
Un pregiudizio è un errore che si ripete all'infinito, e i ragazzi ne sono le vittime preferite. La psicologia, spesso inconsapevolmente, si è resa complice di questa deriva, contribuendo al loro inscatolamento all'interno di categorie remote, create quando si andava ancora con la carrozza a cavalli e la speranza di vita non superava i cinquant'anni. Basterebbero queste affermazioni per renderci prudenti sulla pretesa di risolvere tutto con un libro: il rischio di rimanere delusi è dietro l'angolo, perché troppi cancelli, pesanti, si sono chiusi nel frattempo intorno ai ragazzi. Occorre fare di più, per evitare questo rischio. Ricordare, innanzitutto, che i ragazzi non sono una categoria sociale ma individui, quindi se smettiamo di identificarli con il "voi", pensandoli come gruppo indistinto, e passiamo al "tu", facendone delle persone, siamo sulla buona strada. Possiamo, o forse dobbiamo, rifare il percorso cancellando tutti i cartelli indicatori che ci portano fuori strada e piantandone di nuovi. Non è difficile: basta capire dove volgere lo sguardo, e così si potranno fare scoperte sorprendenti e finalmente incontrare i nostri figli per quello che sono davvero e non per quello che ci siamo messi in mente da prima che nascessero. Un libro per sfuggire al pregiudizio che deforma gli sguardi di noi adulti e trasforma i nostri figli in oggetti misteriosi, spesso in estranei.
Il saggio ripercorre, alla luce degli studi più recenti, la vita e le opere dello storico Flavio Giuseppe, mettendo a fuoco un tema che ha a lungo appassionato gli studiosi: fu un traditore della sua patria o un eroe? Diversi fattori hanno influenzato la risposta a questa domanda, non ultimo l'uso che in chiave anti-giudaica fecero della sua opera i primi cristiani. Una lettura equilibrata dei suoi scritti consente di giungere a una soluzione per certi versi paradossale: la sua condotta, non sempre trasparente nelle prime fasi della guerra giudaico-romana, rende fondata l'accusa di tradimento verso i suoi connazionali, tuttavia il suo odio contro i ribelli, una volta passato nel campo romano, rivela un amore profondo e incompreso per il suo popolo.
Jean-Luc Nancy esplora il mistero della poesia, la singolarissima dinamica attraverso cui, nel tessuto difficile del testo, si da un accesso al senso. Di fronte alla pretesa scientifica di un'illuminata approssimazione al vero, di fronte la conversazione infinita della filosofia, la filosofia resiste alla dismisura del discorso. Il poetico è allora la possibilità della lingua di dire in modo esatto, di custodire il senso sulla soglia del silenzio. Per questo la poesia è così necessaria in un'epoca che si scopre, più di altre, esposta alla chiacchiera. In questo ree saggio e nel dialogo con il poeta Perre Alferi, figlio del filosofo Jacques Derrida - testi entrambe tradotti per la prima volta in italiano - Nancy si interroga su cosa sia il poetico e sui motivi della sua caparbia resistenza nel discorso umano.
Perché lo scrivano Perekladin non ha mai usato in tutta la sua vita il punto esclamativo? Si può odiare la vocale «U» al punto di uscire di senno ed essere rinchiusi in manicomio? E può la burocrazia trasformare la banale richiesta di un ufficio postale periferico in un caso aggrovigliato che coinvolge persino il ministro? I tre brevi racconti di Cechov, Tarchetti e De Marchi riuniti in questo piccolo libro confermano che la scrittura è un ricco deposito di incubi, gaffe, incomprensioni, malintesi e ilarità. Eppure, talvolta, ossessioni ed errori servono a scoprire fatti nuovi, a condizione di saper fare buon uso delle inesattezze e degli abbagli. Perché da un errore creativo - insegnano i grandi maestri - può nascere una grande storia: «Chi farà pochi errori farà anche poche scoperte».
La coerenza tra il dire e il fare. La capacità di governare la tensione tra parola e silenzio, tra soggettività e oggettività, tra il «qui e ora» dell'educatore e il «qui e ora» dell'educando. Evitare lo spontaneismo senza cadere nella manipolazione, vincolare teoria e pratica, esercitare una «pazienza impaziente», leggere il testo a partire dal contesto. Sono queste, a giudizio di Freire, le virtù dell'educatore.Critico nei confronti di ciò che definisce il concetto «bancario» dell'educazione - lo studente visto come un conto vuoto da riempire - Freire estende la funzione educativa anche al professore universitario e ribadisce una «pedagogia dell'emancipazione» dialogica e problematizzante. Essa fa leva sull'alfabetizzazione come strumento di acquisizione della coscienza politica e del conseguente avvio di un processo di liberazione personale e collettivo. Prefazione di Goffredo Fofi.
Descrizione dell'opera
La metapsicologia riguarda i principi fondamentali sottostanti a qualunque psicologia. Poiché tali principi riguardano assunti di natura filosofico-antropologica, relativi all'idea di uomo, non può non esistere una metapsicologia cattolica.
La storia della psicologia moderna e del suo rapporto con il mondo cattolico ha conosciuto momenti di conflittualità, specie per questioni d'incompatibilità fra aspetti della metapsicologia cattolica e aspetti di metapsicologie fondanti altre scuole di pensiero, permeate di riduzionismo materialistico. Tuttavia, psicologia e teologia non hanno mai cessato di dialogare tra loro e oggi si rispettano reciprocamente. L'obiettivo da perseguire è quindi quello di promuovere un dialogo sempre maggiore fra cultura cattolica e psicologia. «Se la prima offre alla psicologia e allo psicologo una metapsicologia ragionevole per la quale poter optare o con la quale comunque commisurarsi, la psicologia continua a offrire alla cultura cattolica dati empirici e nuovi stimoli», di cui il teologo e l'educatore sono invitati a tenere conto, per una pastorale più attenta alle esigenze dei fedeli.
Il testo costituisce un'introduzione al problema della compatibilità fra metapsicologie che fanno capo rispettivamente alla teologia e alla psicoterapia, sposate sia dal terapeuta che dal paziente.
Sommario
Presentazione (mons. Andrea Manto). Introduzione. 1. Corpo, psiche e spirito. 2. Motivazione primaria, o Eros. 3. Il cuore. 4. Il cuore e la volontà. 5. La coscienza morale. 6. Condizionamenti e libertà. 7. I livelli profondi di condizionamento. 8. La sofferenza. 9. Le implicazioni del discorso metapsicologico. Conclusioni.
Note sugli autori
Daniele Mugnaini, psicologo dello sviluppo e dell'educazione, fa formazione, diagnosi e ricerca nell'ambito dei disturbi dell'apprendimento per l'Azienda ospedaliera Meyer e l'ASL fiorentina. È coordinatore delle attività riabilitative per la comunità terapeutica PAMAPI e referente per la Toscana dell'Associazione italiana psicologi e psichiatri cattolici (AIPPC).
Stefano Lassi, psichiatra e psicoterapeuta, è responsabile specialista per l'Opera diocesana di assistenza a Firenze e docente di corsi post lauream presso l'Università di Firenze. È membro del consiglio direttivo della European Association for Mental Health in Intellectual Disability e della Società italiana per lo studio del ritardo mentale, nonché vice-presidente dell'Associazione italiana psicologi e psichiatri cattolici (AIPPC) Toscana.
Cosa succede quando nella coppia qualcosa si rompe? Quando le parole perdono significato? I rapporti di coppia finiscono perché non si riesce più a comunicare, perché un muro di indifferenza, incomprensione e solitudine divide le persone. Il fenomeno è sempre più attuale e drammatico. Per superare il problema o cercare di arginarlo è necessario chiedere aiuto e dotarsi degli strumenti giusti. Mauro Pecchenino analizza una serie di esperienze emblematiche raccolte dal vivo in Italia e all'estero e, grazie alle tecniche di "Terapia della comunicazione", indica alle coppie come riavvicinarsi attraverso gli strumenti del dialogo e della comunicazione. Il libro coniuga scientificità a un linguaggio alla portata di tutti.
"L'amore di Milano" la definiva il marito, il poeta Andrea Maffei, perché Clara incarnava, nella sua minuscola ma aggraziata e vivacissima figura, l'arte dell'accoglienza, e per mezzo secolo i grandi nomi della cultura e della politica celebrarono nel suo salotto quel connubio tra Romanticismo e Risorgimento che ha dato vita a una delle stagioni più appassionanti della nostra storia. Il racconto si svolge sul palcoscenico della storia, dove la contessa fu sensibile promotrice degli alti ideali ottocenteschi, ma anche dietro le quinte, grazie soprattutto all'epistolario intercorso con il grande amore della sua vita, Carlo Tenca, che è nel contempo un affascinante testo della letteratura romantica e uno straordinario documento storico.
Il mondo in cui viviamo è pieno di storie, eventi grandi e piccoli, che raramente abbiamo vissuto in prima persona, ma che crediamo veri. Anche le notizie trasmesse da giornali, radio, tv, libri o scambiate attraverso internet o diffuse con il passaparola le accettiamo come vere e credibili, ma spesso si rivelano infondate o addirittura inventate. Dal conflitto in Iraq alle leggende della Seconda guerra mondiale passando per il Vietnam, l'Aids e la Sars, tra epidemie e contaminazioni spaventose. Paolo Toselli, responsabile del "Centro per la Raccolta delle Voci e Leggende Contemporanee", autore di numerosi articoli apparsi su riviste internazionali e collaboratore del mensile "Focus", offre un catalogo di queste "bufale".
L'8% del bilancio alla difesa americano è privatizzato; in Iraq il "contingente" delle compagnie militari private è il secondo più numeroso sul campo; il mercato dei soldati mercenari in tutto il mondo si attesta sui 100 miliardi di dollari all'anno ed è in continua espansione. Le cifre parlano chiaro e questo libro porta in primo piano un tema di scottante interesse: la presenza attiva e diffusa di attori privati nei meccanismi della guerra. Dalle origini storiche del fenomeno ai suoi sviluppi, a un'indagine della sua diffusione in Italia, l'autore mostra come la gestione privata della sfera militare sia l'ultima conseguenza del vento di privatizzazione che ha iniziato a soffiare dagli anni Ottanta in poi.
Le passioni, le amicizie, l'amore per Laura, i viaggi avventurosi: dalla Toscana alla Provenza, da Avignone a Milano, da Praga a Parigi fino all'approdo alla pace di Valchiusa. Almo Paita, autore di saggi sulla vita quotidiana nei tempi passati, a lungo impegnato in Rai per la realizzazione di sceneggiati storici televisivi e programmi culturali, offre un saggio che è anche un romanzo, una biografia che è anche il racconto di una grande storia d'amore. In appendice, il testo presenta una bibliografia completa delle opere del Petrarca, facile da consultare e alla portata di tutti.
L'uomo del terzo millennio: bombardato di stimoli, ma sempre più isolato nel suo mondo virtuale. Un uomo che si affida al caso per sfuggire a qualsiasi responsabilità. Un uomo complicato e accecato dall'invidia. Disposto a uccidere per sopravvivere. Un uomo abbrutito dall'assenza di valori e dalla smania di potere. Un ritratto impietoso che però lancia un'ipotesi di redenzione. Al limite tra genetica e morale.