Che cosa significa essere cristiani oggi? È davvero possibile esserlo, in un tempo abitato da molte altre prospettive? E, soprattutto, a che cosa mira la nuova evangelizzazione? Partendo da queste domande, il testo mette in luce senza tentennamenti l’attuale crisi della fede cristiana in Occidente e individua una piccola mappa per la nuova evangelizzazione, puntando soprattutto sull’urgenza di ricreare le condizioni di possibilità del credere.
L’autore si sofferma in particolare su alcune tematiche: una nuova immagine di Dio e della Chiesa, un nuovo modo di pensare e di vivere la fede, la riscoperta dell’umanità di Gesù e dello scandalo del Vangelo come contestazione profetica rispetto alle visioni consumistiche e spesso superficiali di molti modelli culturali odierni.
L'Autore
Francesco Cosentino (1979) è docente di Teologia fondamentale presso la Pontificia Università Gregoriana e la Pontificia Università Lateranense. Insegna inoltre Introduzione alla teologia presso l’ISSR Ecclesia Mater di Roma. Direttore della collana «Teologando. Fede, ricerca e vita», esplora con attenzione il rapporto tra cristianesimo, ateismo e postmodernità. Di recente ha pubblicato: Immaginare Dio. Provocazioni postmoderne al cristianesimo (Cittadella, 2010) e Il Dio in cammino. La rivelazione tra dono e chiamata (Tau, 2011).
Un testo dedicato all'appassionante e difficile missione dei Cappellani nelle carceri e agli operatori penitenziari "tessitori di giustizia". L'intento è soprattutto pastorale: come vivere questo servizio? Come affrontare le sfide? Come essere portatori di speranza? Come contrastare la "Globalizzazione dell'indifferenza" affinché la cultura della vicinanza possa abbracciare e includere la persona anche quando esce dal carcere?
L'arte cristiana è un grande "libro" dove possiamo leggere la comprensione che le comunità cristiane e civili hanno avuto nella storia del Mistero di Dio e del mistero dell'uomo; un "libro" che coinvolge non solo la nostra componente razionale ma anche, forse soprattutto, quella emotiva, dei sentimenti. La bellezza creata dall'umanità si unisce alla bellezza del grande "libro" del creato e delle creature: l'arte e il creato si uniscono al libro scritto della rivelazione, della Sacra Scrittura e insieme ci propongono grandi orizzonti per crescere nella comprensione del Mistero di Dio e del mistero nostro, rivelato dall'Incarnazione, dalla vita, passione, morte e risurrezione del Signore Gesù.
Per la Chiesa da sempre la comunicazione è fondamentale per la propria missione. Varagona affronta tale tema partendo dal concetto di Creazione per arrivare fino ai giorni nostri. Un'interpretazione che spiega come la Chiesa, pur attraversando fasi complesse, ha sempre cercato nuove strade per diffondere in modo efficace il messaggio di salvezza e raggiungere il popolo di Dio. Questo fine è oggi perseguito anche attraverso i media e le nuove tecnologie. Il volume è arricchito da 14 interviste a importanti figure della comunicazione cattolica, fra cui padre Federico Lombardi (direttore della Sala Stampa della Santa Sede), Edoardo Viganò (prefetto della Segreteria per la Comunicazione), monsignor Claudio Celli, monsignor Claudio Giuliodori, Marco Tarquinio (direttore del quotidiano Avvenire). Prefazione del Cardinale Edoardo Menichelli. Presentazione di Giuseppe Rivetti.
Una prima introduzione ai temi fondamentali per chi muove i primi passi nella fede cristiana. Un’opera che prende sul serio la sfida dell’umanità di Dio e guarda ai vari aspetti della fede cristiana a partire dalla “carne” di Gesù Cristo; un percorso per scoprire l’umanità del Vangelo e imparare la bellezza di essere cristiani.
«La riflessione di Cheaib si innesta con una ricca sensibilità all’umano, capace di parlare alle corde più profonde del cuore di ogni lettore» (dalla Presentazione di mons. Romano Rossi, vescovo di Civita Castellana).
L'autore
Robert Cheaib ha conseguito il dottorato in Teologia Fondamentale presso la Pontificia Università Gregoriana. Insegna teologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. È giornalista per l’agenzia Zenit e dirige il sito www.theologhia.com.
Di recente ha pubblicato la sua tesi di dottorato con il titolo Itinerarium cordis in Deum. Prospettive pre-logiche e meta-logiche per una mistagogia verso la fede alla luce di V.E. Frankl, M. Blondel e J.H. Newman.
«Siete gruppi cristiani e ciò mette in atto un titolo di fraternità. "Cristiano è il mio nome", scriveva Paciano di Barcellona nel quarto secolo, e questo permette a tutti i cristiani di chiamarsi per nome. È questo il titolo per il quale vi riconosco fratelli. È verità di sempre, è la verità del Battesimo che ha impresso in noi un sigillo di figliolanza e di fraternità (carattere battesimale) che nulla, neppure il peccato, riuscirà mai a distruggere». È un passaggio dell'intervento rivolto dal vescovo di Albano, Marcello Semeraro, al V Forum italiano dei cristiani LGBT che, per tre giorni, ha radunato oltre duecento persone. Dalle relazioni che troverete in questo libro è emersa l'urgenza di un approfondimento del fenomeno "omosessualità" e la necessità di una pastorale inclusiva, capace di dare alle comunità cristiane l'occasione di vivere l'accoglienza e l'effettivo riconoscimento della dignità personale di lesbiche, gay e transessuali, dei loro genitori e delle loro famiglie. Per sintetizzare questi bisogni, il vescovo di Albano ha preso spunto anche dal documento inviato da alcuni giovani LGBT alla Segreteria del XV Sinodo ordinario dei vescovi, che viene pubblicato integralmente.
Con l’inizio della Restaurazione la Chiesa mette in moto una intensa attività pastorale che, pur con modalità, fasi ed esiti diversi da paese a paese, si protrae per tutto l’Ottocento con alcune caratterizzazioni tipiche di quel periodo storico.
Accanto allo sterile rimpianto per l’ormai passata societas christiana, riprende vigore una intensa attività che ha di mira la ri-cristianizzazione non solo dei singoli ma delle società e degli stati secolarizzati e laicisti. Sia pure con fatica, la Chiesa arriva a sviluppare un’azione non più unicamente intra-ecclesiale ma anche extra-ecclesiale; un’azione in cui trova progressivamente spazio anche il laicato.
Di una realtà estremamente complessa come l’azione pastorale della Chiesa in tutto un secolo, questo libro intende offrire un semplice sondaggio sull’attività pastorale, in particolare catechistica, svolta nella Chiesa italiana dell’Ottocento, attraverso lo studio di tre personalità e di una istituzione, attivamente impegnate nel ministero pastorale.
L’analisi si apre con lo studio di una proposta catechistica indirizzata a giovani studenti dal p. Luigi Taparelli d’Azeglio SJ (1793-1862).
Il secondo sguardo è rivolto al ben più noto beato Antonio Rosmini (1797-1855). Con la lucidità propria di una mente superiore, egli analizza due àmbiti fondamentali di ogni prassi pastorale, la predicazione e la catechesi. Di entrambi denuncia chiaramente i limiti mostrati all’epoca e, in positivo, propone una riflessione omiletica e catechetica dai caratteri decisamente innovativi, avvalorando il quadro teorico con l’esemplarità dell’azione.
A partire dai primi anni Cinquanta si presenta attivo sotto il profilo pastorale san Leonardo Murialdo (1828-1900). Di lui è presa in considerazione l’intensa pratica catechistica, specialmente nei confronti del mondo giovanile.
L’ultimo studio tocca una istituzione, cioè la Congregazione Salesiana. L’analisi mira ad individuare come, nella Chiesa di fine Ottocento e inizi Novecento, i superiori di questa famiglia religiosa concepissero l’apostolato laicale e come facessero pervenire i loro convincimenti ai laici legati alla Congregazione come Cooperatori, attraverso il loro organo di collegamento ufficiale, il Bollettino Salesiano, e i loro Congressi internazionali.
Nel suo secolare cammino alla sequela del Signore Gesù, la Chiesa ha sempre custodito e fatto crescere il ricco patrimonio della fede, che si rinnova e si attualizza continuamente nella vita dei credenti. I catechisti sono il segno concreto di tale servizio alla comunicazione della fede. Dei tanti tratti che potrebbero descrivere la loro identità, nel presente volume viene messo in evidenza quello originario: essi sono anzitutto “testimoni della fede”. E’ la testimonianza, infatti, che rende possibile il passaggio dell’esperienza della fede dal cuore del catechista al cuore di ogni fratello e sorella che incontra e di cui è al servizio.
Frutto del I Congresso Internazionale di Catechesi, organizzato dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, questo testo, con i suoi autorevoli contributi, vuole sostenere l’impegno di ogni catechista nel custodire e far crescere il desiderio di Dio nel proprio cuore e in quello dei suoi fratelli, perché il cammino di ciascuno, seppur tra passi esitanti o laboriosi, sia sempre nella luce della fede, della speranza, dell’amore.
Nella proposta pastorale per l’anno 2020/2021, l’arcivescovo Delpini invita tutti a far emergere le domande profonde che interpellano la nostra fede e il pensiero del nostro tempo, ancora segnato dall’esperienza drammatica della pandemia.
I fedeli sono esortati a interpretare e discernere prima ancora che a programmare. «Non è più tempo di banalità e di luoghi comuni, non possiamo accontentarci di citazioni e di prescrizioni. È giunto il momento per un ritorno all’essenziale, per riconoscere nella complessità della situazione la via per rinnovare la nostra relazione con il Padre», scrive l’Arcivescovo. La proposta pastorale intende, in sostanza, incoraggiare l’invocazione, la ricerca, l’esperienza della sapienza, attingendo al patrimonio dei Libri Sapienziali.
Il volume è suddiviso in due parti: una prima parte introduttiva, che affronta i temi sopra citati, e la lettera vera e propria di apertura dell’anno pastorale, in cui si fa più assiduo e puntuale il riferimento al Libro del Siracide, suggerito come guida di questo cammino, e alla vita della comunità cristiana.
Un testo che, al seguito della proposta filosofica di Richard Schaeffler, tenta di ripensare i fondamenti teologico-antropologici della preghiera cristiana intesa come luogo dell'incontro reale tra Dio e l'uomo.