
La storia, l'affermazione e gli scenari futuri di una professione cardine nel panorama della comunicazione e delle relazioni pubbliche. Gino Falleri, uno dei più autorevoli conoscitori della materia, attraversa le tappe di un percorso che, dopo tante battaglie, è approdato ad una definizione del profilo professionale dell'addetto stampa. Un'analisi lucida e competente che esamina gli ambiti d'azione, le attribuzioni, le attività e le problematiche non ancora risolte di una delle figure giornalistiche più discusse, senza tralasciarne gli aspetti deontologici. Il volume, scritto dal presidente del Gruppo giornalisti uffici stampa (Gus) approda alla terza edizione, completamente riveduta e aggiornata, dopo aver esaurito le prime due.
Social network, Internet, nuove piattaforme televisive, leggi e documenti deontologici. Il giornalismo vede allargare repentinamente i confini del proprio campo d'azione a fronte di costanti modifiche del quadro normativo di riferimento. E se si moltiplicano gli ambiti del fare informazione, di pari passo aumenta il bisogno di professionalità di chi in questo settore è chiamato ad operare. Ci sono nozioni, regole, leggi che chi fa il giornalista non può, e non deve, ignorare. Non può perché parole, idee, concetti diffusi male possono ledere l'altrui dignità, il diritto alla riservatezza, possono diffamare o influenzare i mercati finanziari. Questo libro, in più di 850 domande e risposte, approfondisce i temi nei quali un giornalista si può imbattere nel proprio lavoro.
«Non accontentatevi di piccoli sogni, ma sognate in grande.» L’ha chiesto papa Francesco agli studenti universitari durante la sua visita a Bologna nell’ottobre 2017, ma è come se l’avesse chiesto a tutti i giovani che ogni mattina varcano l’ingresso delle loro Università carichi di preoccupazioni per l’esame imminente e di speranze per il loro avvenire.
Il Papa incoraggia l’Università a essere ancora culla di una cultura di speranza e di pace, affidandole tre diritti per rinnovare il sogno di un nuovo umanesimo: il diritto alla cultura, come coltivazione di un senso critico opposto ai «teatrini dell’indignazione»; il diritto alla speranza, come contrasto alle «frasi fatte dei populismi» e al «dilagare inquietante e redditizio di false notizie»; e infine il diritto alla pace come diritto di tutti a comporre i conflitti senza violenza.
Tre docenti, introdotti da una riflessione di don Marco Cianci, danno una lettura originale e coraggiosa del messaggio del Papa, che è insieme promessa e responsabilità.
Questo libro nasce dall’esperienza che la Fondazione Franco Verga ha condotto presso ospedali e case di riposo milanesi, dove si sperimentano quotidianamente le problematiche relative alla salute degli immigrati e le incomprensioni che spesso mettono in crisi la relazione di cura fra i nostri operatori sanitari e i pazienti in arrivo da altre parti del mondo. Sono pagine che raccolgono l’esigenza di volontari, medici e infermieri di rafforzare la propria formazione professionale e culturale per attivare procedure più efficaci e adeguate ai reali bisogni delle persone con le quali interagiscono.
Le patologie diagnosticate al migrante, nel momento della cura si sommano al suo patrimonio culturale, per l’influenza di molteplici fattori che vanno dalla religione alla concezione del corpo, dall’alimentazione al rapporto tra i sessi, dalle modalità di comunicazione al rispetto della privacy. Che fare, dunque? La ricerca di Samuele Davide Molli offre qualche interessante risposta.
Un piccolo e agile strumento per la preghiera e la meditazione degli educatori che hanno soprattutto a che fare con i preadolescenti e gli adolescenti. Dieci appuntamenti con il cardinale Carlo Maria Martini, vescovo di Milano dal 1980 al 2000. Il testo sacro è sempre stato per lui punto di riferimento, nella vita come per l'intero episcopato. Una raccolta di testi per fermarsi in preghiera e lasciarsi provocare, spendendosi con passione nell'educazione dei ragazzi
Marco Ballarini ci offre una originale lettura della Commedia dantesca. Nelle "celesti liturgie" che pervadono il Paradiso di Dante, due elementi fondamentali sono la danza e il canto. La danza è qui espressione di una liturgia che non è più "sacramento" o attesa, ma certezza, gioia piena, ordine ed equilibrio. Le anime godono eternamente della visione di Dio e rendono grazie attraverso il gesto armonioso, frutto esso stesso dell'armonia che regna nella perfezione divina. Ci sono poi i canti, che nella Commedia si susseguono di cielo in cielo. Sono canti corali, anche se ogni anima sembra preservare la propria individualità nella beatitudine che la fonde con l'intera corte celeste. E con i beati prega anche Dante pellegrino.
Dialogo tra donne e uomini, tra cristiani di diverse confessioni; dialogo tra culture e religioni, in particolare con musulmani ed ebrei. Dialogo come stile di vita e forma del pensiero.
E, ancora, la sfida della nonviolenza nel Medio Oriente insanguinato dai conflitti. La vita di padre Paolo Dall’Oglio e le sue ultime parole prima della drammatica sparizione sono un appello, talvolta un grido disperato. Sono parole di speranza nonostante il fallimento sia dietro l’angolo e tracciano una via. La più difficile, la più evangelica.
«La vita di Paolo Dall’Oglio è stata una spinta incessante a ricercare la condivisione, l’incontro, la giustizia, l’unità,
in nome della persona, di ogni persona, della sua integrità, della sua inviolabile dignità.»
Sergio Mattarella
Sono tanti i cattolici della storia dell'Italia unita, personaggi noti e indimenticabili, altri dimenticati o poco considerati. La collana, con testi di agile lettura scritti da storici e giornalisti di fama, si propone di raccontare la vita, le opere e il pensiero, perché non si può leggere il presente se non si conosce il passato.
La breve stagione, dopo la liberazione, delle grandi riforme ha avuto in Ezio Vanoni (1903-1956) il suo protagonista. Valtellinese di Morbegno, socialista nella giovinezza, Vanoni trasferì la sua fede nell'azione politica inseguendo la giustizia sociale.
Nato all'indomani della caduta del potere temporale e morto alla vigilia del Concilio Vaticano II, Luigi Sturzo è stato uno dei massimi protagonisti del cattolicesimo europeo del nostro secolo, così come della storia italiana. Questo libro ne ripresenta sinteticamente la vita e l'opera, muovendo dalla considerazione della loro vivissima attualità e dalla consapevolezza che Sturzo è ancora oggi tanto citato quanto poco davvero conosciuto.
La stagione storica del partito popolare ha avuto in Francesco Luigi Ferrari uno dei più convinti protagonisti e dei più lucidi interpreti. Figura quasi dimenticata, questa agile biografia ne ripercorre le vicende, mettendo in evidenza l'apporto originale e profondo che l'esponente modenese seppe dare anche dall'esilio dove fu costretto a rifugiarsi per le persecuzioni fasciste - all'affermazione dei valori democratici e all'elaborazione di una cultura politica capace di avvicinare i cattolici allo Stato.

