
Studi recenti dimostrano che più del 5% della popolazione mondiale soffre di disturbi alimentari. La proporzione cresce enormemente tra ragazze e giovani donne. Ma cosa sono i disordini alimentari? Con quali sintomi si manifestano? Come è guarirne? Questo volume risponde a queste domande e aiuta il lettore a prendere coscienza del problema e a venirne fuori tramite, esercizi e percorsi studiati. Scritto da due esperti del campo, ricco di testimonianze, compresa quella di una delle autrici, che ha aiutato la sorella a guarire dai disturbi di disordine alimentare. In appendice sono riportati numeri amici e siti internet di associazioni in grado di fornire un supporto concreto.
Destinatari
Un ampio pubblico di lettori in cerca di un aiuto concreto.
Autori
Kate Middleton è psicologa e autrice di molti volumi di Self-Help, compresi alcuni sui disturbi alimentari. È formatrice nell’Associazione “Anorexia and Bulimia Care” . Jane smith è direttrice dell’Associazione “Anorexia and Bulimia Care”. All’esperienza clinica aggiunge il vissuto personale, avendo aiutato la sorella nel percorso di guarigione dai disturbi alimentari.
Punti forti
Un disturbo che tocca un numero sempre crescente di persone.
Un volume semplici e di facile consultazione.
Numeri amici e siti internet dedicati al tema in appendice.
Una nuova collana “Primi Passi Fuori da...” chiara, pratica e autorevole.
L’Autore presenta la comunicazione soprattutto dal lato relazionale. E traccia un interessante iter formativo utile ad una auto-formazione di quanti desiderano migliorare i rapporti umani, i più variegati.
Un aspetto particolare nell’intento dell’autore è quello di considerare la comunicazione come servizio, perché ogni comunicazione si prefigge sempre uno scopo, magari inavvertito. La stessa comunicazione pubblicitaria, oltre al profitto economico, è anche un servizio informativo di ciò che esiste sul mercato e può interessare.
Fra i tanti argomenti trattati, quello dell’ascolto è ritenuto privilegiato per favorire una comunicazione spontanea e fiduciosa. Perciò,“ascoltare” più che “parlare” è basilare per ogni buona comunicazione.
Un capitolo è dedicato alla buona forma fisica per migliorare la comunicazione: igiene emotiva, alimentazione, igiene del sonno, capacità di riflessione. Un buon equilibrio psico-fisico facilita i rapporti comunicativi.
Punti forti
Saper ascoltare, comunicare anche col silenzio... attento e partecipativo. Comunicare è “servizio” nelle relazioni Una buona comunicazione ha bisogno anche di un buon equilibrio fisico.
Destinatari
Genitori, educatori, e chiunque è interessato a migliorare i rapporti con gli altri, anche nella coppia, tra genitori e figli, eccetera.
Autori Aurelio Romano, laurea in scienze biologiche, informatore scientifico del farmaco dal 1988 al 2009.Attività sospesa per malattia. Sposato, tre figli. Varie collaborazioni giornalistiche. Studio amatoriale di teologia, filosofia, psicologia. Svolgimento di Corsi parrocchiali di preparazione al matrimonio, intensa presenza su internet (blog, facebook) Pubblicazioni: in preparazione con Armando Editore un commento alla Fides et ratio.
Essere genitori è il mestiere più entusiasmante e più complicato al mondo. Ogni giorno i figli suscitano tante domande (perché si comporta così? sto facendo la cosa giusta? come posso aiutarlo?) e il senso di inadeguatezza è sempre in agguato. Ecco allora, come tempestivo aiuto, questo volume incentrato sul meccanismo "domanda essenziale - risposta esauriente" per genitori di figli da 0 a 16 anni. L'opera è suddivisa in sei sezioni (dalla prima infanzia all'adolescenza), e ogni sezione risponde a una quarantina di quesiti. Box di approfondimento, con informazioni dettagliate su problematiche specifiche o storie di padri e madri che hanno già superato determinati ostacoli, contribuiscono a tranquillizzare anche il genitore più ansioso. Prefazione di Tanya Byron.
Cosa accade dopo la firma di un trattato di pace? Come si può, senza dimenticare la terribile lezione della guerra, tornare a fidarsi degli ex nemici? Si può usare il carico emotivo del passato non per la vendetta, ma per risanare le relazioni tra i gruppi? I media, potenti strumenti di propaganda, hanno un loro ruolo anche nella costruzione della pace? Come narrare la guerra a chi è nato dopo? Il libro esplora il tentativo della ricerca psicosociale di vedere la riconciliazione non come negazione del conflitto, ma come opposizione all'idea che la violenza sia l'unica soluzione possibile.
Nonostante la crescita esponenziale del sapere scientifico la coscienza continua a essere una realtà elusiva e misteriosa. Con il termine coscienza si indica l'esperienza che facciamo del mondo attraverso noi stessi e di cui gli altri ci attribuiscono vari gradi di consapevolezza senso-percettiva e di controllo. Pur essendo noti alcuni dei meccanismi neurologici che la rendono possibile, la conoscenza di questi meccanismi rimane insufficiente inadeguata a comprendere la sfuggente natura psicologica della coscienza. Difficoltà che secondo molti studiosi è dovuta a un insuperabile problema epistemologico. Nel saggio "Il nostro inquilino segreto" sono raccolti i lavori di un gruppo internazionale, costituito da ricercatori e clinici, che si richiama all'opera di Julian Jaynes. Gli autori esplorano le differenti forme di cosa voglia dire 'essere coscienti', le identificano con i linguaggi usati e le azioni in cui siamo impegnati. Da ciò la pluralità delle possibili configurazioni della coscienza. Essa non è una 'cosa in sé', un oggetto psichico, ma il nome che diamo a una classe di 'operazioni' interattive. Tra cui, ad esempio, il riflesso delle relazioni che intratteniamo con noi stessi, con gli altri e il mondo. Il risultato di questo 'dialogo' sistemico contribuisce a costruire diversi modi di essere e di sentirsi coscienti.
L'adozione non è un'esperienza anomala da guardare con diffidenza, ma neppure una facile soluzione ai problemi di chi desidera un figlio o ha bisogno di genitori. Anna Oliverio Ferraris rifiuta ogni semplificazione e in questo libro suggerisce che l'adozione è un cammino, da percorrere con passione e pazienza, con rispetto e onestà. Ci aiuta a capire che le "diversità" che questa avventura porta con sé - famiglie fondate su una scelta e non sul sangue, culture e colori differenti, identità sepolte nel passato, ferite che nessuno può rimarginare - non vanno né negate né enfatizzate, ma vanno accettate per quello che sono, con tutta la serenità di cui siamo capaci.
Questo libro raccoglie alcune lezioni di training alla psicoterapia cognitiva post-razionalista svolte da Vittorio Guidano. Pertanto è un "manuale parlato", dettagliato e preciso, su "come si fa una psicoterapia" non persuasiva, costruita a partire dal punto di vista del soggetto. Questa modalità innovativa di psicoterapia si riflette anche nella conduzione del training, che procede nel suo accadere momento per momento, come un reportage dal vivo, tra i dubbi degli allievi e lo sforzo di chiarimento del maestro. Questo libro è anche la testimonianza del passaggio da una epistemologia razionalista, propria dell'approccio cognitivo-comportamentale, ad una epistemologia post-razionalista. Esso si traduce in un approccio terapeutico che oltrepassa i limiti della psicoanalisi, attenta ai resoconti del paziente, e quelli del comportamentismo attento a ciò che accade, costruendo un nuovo livello di conoscenza che emerge nell'interfaccia tra come il soggetto si racconta ciò che gli accade. Considerando come oggetto di ricerca "il primate parlante uomo", Guidano propone un modello etologico ed antropologico che parte da una psicopatologia esplicativa fino ad arrivare a nuovi punti di vista sull'essere umano normale dei nostri tempi. Da ultimo si ritrova qui l'aspetto più immediato ed affettivo di Vittorio Guidano che integra e completa quello più rigoroso delle sue opere teoriche.
Se avete bisogno di sentirvi indispensabili per le persone che amate e perfino per i semplici conoscenti, forse pensate che buttandovi nel fuoco per tutti, sarete più stimati e considerati. Ma il triste paradosso è che vi succede il contrario. Perché? Perché, anche se avete un cuore di farfalla, spesso vi sentite bruchi? Oppure perché il vostro destino sentimentale, o quello professionale, pur cambiando protagonisti, rispecchia sempre il medesimo copione? Ebbene, in questo libro troverete risposte alle domande che vi ponete quando il vostro altruismo in ogni cosa della vita non viene ripagato. Ma non soltanto: scoprirete come diventare sani egoisti per salvarvi dall'amore ragnatela, dalla coppia maionese e guardarvi dagli avari sentimentali: perché l'amore non è mai annullarsi e perdere se stessi. Nella seconda parte del libro, tre mosse di self-help e di manutenzione dell'anima vi aiuteranno a dare ali all'autostima, rivalutare i difetti, cogliere le possibilità ed essere, con un po' di prezioso sano egoismo, non il ciliegio più bello del giardino, ma il migliore che potreste diventare.
Nostalgia: uno stato d'animo e un'esperienza che tutte/i incontriamo nella nostra vicenda esistenziale, sia che riguardi il rimpianto per uno spazio lontano, sia che rievochi un tempo trascorso. Per trovare nella nostalgia uno strumento utile alla conoscenza di sé occorre però evitare il rischio di una narrazione univoca, incapace di dar conto della configurazione di quell'arcipelago di emozioni dentro cui si presenta l'emozione nostalgica, mettendo in figura la "compagna di viaggio" che meglio la caratterizza di volta in volta, sia essa la sofferenza o la speranza, la malinconia o la dolcezza, la consolazione o la paura? Nell'epoca in cui il mondo appare a disposizione di ogni viaggio e il ritorno nient'altro che un proseguimento di questo, la nostalgia si colora delle tinte del bisogno esistenziale verso un altrove indefinito, che spesso torna a coincidere col proprio centro svincolato da situazioni e relazioni che sentiamo insufficienti e, a volte, soffocanti. E in questo senso tanto più vere risuonano le parole di Borges: "Chi lascia la casa ha già fatto ritorno", in cui possiamo sentire quanto la nostalgia si configuri come un'emozione aperta, che affianca e stimola il viaggio di sola andata dell'esistere.
Il presente testo è parte di un progetto, in due volumi, che ha l’intento di presentare il contributo della «Logoterapia e Analisi Esistenziale» alla comunità scientifica psicoterapeutica. Esso raccoglie, innanzitutto, quanto scritto da Frankl e da coloro che successivamente si sono identificati significativamente nell’Analisi Esistenziale frankliana e lo sistematizza nella stesura di un modello clinico coerente e operativo, evidenziandone elementi di forza e peculiarità, accanto agli immancabili aspetti perfezionabili.
Questo primo volume contiene: la presentazione di Frankl come uomo e come scienziato e le origini del modello da lui fondato: l’Analisi Esistenziale (capitoli 1-3); la definizione del modello clinico della «Analisi Esistenziale e Logoterapia» (capitolo 4); una verifica dell’Analisi Esistenziale a partire dal conforto dei dati della ricerca sperimentale e dal confronto con i modelli psicoterapeutici contemporanei (capitoli 5-6).
Dopo aver evidenziato nel primo volume le caratteristiche peculiari dell’Analisi Esistenziale frankliana, in questo volume l’Autore si prefigge di valorizzare le acquisizioni proposte e testate dallo psichiatra viennese inserendole all’interno di un modello integrato che si fondi sull’ontologia dimensionale proposta da Frankl e si caratterizzi metodologicamente per un approccio clinico di tipo fenomenologico-esistenziale. Esso contiene: una collocazione dell’Analisi Esistenziale all’interno dell’attuale sviluppo del movimento d’integrazione, con particolare attenzione ad alcuni tra i più diffusi ed efficaci approcci integrati di psicoterapia (capitoli 7-8); la valorizzazione di quanto emerso nei precedenti capitoli e la proposta di linee operative verso la definizione di un modello clinico integrato a orientamento fenomenologico-esistenziale e del relativo percorso formativo in psicoterapia (capitoli 9-10).
Il metodo psicoanalitico delle libere associazioni è un metodo generale di investigazione dell'attività psichica umana. Elaborato a partire dal metodo catartico, esso si realizza in ambito clinico mediante regole tecniche finalizzate in parte a delimitare il contesto operativo, in parte a realizzare l'indagine vera e propria. Le libere associazioni consentono di osservare idee improvvise o in apparenza non pertinenti che affiorano alla coscienza dell'analizzando. E anche di osservare gli impedimenti sia al loro libero fluire sia alla loro comunicazione. Diventa allora importante creare le condizioni affinché l'impedimento sia individuato e isolato, riconosciuto per quello che è, un contenuto inconscio proveniente dalle acquisizioni personali del paziente, e infine interpretato e compreso. E tutto questo deve accadere nel corso del trattamento e deve essere analizzato cercando di non introdurre "materiale" dell'analista, cercando insomma di consentire al paziente di fare davvero esperienza di sé, del proprio mondo inconscio. Questo libro mostra come il metodo delle libere associazioni non solo informi la relazione paziente-analista, ma sia alla base del pensiero stesso della psicoanalisi. Mostra, inoltre, come debba essere applicato e in base a quali motivazioni, quali difficoltà comporti e quali illuminanti aperture consenta su se stessi.