
Che cosa si intende con "politica"? Da quali trasformazioni, da quali diversi significati del termine scaturisce l'attuale esperienza politica? L'opera di Sternberger è dedicata a ricostruire le grandi metamorfosi del significato del concetto di politica. Tre sono state le radici del pensiero politico in Occidente: la "politologia" di Aristotele, la "demonologia" di Machiavelli e l'"escatologia" riconducibile a Sant'Agostino. Aristotele, Machiavelli e Agostino divengono così i tre protagonisti del libro e il percorso dell'autore sfocia nell'orizzonte del contemporaneo, fino ad affrontare il tema del totalitarismo nazista e stalinista. Il volume si chiude con la proposta di un nuovo costituzionalismo.
Le due più grandi scoperte della psicoanalisi sono state l'inconscio e la sessualità. Se il primo deflagra con "L'interpretazione dei sogni", la seconda emerge con i saggi sulla teoria sessuale, nucleo fondamentale per il grande impianto teorico che Sigmund Freud ha eretto tassello dopo tassello. Se ad essi accostiamo "Al di là del principio di piacere" ripercorriamo l'intero arco di esperienze intellettuali che abbraccia quindici anni di riflessione: le nozioni di Eros e "pulsione di morte" possono essere finalmente lette alla luce di una meditazione filosofica, dolorosa e solenne in una compiutezza che contiene l'inizio e il punto di arrivo della rivoluzione psicoanalitica
"Mi pare che nella Trilogia ci sia abbastanza luce per chi voglia scorgere qualcosa che riguardi l'uomo contemporaneo e abbastanza oscurità per chi non intenda vedervi nulla: io riconosco nell'opera calviniana un triplice trattato di antropologia in cui l'autore, forse inconsapevolmente, si concentra sulla condizione dell'uomo post-moderno per coglierne le inquietudini, le incoerenze e le contraddizioni. Nel visconte, nel barone e nel cavaliere traspaiono tre emblemi della crisi che l'uomo, oggi, vive; tre simboli liquidi della nostalgia per uno stato d'armonia smarrito e dell'aspirazione a una condizione di completezza perduta. Come i personaggi della Trilogia anche l'uomo contemporaneo vive in bilico: emarginato ai bordi dell'universo in cui è costretto a sussistere senza un perché, egli si trova attualmente di fronte a un bivio, quello che propone l'alternativa radicale tra l'essere-di-più e il non-essere-mai-più" (dall'"Introduzione").
Tre storie magiche che intendono stimolare il lettore a trasformare la propria vita. Basate su un linguaggio poetico e favolistico, su personaggi che vivono alla confluenza tra la realtà e altre dimensioni, sono tre parabole di alcune delle principali intuizioni di Alejandro Jodorowsky venute alla luce durante le sue ricerche nel mondo della spiritualità.
Tre storie magiche che intendono stimolare il lettore a trasformare la propria vita. Basate su un linguaggio poetico e favolistico, su personaggi che vivono alla confluenza tra la realtà e altre dimensioni, sono tre parabole di alcune delle principali intuizioni di Alejandro Jodorowsky venute alla luce durante le sue ricerche nel mondo della spiritualità.
Studiosi e brillanti, tre amici di Napoli festeggiano la laurea con una birra e si chiedono che cosa fare ora. Ilaria ha la risposta e un biglietto in tasca: vuole viaggiare e guadagnare. A Milano l'aspetta una multinazionale, e pazienza se dovrà vivere in un buco, sgobbare a testa bassa, e sopportare i sospiri strappacuore di un padre che la vorrebbe con sé. Michele, architetto geniale e indolente, qualche dubbio ce l'ha, ma ha ricevuto un'offerta da Londra che in Italia manco si sarebbe sognato, e parte. La nostalgia della sua terra la coltiverà via Facebook, perché di sentimenti non si campa. E qui chi rimane? si domanda Diego Armando, che con un nome così non potrebbe certo vivere altrove. Accetta un posto precario all'università, dove il professor Tuccillo - nipote, figlio e cugino di inamovibili baroni - gli garantisce tanto lavoro in cambio di tantissime promesse. E nient'altro. Quando anche l'ultima si rivela una bufala, il ragazzo deve rassegnarsi: amare le proprie radici è un lusso che non si può permettere. Ma neppure gli amici, lanciatissimi e in carriera, sono soddisfatti, e giorno dopo giorno la nostalgia li consuma. Allora qual è la soluzione? chiede Antonio Menna: prepariamo giovani pieni di talento e li costringiamo ad andarsene. Forse una speranza esiste, e sta nell'ostinazione un po' incosciente di chi crede che realizzarsi a Napoli - e anche nel resto d'Italia - non sia solo un'utopia.
In un mondo segnato da eventi di portata globale che indirizzano l'umanità verso nuovi e sempre più complessi percorsi, l'Atlante Geopolitico Treccani 2022 continua a rappresentare uno strumento indispensabile per orientarsi in una realtà in continuo mutamento. Frutto della rinnovata collaborazione tra l'Istituto della Enciclopedia Italiana e il Centro Studi di Politica Internazionale (CeSPI), l'opera conferma anche in questa edizione i suoi punti di forza: chiarezza espositiva, rigore dell'analisi, immediata fruibilità dei contenuti, accurata selezione dei dati, costante aggiornamento delle informazioni somministrate, ricchezza del corredo di grafici, tabelle e carte geopolitiche e tematiche. Grazie al contributo di eminenti studiosi ed esperti e alla qualità di un sapere certificato, l'edizione 2022 dell'Atlante Geopolitico Treccani accompagna il lettore nell'analisi e nella comprensione di scenari complessi, sempre più caratterizzati dall'intreccio tra tendenze che porteranno nel tempo a inevitabili trasformazioni e cambiamenti imprevisti (ma non per questo imprevedibili). Nell'indagine di tali profonde connessioni, e con un riferimento costante all'attualità, grande rilievo è dunque dato non solo all'esame delle ricadute della pandemia - con le sue conseguenze di lungo periodo in termini economici, sociali e demografici - ma anche all'analisi di come queste interagiscono con la crisi ambientale e climatica nonché con le trasformazioni degli scenari energetici. Particolare attenzione è riservata ai cambiamenti in atto nell'ordine mondiale e agli innumerevoli conflitti militari che attraversano lo scenario internazionale, il cui potenziale destabilizzante - che si è manifestato in tutta la sua drammaticità e dirompenza con l'invasione russa dell'Ucraina - influenza le prospettive di crescita e sviluppo in tante zone del mondo, spesso poco "illuminate" dai riflettori mediatici. Resta ampio lo spazio dedicato agli Stati, con dettagliate schede rinnovate nel corredo grafico e cartografico. Accanto al tradizionale esame dei più recenti fatti politici interni, del ruolo assunto dal nostro paese nello scacchiere internazionale, degli sviluppi sociali e demografici e della politica energetica e di sicurezza, particolare rilievo sarà dato all'analisi delle politiche ambientali e alla tutela dei diritti umani, temi sempre più rilevanti nel dibattito pubblico. Resta inoltre approfondita la ricognizione delle organizzazioni internazionali, mentre l'appendice dei dati permette di valutare ancor più nel dettaglio e in prospettiva comparata i cambiamenti in corso.
La società globale sta vivendo un momento storico di grande interesse e di palesi trasformazioni. Visioni del mondo diverse si confrontano e si scontrano, la dinamica delle relazioni politiche va incontro a profondi cambiamenti, mentre si vanno imponendo progressivamente nuovi equilibri. L'Atlante geopolitico Treccani si ripropone anche quest'anno come strumento per leggere e interpretare questa realtà in continuo mutamento, mantenendo intatti quelli che - sin dalla prima edizione del 2012 - sono i suoi punti di forza: rigore nell'analisi, chiarezza nell'esposizione dei temi, immediata fruibilità dei contenuti, ricchezza del corredo di grafici, mappe e tabelle. In questa edizione, i saggi tematici della sezione Mondo e tendenze affrontano questioni di grande rilevanza nel dibattito odierno: dai nuovi assetti dell'ordine internazionale ai destini della democrazia liberale, dalle spinte centrifughe dei movimenti autonomisti e indipendentisti alle prospettive del commercio internazionale con il rischio del ritorno al protezionismo, dalla comunicazione politica dei populismi ai percorsi dell'accoglienza, dell'inclusione e dell'integrazione, dalla geopolitica del Mediterraneo al futuro dell'America Latina, dai rapporti tra sport e politica allo spazio cibernetico inteso come quinto dominio delle operazioni militari, sino alle diverse sfide che attendono la Russia da un lato e l'Unione Europea dall'altro. Ampio spazio resta riservato agli Stati, con schede che ne ricostruiscono la storia recente, gli sviluppi politici interni e il ruolo nello scenario internazionale; approfondita la ricognizione delle organizzazioni internazionali, mentre l'appendice dei dati permette di valutare ancor più nel dettaglio e in prospettiva comparata i cambiamenti in corso. L'edizione 2019, nuovo risultato della condivisione delle competenze tra l'Istituto della Enciclopedia Italiana e l'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI), presenta anche quest'anno i contributi di eminenti studiosi ed esperti tra cui Francesco Palermo, Vittorio Emanuele Parsi, Gianfranco Pasquino, Nadia Urbinati, Anna Zafesova.
"L’Atlante geopolitico Treccani si ripropone anche quest’anno come strumento per leggere e interpretare la realtà odierna in continuo mutamento, mantenendo intatti quelli che – sin dalla prima edizione del 2012 – sono i suoi punti di forza: rigore nell’analisi, chiarezza nell’esposizione dei temi, immediata fruibilità dei contenuti, ricchezza del corredo di grafici, mappe e tabelle. In questa edizione, i saggi tematici della sezione Mondo e tendenze affrontano questioni di grande rilevanza nel dibattito odierno: dall’ascesa nello scacchiere internazionale della Cina alle prospettive future dell’Unione Europea; dalla politica estera di Trump all’accesa rivalità tra Arabia Saudita e Iran per l’egemonia nel Golfo; dalla polverizzazione della minaccia terroristica tra Africa e Medio Oriente ai rischi connessi a una nuova corsa agli armamenti; dai muri che continuamente vengono innalzati in un mondo sempre più orientato alla chiusura dei confini fino alla sfida rappresentata dalla lotta ai cambiamenti climatici, prioritaria insieme a quella contro la povertà."
Vittorino Andreoli torna su una delle figure che più lo ha affascinato, influenzando il suo lavoro di studioso e di scrittore: Gesù. Un personaggio che fa tremare le vene ai polsi, sostiene lo psichiatra, non solo perché ci interroga da più di duemila anni, ma perché ancora nella modernità non ha smesso di sollecitare la mente di grandi studiosi e letterati. Ecco allora questo viaggio alla scoperta di quelle "Vite di Gesù" che sono state considerate capolavori della letteratura storica e religiosa di "grandi" autori del Novecento: da Giovanni Papini a Ida Magli, da Albert Schweitzer a Mohandas Gandhi, da Jean Guitton a Jacques Maritain, solo per citarne alcuni. Con una piccola eccezione alla rigidità cronologica, si parte dalla "Vita" scritta da Hegel all'inizio dell'Ottocento per arrivare a quella di Ratzinger degli inizi del nostro secolo. C'è poi una conclusione, inaspettata, sul "Gesù di carne" di papa Francesco. L'intento non è certo quello di comporre una sintesi di ciascuna opera, quanto di rilevare i tratti salienti di ogni raffigurazione letteraria, per ricomporli in un unico grande ritratto di Gesù, che si staglia sorprendentemente nitido per contemporaneità e originalità. Pagina dopo pagina, Andreoli ci regala un affascinante "Gesù di oggi", ricostruendo una vicenda che si crede, non sempre a ragione, di conoscere. E sintetizza con grande perspicacia decenni di discussioni, storiche e teologiche, che ancora animano i dibattiti degli inizi del nuovo millennio.
Avere paura è un grande destino umano. I tempi difficili in cui siamo immersi ne sono segnati e questo sentimento rischia di immobilizzarci, come animali di fronte a un pericolo. Ma forse è possibile guardarlo con altri occhi. In queste pagine colte e appassionate, Adriano Prosperi ci accompagna a incontrare le paure dell'uomo, ci racconta le epoche di pestilenza e ci ricorda la potenza di un'iconografia del peccato e del Male che informa e percorre le costruzioni intellettuali attraverso cui comprendiamo la vita. E assieme al passato ci spiega il presente, mettendo a nudo il cuore antico della nostra modernità globalizzata, in un'analisi sferzante di ciò che davvero abbiamo da temere: un orizzonte di disparità economica, saccheggio ambientale e impoverimento culturale. Questo è il vero flagello, su questo orizzonte compariranno - o sono già comparsi - i nuovi cavalieri dell'Apocalisse. La pestilenza ha portato alla luce, come in ogni tempo, complottismi popolari e strategie dei potenti, attacchi ai medici e processioni penitenziali, pozioni miracolose e capri espiatori. Ma occorre guardare oltre. E riconoscere la paura nel suo aspetto più nascosto di forma di dominio, peste delle menti per cui esiste un solo rimedio, pietra filosofale ricercata nei secoli dalla scienza come dall'arte: la conoscenza. L'arma con cui possiamo affrontare un sentimento che ci appartiene e che, se riusciamo a dominarlo, può renderci più forti.