
Questo breve "manuale di sopravvivenza" si rivolge in particolar modo, ma non esclusivamente, ai giovani, a coloro che si affacciano nel grande mare delle relazioni interpersonali e affettive. Partendo dal presupposto che il sistema di attaccamento ha un'importanza cruciale nei rapporti tra le persone, soprattutto quando disfunzionale, il manuale intende fornire delle semplici "regole" per far sì che quel tipo di relazioni prenda la giusta direzione. In questo modo si evitano le connessioni in cui un bad boyfriend e una bad girlfriend distruggono progressivamente la base di affettività, inaridendo il rapporto. Il manuale è inoltre utile a tutti coloro che desiderano conoscere la natura del comportamento e attaccamento di ognuno di noi e quella del rispettivo partner; Dellacà insegna a esplorare le zone d'ombra del proprio stile di legame, come metterle in luce e farle diventare una risorsa per un profondo cambiamento interiore.
Il volume offre al lettore i contributi presentati in occasione del secondo seminario del progetto di ricerca “Giovani, affetti e identità”, un percorso che coinvolge, in un cammino triennale, tutte le Facoltà dell’Università Pontificia Salesiana.
Si pone in continuità con il primo volume: “La cultura affettiva. Cambiamenti e Sfide”, che ha fornito una panoramica introduttiva sulla cultura affettiva contemporanea sottolineandone le implicanze antropologiche, storiche e sociologiche.
I tre contributi presentati affrontano il tema della differenza sessuale secondo tre approcci disciplinari differenti: filosofico, teologico e psicologico.
“Ogni persona, luogo, idea ed evento fa parte dell’esperienza che ti serve per costruire i tuoi sogni. Dentro ogni crisi si nasconde una benedizione e dentro ogni ostacolo c’è un nuovo passo in avanti: si chiama Gratitudine!” Dr John Demartini
Il dr Demartini, uno dei maestri del grande bestseller di Rhonda Byrne The Secret e autore di numerosi libri tra i quali Come Diventare Dannatamente Ricchi ed Essere Beati (Essere Felici Edizioni), è un filosofo moderno. La sua conoscenza è il risultato di 34 anni di ricerca e di studio su più di 28.000 testi in oltre 270 discipline dalla psicologia alla filosofia, dalla metafisica alla teologia, dalla neurologia alla fisiologia, dalla fisica alla cosmologia.
Attraverso questo libro ci invita a sperimentare la forza del Gratitude Effect e così anche nuovi livelli di ispirazione, creatività e successo in una vita piena di significato e consapevolezza.
"Il dr John Demartini è una delle più grandi menti e uno dei più illuminati maestri sul pianeta, e la chiarezza dei suoi insegnamenti ispirerà milioni di persone". Rhonda Byrne, autrice e produttrice di The Secret.
La timidezza oggi non è di moda. L'essere timidi è ritenuto spesso uno svantaggio, persino una malattia, una paura di vivere, un sottrarsi alle competizioni. L'aggressività, il farsi largo non le appartengono, non contraddistinguono l'uomo e la donna sempre un po' in disparte, il cui ritrarsi è indizio di pacatezza e riserbo. Questo libro controcorrente non vuole dare consigli per superare un tratto così intensamente umano. Sta invece dalla parte di chi ancora arrossisce, e considera la timidezza una sensibilità da valorizzare, un intreccio di virtù - saper tacere, essere discreti - che si traducono in un modo più luminoso di stare al mondo.
Il libro, finora unico nel suo genere, raccoglie storie di donne consacrate che hanno subito un abuso sessuale in tempi diversi della loro vita da preti e consorelle di comunità. Ed è la testimonianza di come si possa riemergere dalle ferite e ricominciare a vivere. L'intento è anche di portare alla luce ciò che si trova in quest'angolo buio della realtà della Chiesa. «Il tono della presentazione delle storie delle donne consacrate è forte, la presa di posizione è molto chiara e drastica, e questo è comprensibile non solo perché l'autrice ha ascoltato e ha accompagnato le donne abusate che parlano della loro esperienza, ma anche perché questo testo vuole svegliare la coscienza e motivare a rompere il silenzio», scrive nella presentazione il gesuita Hans Zollner, preside dell'Istituto di Psicologia della Pontificia Università Gregoriana e membro della Pontificia commissione per la protezione dei minori. «I racconti riportati in questo libro e la descrizione del cammino di accompagnamento mettono in evidenza la complessità dei vari fattori che contribuiscono a infliggere ferite e a creare situazioni di enorme dolore e disperata solitudine».Tra le diverse prospettive di lettura se ne propongono due particolarmente importanti: quelle dell'integrazione e quelle delle domande pedagogiche che interpellano.
Per spiegare il comportamento quotidiano di individui e gruppi è indispensabile studiare il loro rapporto con molteplici forme di organizzazione. L'interazione in ambienti organizzati è una capacità fondamentale per i membri delle società complesse e un compito impegnativo dal punto di vista psicologico. In alcune attività organizzate, e segnatamente in quella lavorativa, sono investite risorse decisive per l'identità personale e sociale dell'individuo. Tra i primi ad occuparsi in Italia di queste problematiche, Marco Depolo traccia qui il bilancio di una disciplina di crescente rilevanza non solo in ambito psicologico: ad essa guardano infatti con interesse anche importanti settori della sociologia e dell'economia.
Molte persone, ogni giorno e a vari livelli, si pongono domande che hanno a che fare con il funzionamento delle organizzazioni. È possibile migliorare il funzionamento di un ufficio, di un reparto ospedaliero, di una squadra di montaggio? Può una determinata procedura burocratica essere più efficace? Come si ottengono migliori prestazioni da una unità di lavoro? Questa introduzione alla psicologia delle organizzazioni fornisce una risposta a tali quesiti, a partire dall'assunto che non si deve tanto studiare la singola organizzazione come entità, quanto analizzare i comportamenti che al suo interno hanno luogo. Individui e gruppi hanno infatti un'esistenza reale, fatta di interessi, preferenze, valori, scopi: dai loro rapporti si costruiscono i processi organizzativi concreti e quegli strani artefatti umani e tecnologici che chiamiamo appunto "organizzazioni".