
La cultura italiana ha radici millenarie e una grande capacità di universalizzarsi, e ha regalato al mondo architetti, pittori, scultori, musicisti e scrittori unici e straordinari. Questo libro intende introdurre il lettore ad alcuni classici della letteratura italiana: sarà, per così dire, una sorta di "viaggio letterario" in Italia. Per brevità, ho selezionato soltanto alcuni autori per me particolarmente significativi: Dante, Manzoni, Collodi, De Amicis e Guareschi. Le loro opere offrono uno spaccato della storia e della società dell'Italia del loro tempo, e dimostrano la possibilità di dialogo, di comprensione e di convivenza tra persone di diversa sensibilità culturale: un dialogo reso possibile, a mio avviso, dal profondo humus cristiano del Paese. Ma al di là di queste ragioni oggettive, ho scelto questi testi anche perché sono i miei classici, quelli che mi hanno accompagnato nel corso della vita, e la cui lettura mi ha lasciato qualcosa. Sono certo che potranno essere molto utili anche a quanti finora non hanno avuto occasione di accostarsi ad essi.
La Chiesa, Mysterium lunae, è Sacramento universale di salvezza che si esprime storicamente come una realtà gerarchicamente strutturata e porta in sé il potere di Cristo di salvare gli uomini dal peccato e dalla morte. Eppure gli uomini e le donne che la compongono devono assumere consapevolmente il rischio di una leadership che esercita il potere come mediazione tra Dio e il mondo. La fiducia attribuita alla mediazione salvifica della Chiesa è stata duramente messa alla prova dalle colpe e dagli abusi emersi negli ultimi anni nella gerarchia ecclesiastica, negli istituti religiosi e nei movimenti e istituti laicali, contribuendo al sorgere di una nuova sensibilità. Nel settimo volume della collana di Ricerche di Ontologia Relazionale (ROR) presentiamo, in collaborazione con la Facoltà di Comunicazione Sociale Istituzionale (CSI) e con il Centro di Formazione Sacerdotale (CFS) della Pontificia Università della Santa Croce, un dialogo trans-disciplinare. Ci auguriamo così di favorire, nel contesto culturale post-moderno e post-cristiano attuale, un lavoro sinergico tra le facoltà, e di identificare le ambivalenze e i rischi, insieme all'importanza e al senso, dell'esercizio delle relazioni asimmetriche nella Chiesa.
Nell'ultimo decennio abbiamo assistito a uno sviluppo esponenziale dell'ideologia woke del "risveglio".
Nato negli Stati Uniti, questo movimento si è esteso rapidamente tutto il mondo occidentale. Esso invita tutte le "vittime" della discriminazione e dell'odio (minoranze razziali, donne, gruppi Lgbtqi+, paesi colonizzati e religioni non cristiane) reagire all' "oppressione" secolare dei bianchi, degli uomini, degli eterosessuali, dei colonizzatori e dei cristiani.
La lotta per i diritti umani e civili basati sulla dignità umana sull'uguaglianza di tutte le persone davanti alla legge è stata così sostituita dalla lotta in difesa delle minoranze "discriminate" di "diritti" come l'aborto, la maternità surrogata, la libera scelta della propria identità sessuale, ecc. Si tratta di una vera propria guerra culturale contro tutte le istituzioni tradizionali dell'occidente cristiano, etichettate come oppressive e contrarie ai nuovi diritti.
Questa ideologia, un tempo considerata marginale, è riuscita a entrare nelle stanze del potere, nella politica, nell'educazione, nei media, nelle grandi multinazionali, nei social e nei principali programmi legislativi di tutti i governi.
Ciò porta a chiedersi su cosa si fondi la divisione dialettica del mondo tra vittime oppressori, come tale concezione sia riuscita a diffondersi nella cultura e nelle istituzioni occidentali, quali siano le conseguenze di tale diffusione al livello sociale e politico.
Analizzando il fenomeno da una prospettiva filosofica, l'autore mostra come l'ideologia woke affondi le sue radici nel marxismo culturale e nelle teorie psicoanalitiche, esistenzialistiche e postmoderne sedimentatesi nel corso di due secoli. Attraverso un attento lavoro di decostruzione storica concettuale, si metterà in luce la vera essenza di questo fenomeno culturale, basato su una visione astorica e tribale dell'essere umano, privato di un fine e mosso unicamente da un desiderio infinito di felicità individuale, da realizzarsi attraverso un gruppo o averso l'appartenenza una serie di gruppi.
Esplora il mondo dell’intelligenza artificiale con un libro che stimola il pensiero critico. Questa guida aiuta a comprendere l’evoluzione tecnologica con sano realismo, evitando sia l’eccessivo entusiasmo che il pessimismo ingiustificato.
Attraverso i contributi di esperti in vari settori – lavoro, informazione, medicina, accessibilità e didattica – il testo analizza le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale e affronta domande etiche, la necessaria regolamentazione e il ruolo della Chiesa di fronte a queste sfide.
50 domande & risposte sull’Intelligenza Artificiale si ispira al podcast “Anime digitali: come l’intelligenza artificiale potrebbe cambiare la nostra vita”, trasmesso su Radio Vaticana – Vatican News tra maggio e giugno 2024. Un’opera che invita a guardare al futuro con consapevolezza, per essere preparati ad affrontare le innovazioni che stanno trasformando il nostro mondo.
Contributi di: Stefano da Empoli, Barbara Carfagna, Eugenio Santoro, Roberto Scano, Paola Severino, Luca Sambucci, Nicola Bruno e Luca Peyron.
Fabio Colagrande, giornalista, vaticanista, speaker radiofonico e podcaster, lavora dal 1994 nella redazione di Radio Vaticana – Vatican news, seguendo l’attività del Papa e l’attualità ecclesiale.Si interessa in particolare dell’evoluzione della comunicazione cattolica a cui ha dedicato due testi umoristici: Ricordati di sanificare le feste (Ancora, 2022) e Le favolose avventure di Sinodino (Ancora, 2023). È coautore del podcast Anime digitali: come l’IA potrebbe cambiare la nostra vita (Radio Vaticana – Vatican News, 2024).
Giovanni Tridente, Direttore di Comunicazione della Pontificia Università della Santa Croce e professore incaricato di Teoria e pratica dell’argomentazione scritta presso la Facoltà di Comunicazione Istituzionale dello stesso Ateneo. Redattore e vaticanista della rivista OMNES, si interessa della copertura informativa sulla Chiesa e della presenza dei cattolici sui social media. È autore di Anima digitale. La Chiesa alla prova dell'Intelligenza Artificiale (Tau, 2022) e del podcast Anime digitali: come l’IA potrebbe cambiare la nostra vita (Radio Vaticana – Vatican News, 2024).
L'anniversario dei 50 anni dalla morte di J.R.R Tolkien è stata l'occasione per portare all'attenzione del mondo accademico l'opera di uno dei più grandi autori del XX secolo con il desiderio di esplorare le ragioni che rendono il mito della Terra di Mezzo così attuale. Il volume, che raccoglie i principali contenuti dell'VIII Convegno internazionale di Poetica & Cristianesimo sul tema Tolkien: l'attualità del mito, propone quindi un approfondimento a più voci sulla sub-creazione tolkieniana per scoprire in essa una via privilegiata di accesso alla realtà. Poetica & Cristianesimo è una comunità accademica che promuove nella sua ricerca e attività lo studio e gli sviluppi dell'interazione tra la fede cristiana e la cultura artistica, con speciale riferimento alla narrazione e alle arti drammatiche. Essa vuole costituire un luogo di incontro tra accademici di differenti prospettive disciplinari (comunicazione, filosofia, teologia, letteratura, arte) e artisti che provengono da diversi campi e approcci di lavoro. Contributi di Federica Bergamino, Daniela Canfarotta, Marco Valerio Fabbri, Enrique Fuster, Juan José García-Noblejas, Lorenzo Lozzi Gallo, Giulio Maspero, Jaime Moya, Juan Narbona, Paolo Nardi, Oriana Palusci, Giuseppe Pezzini, Maria Laura Piro, Paolo Prosperi, Ivano Sassanelli, Eduardo Segura, Cássio Selaimen Dalpiaz, Cristina Sendra Ramos, Susana Sendra Ramos, Guglielmo Spirito, Sebastiano Tassinari, Claudio Testi, John Wauck.
In queste pagine si affrontano i quesiti più scottanti che genitori, educatori e insegnanti si pongono nello svolgimento della loro opera educativa. L'ipotesi centrale si fonda sulla convinzione che ognuno di noi può continuamente sviluppare il proprio potenziale educativo sia per migliorare se stesso, sia per contribuire alla costruzione di un mondo migliore. Chi non coltiva la speranza e la fiducia nel rinnovamento di sé e della porzione di mondo che gli è stata affidata, rischia di rimanere inchiodato ai blocchi di partenza della propria vita. Il principio di educabilità, qui coniugato dalla teoria alla pratica, tocca vari ambiti: la costruzione di una personalità solida, l'educazione affettiva e sessuale, il progetto di vita, la figura paterna e l'educazione dei figli, la relazione tra docenti e studenti, l'educazione al bene comune e all'interculturalità. "L'educabilità non è un principio astratto, ma un dinamismo che entra a pieno titolo nella quotidianità dei nostri atti. Tutto ciò che noi compiamo può rivestirsi di valore educativo."
La «spiritualità del corpo» invita a vedere e vivere il corpo non solo come un insieme di organi e tessuti, ma come un tempio sacro che ospita l'essenza spirituale. Coltivare questa prospettiva può portare a una vita più equilibrata, consapevole e spiritualmente arricchente. Le tecniche di stimolo al benessere psicofisico possono coinvolgere pratiche spirituali che cercano di armonizzare mente, corpo e spirito. La novità di questo libro è la Psicobioenergetica Quantistica Mindfulness, una metodica che cerca di rispondere con le sue tecniche al naturale e primitivo bisogno dell'uomo di liberare i disagi della mente e del corpo, riducendo lo stress psicofisico per favorire il naturale e salutare fluire dell'energia vitale.
Attraverso il cibo si apre la prima fondamentale relazione umana di intimità e prossimità. Da questa relazione dipende la disposizione all'accoglienza, alla premura, all'ospitalità. È la prospettiva in cui si colloca questo libro, volto a comprendere il valore della relazione tra cibo e uomo, il valore di nutrire l'esistenza e non solo la vita o il Pianeta. Infatti, il cibo non è solo sostanza, materia edibile, legata all'urgenza del bisogno, non è solo valore e storia di un territorio, qualità, gastronomia: il cibo è anche relazione, e come tale interessa l'affettività, l'identità, il desiderio, l'estetica e l'etica. Il cibarsi non è solo un'esperienza nutritiva, poiché in esso è sottesa sempre una domanda di riconoscimento: nutrire l'esistenza significa, infatti, attenzione alla forma del soggetto, che non è un sistema chiuso, finito, bensì relazionale.
Siamo grati a queste pagine perché come genitori ci hanno messo a confronto con una modalità nuova di affrontare il periodo dell'adolescenza dei nostri figli: educarli alla creatività! In ognuno di loro esiste uno spirito creativo, una capacità particolare di esprimersi, un potenziale che noi educatori dobbiamo imparare a far fiorire. Gianni e Rossana ci aprono gli occhi sui rischi concreti ma anche sui desideri e i bisogni che i nostri figli hanno di confrontarsi con noi, coppia genitoriale, e poi in modo specifico con il genitore omologo. Ci regalano uno spaccato sulle grandi punte di idealismo, generosità, lealtà che i nostri adolescenti vivono perché mossi da un cuore che è grande e per molti aspetti indomito! Ecco cosa potremmo fare assieme ai nostri figli: sognare, correndo il rischio di incappare in un brutto risveglio, ma avendo la gioia di aver percorso un tratto di strada insieme tenendo vicini i nostri cuori. Dalla Prefazione di Nicoletta e Davide Oreglia: "Educare vuol dire tirare fuori dai nostri adolescenti la loro carica creativa per aiutarli a costruire il loro indispensabile progetto di vita."
Quando si confronta con la psicopatologia l'essere umano mette in luce, per contrasto, un'acuta nostalgia dell'esistenza autentica, del progetto di vita da cui, per i motivi più vari, si è fortemente allontanato. In questa dimensione, l'individuo sofferente è spiritualmente più vicino alla sua sostanza antropologica di quanto non lo siano le persone cosiddette "normali". Il sentiero sicuro che si intravede in lontananza è fatto di pensieri semplici, ma così profondi da sembrare scolpiti nella roccia: ad esempio, riconoscere l'esistenza del Mistero che ci circonda; ridare dignità e onore alle figure genitoriali con cui siamo entrati frettolosamente in conflitto; riportare armonia nella nostra vita sessuale e nel rapporto con i beni materiali; ritrovare l'equilibrio psichico. Gradualmente, allora, le "dieci parole" tornano ad affacciarsi nel nostro panorama mentale e ad indicarci la Via, il percorso sicuro per realizzare pienamente la nostra umanità. I dieci comandamenti hanno la loro dimora nel cuore dell'uomo.
La parola bontà ha la stessa radice di bonifica, il che ci porta a pensare ai buoni come a un fattore di fertilità. Per far sì che la terra continui a essere bonificata da persone buone e oneste, occorre che queste non si stanchino. Si tratta di una grande sfida, che in queste pagine raccogliamo descrivendo le caratteristiche della sindrome del logoramento professionale o burnout al fine di prevenirla e curarla, offrendo anche strumenti semplici per aiutare le persone che ne soffrono. Al tempo stesso vogliamo colmare un vuoto: la mancanza di una comprensione filosofica, esistenziale e culturale della sindrome. Il tema deve essere infatti visto anche a partire dalla spiritualità dell'essere umano, sua caratteristica essenziale e specifica, come ci ha insegnato il fondatore della logoterapia Viktor Frankl. Il libro offre anche spunti per la riflessione personale e può essere uno strumento di lavoro per coloro che si trovano a operare in professioni d'aiuto. "Se i buoni abbandonano la battaglia a causa della stanchezza, la nostra comunità umana correrà il maggiore di tutti i rischi: l'impoverimento valoriale".

