L’esposizione muove dalla scelta di trattare la soggettività dello Stato e la funzione normativa una di seguito all’altra. Si tratta di una necessità didattica, che corrisponde alla logica strutturale della disciplina. L’ordinamento internazionale è caratterizzato dall’interdipendenza tra i suoi elementi. Privo com’è di un legislatore, le norme che lo disciplinano vengono poste, mutano o si estinguono per effetto della volontà degli stessi soggetti che partecipano della vita di relazione internazionale e a cui quelle norme sono rivolte, in primo luogo gli Stati. Seguendo uno schema coerente con questa premessa, il volume analizza in modo denso, ma rigoroso, tutti gli aspetti istituzionali della materia: i soggetti e le fonti del diritto internazionale, i procedimenti di adattamento del diritto interno al diritto internazionale, i diversi regimi di responsabilità internazionale e i meccanismi di soluzione delle controversie.
In un futuro non troppo lontano fatto di cyborg e veicoli volanti, la Chiesa cattolica è cambiata, trasformata da una riforma interreligiosa e umanitaria che ha vietato il segno della croce e la preghiera alla Madonna in nome dell’ecumenismo, della tolleranza e della fratellanza universale. La teologia è smart, proliferano i papi emeriti che si ritirano a vita privata, la basilica di San Pietro è divenuta il Tempio Numero Uno, i preti possono sposarsi con altri uomini e si sono visti riconosciuto canonicamente il diritto ad avere dei figli. Il nuovo corso della Chiesa del dialogo e della misericordia nasconde però un volto spietato e crudele: da qui nasce l’alleanza tra un monsignore, un giornalista e il comandante delle guardie svizzere per rovesciare una situazione ormai intollerabile. Riuscirà questo “piccolo gregge” di fedeli, alle soglie di un nuovo conclave, a combattere la buona battaglia e salvare la vera fede sulla terra?
Sedici racconti, sedici storie di malattie che colgono un'umanità dolente, dove oltre le patologie si avverte lo sguardo di un medico attento a intercettare le cause, a voler riflettere, a porre interrogativi. Uno straordinario quadro di testimonianze in cui il tema di fondo è il tentativo di cogliere la persona oltre la malattia, il complesso intreccio dei suoi incontri, dei suoi dolori, delle sue paure, delle sue speranze.
Questo volume intende seguire il frastagliato percorso di un movimento di riforma della Chiesa cattolica nel secolo dei Lumi sino alla Rivoluzione. Esso trovò i suoi momenti più alti nell'alleanza col potere politico dei sovrani illuminati della casa d'Asburgo e nel sinodo di Pistoia del 1786. Dopo il fallimento del progetto riformatore, con la creazione in Italia delle repubbliche democratiche giacobine, il giansenismo accolse i principi della tolleranza e persino della libertà religiosa e contribuì alla difficile collocazione dei cattolici nel pluralismo religioso sancito dal nuovo corso della storia.
Siccome nasce
Come poesia d'amore, questa poesia
È politica.
"Impariamo dai bambini a essere grandi" raccoglie i passi fondamentali e più illuminanti tratti dai libri di Maria Montessori: un'antologia in cui si affermano con dolcezza e sorprendente modernità i diritti dei bambini, il ruolo dei padri e delle madri nella loro educazione, ma anche l'importanza che maestri e insegnanti rivestono nella nostra società. Come scrive infatti Vittorino Andreoli nell'introduzione inedita che apre questo volume, gli studi di Maria Montessori "contengono non soltanto un notevole valore storico nel campo scientifico e pedagogico, ma principi e tecniche utili per migliorare l'educazione nel nostro tempo". I testi di questa raccolta indicano perciò un percorso ideale per introdurre il lettore alla eccezionalità del pensiero di Maria Montessori che, muovendo dal mondo della scuola, si apre a riflessioni profonde e lungimiranti sui temi più diversi, dai problemi delle donne lavoratrici al pacifismo. Le sue restano così parole ancora attualissime e commoventi per comprendere, amare e proteggere i bambini, ma anche per imparare dalla loro innocenza e dalla loro candida voglia di vivere a essere tutti adulti migliori.
Questo libro di Maria Sticco è entrato di diritto tra i classici della letteratura francescana. Un testo che riesce a cogliere, attraverso una scrittura semplice e coinvolgente, l'attualità del Santo di Assisi, così da presentarlo vivo anche al lettore di oggi.
Questo libro è il frutto di un corso di esercizi spirituali che l'autore ha predicato ai sacerdoti, presso la Casa di Esercizi dei PP. Passionisti, a Roma. Un itinerario spirituale alla riscoperta della grandezza del dono del sacerdozio e delle inestimabili ricchezze che esso riversa su chi compie la scelta di essere sacerdote, non solo in virtù del sacramento ricevuto, ma anche e soprattutto con tutta l'esistenza trasfigurata da questo mistero. In una parola: desiderare di avere il Cuore di Maria per accogliere il Cuore sacerdotale di Gesù, farlo proprio e così essere pienamente suoi. Desiderare di essere secundum Cor Marine per essere pienamente secundum Cor Iesu.
"Dio Padre è innamorato del mondo che ha creato, e ha manifestato il suo Amore donandoci suo Figlio, nostro Bene e nostra Salvezza. In Lui gli uomini sono chiamati a diventare "una sola famiglia e un solo Popolo di Dio". Dove un qualsiasi cristiano si offre per essere uno strumento vivente ed essenziale di questo Amore, là accade la missione. L'esperienza dei santi missionari è, in maniera specifica, quella di coloro che vanno a impiantare la Chiesa, là dove essa quasi non esiste, ma naso a ogni caritatevole batti del loro cuore, a ogni giudizio della loro intelligenza di fede e a ogni opera che esce dalle loro mani: una missione certa della vittoria del "grande Amore", sostenuta cioè da una indomabile speranza".
Nel 1933 viene lanciato nei cinema USA I tre porcellini di Walt Disney. Questo piccolo avvenimento segna l'inizio della parabola della cultura mainstream promossa dai film delle majors hollywoodiane, raccolta e amplificata dalla radio e dalla tv. Questo tipo di cultura, basata su un'idea consolatoria dell'intrattenimento, fondata su una visione manichea del bene contro il male e sul must del lieto fine, prende forma allora e mette radici nell'immaginario collettivo dell'Occidente. Basti pensare a film come Via col vento, Il mago di Oz e Gli uomini preferiscono le bionde, o a fumetti come Tarzan, Dick Tracy o i supereroi. Dopo la seconda guerra mondiale si assiste invece alla nascita e al successo di una controcultura di massa, animata - sin dai primi anni Sessanta - soprattutto dalla formazione e dal successo della musica rock. Bob Dylan, Beatles, Pink Floyd intrecciano i loro rapporti con il coevo 'nuovo cinema' di Hollywood, da Easy Rider a II laureato, fino alla nuova produzione teatrale di Broadway e alle nuove forme della programmazione televisiva. Una cultura alternativa, con al centro gli afroamericani, i ragazzi e le ragazze delle subculture giovanili, i militanti per i diritti civili. Questa costellazione potente si dissolve a partire dalla metà degli anni Settanta permettendo alla cultura di massa mainstream di rinnovare la sua egemonia, ancora oggi evidente.