
Maleducati. Trasgressivi. Immaturi. Le ricette salva figli sono ormai diventate argomento quotidiano di discussione e confronto fra genitori in crisi e insegnanti rinunciatari. C'è chi grida alla sconfitta dell'antiautoritarismo. Chi invoca un ritorno alla disciplina tra le mura domestiche. Chi accusa la scuola di aver abbandonato il suo ruolo pedagogico. Per Vittorino Andreoli, da sempre attento osservatore del disagio psicologico degli adolescenti e dei loro compagni più adulti, invece il fallimento educativo è un malessere profondo che riguarda tutti, genitori e no, e che può essere risolto solo con uno sforzo comune. Il primo sintomo va ricercato senz'altro nella morte della famiglia tradizionale. I bambini avrebbero bisogno di un'unica figura che si occupi di loro: la madre. L'aumento delle figure di riferimento - necessario, per molte ragioni, nella nostra società crea un disaccordo educativo, ed è la vera causa della loro inquietudine e disobbedienza. Cosa dovrebbero fare, allora, i genitori per far crescere meglio i loro figli? Dovrebbero ritrovare un punto d'unione con tutte le figure che li affiancano: i nonni, le babysitter, le insegnanti dei nidi e delle scuole per l'infanzia... Educare vuol dire trasformare un figlio in un uomo o una donna capaci a loro volta di diventare padri e madri. E per farlo dobbiamo tenere conto dei sentimenti che sono parte indispensabile di ogni processo di crescita.
Un vero e proprio "kit didattico" per insegnanti, psicologi e per i diversi attori del mondo della scuola che si trovano quotidianamente ad affrontare problematiche legate alla dispersione scolastica spesso di difficile soluzione. Il volume mette a disposizione del docente modelli epistemologici con cui valutare la complessità delle variabili in gioco al fine di superare in modo strategico le situazioni di stallo professionale. E insieme offre una metodologia operativa che lo accompagna nella messa in atto di interventi efficaci per prevenire o arginare aspetti di insuccesso scolastico di cui la dispersione è soltanto la punta dell'iceberg. La problematica della dispersione scolastica viene dunque inquadrata da un punto di vista teorico e applicativo, partendo da una lettura complessa e circolare del fenomeno in cui assumono particolare importanza variabili contestuali, culturali, aspetti motivazionali ed emotivo/relazionali. Il testo è suddiviso in due parti, una teorico-descrittiva, in cui il fenomeno della dispersione è presentato nella sua rilevanza nazionale ed internazionale e trattato all'interno della cornice della psicologia culturale e del costruzionismo sociale, ed un'altra pratico-applicativa, in cui sono fornite schede operative che consentono al lettore l'acquisizione di differenti metodologie, tese alla riduzione della dispersione scolastica, alla promozione del senso di appartenenza alla scuola e della motivazione allo studio.
La psicoterapia sistematica serve a scoprire le dinamiche nascoste che legano una persona alla propria famiglia, offrendole l'occasione di conoscere meglio la propria realtà e quella degli altri membri familiari e indicandole un modo più appropriato e soddisfacente di rapportarsi a loro. Queste dinamiche si possono esplorare con la rappresentazione delle costellazioni familiari. Esse sembrano provare che ogni famiglia, ogni stirpe, ha qualcosa come un proprio campo cosciente, con il quale si può entrare in contatto per avere informazioni importanti su ciò che disturba o favorisce l'equilibrio nelle relazioni intime.
"Il vuoto e il resto" raccoglie una serie di lezioni svolte da Massimo Recalcati" nel 1993-94 all'Università Statale di Milano nell'aula 211 presso la cattedra di Filosofia Morale allora presieduta da Franco Fergnani che fu uno dei primi maestri dello psicoanalista milanese. Un ventennio è trascorso da allora e il giovane Recalcati ha fatto la sua strada. La sua lettura di Lacan si è approfondita e ha recentemente assunto dimensioni tali da essere riconosciuta in Italia come una delle letture più originali e imprescindibili dell'opera dello psicoanalista francese. Nondimeno queste lezioni hanno costituito un suo primo e imprescindibile laboratorio teorico. La freschezza della parola orale e la sua vocazione didattica rendono questo libro una prima tappa storica della lettura recalcatiana di Lacan.
Il disturbo narcisistico di personalità è tra i più diffusi nella società contemporanea. Il mondo moderno, nel quale i bisogni individuali sono considerati di primaria importanza, incoraggia le persone a concentrarsi su se stesse. Anche la psicoterapia utilizzata per il trattamento del narcisismo è in realtà influenzata dagli stessi valori, e corre il rischio di rendere i pazienti peggiori invece che migliori. Questo libro, fondato sulla ricerca empirica nell'ambito della psicologia, della psichiatria e delle scienze sociali, mostra come evitare tale rischio, inducendo il paziente a guardare oltre se stesso e a radicare il proprio senso di sé nelle relazioni e negli impegni rivolti al mondo esterno.
Il volume affronta, in maniera essenziale ma senza rinunciare alla profondità della riflessione, la metodologia del lavoro in team nei servizi alla persona, finalizzata alla promozione integrale di quanti ne usufruiscono, nelle diverse condizioni ed età della vita. Il testo si suddivide in due parti. La prima propone un itinerario per maturare e consolidare uno stile di vita comunitario, irrinunciabile per impostare e realizzare un lavoro in team efficace. La seconda offre proficui spunti operativi concretizzabili nei vari servizi alla persona e nei diversi ambiti e relative intersezioni: educativo, scolastico, assistenziale, sociale e sanitario.
I fratelli, gli amici, i colleghi? Sono la linfa vitale della nostra quotidianità. Fonte di energia per affrontare le avversità e luogo di condivisione delle piccole e grandi gioie. Che tipo di legame affettivo esiste tra fratelli e tra amici? Come gestire questi rapporti? Con quali problematiche e con quali risorse? Per prendere in mano la nostra vita e dare pienezza alla nostra quotidianità.
Un amore che va oltre i legami di sangue e di amicizia. Un amore globale, che abbraccia tutti. Anche stimolato da internet e dai social network. Talvolta si scontra però con sentimenti di ostilità, egoismo, indifferenza. Come educarci allora a vivere questo sentimento? Attorno a questo interrogativo l'autrice traccia un itinerario psicologico di apprendimento.
Per te che vuoi saperne di più sui problemi di rapporto con il cibo e magari hai degli amici malati di anoressia o bulimia. Per affrontare il problema in modo corretto, senza paura, puntando a scoprire che cos'è la vera bellezza. Età di lettura: da 12 anni.
Il test Torre di Londra (TOL) valuta le abilità di decisione strategica e di problem solving in bambini dai 4 ai 13 anni. Si basa sull'utilizzo di uno strumento (contenuto nel cofanetto) costituito da tre pioli di diversa lunghezza, nei quali sono infilate tre biglie (una rossa, una verde e una blu): il soggetto deve spostare queste biglie in un certo numero di mosse in modo da ottenere la configurazione indicata dall'esaminatore. Il test, di cui in questo volume si propone la standardizzazione italiana, effettuata su un totale di 1.772 soggetti, è utile nei casi in cui si voglia valutare se il bambino possiede alcune funzioni esecutive, fondamentali tanto nella vita quotidiana, quanto in una serie di apprendimenti complessi (per esempio nella stesura del piano di esecuzione di un compito, nella soluzione di problemi matematici, ecc.). Grazie alla sua semplicità di applicazione e all'attendibilità della valutazione, il TOL è uno degli strumenti maggiormente utilizzati attualmente in vari contesti cImici e sperimentali. Al volume è allegato un CD-ROM che contiene copia degli allegati, dei protocolli stampabili e dei dati normativi, e due strumenti per la somministrazione del test.
La psicologia sociale è lo studio delle dimensioni sociali della mente umana, ossia le modalità di articolazione tra gli aspetti individuali della vita psicologica e il livello della vita sociale, inteso in termini di interazioni tra le persone, ma anche in termini più ampi di contesto socio-culturale: "scegliere come ambito della disciplina non uno dei livelli, bensì l'intersezione tra essi, significa non limitare la scelta degli oggetti di studio ad alcuni temi, ma piuttosto sforzarsi di elaborare un modello di interpretazione che, proprio in quanto tiene conto di entrambi i livelli, risulta applicabile ai fenomeni più diversi. Può così essere impostata in modo più produttivo anche la relazione tra le diverse discipline che si occupano del comportamento umano e in particolare tra psicologia generale, psicologia sociale e sociologia; la distinzione tra esse, infatti, non si pone in relazione ai temi trattati ma al tipo di approccio scelto per interpretare i fenomeni. Ad esempio, tematiche come la percezione, la memoria o le emozioni si possono considerare argomenti di stretta pertinenza della psicologia generale ma diventano oggetto della psicologia sociale quando se ne evidenzi il legame con i processi di interazione e con il contesto socio-culturale. Allo stesso modo, un fenomeno come le dinamiche di gruppo costituisce un tema di evidente interesse sociologico per tutto ciò che riguarda aspetti come l'interdipendenza e la differenziazione, i rapporti di potere...
Che essere genitori sia un vantaggio è un'asserzione che suscita stupore, insieme a curiosità. L'idea oggi prevalente è di segno opposto: essere genitori si configura come difficoltà, problema, fatica, peso. Invece si tratta di un vantaggio concreto, reale: il figlio è colui che "ri-eccita" nell'adulto la posizione del ricevente; è colui che - se ascoltato e osservato al di fuori di griglie o schemi - è suscettibile di interrogare rispetto alla propria vita adulta, apportando un beneficio reale in termini di utilità e convenienza. Il libro nasce da un'intensa attività di cura, di osservazione, di ascolto, di formazione con i genitori, ai quali l'autore ha voluto trasmettere il nucleo della sua esperienza di psicoanalista e di padre, ovvero che accettare la "sfida del figlio" è sempre vantaggioso.

