Francesco in questo suo ultimo Messaggio, nell'anno del Giubileo, indica la via per una comunicazione che non venda illusioni o paure, ma offra ragioni per sperare. Un cammino che passa attraverso la guarigione dal protagonismo, l'ascolto profondo e la riscoperta del volto dell'altro, per "disarmare" parole troppo spesso intrise di odio e semplificazioni. Un testo che si rivolge a ogni persona, ricordando che la speranza è sempre un progetto comunitario, un "camminare insieme" verso un futuro di fraternità e cura. «Chi spera non è ingenuo o poco realista. Chi spera cerca la pace quando ancora c'è la guerra, il perdono quando ci sono solo la sofferenza e la rabbia, il fratello quando c'è un nemico. Chi spera vede quello che c'è sebbene sia nascosto, quello che è possibile nella misura in cui lo si vuole e lo si costruisce, pagandone il prezzo di sacrificio, pazienza, insistenza» (Matteo Maria Zuppi). Prefazione Vincenzo Corrado Stefano Pasta, Introduzione Commenti di Riccardo Battocchio, Stefania Careddu, Alessandra Carenzio, Gino Cecchettin, Vincenzo Corrado, Antonio Cuciniello, Annalisa Guida, Colum McCann, Arnoldo Mosca Mondadori, Denis Mukwege, Gabriele Nissim, Fabio Pasqualetti, Stefano Pasta, Sergio Perugini, Alessandro Rosina, Paolo Ruffini, Milena Santerini, Giovanni Scarafile, Nello Scavo, Rita Sidoli.
Mettiamo fine all'idea di un essere umano autonomo, onnipotente e illimitato Perché un essere umano che pretende di sostituirsi a Dio diventa il peggior pericolo per sé stesso. Sono queste le parole di chiusura dell'esortazione apostolica. Con questo documento, papa Francesco sfida la coscienza sociale a ricercare un nuovo rapporto tra uomo e ambiente; tocca l'equilibrio tra la natura con i suoi ritmi e la cultura con le sue idee e i suoi scenari sociali. Ogni volta che si separa la natura dalla cultura, le grandi civiltà si sgretolano e le paure prendono un volto nuovo nella storia.
Francesco ci dice che in concreto e nel piccolo occorre bonificare le moltissime aree inquinate: mari, fiumi, le falde acquifere, l'inquinamento dell’aria delle città, la "terra dei fuochi" e così via. Ma non c'è bonifica ambientale che non coinvolga le relazioni tra persone e Stati e un’idea di giustizia ispirata dai principi di uguaglianza e di solidarietà. E' da qui che parte l'esortazione. Un testo per smuovere le coscienze e le anime degli uomini.
Nota sull'ultimo rapporto del Dicastero per la Dottrina della Fede e il Dicastero per la Cultura e L'Educazione
Dove ci condurrà il "Concilio Vaticano II"? È questa la domanda che fa da filo conduttore alle interviste che padre Vito Magno ha fatto in quasi mezzo secolo di attività giornalistica alle più grandi personalità del dopo Concilio, protagonisti a vario titolo della vita della Chiesa. Santi, fondatori, cardinali, vescovi e intellettuali. Tra gli oltre cinquanta intervistati, spiccano i nomi di: Kiko Arguello, Luigi Bettazzi, Enzo Bianchi, Massimo Cacciari, Luigi Giussani, Chiara Lubich, Carlo Maria Martini, Ennio Morricone, Joseph Ratzinger, Gianfranco Ravasi, Andrea Riccardi, Bartolomeo Sorge, Luis Antonio Tagle, Madre Teresa di Calcutta... Dalle loro considerazioni emerge una Chiesa con le porte aperte per fare entrare la luce del Vangelo, come desiderava Paolo VI. Le testimonianze raccolte costituiscono un vero e proprio patrimonio dei principali temi conciliari dibattuti nel postconcilio, come il laicato, il dialogo, i ministeri, la liturgia, la solidarietà, la famiglia, la legalità e tanti altri. Temi ripresi in dieci anni di magistero da papa Francesco e posti ora al vaglio del cammino sinodale.
L'esperienza della Chiesa nella tutela dei più piccoli è unica e senza pari. Uomini e donne, istituzioni e organizzazioni, nel corso dei secoli, hanno testimoniato un impegno straordinario nel prendersi cura dei più fragili, e tale dedizione continua anche oggi con la stessa generosità. Tuttavia, il dramma degli abusi sollecita una riflessione profonda sulla responsabilità di ciascun membro della Chiesa. L'ascolto delle vittime e la consapevolezza degli effetti devastanti degli abusi impongono una conversione personale e comunitaria. Non si tratta solo di prevenire i rischi, ma di creare, con azioni proattive, ambienti e relazioni che promuovano la crescita sana e sicura dei più piccoli, a partire da una fede adulta che si fa carico dell'altro, in particolare del minore. La tutela dei minori, pertanto, è un impegno che riguarda l'intera comunità, in quanto ogni membro è chiamato, secondo le proprie capacità, a essere corresponsabile della crescita e del benessere dei figli della Chiesa. Il presente volume si propone di accompagnare gli operatori pastorali nel loro difficile ma essenziale compito, offrendo loro strumenti concreti per garantire la protezione e la cura dei più piccoli, affinché ogni comunità parrocchiale possa davvero diventare un luogo sicuro, in cui il Vangelo si traduce in un'azione educativa che promuove la generatività e la fiducia reciproca, in sintonia con le esigenze di ogni realtà parrocchiale.
Il titolo scelto per il Convegno Nazionale 2024 «Dallo sfigurato al trasfigurato: un cammino di fede nella sofferenza (Lc 9,29)» rivela lo splendore della trasfigurazione in vesti bianchissime e l'oscurità della passione, con le tenebre su tutta la terra, la nudità, la morte del Crocifisso e la spoliazione della nostra fragile umanità. Momenti belli, dove ogni cosa appare semplice e affascinante; momenti di paura, sconforto e solitudine, dove tutto sembra perduto. Si tratta del chiaroscuro dell'esistenza umana, delle realtà narrate dalla storia della salvezza. Dall'alto dei cieli, Dio Padre onnipotente accoglie il nostro grido e il buio del dolore cede il passo alla luce della Risurrezione. Lo sforzo di ricoprire le nostre nudità, di colmare il vuoto esistenziale, cercando di passare dalla porta stretta, ci regala speranza, ci fa incontrare negli eventi della vita terrena, anche quelli più dolorosi, l'amore di qualcuno che ci è vicino, che si prende cura di noi e non ci abbandona. Il Santo Padre Francesco, nella Bolla di indizione dell'Anno Santo 2025 ce lo ricorda: «Spes non confundit» ... la speranza non delude!
Il messaggio è la benedizione per ciascuna famiglia, per dire che Gesù è il Figlio di Dio che si è fatto uomo per essere il "Dio con noi". Vuole condividere la nostra vita per avvolgerla della gloria di Dio ed essere ospite nelle nostre famiglie per costruire amicizie e lasciarvi la gioia. Natale sia dunque un momento lieto e ne venga una letizia che duri tutto l'anno, perché Dio è alleato di ogni buona intenzione, di ogni impegno per il bene.
A sessant'anni dall'inizio del concilio Vaticano II tornare a quell'evento che ha segnato la storia della Chiesa e dell'umanità ha un significato particolare. Stanno progressivamente venendo meno i testimoni che l'hanno preparato e vi hanno partecipato in modo diretto; il nuovo respiro e molte istanze emerse da quel momento di rinnovamento hanno incontrato difficoltà e forti resistenze nella recezione. È importante riscoprire le intuizioni del Vaticano II come papa Francesco ha indicato a partire da Evangelii Gaudium e nel promuovere una Chiesa dal volto sinodale, cioè in stato di concilio. Il libro è uno strumento di studio per studenti di istituti teologici che nella prima parte ripercorre le correnti di rinnovamento che hanno "preparato" il concilio e la vicenda storica dello svolgimento del Vaticano II; nella seconda parte offre una presentazione dei processi di redazione dei vari documenti approfondendone i principali snodi teologici maturati proprio nell'attitudine di una chiesa tesa a lasciarsi cambiare dall'ascolto del Vangelo in rapporto alla storia umana e alle domande e inquietudini del tempo.