Provare a raccontare la bellezza è come comporre un'opera musical-teatrale: chi scrive mette in campo la propria conoscenza e le dà forma a partire da una personale osservazione del mondo, mantenendo la libertà dello sguardo. Per questo il libro è composto da ouverture, quattro atti suddivisi in scene e un finale. Ogni momento ha i suoni di diverse lingue, lo spirito vivace delle contaminazioni musicali, le suggestioni visive di geografie reali e sognate, i colori dell'arte e del cinema e le parole di filosofi, letterati e persone di fede, che lungo i secoli sono passate da una generazione all'altra, dando vita a nuove forme e nuovi significati. Riconoscere la bellezza nella realtà è aprirsi alla meraviglia della vita.
"Tutti i miei racconti, quasi ogni poesia, sono scritti con le lacrime". Memorialista,testimone, poeta, Varlam Salamov rappresenta un unicum tra gli scrittori dell'esperienza dei gulag, non soltanto perché in una prosa scarna e antiletteraria riesce a mostrare il drammatico scarto tra le promesse di un'ideologia messianica e il terribile costo umano della sua realizzazione, ma soprattutto perché nella sua opera, narrativa e poetica, nozioni come innocenza e colpa, coscienza e malavita, lealtà e tradimento, più che oggetto di riflessione, si materializzano in fatti e personaggi reali. Nel suo mostrare il bene e il male che abitano nell'anima umana non c'è l'intento pedagogico tipico dei grandi scrittori russi, ma la preoccupazione di dare voce al ricordo, lottando contro la minaccia dell'oblio, effetto del tempo e della volontaria rimozione, che egli considera un'altra forma di rinuncia alla propria responsabilità. Ripercorrendo i temi dei Racconti della Kolyma, assieme ad altri scritti autobiografici e alle poesie, il saggio intende rintracciarvi una filosofia della condizione umana, dove il gulag, trionfo della forza fisica come categoria morale e luogo del disfacimento del corpo come dissoluzione dell'individualità, è lo specchio concavo dove si riflettono capovolte le bassezze e gli eroismi del mondo ordinario. Per Salamov gli anni lì trascorsi diventano il banco di prova della sua resistenza morale: quella di uno spirito che, pur "calpestato", riesce a mantenersi fedele alla sua linea di condotta, sottraendosi alla corruzione della mente e del cuore.
Nel 1990 Carlo Maria Martini pubblica la lettera pastorale Effatà, cui fece seguito, nel 1991, Il lembo del mantello, in cui ricorda che «notizia» non è merce, è comunità, deve renderci fratelli, non nemici. Con Effatà, il Cardinale propone una sorta di teologia della comunicazione prendendo spunto dall'autocomunicazione di Dio all'uomo. In Il lembo del mantello, a partire da un indovinato e vivace dialogo con il televisore, Martini traccia i criteri di una comunicazione che sia rispettosa della realtà e dell'uomo e che, proprio per questo, è in grado di diventare "lembo del mantello-, ovvero strumento di educazione e di crescita. Rileggere oggi questi testi, a dieci anni dalla scomparsa di Martini e a più di trenta dalla loro pubblicazione, ci consente di coglierne l'attualità e la lungimiranza, la profondità e la voglia di capire il mondo che ci circonda, di chiederci cosa significhi comunicare e fare informazione e di quale posizione la chiesa voglia assumere in tale contesto. "Gesù - scrive Martini - ci rende dunque attenti al valore unico e irripetibile di ogni persona e noi, affascinati dai media, dai grandi e intricati network, non dobbiamo mai dimenticare questo valore evangelico fondamentale: la relazione tra le persone. ancora oggi, dopo una pandemia e con una guerra tra le notizie del giorno, dobbiamo guardare al mondo come a una possibilità di relazioni". Ferruccio De Bortoli
L’esperienza spirituale di Luisa Piccarreta (Corato, 1865-1947) è nella Chiesa e tra i fedeli. Questo perché la Divina Volontà porta ad amare Dio e il prossimo con generosità e in continuità. Costruendo la fede nella confidenza e nell’umiltà, Luisa ci ha indicato che la Bibbia è intrisa di Divina Volontà. Se infatti, come cristiani, non ci impegniamo a conoscere per bene la Parola, saremo ingannati dal Nemico mille volte al giorno! E così la liturgia della Parola nella Messa domenicale si arricchisce di luce che aiuta a credere nella Divina Volontà, come dono, come preghiera e come cammino spirituale. Solo con una fusione intima, possiamo con la sua presenza e la sua luce, vivere la sua Parola. Fiat sempre!
Fra Luca Maria De Felicefa parte dell’Ordine dei frati minori Cappuccini Toscani, ha conseguito il dottorato di teologia biblica nel 2016 a Firenze, presso la FTIC, e nel luglio del 2020 la laurea presso l’Università degli studi di Firenze in Lingue e civiltà dell’Oriente antico e moderno. Ha pubblicato: L’influenza dell’Apocalisse in alcuni scritti francescani (Cittadella Editrice, 2023), L’Antico Testamento e le sue istituzioni (Cittadella Editrice, 2024), Verso il Golgota. Via crucis francescana (Edizioni Messaggero Padova, 2024), La domenica con San Francesco. Commento francescano alle letture della domenica. Anno A, B, C (Toscana Oggi, 2024), La fragranza di Dio. Il senso del profumo nella Bibbia e nei testi francescani (Nerbini, 2025) e altri.
Le basi della terapia cognitiva - primo volume di una serie di manuali operativi dedicati alle terapie cognitivo-comportamentali di seconda e terza generazione - descrive i principi e le tecniche della Terapia razionale emotiva comportamentale (REBT), la prima forma di terapia cognitiva che ha definito la struttura del colloquio cognitivo introducendo il celebre modello ABC. Dopo una chiara illustrazione delle basi filosofiche e teoriche di questo approccio, il volume approfondisce i dieci passi della procedura REBT, suddivisi in una fase di accertamento e una di intervento. Ogni capitolo è organizzato in tre sezioni: principi di base, linee guida e problemi e soluzioni. Il testo è arricchito da esempi di domande e vignette cliniche, che lo rendono un riferimento prezioso sia per i terapeuti in formazione sia per i professionisti e i clinici più esperti che desiderano approfondire le loro conoscenze e competenze nelle tecniche cognitivo-comportamentali.
Quali sono le ragioni per le quali la Chiesa cattolica non ammette le donne al sacerdozio ministeriale? Le autrici propongono una riflessione seria e rara attraverso le testimonianze dirette di 21 donne che si intrecciano con le riflessioni di 21 uomini (teologi, sacerdoti e laici impegnati). Il volume affronta la questione della vocazione al sacerdozio vissuta in prima persona da non poche donne dal punto di vista biblico, teologico e pastorale. Alcune questioni significative vengono sviluppate con approfondita riflessione, come ad esempio: la formula classica "in persona Christi" - cioè l'agire del ministro come rappresentante di Cristo; la Tradizione - come la si deve intendere; la presenza delle donne del gruppo di Gesù; la necessità urgente di una nuova teologia del ministero ordinato; ed altre ancora.
Il collocamento avviene a seguito dell'allontanamento del bambino dalla sua famiglia, quando arrivano in comunità i neonati e i bambini portano su di sé i segni dell'abbandono ed è possibile cogliere nel loro comportamento alcuni elementi disfunzionali dello sviluppo, Al bambino allontanato dalla famiglia d'origine perché rifiutato, trascurato o abusato manca soprattutto quel sentimento di sicurezza, di «continuità dell'essere» a partire dal quale ciascuno comincia a costruire la propria identità e a esplorare ciò che lo circonda. Da venticinque anni, il Polo Accoglienza Prima Infanzia Il Girotondo di Roma Capitale si impegna a offrire ai suoi piccoli ospiti la stabilità e il sostegno di cui hanno bisogno per svilupparsi in maniera piena e armoniosa: organizzata secondo i principi della pedagogia di Maria Montessori, la comunità si configura come un contesto educativo e di cura, in cui ogni aspetto è pensato per garantire l'unità della persona in divenire e per promuovere fiducia, autonomia e libertà.
Il Manuale di diritto canonico presenta la legislazione aggiornata del Codice di diritto canonico della Chiesa cattolica latina, recentemente modificata dalla Costituzione apostolica Pascite gregem Dei del 23 maggio 2021 e dalla Costituzione apostolica Praedicate Evangelium del 19 marzo 2022. L'opera costituisce un utile strumento di studio e approfondimento rivolto agli studenti universitari e agli operatori giuridici. Autori: Tedeschi Mario Antonino; Valdrini' Patrick; D'Arienzo Maria; Palumbo Paolo; Balsamo Fabio.
Questa è la storia di una vite e del suo agricoltore. Si tratta di una di quelle qualità di vitigni che sembrano rare, ma che a volte risultano molto più diffuse di quanto non ci si aspetti; delicate forse, ma capaci di stupire in tutto il ciclo di vita che le caratterizza. In fin dei conti, ogni buon bicchiere di vino si porta dietro un gusto e una fragranza che sono fatti di un lungo processo: dalla terra nella quale quel vitigno ha affondato le radici, al sudore di chi l'ha pazientemente portato a maturazione, per finire alla docilità del grappolo che si è lasciato spremere rivelando il prezioso succo. La nostra vite ha un nome: don Giovanni Merlini della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue, proclamato beato il 12 gennaio 2025 nella Basilica Cattedrale di San Giovanni in Laterano.
Joseph è metà senegalese e metà nigeriano, un minore non accompagnato che sopravvive di furtarelli. È arrivato in Italia passando dalla ex Jugoslavia. Un veterinario, un gruppo di carabinieri e un'assistente sociale di buon cuore si chinano con tenerezza su di lui. In realtà Joseph è l'unico sopravvissuto al massacro di Dogo Nahava, ha visto la sua famiglia sterminata, è straziato dal senso di colpa di essere sopravvissuto. La presenza di coetanei e il calcio sembrano fare il miracolo di riportarlo verso la vita. Attraverso i film di Clint Eastwood il veterinario ricostruisce linee etiche infrante e Joseph diventa un guerriero per la giustizia: denuncia la banda di sfruttatori di bambini che lo ha portato in Italia; rischia di essere ucciso, ma c'è il lieto fine...
Non c’è festa tanto manomessa e profanata quanto il Natale, ed è la prima festa del cristianesimo: evento che dovrebbe essere il più significativo per la stessa umanità. Ritorniamo a scoprire il valore e la bellezza del dono e della gratuità. Dipende da noi reagire alla situazione del paese; da noi deve riesplodere la coscienza. Allora non solo avremo scoperto nuovamente la nostra dignità, ma di essa potremo fare una bandiera, e così, salvando precisamente il Natale, avremo salvato noi stessi.
Il manuale Concorso 587 Dirigenti scolatici - La prova orale rappresenta un indispensabile strumento per affrontare la tappa finale di questa complessa procedura concorsuale. In aderenza al bando, il testo presenta, rispettivamente, nella Parte prima domande e nella Parte seconda casi pratici concernenti tutti gli ambiti disciplinari previsti dalla prova scritta, esposti in maniera chiara e sintetica. Nella Parte terza è trattata l'Informatica con esempi di domande ricorrenti in sede di prova orale. Infine, nella Parte quarta, dedicata all'Inglese, si propongono esempi di conversazione e di fraseologia tra i più frequenti, nonché esempi di brani tradotti, nell'intento di simulare il colloquio in lingua della prova orale. Inoltre è possibile ascoltare la lettura di interi brani, seguendo l'icona , per acquisire dimestichezza con la corretta pronuncia dell'inglese. Il manuale è aggiornato alle più recenti novità normative, tra cui: il D.P.C.M. 30-10-2024, n. 185, che modifica l'organizzazione del Ministero dell'Istruzione e del Merito e, in particolare, rivede i compiti degli Uffici scolastici regionali; i nuovi CCNL Area Istruzione e Ricerca 2019-2021, sottoscritto il 7 agosto 2024, e Comparto Istruzione e Ricerca 2019-2021, siglato il 18 gennaio 2024; il D.M. 7-9-2024, n. 183, con le nuove Linee guida per l'insegnamento dell'Educazione civica; la L. 8-8-2024, n. 121, che ha istituito la filiera formativa tecnologico-professionale, a fronte delle nuove necessità socio-economiche.