
"La paziente lettura di questo testo, come in genere accade con Schneider, riserva continue lezioni critiche e metodologiche, precisazioni minuziose, osservazioni e nozioni cliniche di primaria importanza. L'evidente distanza dalla letteratura attuale sui disturbi di personalità ha "come effetto collaterale", quello di farci comprendere quanto il sapere psichiatrico sia influenzato storicamente e socialmente e come i mutamenti che apporta lo scorrere del tempo non sempre possano essere identificati, in psichiatria, come progressi. Del resto, come afferma lo stesso Schneider nella sua prefazione, "una scienza che non conosce la propria storia, non comprende se stessa". (Dalla prefazione di Riccardo Dalle Luche e Giampaolo Di Piazza).
Christophe Andrè, psichiatra e autore di saggi sulle emozioni, presenta in questo libro illustrato venticinque capolavori che incarnano i volti, le forme, i gesti della felicità. Venticinque "lezioni" che dovrebbero aiutare a sviluppare la capacità di essere felici. Come spiega Andrè nel libro, fra i pittori della felicità alcuni ebbero una vita felice, altri invece furono infelici. Ma tutti, senza esclusione, erano attratti dall'idea della felicità e dalla sua necessità. La felicità è un'emozione viva, che nasce, cresce, sbiadisce e scompare. Esiste un ciclo naturale della felicità, così come esiste il passaggio dal giorno alla notte e poi ancora al giorno. A questo ciclo è ispirata la suddivisione dei quadri: quelli che raffigurano l'alba, il giorno pieno, il crepuscolo, la notte, e l'eterna rinascita della felicità. Illustrato da tavole a colori e arricchito da aforismi dei maggiori scrittori della letteratura mondiale, il libro insegna ad apprezzare la grande arte e a trarne insegnamenti per comprendere meglio se stessi.
La timidezza oggi non è di moda. L'essere timidi è ritenuto spesso uno svantaggio, persino una malattia, una paura di vivere, un sottrarsi alle competizioni. L'aggressività, il farsi largo non le appartengono, non contraddistinguono l'uomo e la donna sempre un po' in disparte, il cui ritrarsi è indizio di pacatezza e riserbo. Questo libro controcorrente non vuole dare consigli per superare un tratto così intensamente umano. Sta invece dalla parte di chi ancora arrossisce, e considera la timidezza una sensibilità da valorizzare, un intreccio di virtù - saper tacere, essere discreti - che si traducono in un modo più luminoso di stare al mondo.
Con questo libro il dottor Maietta si propone di sensibilizzare le persone nei confronti di quelle patologie derivanti dallo stress, ormai definite "malattie dei tempi moderni", con le quali un po' tutti si trovano a fare i conti. Scritto in modo semplice così da rendere chiari anche concetti e termini tecnici che potrebbero risultare difficili ai "non addetti ai lavori", il testo fornisce una panoramica sintetica e comprensibile delle patologie da stress toccando anche argomenti come l'ansia, l'angoscia, le fobie, l'attacco di panico, la sindrome da burn-out e il mobbing. Nella seconda parte di quest'agile manuale, l'autore presenta un'utilissima selezione di tecniche per contrastare l'ansia e lo stress che vanno dalla psicoterapia, all'uso dell'immaginazione, alla visualizzazione positiva, alla respirazione, al rilassamento, al training autogeno, al biofeedback, alla meditazione. Un libro, quindi, per tutti coloro che sono interessati a combattere le ormai diffuse patologie della sfera psicologica e per quelli che desiderano ritrovare il contatto con se stessi, con il proprio corpo e vivere meglio la quotidianità.
Le comunità terapeutiche hanno assunto via via negli anni una sempre maggiore importanza per il ruolo giocato nel trattamento della sofferenza mentale. Dopo la legge Basaglia e la chiusura dei manicomi si è posto il problema non solo del trattamento, ma anche dell'inserimento sociale delle persone affette da gravi disturbi psichici. Nel panorama italiano sono dunque sorte diverse iniziative a carattere privato e pubblico per l'istituzione di comunità terapeutiche, ovvero realtà di cura e di connessione tra strutture psichiatriche e comunità sociale allargata. Tali iniziative tuttavia si sono caratterizzate, soprattutto nel loro primo formarsi, per una certa casualità nel formulare modelli di integrazione, di cura e progetti di inserimento. Questo volume propone non solo una riflessione sul ruolo della comunità terapeutica rispetto all'individuo e all'ambiente sociale, ma, attraverso una descrizione articolata di diversi casi di successo, fornisce strumenti e modelli di intervento per tutti quei professionisti (psicologi clinici, psicoterapeuti, psicologi di comunità, assistenti sociali, psichiatri, ecc.) che sono inseriti all'interno di strutture volte al recupero di persone con difficoltà mentali e problemi di devianza.
Più di un motivo fa di questa raccolta un vero e proprio strumento culturale. Innanzi tutto la scelta dei testi. Dai diciotto volumi delle opere complete di Carl Gustav Jung sono stati tratti quei saggi che, caratterizzati da felicità di scrittura e facilità di lettura, vanno a toccare, punto per punto, tutti i temi della psicologia analitica. Il curatore del libro è Joseph Campbell, studioso di miti e religioni, che della psicanalisi junghiana fu sottile conoscitore, acuto interprete e abile divulgatore.
Erich Fromm ha dedicato la sua vita a difendere la libertà umana in una società sempre meno a misura d'uomo: libertà di crescere, di sperimentare le proprie capacità, di amare. Questa scelta di pensieri, suddivisi per argomenti, concentra le riflessioni del grande psicanalista in un libricino che sa toccare le corde più profonde proprio grazie alla sua ammaliante semplicità.
C'è sempre qualcuno pronto a manipolare la tua mente e a condizionare le tue opinioni? Vero. Ma da oggi c'è un modo per reagire: diventare un Mindfucker. Il Mindfucking è dovunque. Dovunque la nostra mente è la potenziale vittima di una manipolazione comportamentale, politica, economica o spirituale, che ci spinge a ripensare la nostra visione del mondo o a cambiare le nostre abitudini. Adesso possiamo sfruttare questo strumento a nostro vantaggio, e dettare noi le regole del gioco. Come? Imparando a riconoscere i tentativi di controllo, coscienti o meno, degli altri e seguendo alcune semplici regole. Questo libro è il seguito di "Mindfucking", il primo studio di Stefano Re dedicato alle tecniche e ai metodi per "fottere la mente". Con una differenza: lì si studiava il problema, qui lo si affronta con la pratica sul campo. Dalla filosofia alla guerra (o alla guerriglia) vera, per il Mindfucker il passo è breve: questo libro ti spiega come.
Il dato più rilevante del nostro tempo è lo scarto tra il dominio tecnico sul mondo esterno che l'uomo ha raggiunto e la scarsa familiarità ch'egli ha con quello interno. Al di là della consapevolezza di avere un io, poche persone sono in grado di interrogarsi sulla natura umana, sul cervello, sull'uso che se ne fa e che, nel corso del tempo, ne è stato fatto, da tutte le generazioni che si sono succedute, producendo la cultura (materiale e spirituale), la storia e l'organizzazione sociale. Questo limite ha una causa specifica. Il patrimonio di sapere accumulato dalle scienze umane e sociali - neurobiologia, psicologia, psicoanalisi, sociologia, economia, storia delle mentalità, antropologia culturale, ecc. -, con il suo carico di verità, intuizioni e contraddizioni, è praticamente riservato agli specialisti. Ritenendo che questa lacuna vada urgentemente colmata, per rimediare ad un disagio psicologico che va assumendo una configurazione epidemica, l'autore ha scritto un saggio che, con un linguaggio accessibile e uno stile accattivante, sintetizza ciò che di quelle scienze si può ritenere indispensabile per avviare una programmazione sociale e culturale che dia ad ogni individuo gli strumenti minimali per riflettere non già solo sull'esperienza personale ma sulla condizione umana cui essa appartiene.
Il rancore è un sentimento (o un'emozione?) oggi più che mai diffuso, un sentimento che permea e ammorba la società e i singoli. Gli autori si propongono (tralasciando volutamente l'aspetto religioso) di esplorare i possibili itinerari attraverso i quali il rancore si esprime: dal piccolo astio all'invidia, dalla rabbia all'odio, fino agli esiti più propriamente psicopatologici. Ecco quindi che il rancore (dal latino "ranceo", essere rancido) si differenzia dal risentimento per la ruminazione continua e torturante, che induce l'individuo a tornare sul torto subito - e talvolta perpetrato -, e che spesso non si estingue neanche con la vendetta. In questo volume sono esaminate tutte le declinazioni di questo sentimento complesso e sfaccettato, tanto nelle sue espressioni "sociali" (arte, storia, antropologia, politica), quanto in quelle "psicologiche" (criminologia, psicopatologia, componenti cognitive).
Star bene insieme è l'obiettivo fondante della coppia. Ma per realizzarlo occorre verificare su quali basi si costruisce il proprio matrimonio, le motivazioni, le attese. Soprattutto sentirsi responsabili di una scelta e non idealizzare troppo le cose perché la quotidianità dell'esistenza metterà a dura prova, talvolta, quanto abbiamo sognato e costruito. Se le basi sono solide, se poggiano su valori autentici resisteranno a ogni attacco, a ogni usura del tempo.