Perrine Eluère (1816-1848), in religione suor Maria di san Pietro e della Sacra Famiglia, entra al Carmelo di Tours nel 1839. Conosciuta soprattutto come l'ispiratrice di un'Opera di Riparazione delle bestemmie con la lode del Nome di Dio e la devozione al Volto Santo, fu anche messaggera dell'amore e della misericordia del Cuore di Gesù, e della potenza dell'invocazione del suo Santo Nome. Sperimentò l'amore materno di Maria ed ebbe grandi illuminazioni sul suo ruolo di Redentrice e la sua missione di Mediatrice per la nostra santificazione. Per molti aspetti, annuncia santa Teresa di Gesù Bambino, che ha letto la sua vita e l'ha amata. Questo libro non ha la presunzione di essere una "Vita" di suor Maria di san Pietro, intende piuttosto evocare gli aspetti principali della sua personalità, della sua spiritualità e del suo messaggio, lasciandole il più possibile la parola. Malgrado le grandi differenze di sensibilità religiosa tra la sua epoca e la nostra, suor Maria si rivela viva e molto vicina a noi. E su diversi punti addirittura all'avanguardia sul suo tempo, come del resto tutti i profeti che, nei secoli, sono un tutt'uno con la loro epoca e insieme ne anticipano il futuro. Per chi vuole conoscere questa Carmelitana di Tours, Messaggera dell'amore e della misericordia del Cuore di Gesù, della potenza e dell'invocazione del suo Santo Nome.
Sorto in Asia Minore nella seconda metà del II secolo d.C., il montanismo suscitò presto le reazioni delle gerarchie ecclesiastiche. Il profetismo estatico rappresentò la causa principale della sua esclusione dalla grande chiesa, e la condanna per eresia decretò la perdita conseguente degli scritti che erano stati composti dai membri del movimento. Questo libro si propone di restituire una visione completa della crisi montanista, cercando di gettare luce sulle questioni fondamentali che ne caratterizzano la tradizionale ricostruzione storiografica. L'autenticità degli oracoli pronunciati dai profeti e dalle profetesse del movimento, il loro legame eventuale con l'esegesi scritturistica e infine la rappresentazione eresiologica nella quale i protagonisti di questa storia si muovono sono le chiavi di lettura privilegiate attraverso cui viene condotta una nuova analisi su quello che è considerato come uno dei momenti di massima tensione nel cristianesimo dei primi secoli.
In queste pagine Mario Cucca aiuta i lettori a entrare in ascolto con quanto i profeti Isaia e Geremia hanno detto e quanto hanno da dire al mondo contemporaneo. Chi si accosterà a queste pagine troverà quindi alcuni criteri di lettura profetica che si propongono di affiancare il contatto diretto con le pagine della Bibbia. Introduce i lettori a Proverbi, Siracide, Sapienza in maniera non convenzionale e più consona all'etimologia del termine (intro-ducere, portare dentro), invitando chi legge a entrare nel testo, ad attraversarne gli snodi tematici e ad appropriarsi dei contenuti. La serie a cui appartiene il volume è pensata come un'introduzione ai libri della Bibbia attraverso un commento consapevole dei maggiori apporti dell'esegesi contemporanea. Non lasciando mancare elementi di originalità, le pagine che seguono optano per la lettura diretta di alcuni passi biblici che, come punti di accesso privilegiato, consentono uno sguardo all'insieme del maestoso edificio della Scrittura.
In queste pagine Mario Cucca aiuta i lettori a entrare in ascolto con quanto i profeti Isaia e Geremia hanno detto e quanto hanno da dire al mondo contemporaneo. Chi si accosterà a queste pagine troverà quindi alcuni criteri di lettura profetica che si propongono di affiancare il contatto diretto con le pagine della Bibbia. Introduce i lettori a Proverbi, Siracide, Sapienza in maniera non convenzionale e più consona all'etimologia del termine (intro-ducere, portare dentro), invitando chi legge a entrare nel testo, ad attraversarne gli snodi tematici e ad appropriarsi dei contenuti. La serie a cui appartiene il volume è pensata come un'introduzione ai libri della Bibbia attraverso un commento consapevole dei maggiori apporti dell'esegesi contemporanea. Non lasciando mancare elementi di originalità, le pagine che seguono optano per la lettura diretta di alcuni passi biblici che, come punti di accesso privilegiato, consentono uno sguardo all'insieme del maestoso edificio della Scrittura.
Questo testo, di tutte le numerose questioni riguardanti il sacramento della penitenza, prende in considerazione il solo momento dell'interazione tra il confessore chiamato a donare, nella carità, verità e giustizia, la riconciliazione con la Chiesa e il perdono di Dio e il penitente che, sinceramente pentito, riconosce e confessa i suoi peccati, implorando con umiltà e fiducia la riconciliazione con la Chiesa e il perdono di Dio.
Il beato Giuseppe Toniolo è certamente tra i più autorevoli protagonisti della storia del movimento cattolico italiano ed europeo. Economista e riformatore sociale, storico dell'economia, sociologo. Interprete e ispiratore della "democrazia cristiana" delle origini. Negli anni inquieti del non expedit e del positivismo imperante, trasse dalla storia del pensiero cristiano gli orientamenti e gli istituti di una "democrazia organizzata" che aveva il suo fulcro nell'ordinamento corporativo e prefigurava il superamento dello Stato liberale ottocentesco. Per le sue solide ispirazioni e per la vasta elaborazione che l'aveva accompagnata, la dottrina tonioliana non poteva che diventare un riferimento imprescindibile per i cattolici nei decenni successivi. Ma nei fatti, quanta fortuna ebbe tra i democratici cristiani del Novecento? E quanta di questa concezione, transitando per il doppio filtro del murrismo e del popolarismo sturziano, arrivò al partito dei cattolici che si costituì negli anni della transizione dal fascismo? De Gasperi e Fanfani, tra i tanti, avevano maturato le loro posizioni sulla democrazia e sullo Stato proprio in un intreccio di continuità e discontinuità con il maestro trevigiano. La sua influenza era tale che anche il passaggio di consegne alla segreteria della Democrazia cristiana dall'uno all'altro, aveva trovato proprio in Toniolo e nella preoccupazione degasperiana per le «spire dell'alternativa tradizionale», il suo snodo fondamentale.
Le riflessioni dell'arcivescovo per il cammino della Chiesa di Milano nella città alla luce della Parola di Dio. Provocazioni sul tempo presente e sulle sue urgenze, che sollecitano la responsabilità personale e la testimonianza dei credenti, nei rapporti con i fratelli, nella convivenza civile.
Maria Cricelli, da sempre benedetta da straordinari doni mistici ed esperienze soprannaturali, fu testimone oculare della prima lacrimazione di sangue della Madonna di Civitavecchia, avvenuta il 2 febbraio 1995, nel giardino della famiglia Gregori. Oggi, seguendo il consiglio che le fu dato dal vescovo mons. Girolamo Grillo, pubblica finalmente la sua testimonianza, per onorare la Vergine Maria e confermare la verità del prodigio.
Il mito di Enea, protagonista dell'Eneide, è uno dei racconti che hanno fatto la storia della cultura europea negli ultimi duemila anni, influenzando in modo determinante l'immaginario collettivo e alimentando innumerevoli riscritture, rivisitazioni, interpretazioni iconografiche e teatrali, oltre a una sterminata messe di studi alla quale danno il loro contributo ricercatori di ogni parte del mondo. Mario Lentano, docente di Letteratura latina all'Università di Siena, affronta per la prima volta questa figura centrale del nostro panorama culturale in chiave biografica, raccontando la sua vita come quella di un personaggio storico: concepimento e nascita, infanzia e giovinezza, età matura, morte e apoteosi, se tale fu. Fonti letterarie, testi storiografici e raffigurazioni su marmo o su terracotta sono interrogati per ricostruire la parabola dell'eroe che i Romani consideravano come il proprio capostipite, il remoto antenato dei gemelli Romolo e Remo, e che per questo tramite è diventato uno dei padri dell'Occidente. Un'avvincente scrittura narrativa, il tono accattivante e l'eliminazione delle note, supplite da una generosa bibliografia finale, rendono questa vita di Enea un libro accessibile a chiunque ami il mito antico e sia curioso di conoscerne un protagonista di primo piano, lo stesso che ha incontrato, da ragazzo, sui banchi di scuola.
Qualcosa di così fragile come l'amore ha bisogno di cura e attenzione. L'amore non è scontato, non è dato una volta per tutte, ma si costruisce lentamente, con fatica, con passione, con gesti, soste e slanci. Maria Teresa Abignente ci incita a non scoraggiarci quando siamo stanchi, quando ci sembra che la magia iniziale dell'innamoramento si sia trasformata in abitudine. Per quanto fragile l'amore è la cosa più potente e forte che possiamo provare.
Il caos degli oggetti inutili soffoca non solo le nostre case, ma anche le nostre anime. Marie Kondo invita a liberarci di tutto ciò che non ci ispira emozione, perché solo circondandoci di cose che ci danno gioia potremo essere felici. La vita vera comincia dopo aver riordinato. Nel libro che l'ha resa una star, la giapponese Marie Kondo ha messo a punto un metodo che garantisce l'ordine e l'organizzazione degli spazi domestici... e insieme la serenità, perché nella filosofia zen il riordino fisico è un rito che produce incommensurabili vantaggi spirituali: aumenta la fiducia in sé stessi, libera la mente, solleva dall'attaccamento al passato, valorizza le cose preziose, induce a fare meno acquisti inutili. Rimanere nel caos significa invece voler allontanare il momento dell'introspezione e della conoscenza.