Il testo individua nella categoria di "Nuova creazione" uno snodo fondamentale del pensiero di Romano Guardini, rilevante (se non imprescindibile) soprattutto per cogliere la tessitura profonda che regge e unifica la sua cristologia, ma utile anche per meglio apprezzare il possibile contributo di questo "padre della Chiesa contemporanea" ad alcune sfide attuali della teologia. «Il merito di questo ampio, meditato e profondo lavoro è l'inserirsi in un filone di rinnovata attenzione "teologica" a Guardini dopo molto ostracismo. Una davvero apprezzabile ricostruzione, che ci introduce sapientemente nell'immenso "cantiere cristologico" di Romano Guardini. Un pensatore innamorato di Cristo al punto da farne l'architrave di tutto il suo pensiero oltre che, ovviamente, il riferimento esistenziale di un'intera esistenza.» (dalla Prefazione di Silvano Zucal)
Che valore ha per noi contemporanei, per le nostre società laiche e consumistiche, il concetto teologico di "Trinità"? Rispondere a questo interrogativo vuol dire, per Teresa Forcades, affrontare il tema del Dio uno e trino, dell'unità nella diversità, intrecciando la riflessione teologica a quella filosofica, per arrivare a considerare le sue ripercussioni sociopolitiche. Confrontandosi e dialogando con il pensiero di Gisbert Greshake e Ioannis Zizioulas, Forcades ci invita a considerare l'unità della Trinità in termini di relazione, fondata sulla categoria della gratuità. Ed è così che, in modo sorprendente, la "pericoresi" fra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo diventa uno sprone ad allargare l'orizzonte, suggerendo una nuova idea di comunità, in cui vedere la crescita personale come parallela a quella del bene comune.
Micheal Kruger ha scritto una critica sferzante sul fallimento intellettuale e sulla devianza teologica del cristianesimo progressista. Sarebbe opportuno che metri di chiesa, pastori, insegnanti, studenti e gruppi giovanili facessero propria La Sapienza contenuta in questo libro, breve ma sconvolgente. Dobbiamo essere pronti a capitare il motivo per cui certi tentativi di correggere il cristianesimo non metteranno mai il mondo sottosopra come, invece, hanno fatto gli apostoli semplicemente diffondendo la buona notizia che Gesù Cristo è il Signore.
Il saggio consente di verificare e valutare, in modo documentato, le ragioni per cui la riflessione sul metodo in ecclesiologia è stata, e resta tuttora, un capitolo importante della storia della teologia contemporanea, a partire dalla svolta impressa dal Concilio Vaticano II. Per il suo carattere di bilancio storico-critico, l'opera offre una rassegna piuttosto esauriente delle proposte più significative, elaborate nel corso di alcuni decenni, per uno studio del mistero della Chiesa impostato secondo le esigenze emergenti dal rinnovamento del metodo teologico. Uno studio condotto in chiave misterica, teandrica e trinitaria; attento, quindi, al fondamento trinitario, cristologico ed eucaristico, come pure alla dimensione storico-salvifica ed escatologica dell'ecclesiologia post-conciliare.
Ha senso continuare a parlare di un tema tendenzialmente ostico quale quello dell'ascesi cristiana, nel XXI secolo, e in un contesto sociale che rigurgita di edonismo? Qualora la risposta fosse affermativa, sopra quale fondamento teoretico poggerebbe il discorso, che oggi si preferisce affrontare da una visione prospettica intrisa di spiritualità orientaleggiante, quale ad esempio quella New Age? Partendo da questi interrogativi di fondo, l'autore tenta una rilettura dell'argomento (oggetto di ricerca della tesi di Licenza in Teologia dogmatica) in una luce positiva, culminante nella divinizzazione del battezzato, e in risposta ai quesiti anzidetti, propone un approccio al tema alternativo rispetto ai trattati di ascetica e mistica, contemplante il fondamento immutabile del dogma a sostegno della necessità dell'impegno ascetico, sotto la guida sicura di San Tommaso d'Aquino.
Cielo e terra sono uniti da un vivo ma invisibile legame. Gli angeli testimoniano la connessione inscindibile tra questi "due mondi"; eppure le loro figure sembrano attrarre più la devozione popolare che la ricerca teologica. In questo testo l'autore, accompagnato dalla speculazione di S. Bulgakov, intende fare chiarezza sulle creature angeliche, riferendosi soprattutto a quell' "amico celeste", che riconduce l'uomo alla sua origine divina.
L'itinerario qui presentato affronta l'affascinante tema della relazione della teologia con altre discipline, in particolare l'arte, partendo dal complesso e dibattuto tema della bellezza. L'ipotesi di fondo che ha guidato questa ricerca è il riconoscimento dell'importanza dellavia pulchritudinis nella riflessione teologica. Il presente percorso valorizza, infatti, la via della bellezza all'interno di una riflessione interdisciplinare che si dipana su diversi livelli di approfondimento: antropologico, cristologico ed ecclesiologico-sacramentale. Cercare Dio è il compito di ogni credente; è il cammino che ognuno di noi fa nella propria vita, facendosi pellegrino dell'Altissimo. Dove trovarlo? Dove si è nascosto? Edith Stein affermava che il percorso esistenziale è costellato di prove; è una vera notte senza stelle, là dove il credente è guidato solo dal desiderio di incontrare Dio. È come l'assetato nel deserto: sa che vi è l'oasi, ma non è ancora arrivato, per cui sente ancora più sete fin quando non arriva alla sospirata meta. La bellezza è paragonabile a quella sete di Dio, che si manifesta continuamente. Dalla scienza all'arte, dalla teologia alla tecnica, l'uomo cerca Dio.
"Sono venute da me tante persone preoccupate perché il coniuge aveva abbandonato il tetto coniugale poiché vittima, probabilmente, di un maleficio amatorio. Questa opinione è ancor più avvalorata se, prima di giungere a me, sono andati da qualche mago che - unicamente per soldi - ha detto loro ciò che volevano sentirsi dire. Il mago non dice mai niente sulla libera responsabilità del soggetto: è più facile dire che il marito (o la moglie) ha tradito perché è stato costretto dall'influsso straordinario del diavolo piuttosto che affermare che dietro quel tradimento c'è la scelta libera dell'individuo. Nessun maleficio ha il potere di sopprimere la libertà umana". Una missiva semplice e chiarissima rivolta ai fedeli, agli esorcizzandi e a tutti coloro che hanno a che fare, per un motivo o per l'altro, con l'azione straordinaria del demonio. Un testo ricco di contenuti spirituali e con un interessante orizzonte mistico. Contiene in appendice le preghiere di liberazione offerte dal magistero della chiesa e una invocazione a San Michele Arcangelo.
La tradizione cristiana ha molto da offrire alla convivenza sociale e democratica: basti pensare all’esempio delle virtù, queste predisposizioni ad agire bene che sono il frutto di un’educazione. Thomasset si concentra qui su cinque di esse, combinando teoria e pratica: giustizia, solidarietà, compassione, ospitalità, speranza.
«Per una migliore comprensione di alcune virtù sociali, ne illustrerò il radicamento nella tradizione cristiana, specie nella parola di Dio. Il cristianesimo può alimentare dall’interno questi atteggiamenti, che sono fondamentali per il funzionamento della società» (Alain Thomasset).
Descrizione
Da qualche decennio, specialmente nel mondo anglosassone, è stata riscoperta l’importanza dei comportamenti virtuosi. Ce lo diciamo sempre: non esiste convivenza democratica senza spirito di dialogo e senza cura del bene comune, non esiste giustizia senza desiderio di tutela e rispetto della dignità di ciascuno. Le virtù – queste predisposizioni ad agire bene che sono il frutto di un’educazione – contribuiscono a plasmare il nostro modo di essere e di vivere, e perciò di decidere.
La tradizione cristiana ha molto da offrire alla costruzione di un “vivere insieme” inteso in senso (pro)positivo, e non tanto come elenco di una serie di divieti.
Le virtù sociali studiate qui, con l’aiuto di esempi concreti e valorizzando il loro radicamento nella Scrittura, non fanno altro che manifestare alcuni volti particolari della carità. Sono le virtù del Regno, da vivere fin da oggi: la giustizia, che orienta tutta la vita sociale; la solidarietà, che riprende un concetto importante delle nostre società laiche; la compassione e l’ospitalità, presenti ovunque nella Bibbia, non appena sono in questione i poveri o gli stranieri; la speranza, che oggi appare come uno degli atteggiamenti più necessari in una società in preda alla disillusione e minacciata dalla disperazione.
Thomasset, combinando abilmente dottrina ed esperienza, dimensione teorica e dimensione pratica, riesce bene a dare corpo e sostanza a una materia che, di primo acchito, potrebbe sembrare astratta.
Le tre virtù teologali, fede, speranza e carità, sono il cuore della vita cristiana. Esse mettono l'uomo in comunione con Dio e ne fanno il testimone di Dio qui sulla terra. Mancava finora un'esposizione catechetica semplice, alla portata di tutti, su queste tre virtù. Queste pagine si propongono di accompagnare il cristiano lungo il cammino di santità attingendo ai grandi insegnamenti della tradizione spirituale. Mai come oggi un mondo smarrito ha avuto bisogno di cristiani che portino la luce, la fiducia e l'amore.
I Frammenti pneumatologici costituiscono l'opera fondamentale di Ferdinand Ebner, il solo esponente cristiano nella primitiva galassia del pensiero dialogico tedesco in cui brillano astri come Martin Buber, Hermann Cohen, Franz Rosenzweig. Il centro della sua riflessione si orienta sulla filosofia del linguaggio, ma se ne distanzia per la prospettiva particolare da cui affronta il tema e per la pista decisamente inesplorata che egli percorre, fino a riabilitare l'evento parola. Il suo contributo ha portato decisamente verso una reinterpretazione dell'uomo in chiave interpersonale.
Autorevoli esponenti del pensiero contemporaneo rileggono i dieci comandamenti alla luce delle provocazioni del tempo presente. Chi sono oggi gli "idoli"? Cosa significa "non rubare" o "non uccidere"? Cosa "non desiderare"? Attraverso diverse voci il libro indaga come le antiche "Parole" bibliche incidono sulla coscienza individuale e sociale contribuendo a creare le basi del diritto e della convivenza umana. Una rilettura dei dieci comandamenti biblici a cura di autori autorevoli. Un libro che penetra in profondità le radici della convivenza e del diritto pubblico. Parole antiche che gettano luce sulle sfide del tempo presente. Prefazione Francesco Occhetta. Postfazione di: Giovanni Grandi. Con i contributi di: Bartolini E. - Bignami B. - Bindi R. - Costa G. - Dalla Chiesa N. - Magnoni W. - Moia L. - Riccardi F. - Santerini - Virgili R.