
Un'elaborazione originale e stimolante dei concetti che formano la base dell'arte terapia. Prefazione di Sandro Spinsanti. Mentre le terapie mediche mirano alla salute, quelle creative hanno come obiettivo la salute in un senso più ampio. Il presente lavoro coniuga la vasta esperienza clinica dell'Autrice con gli studi e le riflessioni condotte nel corso del suo lavoro in diversi paesi. La metodologia dell'Autrice conduce ad una visione dell'arteterapia come disciplina autonoma; gli argomenti sono sviluppati con un linguaggio chiaro e sintetico e rimangono aperti ad ulteriori elaborazioni.
La psicolinguistica si è ormai solidamente affermata come settore di punta della psicologia. Questo volume illustra le teorie che negli ultimi decenni hanno spiegato il ruolo il ruolo del linguaggio all'interno dei sistemi di comunicazione, il modo in cui esso viene compreso e utilizzato tanto nei discorsi quotidiani quanto nella lettura e nella scrittura, le principali patologie che ne possono alterare l'elaborazione, il confine fra ciò che rende il linguaggio attributo specifico degli esseri umani e ciò che invece lo accomuna agli strumenti di comunicazione usati da altri sistemi o specie viventi. Il testo si rivolge a studenti di Psicologia, Lettere e filosofia, Scienze della Formazione, Scienze della Comunicazione e ai professionisti.
Un testo su come condurre gruppo extra-scolastico di preadolescenti e adolescenti.
Essere soli è diverso dallo stare da soli o dal sentirsi soli. Il dolore cronico della solitudine è una ferita lacerante che può alterare il nostro equilibrio fisiologico.
È un giogo che trasforma il bisogno insoddisfatto dell’altro in sensazioni, pensieri e comportamenti ostili. La solitudine non è una sensazione ineffabile, è qualcosa di ben radicato nella nostra biologia, che coinvolge il corpo in maniera totale, dalla circolazione del sangue alla trasmissione degli impulsi nervosi. Le immagini del cervello ottenute con le nuove tecniche di neurovisualizzazione mostrano che le sensazioni di emarginazione sociale e il dolore fisico condividono lo stesso meccanismo fisiologico. Ma per comprendere perché la solitudine ci fa soffrire bisogna scoprire il passaggio evolutivo dal gene egoista all’essere sociale. Perché Homo sapiens si è evoluto come specie superiore? John T. Cacioppo trova la soluzione nel «terzo adattamento»: i fattori decisivi del successo riproduttivo dell’uomo si fondano sull’empatia, sulla cooperazione e sui legami sociali. Privarsi dello scambio con gli altri provoca uno strappo nel tessuto genetico che si espande nel nostro essere fino a pervadere le emozioni.
In Solitudine, neuroscienze, genetica e psicologia evoluzionistica convergono, proponendo al lettore le acquisizioni più avanzate della ricerca per la diagnosi e la cura di una delle più diffuse malattie del nostro tempo.
Dopo aver letto questo libro nessuno vorrà essere solo. E non lo sarà.
Stephanie e John Cacioppo ipotizzano che il cervello sia il nostro principale organo sociale. Mostrano che la stessa relazione oggettiva può essere percepita come amichevole o minacciosa a seconda degli stati mentali degli individui coinvolti nell'interazione. Presentano esercizi e risultati basati sull'evidenza che i lettori possono mettere in pratica per comprendere meglio le radici neurali del cervello sociale e le implicazioni che un cervello sociale disfunzionale comporta per le capacità cognitive e per la salute. Le caratteristiche distintive del libro includono l'integrazione di studi sull'uomo e sugli animali, casi clinici ricavati dalla medicina, analisi multilivello di argomenti che spaziano dai geni alla società. Svelando nuove sfaccettature della ricerca sull'anatomia e sulla funzione del cervello sociale, il volume, vincitore del PROSE Award in Psychology and Applied Social Work (Association of American Publishers), amplia la visione scientifica sull'interazione umana nella società.
Questo libro nasce dalla constatazione che, nel mondo della scuola, si avverte sempre più l'esigenza di lavorare sulle diversità tra gli alunni, piuttosto che sulle analogie. Il volume ha un doppio intento: teorico ed applicativo. Il primo consiste nel fornire una rassegna delle principali teorie sugli stili cognitivi e di apprendimento, integrando le acquisizioni classiche con i dati della ricerca più recente. La parte applicativa riguarda il modo in cui gli aspetti teorici possono essere utilizzati a fini didattici: vengono forniti suggerimenti di intervento utili a coloro che vogliano lavorare sugli stili cognitivi, con particolare riferimento alla didattica metacognitiva, al fine di mettere in pratica i metodi che la ricerca fa ritenere più idonei.
Dopo 40 anni di pratica, l'autore dimostra che un vero lavoro di psicoanalisi e possibile ed efficace qualunque sia il ritmo e il setting delle sedute, la durata della cura o la natura dei disturbi. Perche gli psicoanalisti sono cosi restii a rivedere la loro pratica e a considerare l'evoluzione dei costumi? Perche restano abbarbicati al divano quando si rendono conto dell'impasse di certe cure? Che cosa possono proporre a quegli uomini e a quelle donne, sempre piu numerosi, la cui vita e fatta di sofferenza e di malessere? Dopo quarant'anni di pratica, Raymond Cahn dimostra, senza concessione alcuna, che un vero lavoro di psicoanalisi e possibile ed efficace qualunque sia il ritmo e il setting delle sedute, la durata della cura o la natura dei disturbi riscontrati. E se fosse per non aver osato adattare le regole della sua arte alla realta di oggi, che la psicoanalisi fa fatica a trovare il posto che le spetta?.
Schemi interpretativi della soggettivazione adolescenziale utili a sviluppare un piano adeguato di cura e le modalita dell'ascolto. Nell'adolescenza e la capacita o meno di sciogliere e riallacciare legami (gli stessi o altri, dello stesso tipo o di tipo diverso) che permette di veder chiaro nelle varie forme psicopatologiche e nelle conseguenze che esse potranno avere sull'organizzazione mentale ulteriore. La valutazione del successo o dell'insuccesso del processo di soggettivazione, in questa fase della vita, determina, caso per caso, la scelta del tipo di cura e delle modalita dell'ascolto, con tutte le varianti metapsicologiche che cio comporta. Questo vertice di osservazione permette allo psicoanalista di considerare il ruolo svolto rispettivamente dal determinato e dal casuale nell'organizzazione definitiva della mente e, soprattutto, la perdita dei punti di riferimento cui ci mette di fronte la societa moderna. "
Il mondo è pieno di introversi: li vediamo, anche se non li sentiamo. A volte ci disturbano, con la loro reticenza. Altre volte ci affaticano, perché cedono sempre il passo a noi. Altre volte ancora li apprezziamo, perché sembrano innocui. Sono almeno un terzo delle persone che conosciamo: sono quelli che preferiscono ascoltare, invece che parlare; che preferiscono leggere invece cha fare vita sociale; quelli che creano e inventano, ma che non ostentano la loro opinione. A molti di loro dobbiamo alcuni dei più grandi progressi dell'umanità: dalla teoria della gravità, all'invenzione del computer, da Harry Potter a Google. Ma come trovano spazio gli introversi in una società che sembra premiare solo le personalità estroverse, competitive ed egocentriche? Raccontando anni di esperienza come consulente e il suo passaggio da una timidezza riluttante a una timidezza orgogliosa, Susan Cain accende un riflettore sugli introversi che sono fra di noi, spiegandone la forza e il ruolo nella nostra società.