
Da un pioniere nel campo della salute mentale, un libro rivoluzionario sul potere curativo della “mindsight”, la capacità di focalizzare la propria attenzione sul mondo interno della mente.
Utilizzando casi tratti dalla sua pratica clinica, Siegel ci mostra come, seguendo un percorso adeguato, chiunque possa mettere fine a comportamenti compulsivi che lo tormentano, padroneggiare le emozioni e realizzare appieno le proprie potenzialità.
Daniel Siegel dirige il Mindsight Institute della University of California di Los Angeles.
Nelle nostre edizioni ha pubblicato, tra gli altri, Mindfulness e cervello (2009).
“Amico beneficato, nemico dichiarato”, dice la saggezza popolare. Gli fai del bene, e credi che ti sarà riconoscente. O quantomeno, senza pretendere tanto, che almeno non ti si rivolta contro. E invece la vita è piena di casi in cui la persona che ha ricevuto un favore sviluppa un senso di rivalsa, magari di odio, verso il suo benefattore. Tecnicamente si chiama “sindrome rancorosa del beneficato”, una sorta di vendetta che scatta per il bene ricevuto, uno di quei meccanismi perversi coi quali la psicologia umana spesso ci sorprende. Partner supercoccolati che tradiscono, amici tolti dai guai che ti rinfacciano chissà che cosa, colleghi aiutati che ti pugnalano alle spalle: Maria Rita Parsi, con chiarezza e competenza, indaga nelle pieghe della nostra psiche per rivelarci i segreti di questo comportamento apparentemente assurdo eppure frequentissimo.
Più che da una presenza di cattive intenzioni, il male psicologico nasce da una assenza di consapevolezza. In analisi, paziente e terapeuta si trovano necessariamente nella zona grigia tra bene e male. Non vi sfuggirono i fondatori della psicoanalisi, come ricordano i casi di Anna O. e Sabine Spielrein: la sensazionale guarigione di quest’ultima sarebbe avvenuta senza le vistose inosservanze di ciò che oggi si considera limite professionale? I moderni manuali di «etica psicoterapeutica» contengono norme molto più estese, ma ogni approfondimento sembra aprire nuove zone grigie. Le regole troppo specializzate possono perdere il legame con l’etica generale. Si ripropone così l’imperativo di Kant: nel rapporto analitico, l’altro è un fine o un mezzo?
l'autore
Luigi Zoja, già presidente della IAAP, l'associazione che raggruppa gli analisti junghiani nel mondo, ha lavorato a Zurigo, New York e Milano. I suoi testi sono stati tradotti in quattordici lingue. Tra i saggi più recenti: Storia dell'arroganza. Psicologia e limiti dello sviluppo (2003), La morte del prossimo (2009) e Centauri. Mito e violenza maschile (2010). Presso Bollati Boringhieri sono usciti: Il gesto di Ettore. Preistoria, storia, attualità e scomparsa del padre (2000), Giustizia e Bellezza (2007) e Contro Ismene. Considerazioni sulla violenza (2009). Ha vinto per due volte (2002 e 2008) il Gradiva Award, assegnato ogni anno negli Stati Uniti alla saggistica psicologica
Un metodo seguitissimo diventato punto di riferimento imprescindibile, dall'autore che ha stravolto l'approccio alla sindrome di Down. Attraverso parti teoriche e testimonianze dirette di progressi un tempo impensabili, questo libro presenta un metodo innovativo per accrescere il QI dei bambini Down, e costituisce insieme l'infrazione di un luogo comune: che non gli sia concesso il piacere d'imparare.
Esistono, oltre ai timori concreti, paure che, in quanto immaginarie, sono ancor più pericolose: privano un meccanismo di difesa della sua funzione originaria. Distinguendo tra mondo esteriore e mondo interiore, Andreoli ci mostra come sia quest’ultimo a condizionare maggiormente l’individuo: solo confrontandosi a fondo con “l’universo dentro di noi” è possibile imparare a conoscere le angosce che ci rubano la vita, per cercare di esorcizzarle e sconfiggerle.
Da venticinque anni il metodo “Marte e Venere” mette a fuoco le profonde differenze psicologiche ed emotive tra uomini e donne e aiuta milioni di persone a risolvere conflitti che sembravano insanabili. Oggi, dopo le conferme ottenute grazie ai progressi della scienza. John Gray scava ancor più in profondità nelle nostre relazioni. Come spiega lui stesso. "recenti studi hanno dimostrato come e quanto siamo diversi anche da un punto di vista biochimico. In questo libro vi aiuterò con spiegazioni e semplici accorgimenti a capire e governare gli ormoni che guidano le nostre emozioni: scoprirete che ricondurre alla ragione le tensioni è più facile di quanto avreste creduto".
Riconoscere il sottile confine tra il "male di vivere" e la depressione, difendere il diritto di essere tristi in una società che impone la felicità: questo si prefiggono i due autori auspicando il "risveglio di sè" in quanto scoperta di se stessi con difetti e ferite in attesa di tempi migliori.
La teoria dell'attaccamento rappresenta il quadro concettuale empiricamente fondato più significativo nel campo sociale e dello sviluppo affettivo. Ha assunto un ruolo rilevante nella letteratura clinica, ormai sempre più ampia, relativa agli effetti dei rapporti precoci genitore-figlio concernenti maltrattamento e relazioni disturbate. Di tutto ciò questo libro rappresenta lo standard di riferimento che permette a un grande numero di studiosi e ricercatori di mantenere familiarità con il quadro completo che via via emerge. Quindi, questo testo fornirà prova della sua utilità a chiunque si accosti allo studio dei processi di attaccamento; utilizzi la teoria nel proprio lavoro clinico; o tenga corsi o seminari dedicati alla teoria, o che ne affrontano l'argomento. Ricerche o corsi incentrati su questo tema possono utilizzare il presente volume come unica e ottima fonte. Rispetto alla I edizione, sono stati aggiunti capitoli interamente nuovi su neuroscienze sociali, regolazione affettiva, attaccamento nella seconda infanzia, affidamento dei minori, divorzio e i temi dell'attaccamento negli anziani. Inoltre, tutti i capitoli della precedente edizione sono stati aggiornati incorporando i cambiamenti avvenuti nell'ultimo decennio. Nella maggior parte dei capitoli ampie parti degli argomenti affrontati e i riferimenti citati sono nuovi. Nessuno dei capitoli della prima edizione è rimasto invariato, e alcuni sono stati modificati interamente.
Oggi più che mai la stanza dello psicoterapeuta è impregnata della fatica di vivere che caratterizza il nostro quotidiano. In questi ultimi anni molti riferimenti esterni come la religione e le ideologie – che in passato fungevano da collante sociale – hanno perso importanza, rinforzando le fragilità individuali. Sovente ci troviamo a combattere da soli contro le fatiche di ogni giorno: patologie gravi ma soprattutto un’anonima patina di grigiore che avvolge la nostra vita.
Questo volume, diviso in due parti – la prima dedicata all’individuazione dei problemi, l’altra alla loro soluzione –, si propone di aiutare a migliorare la qualità della vita quotidiana, o perlomeno di renderla accettabile e serena, senza pretendere di dare ricette miracolistiche o medicine sicure.
Destinatari
Un ampio pubblico di lettori in cerca di un aiuto concreto, che potranno contare su un testo che non promette cure miracolose ma dà risposte concrete.
Gli autori
Giovanni Galletto, psicologo-psicoterapeuta, ha studiato Psicologia negli Stati Uniti e a Roma,dove si è laureato. Vive e lavora a Torino, dove viene spesso chiamato per conferenze e dibattiti incentrati sul disagio sociale e personale. Ha collaborato con “Radio 24” in trasmissioni a diretto contatto con gli ascoltatori. Nel 2000 ha pubblicato per le edizioni San Paolo il volume Sapersi Amare in collaborazione con il fratello Corrado. Corrado Galletto, giornalista, si è laureato in Scienze Politiche a Torino. Vive e lavora nella sua città natale, Savigliano, dove è direttore editoriale del settimanale «Corriere di Savigliano». Autore di saggi e articoli di storia e di costume sulla sua terra e sulla sua città, ha una particolare predilezione per i racconti-intervista, nei quali si possono tratteggiare personaggi e storie di vita.
Loris Panero, insegnante e giornalista, è laureata in Lettere a Torino. Collabora con periodici e riviste a livello locale e nazionale.
Il comportamento è determinato dalla motivazione, sollecitata da bisogni, desideri e intenzioni. La ferma risolutezza e l'impegno tenace per la realizzazione dei protagonisti è la virtù unitaria dei significati che si manifesta con la forza di volontà nel conseguire le proprie mete esistenziali.
La teoria della costellazione familiare di Toman si basa su una semplice idea che ha applicazioni straordinarie: dalla posizione di nascita dell'individuo all'interno della famiglia si possono determinare i tratti salienti della sua personalità e prevedere i suoi comportamenti sociali. La ricerca sperimentale svolta da Toman ha dato una base scientifica ad alcune intuizioni proprie della psicoanalisi. Ne derivano conseguenze importanti per la conoscenza dell'individuo e per il lavoro clinico, poiché la costellazione familiare determina la personalità, il carattere, la vita affettiva e sociale. Sulla base delle sue ricerche e del suo lavoro clinico, Toman stilò dei profili di personalità per ogni posizione di nascita, descrivendo i principali tratti psicologici e comportamentali di ciascuno di essi.
Questo volume si propone di rappresentare le relazioni affettive nel contesto familiare per avvicinare alla comprensione di questo dominio complesso e generativo di esperienza emotiva e sociale, con il contributo del linguaggio narrativo, di storie, di reti simboliche. Con specifico riferimento alla ricerca e agli studi di Ferdinando Montuschi sullo sviluppo della competenza affettiva vengono proposti i diversi luoghi e modi di interazione, di comunicazione, di sviluppo di benessere, di creatività generativa, di intimità. L'intento delle autrici è dialogare con i genitori e gli educatori sull'intreccio di sentimenti per individuare altre variabili di riflessione sui desideri, gli affetti, i conflitti, le risorse che il vivere insieme genera, sollecita, possiede.