
Quella del 20 aprile 2018 è una sentenza storica, un fondamentale passo in avanti nel processo di Norimberga allo Stato italiano. Che riscrive il finale della Prima Repubblica e l'inizio della Seconda. Leggendo questo libro, vedrete sfilare sotto i vostri occhi fotogramma dopo fotogramma l'intero film dell'orrore di quella stagione e quelle verità indicibili, che tutti nei palazzi del potere conoscevano da anni ma nessuno osava ammettere. Perché ricordare come andarono le cose un quarto di secolo fa è fondamentale per orientarsi nelle vicende politiche più attuali, che vedono l'Italia - oggi come allora - in bilico fra speranze di cambiamento e minacce di restaurazione.
In principio fu la Diaspora degli ebrei, cacciati dalla loro terra dai romani dopo la distruzione di Gerusalemme nel 70 d.C. E dispersi nel mondo per 17 secoli. Poi una serie infinita di dominazioni e di persecuzioni, fino alla fine dell'Ottocento e ai primi del Novecento, quando il Sionismo teorizza e organizza il ritorno a casa. Il resto lo fa la Shoah, lo sterminio di 6 milioni di ebrei per mano del nazismo. Nel 1947 l'Onu spartisce la Palestina transgiordana (più piccola del Piemonte sommato alla Valle d'Aosta) in due Stati: uno ebraico e uno arabo-palestinese. Ma nasce solo il primo. Le classi dirigenti arabe si giocano i palestinesi, vittime dei "fratelli" oltreché dei nemici israeliani, alla roulette russa delle guerre (quattro) e del terrorismo. E perdono sia le guerre sia i territori. Israele restituisce quelli occupati all'unico Paese arabo che nel 1978 accetta di riconoscerlo e fare la pace: l'Egitto. Poi nel 1993 lo fa anche l'Olp di Arafat col premier israeliano Rabin e si riaccende la speranza, subito frustrata dall'assassinio di Rabin da parte di un ebreo fanatico. Fra alti e bassi, violenze e attentati, massacri incrociati, torti e ragioni intrecciati, si arriva al ritiro israeliano da Gaza a opera del falco Sharon. Che però un ictus mette subito fuori gioco, inaugurando la lunga e buia era Netanyahu. Questi sabota il processo di pace con sempre nuovi insediamenti ebraici in Cisgiordania, appoggia addirittura Hamas per indebolire il moderato Abu Mazen e fa passare definitivamente Israele dalla parte del torto. In questo libro alla portata di tutti, che si legge d'un fiato come un romanzo, Marco Travaglio racconta con sintesi e chiarezza, lontano dalle opposte tifoseria da curva sud, la Guerra dei Cent'Anni israelo-palestinese. E risponde a tutte le domande e a tutti i dubbi suscitati dagli ultimi bagni di sangue.
Girotondo dei cinque sensi è proposta musicale con sei canzoni, insieme a giochi, filastrocche e una semplice drammatizzazione, per accompagnare i bambini alla scoperta dei cinque sensi, favorendo l'acquisizione di capacità logico-percettive e la capacità di esprimere sensazioni ed emozioni.
La musica e il corpo
Per i bambini, la conoscenza del proprio corpo e delle sue possibilità è una fase fondamentale nel processo di crescita. Una scoperta graduale, che inizia da subito, dalla nascita. Una scoperta che dai genitori, dagli educatori e dagli insegnanti può essere accompagnata, arricchita, indirizzata, stimolata attraverso adeguati strumenti educativi.
È il caso di questo libro con CD, Girotondo dei cinque sensi, che offre materiale, spunti e indicazioni per guidare quest'esperienza formativa. Un progetto dedicato principalmente alla scuola dell'infanzia e dei primi due anni della primaria, che utilizza come metodologia il gioco e la musica per favorire la conoscenza del proprio corpo e acquisire abilità e competenze.
Il canale privilegiato della conoscenza
Scrive l'autrice per l'infanzia Dolores Olioso, nella pagina di presentazione al suo lavoro: «La proposta Girotondo dei cinque sensi ha l'obiettivo di accompagnare i bambini alla scoperta dei cinque sensi, favorendo così sia l'acquisizione di capacità logico-percettive, sia la capacità di esprimere sensazioni ed emozioni.
I cinque sensi sono strumenti indispensabili per rilevare tutte le informazioni che derivano dall'esterno e rappresentano il canale privilegiato della conoscenza. Si potrebbe dire che essi sono come delle finestre per accedere sul mondo e, guardando al contrario, sono delle vie d'accesso del mondo stesso dentro di noi. I sensi ci mettono in contatto con la realtà in modo diversificato. Il bambino è costantemente immerso in una realtà fatta di svariati stimoli sensoriali (visivi, uditivi, tattili, olfattivi, gustativi). Per questo è importante abituarlo a riconoscere e discriminare i vari stimoli e aiutarlo a farne un buon uso, creando interessanti esperienze didattiche».
La metodologia
L'autrice continua: «La scuola dell'Infanzia è il luogo per eccellenza del bambino/bambina e per il bambino/bambina, e s'innesta sulle esperienze già maturate in famiglia, nel suo ambiente di vita, nella sua città, attraverso l'azione educativa che mira al benessere e alla crescita psico-affettiva dei piccoli.
La metodologia privilegiata è il gioco. Gioco e bambino sono, come sostengono psicologi e pedagogisti, un binomio indissolubile. Corpo e gioco costituiscono elementi fondamentali attraverso cui ciascuno impara di sé e del mondo: proprio a partire dal corpo messo in gioco, i bambini fanno continue scoperte e acquisiscono conoscenze, esprimono il proprio mondo interiore, mandano dei segnali, comunicano emozioni e contenuti e restituiscono il senso del proprio agire, la percezione del proprio corpo, delle abilità e competenze».
"Nulla è nella mente
che prima non sia stato nei sensi".
(San Tommaso D'Aquino)
L'amore che tiene insieme due persone per tutta la vita non esiste, è temporaneo per natura, la sua fine è iscritta nella sua stessa esistenza. Questa convinzione è condivisa da tutti, oggi: dagli esperti, dagli psicologi, dalla legge. V. Albisetti, invece, crede all'amore che dura una vita. I suoi consigli pratici sono senz'altro utili per vivere con autenticità il difficile rapporto a due.
Per liberarsi dalle tensioni quotidiane molti fanno ricorso a pratiche orientali di meditazione o alla psicoanalisi. In realtà, le tecniche di rilassamento provenienti dall'Oriente tendono a disperdere la personalità nell'Assoluto indifferenziato e la psicoanalisi si è rivelata incapace di spiegare l'individualità dell'uomo come essere unico e irripetibile. Quindi né uno né l'altro di questi approcci è in grado di colmare il desiderio innato ad ogni persona di trascendere i propri limiti e di realizzare un rapporto vitale con l'Altro, il quale secondo l'autore di questo libro è anche l'essenza divina di ogni persona umana. Valerio Albisetti invita a scoprire una relazione personale con Dio, ritenendo che la trascendenza non è qualcosa di irraggiungibile e nel suo libro suggerisce come coltivare un rapporto vivo con Dio, un rapporto che coinvolge tutto l'essere umano, anche la sua corporeità.
Pensieri di Giacomo Alberione, Fondatore della Famiglia Paolina, morto il 26 novembre del 1971 e proclamato Beato il 27 aprile 2003 da Giovanni Paolo II.
Le ragioni del mal d'amore bisogna cercale in se stessi. Ogni tentativo di costruirsi una vita sentimentale felice è destinato a naufragare se prima non si sviluppa in modo adeguato il proprio io. V. Albisetti ci introduce nei meandri della personalità attraverso un'accattivante e sorprendente indagine estesa al rapporto di coppia in tutte le sue componenti: dalla seduzione al possesso, dalla gelosia al tradimento, all'abbandono. Non mancano i consigli pratici come un valido sussidio per conoscere meglio se stessi, superare i propri blocchi psicologici e vivere il rapporto a due con più serenità.
"Perdonare non è facile. Non basta volerlo. Perdonare è un'arte e, come tale, richiede metodo e applicazione. Il segreto di quest'arte sta nel comprendere che non si può ridurre il perdono a un atto di volontà o a un dovere etico, poiché esso è il risultato di un processo che coinvolge tutte le dimensioni dell'essere umano. Saper perdonare significa liberarsi dall'oscura inquietudine del risentimento per fare del perdono una fonte di gioia e uno strumento di crescita psicologica e spirituale." (J. Monbourquette)