
Una cristologia contemporanea che e un tentativo di discernere il volto umano di Dio.
L’opera in due volumi Etica cristiana nella società moderna introduce in maniera comprensibile nelle problematiche che oggi sono dibattute nella teologia morale, e presenta, discutendole, le risposte che l’etica cristiana cerca di dare. Si tratta soprattutto di mettere in luce ciò che la fede ha da dire in merito e di inserirlo nel contesto della molteplice e pluralistica vita moderna.
Il primo volume si occupa dei Fondamenti teologici di un’etica oggi valida, e cioè dell’etica della Bibbia, della competenza morale della coscienza, dell’importanza e dei limiti delle norme cristiane, delle possibilità di affrontare in maniera ragionevole e liberante l’esperienza della colpa.
Il secondo volume è dedicato agli Ambiti della vita.
Un testo di teologia morale, per la lettura e per la scuola, documentato, essenziale e aggiornato nei contenuti.
Questo non è il consueto trattato sui rapporti fra "scienza e fede". Qui uomini di scienza, che sono al tempo stesso uomini di fede, raccontano la loro esperienza umana e credente, in modo naturale e sorprendente al tempo stesso, e mostrano quanto le domande e gli apporti della scienza siano preziosi per il pensare teologico e per l'azione pastorale. Perché i benefici del progresso scientifico non siano riservati a pochi e privilegiati "addetti ai lavori", ma contribuiscano a una comprensione integrale dell'uomo e del suo posto nell'universo.
È meraviglioso il posto d'onore che oggi occupa la Bibbia nella vita concreta dei cattolici. Ormai da decenni, non sono più appannaggio del solo mondo riformato la lettura della Bibbia e la sua frequentazione, anche quotidiana: catechesi, liturgia, spiritualità, preghiera (personale o comunitaria) sono sostanziate di riferimenti alla Scrittura. Più che mai, quindi, è necessario chiarire l'accesso ai testi sacri, per inquadrare la logica in cui si inserisce la lettura credente. Non si sente troppo spesso dire - il che è falso - che il cristianesimo è una «religione del Libro»? Non si rischia forse di limitarsi a una semplicistica «verniciatura biblica» delle nostre prassi consolidate? Yves-Marie Blanchard disegna qui i tratti caratteristici dell'insieme biblico, stabilendone il legame con il cuore del mistero cristiano: la connessione diretta con la rivelazione, il canone dei testi, il rapporto tra i due Testamenti, la pluralità di lingue, lo stile di scrittura...
QUESTO LIBRO RACCOGLIE GLI ATTI DEL COLLOQUIO DI TEOLOGIA MORALE SVOLTOSI A ROMA PRESSO LA PONTIFICIA UNIVERSITA LATERANENSE NEL NOVEMBRE 2000. Verita e liberta... O si coniugano insieme o insieme miseramente periscono. Approfondire questa affermazione della piu`recente enciclica del santo padre e`stato il compito del terzo colloquio di teologia morale svoltosi a roma, presso la pontificia universita lateranense nei giorni 24-25 novembre 2000. Il colloquio e`stato organizzato dall'area internazion ale di ricerca sullo statuto della teologia morale fondamentale presso il pontificio istituto giovanni paolo ii. L'oper a si articola in due parti: nella prima sono presentati gli studi preparati dai relatori e che hanno costituito la base su cui si e`sviluppato il dialogo; nella seconda sono raccolti i contributi nei quali alcuni degli esperti partecipanti hanno sviluppato i loro interv"
APPUNTI DI TEOLOGIA SPIRITUALE COME RIFLESSIONE SISTEMATICA SULLA FEDE VISSUTA. Il volume vuole cogliere, nel nostro oggi, la dinamica della vita spirituale fino al suo ultimo traguardo. Dopo alcune premesse riguardanti la teologia spirituale come disciplina teologica, ed il tema della santita, il lavoro si articola in due momenti: la nostra corrispondenza intelligente e libera" alla grazia, e la condiscendente azione divina che tramite le "notti"della vita vuole renderci "dio per partecipazione", aprendo il nostro cuore all'amore del prossimo ed alla costruzione di un mondo piu`um"
La morte improvvisa di Vladimír Boublík avvenuta prematuramente nel 1974 non fu l'ultima parola, neppure per la sua eredità teologica. Già due anni dopo la sua morte, per la solerte sollecitudine del prof. Alessandro Maria Galuzzi (che fu anch'egli Decano della Facoltà di Teologia della Lateranense dal 1984 al 1988) vennero pubblicati cinque scritti inediti di Boublík in un libro dal titolo "Il mistero della salvezza. Saggi teologici", PUL, Roma 1976. Ultimamente sono stati scoperti altri scritti inediti e incompiuti di Boublík che per la prima volta (almeno in lingua italiana) vengono presentati in questo volume postumo: "Alla ricerca di Gesù di Nazareth" e "La storia della salvezza". Il primo saggio appare come un testo già ben congeniato anche nell'apparato critico e rilancia alcune proposte che già si trovavano nei suoi scritti. Erano passati solo pochi anni dalla chiusura del Vaticano II, eppure Boublík già aveva assorbito e recepito i temi centrali della Rivelazione come storia e del dramma dell'uomo alla ricerca della verità che è Cristo. E tutto questo nella preoccupazione che la salvezza in Cristo possa giungere ad ogni creatura sulla faccia della terra. Il secondo saggio, "La storia della salvezza", letto con gli occhi di oggi, appare quasi scontato, ma le cose non stavano così nel momento in cui fu redatto. La novità consistette nel manifestare una sensibilità storica nel considerare la Rivelazione in Cristo e nello Spirito e più in generale nel fare della storia salvifica l'asse portante per ripensare tutta la teologia fondamentale e la dogmatica.
Il volume è contestualizzato dalla Prefaione del curatore Nicola Ciola che tratteggia la figura di Boublik come "teologo post-conciliare venuto dall'est" e dalla Postfazione di Giuseppe Lorizio che fa risaltare tutta la fecondità del pensiero di Boublik fino ad oggi, per la specializzazione in Teologia Fondamentale della Facoltà di Teologia della PUL e non solo. Il rapporto virtuoso tra l'esperienza di vita drammatica e la teologia di Vladimir Boublik, è stato ricostruito magistralmente da un saggio introduttivo di Karel Skalicky, che di Buoblik fu l'immediato successore sulla medesima cattedra di Teologia Fondamentale.
Questo volume – ora riproposto – costituisce ormai un classico della spiritualità, fondata sui seguenti cardini:
a) la seconda conversione
b) la custodia del cuore
c) la critica dell’azione
d) la guida dello Spirito Santo, cioè la dottrina dei doni dello Spirito Santo.
«La Dottrina spirituale s’apre con la constatazione psicologicamente profonda e detta con totale semplicità e forza che ha il sapore di quei pensieri che qualche decina d’anni appresso scriverà Blaise Pascal. “Portiamo nel cuore un vuoto che tutte le creature insieme non sapranno mai riempire. Dio solo lo può colmare di se stesso…”. Queste parole definiscono la legge che governa tutta la vicenda dell’umana felicità e infelicità, ci spiegano tutta la storia intima delle illusioni e delusioni, degli smarrimenti e ritorni degli uomini» (Giovanni Colombo).
«Il tema del ministero sacerdotale è stato sempre attuale nella Chiesa, ma oggi lo è in modo particolare. Situazioni nuove hanno gettato un'ombra dolorosa sul sacerdozio cattolico, ponendo all'intera comunità ecclesiale una sfida molto impegnativa. In questo contesto è urgente dedicare una rinnovata attenzione alla formazione dei candidati al sacerdozio, non solo dal punto di vista spirituale, ma anche da quello umano. È necessario incoraggiare tutta la comunità cristiana a ritrovare il giusto sguardo di attenzione e di amore per i suoi sacerdoti. Proprio per questo non solo la Scrittura, ma anche i Padri della Chiesa continuano ad essere una fonte di ispirazione» (dalla Presentazione di p. Federico Lombardi S.I.). Nasce così questo libro, offerto alla lettura di sacerdoti e laici, perché tutti conoscano meglio il dono di Dio.
Raccogliendo una feconda intuizione di Basilio di Cesarea, questo studio elabora e propone il "paradigma della sintassi" come concetto chiave d'interpretazione della dottrina trinitaria. Alla luce di questa proposta, si apre un'originale possibilità di dar ragione del mistero dell'unità e della pluralità trinitaria, garantendo simultaneamente la consustanzialità delle tre persone divine e la taxis delle loro relazioni. A partire da questa syntaxis trinitaria, l'autore riesce anche a reinterpretare alcune delle polarità paradossali che attraversano la fede, secondo una logica delle "relazioni asimmetriche" ispirata a quelle intratrinitarie. Si addita così, per la riflessione teologica nel suo insieme, una via feconda che colloca la dottrina trinitaria al cuore della grammatica della fede.
Al furore iconoclasta del cosiddetto Nuovo Ateismo, che vede nella scienza la sua più potente alleata in una moderna crociata contro Dio, Amir Aczel ribatte che una sobria disamina delle più prestigiose teorie, dal Big Bang ai quanti, dalla relatività alla sintesi tra evoluzione e genetica, per non dire delle escursioni della matematica nel campo dell'infinito, porta a conclusioni di tutt'altro segno: il pensiero scientifico né dimostra l'esistenza di una qualche divinità né la confuta. Il che lascia aperta la questione della complessa relazione tra fede religiosa e ragione scientifica, in un clima di mutuo rispetto e tolleranza. C'è ancora spazio, dunque, per l'interrogazione a un tempo filosofica e teologica sul creatore del mondo. Quella che invece appare desueta e dannosa è ogni pretesa neo-fondamentalistica, compresa quella di un ateismo non meno perentorio e dogmatico dell'interpretazione letterale di qualsiasi rivelazione.
Scritto in base ad una solida competenza scientifica, ma con stile accessibile anche al grande pubblico, questo libro ha il pregio di proporre una visione della liturgia che, senza omettere numerosi dati biblici, patristici e storici, viene operata principalmente in prospettiva teologica. L'esperienza odierna insegna che sacerdoti, religiosi, seminaristi e laici sono alla ricerca ansiosa di una solida comprensione teologica della liturgia, quale l'autore offre in queste pagine, che rappresenti il fondamento su cui sviluppare una prassi celebrativa più consona ai sacri misteri, nonché un antidoto al tanto mal praticato "adattamento pastorale" della liturgia, che si è ampiamente diffuso negli ultimi decenni. Tutto ciò viene qui sviluppato secondo quella "ermeneutica della continuità" che Papa Benedetto XVI sta additando ai teologi quale loro compito urgente in questa nostra epoca.