
Il libro si apre con un'ampia premessa sulla paternità/maternità di Dio e sulla gioia come dono mistico con cui il Signore lega un'anima a sé. È possibile essere mistiche senza avere visioni o estasi, e al contempo laiche, lavoratrici, impegnate nel sociale? La risposta positiva è nei ritratti delle seguenti 4 donne famose, vissute nel XX secolo e accomunate appunto dall'impegno nel sociale e da un cammino di fede che ha fatto loro scoprire l'unione con Dio e sperimentare una vocazione alla gioia in mezzo alle tempeste del loro tempo. Gabrielle Bossis (1874-1950), francese, autrice teatrale e mistica, scrisse a sessantadue anni Lui e io, dialogo tra lei e la voce di Gesù che le chiede di scrivere ciò che lui le dice. Madeleine Delbrêl (1904-1964), francese, assistente sociale, poetessa e mistica, passò dall'ateismo al cristianesimo. Etty Hillesum (1914-1943), ebrea olandese, morta ad Auschwitz, è autrice di Diario, testimonianza anche della sua ritrovata apertura a Dio. Simone Weil (1909-1943), ebrea francese, filosofa e mistica, prima insegnante poi operaia, attivista di sinistra, si avvicinò al cristianesimo condividendo la vita dei più umili.
Al giorno d'oggi la depressione è diventata uno dei disturbi più diffusi. Alain Ehrenberg ne rintraccia le cause nella stessa organizzazione della nostra società, arrivando a delineare un ritratto dell'uomo di fine millennio. L'autore suggerisce che la depressione è intrinseca, legata a una società come quella moderna, dove le norme della convivenza civile non sono più fondate sui concetti di colpevolezza e disciplina, ma sulla responsabilità e sullo spirito d'iniziativa. In un contesto simile, l'individuo è schiacciato dalla necessità di mostrarsi sempre all'altezza, la depressione non è che la contropartita delle grandi riserve di energia che ciascuno di noi deve spendere per diventare se stesso. Prefazione di Eugenio Borgna.
Un libro sulle perversioni morali che non riguardano l'attivita sessuale, ma i rapporti con gli altri. I rapporti con gli altri sono caratterizzati da una deviazione degli scopi che di solito reggono ogni legame. Il perverso morale desidera diventare il padrone della relazione. Per questo egli manipola, utilizza l'altro e lo assoggetta a una pressione eccessiva. La dimensione perversa morale e, in ogni caso, un problema di abuso, di forcing, di maltrattamento, di predazione. Una propensione marcata al segreto e l'utilizzazione della seduzione e della persuasione completano i tratti di personalita essenziali del perverso morale. Il libro di Eiguer Alberto, scritto con uno stile spedito e brioso, permette di aiutare ciascuno a riconoscere il perverso morale attraverso cinque ritratti: il piromane, il cleptomane, il truffatore, il corruttore, il traditore. Esso mira a migliorare le possibilita terapeutiche di queste personalita.
Un testo sulla teoria e la pratica psicoanalitica alla luce delle scoperte più recenti relative ai legami interumani ed alla loro ripercussione sulla psiche di ciascuno. Tre sono le scoperte che permettono di modificare sostanzialmente i nostri concetti e la nostra pratica: - non esiste psichismo isolato: le interazioni del bambino con sua madre ed il suo ambiente lo hanno dimostrato; - il legame intersoggettivo paziente/terapeuta è determinante per conseguire progressi; - gli psichismi di tutti gli individui funzionano in risonanza...
Il volume, completo di un nutrito apparato di casi clinici, permetter` di esaminare da un punto di vista inedito questioni quali quelle della sistemazione della propria dimora, dell'eredit`, del trasloco o della sofferenza legata alla perdia della casa. Da molti la casa h vissuta come un luogo confortevole e sicuro. E' anche un luogo fatto di emozioni forti e di legami stabili, che si desiderano durevoli, attraverso i quali h possibile l'avvicendarsi delle generazioni. Se tali sentimenti e vissuti sono possibili, h perchh la casa finisce per essererappresentata nel nostro inconscio, che le conferisce ordine e vita. Questo studio dell'intimo" porter` il lettore a riflettere sulle virtualit` della vita in comune, ma anche sulle drammaticit` cui essa pur andare incontro. "
Walter Benjamin è stato uno dei più importanti ed enigmatici intellettuali del ventesimo secolo. I suoi scritti, che sovrappongono filosofia, teoria letteraria, analisi marxiana della società e una sorta di sincretismo teologico, sfuggono a ogni tradizionale categorizzazione. E la sua esistenza randagia e spesso in fuga dal minaccioso incalzare degli eventi ha offerto terreno ideale a ogni forma di mitologizzazione. La sua parabola intellettuale muove dal brillante esoterismo dei primi scritti ai saggi che hanno fatto di Benjamin una voce centrale della cultura di Weimar, per arrivare agli anni dell'esilio con le pionieristiche teorie sui media moderni e la nascita del capitalismo di consumo nella Parigi del secondo Ottocento. Questo percorso ha avuto luogo nel corso dei più catastrofici decenni della moderna storia europea: l'orrore della prima guerra mondiale, la surreale instabilità della Repubblica di Weimar e l'incombente ombra del nazismo. Questa nuova biografia, a firma di due tra i più affermati studiosi dell'opera dell'intellettuale tedesco, getta, al di là dei miti e del carattere frammentario della sua opera, una nuova luce su uno straordinario protagonista della cultura contemporanea. Howard Eiland e Michael W. Jennings mettono a disposizione del lettore una ricca messe di informazioni che consentono di ricostruire in modo sorprendente una vita tragicamente straordinaria.
Siamo nel 1919. La prima guerra mondiale è finita da poco. "Il dottor Benjamin fugge dalla casa di suo padre, il luogotenente Wittgenstein commette un suicidio finanziario, il libero docente Heidegger perde la fede e monsieur Cassirer lavora sul tram alla propria illuminazione." Comincia un decennio di eccezionale creatività, che cambierà per sempre il corso delle idee in Europa e senza il quale alcuni pensieri non sarebbero mai stati pensati. Wolfram Eilenberger mette in scena l'esplosione del pensiero, sullo sfondo di una Germania divisa tra l'esuberanza e la voglia di vivere del dopoguerra e l'abisso della crisi economica, tra la lussuria delle notti berlinesi e i complotti reazionari della Repubblica di Weimar, mentre il nazionalsocialismo si trasforma velocemente in una minaccia. I quattro protagonisti di questi anni decisivi sono giganti di ogni tempo. E le loro vite straordinarie si intrecciano nella necessità di rispondere alla domanda che ha orientato nei secoli la storia del pensiero: che cos'è l'uomo? Una domanda che si fa più urgente che mai nell'ombra di una guerra devastante appena conclusa e di un'altra catastrofe che si annuncia all'orizzonte. Con grande abilità narrativa, Eilenberger mostra che la vita quotidiana e i dilemmi della metafisica fanno parte della stessa storia. E racconta la più grande rivoluzione del pensiero occidentale attraverso i suoi quattro protagonisti assoluti, ciascuno con il proprio sguardo penetrante e il proprio modo di concepire la vita, il linguaggio, il tempo e il mito.

