
Negli ultimi tempi, i processi culturali hanno acquisito una nuova centralità nel discorso sociologico. Il libro affronta diversi temi, quali, ad esempio, il rapporto fra cultura e società, il problema della conoscenza nella vita quotidiana, l’industria culturale, i rituali collettivi del mondo contemporaneo, il dibattito sulla globalizzazione. L’intento è essenzialmente didattico: fornire agli studenti che affrontano per la prima volta questa materia gli strumenti e le conoscenze di base.
Che cos’è la personalità? E’ inscritta nel nostro patrimonio genetico o è determinata dall’ambiente sociale in cui viviamo? Come cambia dall’infanzia alla maturità? Il libro è un’introduzione aggiornata alle principali teorie e questioni sviluppate e discusse dagli studiosi della materia. Tra i temi affrontati, le basi biologiche della personalità, il ruolo dei processi cognitivi e affettivi nella costruzione del s , l’unicità del mondo interiore di ciascun individuo.
Questo libro si propone di illustrare le origini spesso non conosciute dell'educazione degli handicappati, la storia invero suggestiva dei tanti che, tra il XVIII e il XIX secolo, hanno posto le basi per una qualità pedagogica migliore; si vedrà che in molti personaggi è facile riscontrare un impegno scientifico affrontato con coinvolgimento diretto e, quindi, con una dimensione di reciprocità che sarà propria della "ricerca-azione" tipica dei giorni nostri. Il testo comprende alcuni documenti di grande interesse che testimoniano le vicende dei bambini sauvages, di educatori come Itard, Sèguin e l'Abbè de l'Ep e, di ricercatori come Langdon Down. Prendendo in esame la storia e nello stesso tempo gli strumenti con cui oggi si possono affrontare i problemi dell'handicap, il testo è destinato a tutti coloro - pedagogici, psicologi, psichiatri, assistenti sociali - che, per motivi di lavoro o di studio, desiderano penetrare le origini scientifiche della loro attività; è altresì indirizzato ai futuri docenti dell'insegnamento "normale" e dell'insegnamento "specializzato".
I legami di attaccamento tra il bambino e gli adulti che si prendono cura di lui e il loro contributo allo sviluppo sono un tema di grande interesse e riflessione in ambito psicologico. In particolare, la teoria dell'attaccamento rappresenta un punto di convergenza tra diversi campi della teorizzazione e dell'indagine psicologica, fornendo al ricercatore e agli operatori in ambito clinico utili strumenti per la lettura e la comprensione delle diverse situazioni relazionali che bambini e genitori si trovano a vivere.
Menzogne, finzioni, sotterfugi, truffe, imbrogli, bugie pietose, ipocrisie, adulazioni; propinate da bugiardi, fanfaroni, millantatori, e date a bere a polli, merli, gonzi, creduloni. Sono più di trecento le parole italiane che riguardano azioni, personaggi e strategie dell’inganno, e se la lingua è così ricca di sottili distinzioni, ancor più vasto è il repertorio di trucchi e strategie che la nostra mente ha a disposizione per far credere il falso o semplicemente non far sapere il vero. Ma che cos’è l’inganno, e perchè esiste? Si basa sulla comunicazione o sulla fallibilità dei sensi e della ragione umana? Si misura rispetto a una verità oggettiva o soggettiva’ Ed è corruzione del linguaggio e dei rapporti tra gli uomini o necessità razionale e pilastro della convivenza civile? E ancora: si può fare a meno della finzione? È più difficile mentire o dire il vero? Come si fa a calunniare, insinuare, lusingare, fuorviare, bluffare e farla franca? Attraverso esempi curiosi e divertenti tratti dalla letteratura, dalla storia e dall’esperienza quotidiana, a queste e altre domande il libro cerca di dare una risposta, magari falsa, ma sincera.
Accostare il concetto di 'madre' a quello di 'assassina' del proprio figlio costituisce, nella nostra cultura, una terribile contraddizione di termini. Il figlicidio, infatti, è un gesto del tutto incomprensibile, un delitto ad alta visibilità sociale che provoca allarme, suscita timore, condanna e stupore ed evoca inquietanti fantasmi. Ma quanto c'è di folle in una madre che sopprime una vita che lei stessa ha generato' Quali sono le motivazioni profonde che spingono una donna a uccidere il proprio figlio' Questo libro, scritto da uno dei maggiori esperti italiani di criminologia e psichiatria forense, si interroga sugli inquietanti quesiti evocati nell'opinione pubblica da fatti di recente e tragica attualità. Non pretende di dare risposte definitive e certe, ma di indagare, con competenze e lucidità, i profondi, nascosti e, a volte, perversi percorsi verso i quali si può incamminare l'animo umano.
L'intensificazione degli scambi informativi fa parlare spesso d'omogeneizzazione della società resa trasparente dalla possibilità di connettersi con tutte le potenziali fonti di notizie e ricevere informazioni in tempo reale da tutte le parti del mondo. Ma il giornalismo non è una mera trasmissione di dati e di informazioni, bensì un prodotto culturale. Questo libro descrive perché abbiamo sempre più bisogno del giornalismo, come e perché è nata questa forma d'intermediazione culturale, come funziona e quali percorsi, probabilmente, prenderà in futuro.