
Il testo è rivolto agli operatori della psichiatria, sia infermieri che assistenti sociali, educatori e riabilitatori psicosociali. Si intende offrire loro, attraverso l'esposizione dei concetti-base del lavoro in psichiatria e di casi clinici paradigmatici, un manuale di facile fruibilità, utile per poter affrontare con sicurezza, fin dal primo incontro, il paziente psichiatrico. Come tale, il volume può essere di ausilio per il mondo del volontariato e per gli operatori delle cooperative che si integrano con i servizi pubblici. In particolare, i capitoli sull'accoglienza, il primo contatto e la relazione sono rivolti anche agli operatori del privato. Il libro intende quindi spaziare in tutti i luoghi della cura nei quali il disagio psichico può essere accolto e nei quali può trovare una risposta. Si conclude con una carrellata di "errori" da evitare.
L'incontro che gli educatori e gli operatori della cura vivono e realizzano con la fragilità, con la diversità, con la colpa, con lo smarrimento mette alla prova loro, le loro competenze e i loro saperi, le loro organizzazioni. E sta forse facendo emergere una nuova profondità nel sentire l'altro; una evidenza nuova del limite nell'esercizio di saperi e poteri; una pratica di inediti contesti comuni di relazione e di responsabilità; una costellazione di "cellule etiche" nella convivenza, nelle quali donne e uomini, portatori di bisogni o di capacità e responsabilità, sono chiamati ad agire come soggetti morali. La fraternità tra sconosciuti che qui è colta, sviluppata e serbata può divenire un orientamento per l'esercizio di saperi esperti, per l'uso di risorse e l'organizzazione di servizi, per il funzionamento delle istituzioni della convivenza e la definizione di un quadro di diritti e di obbligazioni, per la proposta e la formazione di un nuovo ethos civile.
Il volume si propone da un lato come guida alle principali teorie organizzative elaborate nell'ambito della sociologia dell'organizzazione, con lo scopo di trarne considerazioni utili per i contesti specifici in cui lavorano i "professionisti del sociale"; da un altro lato, come contributo ad un orientamento di servizio sociale trasformativo, cioè capace di orientare al cambiamento anche le organizzazioni attraverso cui si realizzano servizi e interventi per i cittadini. Il libro si presta ad essere utilizzato come manuale per gli studenti dei corsi di studi universitari in Servizio sociale e come strumento di ulteriore competenza per i professionisti impegnati nei servizi sociali, per l'adozione di pratiche organizzative congruenti ed efficaci.
Qual è il significato dell'articolo 12 della Convenzione sui diritti del fanciullo del 1989, che sancisce il diritto all'ascolto del bambino? Cosa significa darne piena attuazione nei procedimenti amministrativi e giudiziari di protezione e tutela? Quali strategie, tecniche e strumenti è possibile utilizzare per rispettare la dignità e l'integrità psicofisica del bambino? Come è possibile declinare in modo "chiId friendly" i contesti e le modalità di lavoro di assistenti sociali, pediatri, giudici, psicologi, operatori sociali? Il libro dà risposta a questi e a molti altri interrogativi che sorgono nel lavoro di proiezione, assistenza e tutela di bambini e adolescenti attraverso riflessioni maturate in differenti ambiti disciplinari; propone percorsi e strumenti che possono aiutare nello svolgimento dell'attività quotidiana; è un contributo alla crescita di una maggiore sensibilità e cultura sui diritti e l'ascolto dei bambini.
Quali sono le problematiche che un bambino con dislessia evolutiva incontra nel suo percorso scolastico? Quali sono le possibilità di intervento? Quando poi è veramente necessario intervenire? Per quanto tempo? Soprattutto, con quali strumenti? A queste domande intende dare una possibile risposta questo piccolo manuale operativo. Gli autori innanzitutto propongono un'approfondita analisi della letteratura a seconda della tipologia del disturbo, dei deficit evidenziati e delle loro interpretazioni. Poi forniscono, è questo il cuore del volume, numerose indicazioni operative per tutti coloro che a vario titolo si occupano di disturbi specifici dell'apprendimento. Viene documentato un percorso che guiderà il clinico all'identificazione delle prove discriminative per ogni componente necessaria all'acquisizione della tecnica della lettura e della scrittura, fino agli strumenti di intervento per il recupero dell'abilità del bambino. Le procedure di trattamento selezionate sono quelle che si propongono nella letteratura esistente come teoricamente fondate e di facile riproducibilità e reperibilità. Infine, vengono fornite indicazioni pratiche rivolte a insegnanti e genitori su come comportarsi con il bambino.
Viktor E. Frankl (1905-1997), fondatore della logoterapia e analisi esistenziale, "terza scuola psicoterapeutica viennese" dopo la psicoanalisi di Freud e la psicologia individuale di Adler, è stato uno straordinario testimone del Novecento: psichiatra e filosofo, sopravvissuto a quattro campi di concentramento, ha diagnosticato in modo pionieristico il fenomeno del "vuoto esistenziale" e ideato una terapia incentrata sull'attivazione delle risorse "noetiche" della persona umana e sulla "forza di resistenza dello spirito". Questo volume costituisce una presentazione sistematica e attuale del suo pensiero, ne esplora le radici biografiche e culturali, ne spiega i fondamenti antropologici e ne illustra i più significativi settori applicativi. Medici e psicologi, psicoanalisti e psicoterapeuti, educatori e insegnanti, formatori e responsabili delle risorse umane possono trovare in questo libro uno strumento chiaro e fondato per approfondire il significato e la portata innovativa di un approccio che, in ogni situazione dell'esistenza, si confronta con l'esigenza più radicale insita nella natura umana: quella di trovare un senso alla vita.
Il testo affronta le questioni più attuali connesse ai cambiamenti significativi della professione e dei contesti organizzativi in cui essa è chiamata a operare. Contesti, tra l'altro, sempre più caratterizzati dal diffondersi della cultura managerialista: quest'ultima, in molti casi, soprattutto in un momento di grave recessione economica, pone numerose contraddizioni e rischia di condizionare e di impoverire i principi ispiratori e le metodologie di intervento, generando non di rado dilemmi e problemi etici nell'agire. Lo scenario in cui si colloca la professione oggi obbliga ad acquisire competenze e capacità gestionali che integrino abilità tecniche e conoscenze amministrative, mantenendo, comunque, coerenza con l'assetto valoriale e metodologico di riferimento. Il libro si propone come manuale per la formazione al servizio sociale sia degli studenti sia di chi già opera nel settore.
Il volume intende rispondere ad alcune domande di fondo: se, perché, quando occorre occuparsi di fenomeni socialmente rilevanti; chi se ne deve occupare e come, con quali risorse e strumenti in un approccio di sviluppo territoriale. Il libro è organizzato in due parti. La prima vuole ordinare i diversi concetti di base (politiche sociali, pianificazione, programmazione, regolazione, promozione) nei vari modelli di programmazione (dal sinottico agli incrementali, da quelli più semplici a quelli plurilivello). La seconda analizza e documenta, con un approccio razionale e operativo, i vari passaggi del processo programmatorio: dai documenti di indirizzo, agli input (con particolare attenzione all'osservazione dei fenomeni), alla decisione, costruzione, valutazione e implementazione di un programma. Viene inoltre presentata una rassegna di strumenti concreti da utilizzare nel campo della programmazione: da quelli orientati alla coerenza interna, a quelli di analisi territoriale, alla gestione e identificazione di bacini di intervento. Il testo è corredato, on line, da un vasto apparato di box di approfondimento e da un'esaustiva sitografia.
Con la riforma costituzionale del 2001 si è entrati in una nuova fase delle politiche dei servizi alla persona e alla comunità. In particolare si è accentuato il processo di regionalizzazione e localizzazione delle azioni organizzative, rendendo più complesso individuare i caratteri unitari del modello italiano che, per tali ragioni, si è trovato più esposto alla crisi finanziaria pubblica iniziata nel 2008. Tre gli obiettivi di questo volume: definire l'analisi dei caratteri storico-istituzionali della svolta del 2001; indicare, a scopo didattico, alcuni schemi e metodi di studio e analisi delle politiche messe in atto nei vari ambienti operativi; proporre una serie di monografie su alcune aree problematiche dei servizi, sociali, sanitari ed educativi. Il libro si rivolge ai professionisti che operano nel settore, con particolare riguardo ad assistenti sociali, educatori professionali, pedagogisti e psicologi.
Negli ultimi anni le prove INVALSI si sono imposte nel dibattito sulla scuola italiana, suscitando reazioni diverse e contrastate. Il volume intende proporre una lettura professionale di questa innovazione e accompagnare il lettore a una comprensione più attenta dei tratti qualificanti di tali prove, suggerendo modalità di utilizzo più consapevoli. Dopo aver ricostruito il contesto culturale e istituzionale entro cui inquadrare il Sistema nazionale di valutazione, vengono analizzati i quadri di riferimento su cui sono elaborate le prove valutative. Sulla base di essi si forniscono indicazioni operative ed esempi per la realizzazione di percorsi di analisi e interpretazione dei risultati delle prove, in funzione del miglioramento delle prassi didattiche e valutative. I destinatari del volume sono gli insegnanti e i dirigenti della scuola di base e della scuola superiore, in rapporto alle innovazioni normative connesse alla revisione dei curricoli nazionali e alla sperimentazione di modelli di certificazione delle competenze, oltre che gli studenti impegnati in percorsi di formazione all'insegnamento.
Nella società contemporanea il lavoro educativo è interessato da molti cambiamenti, in particolare per quanto riguarda i destinatari, gli obiettivi, le metodologie, le direzioni di senso. Tutto ciò ha comportato anche modifiche nel vocabolario composto da parole attinenti a discipline diverse. Nell'attuale panorama editoriale esistono molte riflessioni sull'educare e sull'educatore, ma non è ancora presente un testo di approfondimento delle parole chiave che connotano l'intervento educativo. Questo dizionario costituisce quindi un'importante novità editoriale e anche un prezioso strumento di riflessione. Il testo comprende oltre 90 lemmi e contributi di circa 70 autori (pedagogisti, docenti universitari, educatori professionali) appartenenti a diverse aree disciplinari e d'esperienza.
L'Index per l'inclusione è uno strumento ideato dal Centre for Studies on Inclusive Education (CSIE) per promuovere l'inclusione nelle scuole. Esso propone un percorso di progettazione della realtà scolastica secondo un'ottica partecipativa, attraverso il coinvolgimento di alunni, insegnanti, genitori, dirigenti, amministratori e membri della comunità locale. Il volume, che presenta la terza edizione dell'Index completamente rinnovata, permette di strutturare percorsi inclusivi molto efficaci che tengano conto della vasta gamma di diversità sempre più presente all'interno del contesto scolastico e che riguarda sia le disabilità e le difficoltà di apprendimento sia le differenze culturali, linguistiche, socioeconomiche, di genere, relazionali. Per facilitare la realizzazione di progetti inclusivi, il volume comprende linee guida e schede operative che ne rendono particolarmente accessibile la lettura e l'utilizzo ai docenti e dirigenti di ogni ordine di scuola.

