
Il 18 ottobre 1990 Giulio Andreotti, confermando i sospetti che circolavano da tempo, ammise per la prima volta davanti alla Commissione Stragi l'esistenza di un'organizzazione segreta chiamata Gladio, la cosiddetta Stay Behind italiana. Le parole di Andreotti ebbero un'eco fragorosa nell'opinione pubblica. Per mesi la vicenda di Gladio riempì le pagine dei giornali alimentando innumerevoli dibattiti e veementi scontri politici. Ma Gladio, nata nel 1956, era solo una porzione di un sistema di sicurezza ben più complesso e articolato, una rete anticomunista che operava fin dall'estate del 1945. Oggi, a distanza d'anni dalla rivelazione dell'esistenza della struttura e dalla definitiva archiviazione delle inchieste che coinvolsero alcuni dei suoi membri, l'esaurirsi della polemica politica rende possibile una riflessione ponderata sul caso Gladio, la cui vicenda non può essere letta in un'ottica esclusivamente giudiziaria e senza tener conto del contesto storico e politico nel quale quell'organizzazione venne creata. Giacomo Pacini, a partire dall'analisi di un'enorme mole di documenti in gran parte inediti, ricostruisce con estremo rigore la storia delle strutture paramilitari segrete che hanno operato in Italia dalla fine della Seconda guerra mondiale agli anni Novanta del Novecento. Ed è una storia finora mai raccontata, che attraversa alcune delle pagine più oscure della nostra biografia nazionale.
In una stagione che conosce la crisi della figura paterna, il volume mira a esplicitare il significato dell’essere padre. È padre colui che è testimone dell’origine, sostegno della crescita, traghettatore verso il futuro. È padre colui che, pur non avendo partorito, ha generato, cioè ricevuto, a fianco della madre, la missione d’inserire nel genere umano. È padre colui che, fin dal concepimento, rende presente ciò che viene da altrove, assumendo la responsabilità di essere mediatore dell’alterità.
I primi tre capitoli esaminano le condizioni della comparsa della relazione paterna e della figura paterna: il legame col padre in quanto tale (cap. 1); il punto di vista del bambino (cap. 2); la tesi che la paternità non possa essere pensata senza interazione con la maternità.
Il saggio imbocca poi la strada di una fenomenologia della figura paterna (cap. 4) per arrivare al nocciolo della questione (cap. 5): spostando lo sguardo dalla prospettiva dei figli a quella dei padri, la paternità apparirà essenzialmente come un’avventura spirituale.
Nella storia di ogni uomo la figura del padre viene inoltre incarnata da una pluralità di persone (cap. 6): chi non ricorda un nonno, un padrino, un professore, un sacerdote, un amico dei genitori che, in un qualche momento della propria vita, non abbia svolto nei suoi confronti un ruolo paterno?
Dal canto suo il Vangelo afferma che abbiamo un Padre solo, quello celeste: il volume si chiude affrontando la dimensione propriamente religiosa del legame paterno, dimensione annunciata sin dall’inizio e che attraversa in filigrana numerose pagine della riflessione dell’autore.
Sommario
Introduzione. 1. Un legame fatto di vari fili. 2. Appelli al padre. 3. Per fare un padre occorrono un uomo e una donna. 4. Il padre, come in se stesso... 5. Un’avventura spirituale. 6. Paternità plurale. 7. Voi avete un solo Padre. Conclusione. Allegato I: Testimonianze. Allegato II: La genealogia del genere umano secondo Denis Vasse.
Note sull'autore
Xavier Lacroix, nato a Lione nel 1947, è sposato e padre di tre figli. Filosofo, teologo, insegna etica all’Istituto di scienze della famiglia e alla Facoltà di teologia dell’Università cattolica di Lione. È autore di varie opere sull’amore e sulla famiglia, fra cui Il corpo di carne. La dimensione etica, estetica e spirituale dell’amore (EDB 42005).
Perché in diversi paesi avanzati si assiste a un peggioramento degli standard di lettura della popolazione - testimoniato anche da molti confronti internazionali - e all'aumento dei cattivi lettori se non addirittura degli analfabeti di ritorno? Oltre al contesto socioculturale, sostiene Mark Seidenberg, esiste un motivo più profondo che riguarda il metodo di insegnamento della lettura a scuola, rimasto fermo a vecchie e anacronistiche teorie. Negli ultimi anni, infatti, si è sviluppata una vera e propria scienza, ancora poco conosciuta, che in un dialogo serrato tra linguistica, psicologia e neuroscienze ha permesso di svelare i meccanismi di base che regolano la lettura, come la si acquisisce e quali sono le principali cause dei problemi che possono riguardarla. Recuperare il tempo perduto è fondamentale, perché l'esistenza di ampie fasce di popolazione poco istruita è un danno per l'intera società.
Il volume contiene un gruppo di saggi, scritti da autori latino-americani, dedicati alla figura di Antonio Gramsci: si tratta della prima antologia che offre, al lettore italiano, una scelta di testi rappresentativi della ricerca gramsciana sviluppatasi in anni recenti in America centrale e meridionale. Questa area del mondo ha infatti ormai assunto, per gli studi su Gramsci, una posizione di primo rilievo nel quadro della vasta bibliografia contemporanea: l'interesse per il politico italiano prese l'avvio già negli anni Sessanta, ma si intensificò notevolmente durante gli anni delle dittature militari, sino a conoscere una grande fioritura con il ritorno della democrazia nel continente. Oggi si dedica a Gramsci una vasta comunità scientifica latino-americana, che ha avuto un ruolo non marginale nella formazione delle culture politiche protagoniste dell'attuale rivoluzione democratica. Il volume è stato allestito assieme ad alcuni tra i maggiori specialisti latinoamericani di Gramsci, ai quali è anche affidata l'introduzione delle quattro sezioni in cui si divide, dedicate rispettivamente all'Argentina, al Brasile, al Cile e al Messico.
La psicologia ha sempre affiancato all'interesse per la patologia e il disagio l'attenzione per lo sviluppo e il potenziamento (empowerment) individuale e sociale. Uno dei temi emergenti in questo ambito è l'attenzione per il "flow", l'esperienza ottimale. Nel dialogo costante con la tradizione filosofica e con i modelli psicologici legati all'affermazione e all'espressione del sé, gli studi sul flow nascono con l'obiettivo di analizzare i fattori capaci di trasformare un'esperienza momentanea in uno stato psicologico ottimale. A caratterizzare l'esperienza di flow è un elevato livello di concentrazione e di partecipazione all'attività, l'equilibrio fra la percezione della difficoltà della situazione e del compito (challenge) e le capacità personali (skills), la sensazione d'alterazione temporale (l'orologio interno rallenta, mentre l'orologio esterno accelera), un senso di piacevolezza e soddisfazione. All'interno di questo contesto l'obiettivo del volume è triplice: presentare al lettore le caratteristiche e i determinanti delle esperienze ottimali; introdurre e presentare alcuni dei principali strumenti disponibili in italiano per la valutazione del flow; descrivere e analizzare le possibili applicazioni delle esperienze ottimali e dei diversi strumenti di misura in due specifici ambiti applicativi quali lo sport, individuale e di squadra, e il mondo aziendale.
L'orientamento perseguito dagli autori è quello che considera la persona nella sua complessità e unità. Dopo aver trattato della disciplina e del suo ambito applicativo, il testo mette a fuoco temi metodologici relativi all'osservazione del bambino e risale ai contenuti della stessa e alle principali teorie esplicative.
Il presente volume si propone come valido ed esaustivo strumento per ottimizzare la preparazione per coloro che si apprestano a sostenere un concorso pubblico per Operatore Socio-Sanitario (OSS) e Operatore Socio-sanitario con formazione complementare in assistenza sanitaria (OSSS).
Pertanto, il testo si prefigge l'obiettivo di rendere in grado di rispondere, in maniera corretta, al maggior numero possibile di domande in sede di concorso. E' fondamentale, a tal scopo, prepararsi in modo efficace sulle varie attività di assistenza; sanitaria, sociale e organizzativa.
Il compito del presente testo è quello di favorire la familiarità con i test.
Sono qui presentati più di 2500 quiz (commentati) a risposta multipla che puntano al ripasso degli argomenti più svariati.
Il volume si basa su quesiti in grado di mettere alla prova su tecniche e procedure sanitarie affrontando una serie di domande dedicate alle:
- Discipline per le prove preselettive: Cultura generale, Logica e Italiano
- Discipline Trasversali dell'Operatore: Informatica, Matematica e Geometria, Fisica, Statistica e Inglese
- Discipline di Base: Biologia, Chimica, Anatomia e Medicina
- Normative Generali e Specifiche dell'Operatore Socio-Sanitario: Legislazione Sanitaria, Normativa giuridica dell'OSS, Management e Rischio Clinico
- Discipline Deontologiche, Etiche e Sociali: Deontologia e Sicurezza nei luoghi di lavoro, Psicologia e Assistenza Sociale
- Discipline Igienico-Sanitarie: Igiene e Cultura Specifica
- Competenze di Base e Avanzate: Emergenza e Urgenza e Prestazioni operative dell'OSS
Infine, l'ultima parte è dedicata alle Simulazioni d'esame e offre 25 simulazioni d'esame ufficiali di concorsi già espletati al fine di verificare la preparazione e le conoscenze del candidato su tutte le materie oggetto della prova scritta.
Per i candidati del Chicago Institute incontrare un insegnante del calibro di Heinz Kohut dev'essere stata un'esperienza unica; noi possiamo farcene un'idea grazie a questa fortunata trascrizione delle sue lezioni che ne restituisce intatta l'immagine, il caratteristico pensare ad alta voce mentre va costruendo quelle formulazioni che diverranno le pietre angolari del suo castello teorico. All'esposizione rigorosa si alternano resoconti di casi clinici, aneddoti, digressioni e fulminee intuizioni, sia cliniche sia teoriche, che ritroviamo poi, debitamente sviluppate, nei suoi lavori fondamentali. A prescindere dal fascino documentario, però, queste lezioni occupano una posizione chiave nell'evoluzione della teoria kohutiana. Tenute negli anni 1974 e 1975, a metà tra la pubblicazione di Narcisismo e analisi del sé (1971) e La guarigione del sé (1977), ci rivelano un Kohut in evoluzione, alle prese con la tensione creativa fra tradizione e innovazione, fra continuità e cambiamento, proprio mentre sta dando forma a quella psicologia del sé che avrebbe segnato il suo definitivo distacco dal pensiero psicoanalitico tradizionale. Nelle sue parole già vediamo quelli che saranno i caposaldi della matura psicologia del sé. Rivedute con cura, queste lezioni ci restituiscono lo stile intellettuale e la statura pedagogica di un pensatore creativo nel bel mezzo della sua creazione.