
C’è realmente una sovrappopolazione nei Paesi poveri? L’Europa si sta spopolando? Perché una popolazione può continuare a crescere mentre la fecondità umana cala? La Terra ha delle risorse insufficienti? Qual è la piramide di cui parlano i demografi? Cosa è l’età media della popolazione e cosa è la speranza di vita? Quali sono i sistemi pensionistici? Chi pagherà le nostre pensioni?
Queste domande sono al centro dell’attuale dibattito politico e sociale. L’Autore vi risponde con un linguaggio semplice e concreto, illustrato da numerosi esempi. Le quattro operazioni aritmetiche, cioè addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione, sono sufficienti a cogliere queste nozioni elementari e semplificate. Unico scopo di queste pagine è accompagnarci a una migliore conoscenza di fenomeni umani essenziali, come la vita, la morte e l’amore.
Traduzione di Giorgio Maria Carbone
Michel Schooyans - Filosofo e teologo, professore emerito dell’Università Cattolica di Lovanio e dell’Università Cattolica di San Paolo del Brasile, ha insegnato Filosofia politica, Ideologie contemporanee ed Etica delle politiche demografiche. È membro dell’Accademia Pontificia delle Scienze Sociali, dell’Accademia Pontificia per la Vita e dell’Accademia Messicana di Bioetica. Tra i suoi libri ricordiamo: Terrorismo dal volto umano, 2009; Il volto nascosto dell’ONU, 2004; Nuovo disordine mondiale, 2000.
L'opera di Tolkien è cristiana o pagana? La domanda ha interpellato lettori e studiosi fin dal 1954, anno di pubblicazione del primo volume del Signore degli Anelli. Ad oggi però, nonostante la notorietà "planetaria" di Tolkien (dovuta anche alle trasposizioni cinematografiche di Peter Jackson) questo importante snodo non è ancora stato affrontato con quella completezza critica che merita un autentico classico della letteratura. Il presente volume è un tentativo in questa direzione. Dopo un dettagliato esame delle principali interpretazioni italiane ed estere sul tema, viene proposta un'"originale" lettura sintetica che pone in luce l'inesauribile profondità dell'opera tolkieniana. Si vedrà così come Frodo, Gandalf o i Cavalieri di Rohan, pur essendo a tutti gli effetti dei pagani, esemplificano gli aspetti migliori della natura umana, capace di cogliere che oltre i confini del mondo vi è qualcosa "più dei ricordi" ("Aragorn" ne "Il Signore degli Anelli", Appendice A.5). Corredano il volume una vastissima bibliografia e dettagliati indici e sommari.
Un libro-laboratorio per indagare sulle mutazioni audiovisive. Una ricerca interdisciplinare che parla di cinema, letteratura, tv a partire da una breve panoramica storica degli studi semiotici in Italia fino ai nuovi "format" di successo come il reality, il talk show politico o quello, disinvolto e aperto all'esterno, stile Mtv. Ma si parla anche dei nuovi generi cinematografici, di film come "Kill Bill" di Quentin Tarantino e "Blow up" di Michelangelo Antonioni. Tra gli interventi: Alberto Abruzzese, Francesco Casetti, Guido Ferraro, Andrea Pascali, Franciscu Sedda, Andrea Pascali, Piermarco Aroldi, Fausto Colombo, Massimo Scaglioni, Beppe Fiore, Maria Pia Pozzato, Andrea Vela.
Il volume illustra, sulla scorta di un folto materiale di archivio e di un ampio spoglio delle riviste specialistiche del periodo, la fitta rete di relazioni scientifiche e personali da cui è nata la scuola storica. Prendendo le mosse dal rapporto, tutt'altro che semplice, fra De Sanctis e la nuova scuola erudita, se ne analizzano i presupposti culturali e il modello di storiografia letteraria, influenzato in special modo dal darwinismo, e rappresentato non solo dalle opere maggiori dei suoi maestri (D'Ancona, Comparetti, Rajna) ma anche dalla prima serie della "Storia letteraria d'Italia" Vallardi, primo esempio di moderna storia a dispense affidata a più autori, di cui si raccontano il progetto iniziale e la faticosa realizzazione. Il dibattito sull'origine della specie nella seconda metà dell'Ottocento costituisce anche in Italia un momento significativo non tanto per l'originalità dei contributi quanto per la definizione di un paradigma scientifico al quale fecero riferimento dapprima la linguistica, in seguito la moderna scienza comparatistica della letteratura, strettamente legata alla filologia romanza. La riscoperta delle origini, probabilmente il merito maggiore della scuola storica, favorì infatti lo sviluppo della nuova disciplina nata nella Germania romantica, ma affermatasi in Francia e in Italia intorno al 1870, di cui sono narrate le complicate vicende istituzionali.
La scuola è una realtà nella quale discriminazioni e svantaggi femminili sono tradizionalmente sottostimati e poco visibili in quanto le donne, nel duplice ruolo di docenti e studentesse, sono molto presenti: la scuola, si continua a ripetere, è ormai «in mano alle donne». La linearità del percorso di crescita della scolarità femminile e la progressiva femminilizzazione del corpo docente portano a concepire la scuola come un luogo protetto rispetto al problema della discriminazione sessuale. In realtà esistono ancora tutta una serie di aspetti problematici da individuare che necessitano di una formazione specifica da parte degli insegnanti e delle insegnanti. Partendo da questi presupposti il volume in primo luogo mette in luce le questioni di genere ancora aperte in ambito scolastico, per poi andare a esplorare il ruolo assunto dai docenti, uomini e donne, nell'elaborazione critica di tali problematiche. Vengono presentati i percorsi professionali di un gruppo di docenti, sondando al tempo stesso la loro consapevolezza di genere, sia in merito al rapporto interpersonale con gli alunni dei due sessi, sia in riferimento ai saperi trasmessi nelle rispettive discipline. Il saggio offre un contributo originale agli studi di genere e alla promozione di interventi di pari opportunità in ambito formativo. Introduzione di Elena Gianini Belotti.
Questa novella è stata scritta anni fa dallo psicoanalista Riccardo Ambrosi per i suoi pazienti. Col tempo, la novella si è diffusa al di fuori del contesto dove aveva mosso i primi passi.
Questo volume si caratterizza come la rielaborazione e l'approfondimento di numerosi interventi al Corso di Perfezionamento post lauream su "Emozioni, corpo e mente". In esso si vuole evidenziare la funzione del corpo e il suo rapporto con le emozioni per costruire una nuova dimensione olistica nell'individuo, centrando però l'attenzione sul tema della relazione come identità di genere e identità di specie, come dimensione emozionale e affettiva, come relazione educativa e di comunicazione, con ampi riferimenti all'ambito scolastico. In sostanza dunque un volume che propone nuovi contenuti e nuove prospettive educative, continuando ad essere un importante strumento di approfondimento per insegnanti ed educatori professionali, ma anche per tutti coloro, come ad esempio genitori, che hanno il desiderio di comprendere meglio se stessi ed i propri figli e figlie.
Margaret Cavendish, Aphra Behn, Eliza Haywood: alle soglie della modernità un nuovo soggetto accosta il proprio sguardo a microscopi e telescopi. È la dama di scienza, una figura che contribuisce alla nascita della filosofia sperimentale, inaugurando "modi di vedere" alternativi a quelli della società patriarcale e mettendo in discussione anche i suoi oggetti di studio e la pratica scientifica nel suo complesso. Lo sguardo è per queste tre scrittrici e scienziate non solo il tema di importanti opere letterarie e di divulgazione, ma anche l'occasione per una sovversione delle pratiche sociali della scienza patriarcale attraverso il complesso e raffinato dispositivo della masquerade che consente di veicolare altri discorsi ed altre visioni. Abolendo la distanza tra osservatore e osservato, disattivando le pratiche di potere e di controllo inscritte nella visualità scientifica e trasgredendo i limiti tra fatti e finzione, queste tre scrittrici e scienziate iniziano un percorso di emancipazione che ancora oggi affascina la visual culture femminista.
Questa "Storia della pedagogia speciale" compie due percorsi di alto spessore per l'impegno e per la selezione preventiva dei pertinenti quadri concettuali. L'uno di tipo epistemico, consistente nel portare in una giusta declinazione storica una quantità estesa ma disomogenea di presenze e di fatti, di figure e di eventi socio-politici di cui si aveva disponibilità solo parziale. L'altro, di ordine epistemologico, speso sul fronte dei grandi interrogativi di senso e di strategia che interessano le scienze in generale e, in particolare, quel dominio critico che universalmente si riconosce come pedagogia speciale, con riferimento agli studi, alle pratiche ed alle realizzazioni professionali a carico della disabilità, ma più estesamente della diversità delle condizioni evolutive umane. Per le interessanti figure e i temi presi in esame, per la novità e originalità del progetto editoriale, per la qualità degli Autori, questo volume rappresenta un classico del settore di pedagogia e didattica speciale.