
È proprio vero che nella Bibbia Dio non ride mai? Per i padri del deserto e per la tradizione monastica il riso è da combattere in quanto caratteristica dello stolto e terribile vizio. Ecco un piccolo florilegio sul riso, una raccolta di brevissimi e "spassosi" testi di antichi autori cristiani che rivela come l'avversione per la risata fragorosa, la beffa, la smodata allegrezza, sia molto più sfumata e "possibilista" di quanto si pensi. A completare la piccola raccolta, un inedito di Efrem il Siro dal titolo "Sul fatto che non bisogna ridere" a cura di Lucio Coco, in cui a partire dalla critica di certi atteggiamenti scomposti e irriguardosi, come il riso, l'opuscolo offre al lettore un percorso di conversione.
A pochi mesi dal termine del Giubileo della Misericordia, il Cardinale Jorge Medina Estévez offre una solida visione teologica su questo tema. Tale tema è centrale nella Rivelazione cristiana e nel Vangelo ed è cuore pulsante del Pontificato di Papa Francesco. Il volume è disponibile anche in lingua spagnola.
Il presente volume contiene l’Istruzione Ad resurgendum cum Christo circa la sepoltura dei defunti e la conservazione delle ceneri in caso di cremazione, della Congregazione per la Dottrina della Fede (15 agosto2016). Il testo è preceduto da una Presentazione di S.E. mons. Luis Ladaria, S.I., Prefetto, che ne sottolinea sinteticamente i punti salienti.
Il documento è accompagnato da alcuni articoli di esperti (Serge Thomas Bonino, O.P., Bruno Esposito, O.P., Angel Rodríguez Luño, Antonio Miralles, Romano Penna), i quali portano la loro attenzione sui risvolti biblici, teologici, liturgici e pastorali connessi a tale Istruzione.
Con questo volume la Congregazione per la Dottrina della Fede ha inteso ribadire le ragioni dottrinali e pastorali per la preferenza della sepoltura dei defunti e ha emanato norme per quanto riguarda la conservazione delle ceneri in caso di cremazione.
Il volume contiene il testo della Lettera Placuit Deo ai vescovi della Chiesa cattolica su alcuni aspetti della salvezza cristiana (22 febbraio 2018) e una raccolta di commenti apparsi su L’Osservatore Romano nelle settimane successive alla sua pubblicazione. I commenti sono a firma di Antonio Pitta, José Granados D.C.J.M., Maurizio Gronchi, Achim Buckenmaier e Aimable Musoni S.D.B.; i loro contributi approfondiscono il significato della salvezza cristiana.
Una raccolta di riflessioni sul tema dell’anzianità tratte dalle esperienze personali, e non solo, del cardinale Jorge Medina Estévez. Destinato ad ogni tipo di lettore, questo piccolo volume, ricorda come l’anzianità sia sinonimo di saggezza. Sono presenti diversi esempi di senilità tratti dall’Antico e dal Nuovo Testamento e dei suggerimenti rivolti alle persone che circondano l’anziano. Contiene inoltre una Lettera di Papa Francesco sul ruolo degli anziani, «trasmettitori alle nuove generazioni degli insegnamenti indispensabili per lo sviluppo della loro vita».
Notizie sull'autore:
Jorge Card.Medina Estévez È nato il 23 dicembre 1926 a Santiago del Cile. È stato ordinato sacerdote il 12 giugno 1954. È stato professore di Teologia e perito del Concilio Vaticano II. Ha collaborato con vari Organismi della Curia Romana. Nominato Vescovo ausiliare di Rancagua, ha ricevuto l’Ordinazione episcopale da San Giovanni Paolo II il 6 gennaio 1985. Il 25 novembre 1987 venne nominato Vescovo di Rancagua e, il 16 aprile 1993, Vescovo di Valparaíso. Il 21 giugno 1996 Giovanni Paolo II lo ha nominato Pro-Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, divenendone Prefetto il 23 febbraio 1998, dopo la nomina a Cardinale. Dal 1° ottobre 2002 è Prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. La sua attività di scrittore è documentata da numerose pubblicazioni: libri, opuscoli ed articoli teologico-pastorali su temi ecclesiologici, di spiritualità e di diritto canonico. Attualmente risiede a Santiago del Cile e continua a prestare la sua attività in diverse opere apostoliche.
Che cos'è il sacramento della confessione? Come prepararsi a questa esperienza di fede? Con quali disposizioni riceverla? Il testo di Umberto Occhialini si propone di offrire risposte chiare e corrette, a partire dalla Sacra Scrittura e dalla tradizione della Chiesa. L'obiettivo dell'autore, attraverso un linguaggio semplice, è di riscoprire uno dei tesori più preziosi della vita cristiana.
Siamo in crisi e da ogni parte s’invoca la crescita. «Non abbiamo ancora imparato la lezione», scrive l’A., per il quale crescita economica non è affatto sinonimo di sviluppo.
Lo sviluppo umano è un processo ben diverso dall’aumento del Pil. Di più: non può avvenire senza l’etica. L’A. dimostra che l’etica non solo non è una pastoia per lo sviluppo, ma è anzi la condizione perché esso sia possibile, autentico, duraturo e per tutti.
Il cardinale Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga è arcivescovo di Tegucigalpa e presidente della Conferenza episcopale dell’Honduras; dal 2007 è presidente di Caritas Internationalis. È il coordinatore del «Gruppo degli otto»: i cardinali scelti da papa Francesco per studiare la riforma della curia romana. Prima riunione del «Gruppo» 1-2-3 ottobre.
Stefano Zamagni, professore universitario a Bologna e promotore dell’«economia civile», è stato presidente dell’Agenzia per il Terzo settore. Ha collaborato con Benedetto XVI nell’estensione dell’enciclica Caritas in veritate.
Entro il 2025, il 75% dei cattolici nel mondo sarà non-europeo. La nuova chiesa globale avrà il suo baricentro in America Latina, Asia e Africa. Cosa comporta questa nuova geografia del cristianesimo? Proprio mentre il "romano" pontefice viene "dalla fine del mondo", l'autore indaga le metamorfosi in atto nella comunità globale dei credenti. Si scopre così che dalle "periferie" può arrivare nuova linfa a un cristianesimo spesso stanco. Il Sud del mondo sarà protagonista di una rinnovata Pentecoste, su scala planetaria.
Riscaldamento globale, inquinamento planetario, sfruttamento economico... Oggi più che mai il nostro pianeta è sull'orlo della sparizione per un modello di economia e sviluppo ormai insostenibile per gli equilibri ambientali. L'autore elabora in breve una "eco-teologia della liberazione" basata su un nuovo rapporto tra umanità e natura in cui il rispetto, e non più il dominio, sia l'elemento centrale.