
La profonde e attualissime meditazioni di uno dei più famosi predicatori del Novecento, per essere nel mondo sacerdoti e fedeli innamorati di Cristo.
In questo libro l'autore riflette sulla povertà nel ministero e nella vita dei presbiteri diocesani a partire dal Decreto del Concilio Ecumenico Vaticano II Presbyterorum ordinis, per individuare che cosa significhi realmente per un ministro ordinato abbracciare oggi la povertà volontaria.
"Questo libro si basa, in gran parte, su ciò che ho potuto imparare da Jorge Bergoglio come educatore. L'insegnamento più profondo che ho imparato da lui è questo: è possibile 'formare in Cristo' il cuore di coloro che il Signore chiama."
Nelle 225 pagine di "Prete è bello", edito dalla Fondazione San Francesco di Sales, un ritratto dell'esperienza sacerdotale di don Luciano Monari. Ma "Se Gesù Cristo è grande, essere prete è bello, perché - scrive l'autore significa operare in persona Christi, donare alla gente le sue parole, permettere loro di sperimentare la sua azione di guarigione, di toccare la sua carne e fare così esperienza di salvezza. Fino a che Cristo e la Chiesa costituiscono, nella nostra coscienza, una presenza dominante, la vita nostra di preti diventa ricca di senso; ma se l'evidenza del valore di Cristo e della Chiesa si appanna, diventa - continua Monari - difficile surrogarla o puntellarla con qualcos'altro". Il testo è un omaggio, attraverso i suoi scritti e le sue riflessioni sulla figura del prete, a mons. Luciano Monari (Sassuolo, 28 marzo 1942) in questo 2015 denso per lui di anniversari particolari: ricorre infatti il 50º anniversario di ordinazione sacerdotale e il 20º di episcopato. Le pagine di "Prete è bello" non sono trattazioni scientifiche sulla teologia del ministero sacerdote; sono piuttosto contributi di carattere spirituale, finalizzati ad aiutare i sacerdoti a vivere secondo lo Spirito la loro vita e il loro ministero vincendo le delusioni e le stanchezze.
A conclusione dell'Anno della Vita Consacrata indetto da Papa Francesco, la Libreria Editrice Vaticana pubblica un volume che raccoglie 14 conversazioni con i superiori di diversi Istituti religiosi. Viaggio nella vita religiosa, del giornalista Riccardo Benotti, è un cammino tra i carismi della Chiesa alla scoperta di un mondo assai variegato. I superiori intervistati entrano nella loro vita privata e raccontano cosa significhi compiere una scelta definitiva come quella della consacrazione, confrontandosi con le difficoltà e le sfide del tempo presente. Nel dialogo franco con l'autore, non mancano i riferimenti a temi delicati - abusi, clericalismo, gestione del denaro, omosessualità tra i religiosi, crisi delle vocazioni, rapporto con l'islam, ruolo dei laici - o la riflessione su momenti storici importanti che gli Istituti stanno attraversando come nel caso dei Francescani. La prefazione del volume è scritta da fra Timothy Radcliffe, teologo inglese già maestro dell'Ordine dei Domenicani, apprezzato scrittore e conferenziere in tutto il mondo.
"I preti si rendono conto di aver bisogno di sapienza e di competenza perché le loro parole non siano solo una melassa di buon senso, le loro risposte alle domande che inquietano la gente in momenti drammatici della vita non siano luoghi comuni, la gestione delle comunità, delle riunioni, delle istituzioni di cui sono responsabili non siano procedure arbitrarie e istintive.Addirittura si va diffondendo la persuasione che i preti non abbiano bisogno solo di formazione permanente ma addirittura di una riforma del modo di essere preti inseriti in un presbiterio: un grazia spesso non adeguatamente riconosciuta, responsabilità e fatiche troppo spesso motivi di lamento e malumore.Dentro questa prospettiva, sono qui raccolti materiali diversi per sostenere la formazione del prete. Essa si fa nel ministero: è la pratica di esercizi di presbiterio che contiene la potenzialità di formare uomini di comunione pronti per la missione; è la relazione quotidiana con la gente che contiene una chiamata del Signore a crescere in santità, a praticare la misericordia; è l'esercizio della responsabilità e della corresponsabilità per la vita delle comunità e delle istituzioni che incrementa la competenza, la sapienza, la lungimiranza delle scelte." (Mario Delpini)
Documento della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica.
Documento della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica.
Libero adattamento in linguaggio corrente a cura di Massimiliano Taroni. Nell'anno 1911, il reverendo sacerdote Salvatore Gaeta di Napoli, apprezzato scrittore e predicatore, dava alle stampe la prima biografia storica di Santa Maria Cristina Brando. Questo sacerdote aveva conosciuto molto bene la fondatrice delle Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato e quindi la sua opera ci ha regalato di lei un ritratto straordinario, a pochi anni dalla sua morte. Era però necessaria una revisione del testo di Salvatore Gaeta per l'italiano usato, per renderlo di più facile comprensione in un linguaggio corrente, e una rielaborazione delle espressioni spirituali, restando assolutamente fedele a quanto riguarda la vita di questa grande Santa di Casoria.
Dopo le due lettere Rallegratevi e Scrutate continua - con la terza Lettera il percorso di riflessione sulla Vita consacrata, che si snoda sul fil rouge del libro del Cantico dei Cantici: "Portare lo sguardo nel profondo del nostro vivere, - si legge nell'introduzione - chiedere ragione del nostro pellegrinare alla ricerca di Dio, interrogare la dimensione contemplativa dei nostri giorni, per riconoscere il mistero di grazia che ci sostanzia, ci appassiona, ci trasfigura". All'inizio dell'Anno giubilare, il testo richiama ciascuno alla ricerca di Gesù, Volto della misericordia del Padre, e traccia un cammino da percorrere: "Ogni consacrata e ogni consacrato è chiamato a contemplare e testimoniare il volto di Dio come Colui che capisce e comprende le nostre debolezze (cf. Sal 102), per versare il balsamo della prossimità sulle ferite umane, contrastando il cinismo dell'indifferenza" (Contemplate, 59).
L'itinerario del libro, in sette capitoli, presenta un percorso a partire dal Concilio Vaticano II fino a Papa Francesco, per cogliere nel tempo le varie sfumature e accentuazioni della vita consacrata, fino ad evidenziare, proprio con Papa Francesco. lo specifico del valore "profetico" della testimonianza che la vita consacrata è chiamata a donare oggi alla Chiesa e al Mondo. All'interno di una strutturazione del discordo eminentemente biblica, l'Autore individua una efficace chiave di lettura dell'intera vicenda della vita consacrata nel suo essere una particolare e tipica "esegesi vivente della Parola di DIo", in grado di mostrare quanto sia grande e liberante il suo amore nei confronti di ogni persona.
Per le persone consacrate, in particolare per coloro che hanno responsabilità nell'ambito della formazione. Utili spunti e riflessioni per continuare, nelle Comunità religiose, l'esperienza dell'Anno della Vita Consacrata.