
Solo un nuovo Concilio, al quale per la prima volta nella storia partecipino uomini e donne, potrà dirimere il contrasto sorto nella Chiesa romana dopo che Francesco, con la sua esortazione Amoris laetitia, ha fatto balenare la possibilità che persone divorziate e risposate civilmente ricevano l’Eucaristia. Infatti, seguendo il papa gaucho, la maggioranza dei cardinali e dei vescovi ritiene che per ragioni pastorali, dopo discernimento e caso per caso, sia possibile quella scelta; ma una minoranza di prelati la considera “eretica”. A occhi profani, una disputa incomprensibile; ma non è così per una Chiesa che nel mondo ha 1,3 miliardi di fedeli. E nella quale tutto, ora, può accadere.
Rivista semestrale dell’Istituto Teologico Marchigiano
e dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose marchigiano “Redemptoris Mater”
La presente versione rinnovata della rivista «Sacramentaria & Scienze religiose», che raccoglie le ricerche dell’Istituto Teologico Marchigiano e dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose marchigiano, persegue l’impegno ad offrire ai lettori una riflessione accurata sulle molteplici sfaccettature del Mistero di Dio e dell’uomo in chiave liturgico-sacramentale. La nuova veste grafica accompagna lo sviluppo di contenuti tematici che saranno elaborati di volta in volta nella sezione dedicata alla “sacramentaria”, lasciando invece che nella sezione dedicata alle “scienze religiose” convergano contributi provenienti dalle molteplici discipline del sapere correlate tra loro nell’intento di pervenire sempre più a quella interdisciplinarità che è presupposto ineludibile sia dell’unità del sapere sia di una visione della realtà che giunga ad una vera e propria Weltanschauung cristiana.
Indice: SEZIONE “SACRAMENTARIA” G. Frulla: Educare le nuove generazioni alla sequela dei precetti, sul fondamento della Torah e nel rispetto della memoria. Le basi della formazione dei giovani nell’Ebraismo • D. Cogoni: L’eredità spirituale di santa Elisabetta Catez. Vita sacramentale e discernimento vocazionale nell’orizzonte della fede trinitaria • L. M. Lorenzetti: La Vita in Cristo di san Giuseppe da Copertino: virtù, discernimento spirituale, Eucaristia • D. Barazzoni: Esame di coscienza, discernimento e sacramento della penitenza nella vita del giovane
SEZIONE “SCIENZE RELIGIOSE” V. De Marco: Sacramentalità del corpo e poesia. Corporeità, spiritualità, vocazione nell’opera poetica di Karol Wojtyła • S. Mosciatti: Empatia e comunicazione digitale. Un contributo
per discernere i tempi dei social • C. Sabbatini: 2Re 4,8-37. Eliseo e la Sunammita. “La potenza è nulla senza controllo”
SEZIONE “EVENTI”
C. Betschart: Entrare in sé per uscire da sé? L’interiorità relaziona- le in prospettiva carmelitana
Un nuovo manuale di teologia sacramentaria, caratterizzato da una prospettiva specifica: quella liturgico-esistenziale, per riscoprire la liturgia attraverso il sacramento e il sacramento attraverso la liturgia, come una realtà dinamica, e comprendere la lex orandi come quel terreno fertile in cui la lex credendi possa crescere in modo fruttuoso, per una rinnovata lex vivendi.
Ezio Casella è docente di liturgia e teologia sacramentaria presso la Pontificia Università Antonianum di Roma e l’Istituto Teologico di Assisi.
In questo piccolo, bellissimo libro, Marie-Vincent Bernadot O.P., commentando molti passi del Nuovo Testamento, spiega come l´aspetto principale dell´Eucaristia sia il processo con cui Cristo, presente nel pane e nel vino consacrati, ci assimila a Sé: si unisce a noi in modo intimo e permanente con la sua vita, le sue azioni, il suo mistero. ?Un vero capolavoro.
Marie-Vincent Bernadot - Nacque il 14 giugno 1883 nei pressi di Montauban a 50 km a nord di Tolosa. Dopo essere diventato sacerdote nel 1906, e vicario della sua diocesi, nel 1912 a ventinove anni chiese di entrare nell’Ordine dei Predicatori attratto soprattutto dalla vita contemplativa. Entrò nel noviziato del Convento di San Domenico di Fiesole e poi proseguì i suoi studi teologici a Roma presso l’Angelicum. Ritornato in Francia fu assegnato al Convento di Saint-Maximin in Provenza, di cui fu più volte priore. Durante questi suoi primi anni di vita religiosa, grazie all’aiuto finanziario di alcuni laici domenicani, pubblicò due dei suoi più famosi libri: Dall’Eucaristia alla Trinità e L’Ordine dei Frati Predicatori. Il notevole successo di questi due libri e la triste constatazione della rapida diffusione delle dottrine materialiste e anticristiane spinsero Bernadot a impegnarsi in un’impresa molto più ampia e durevole, la pubblicazione della rivista La Vie Spirituelle e successivamente di un’altra rivista La Vie Intellectuelle. L’11 ottobre 1929 apre alla periferia di Parigi la casa editrice Les Editions du Cerf, che ben presto diventerà la maggiore casa editrice cattolica francofona. Morì il 25 giugno 1941.
Molte tra le persone che collaborarono strettamente con padre Bernadot ammiravano in lui non solo il profondo spirito di preghiera e lo slancio apostolico, ma anche la sua tenacia, la sua perseveranza, per non parlare della sua natura sognatrice, della sua caparbietà e della sua audacia, che, se anche a uno sguardo puramente umano potevano sembrare manifestazioni di incoscienza un po’ infantile, si rivelarono invece con il passare del tempo delle straordinarie qualità messe a servizio di Dio e della sua Chiesa.
Davvero qualcuno ha sottoposto Gesù di Nazaret ad un check-up clinico? Negli ultimi anni, cinque miracoli eucaristici sono stati oggetto di sofisticate indagini scientifiche. Le migliori tecnologie, proprio quelle che vediamo usare nei telefilm di medicina legale, sono state applicate, come in una scena del crimine, su ostie consacrate che apparentemente hanno sanguinato. Che cosa emerge dalle analisi cliniche, dai test di laboratorio, dalle indagini istologiche e genetiche di questi tessuti inspiegabili e misteriosi? Un medico ci guida e ci svela, evento dopo evento, un pattern che si ripete con rassicurante o sconvolgente puntualità. Per la prima volta nella storia della cristianità, i miracoli eucaristici possono parlare con il linguaggio asettico e insieme autorevole della scienza... E che cosa dicono all'uomo contemporaneo? Vedremo descrivere tessuti umani incredibilmente ancora vivi al momento del prelievo: miocardio e sangue agonizzanti per i quali si potrà formulare una precisa diagnosi. Vedremo ripresentarsi lo stesso gruppo sanguigno, fino a costituire una imbarazzante e sempre meno espugnabile fortezza statistica. Analizzeremo il bizzarro, sfuggente, ma anche razionale comportamento del DNA più ricercato del mondo.
La crisi del matrimonio è evidente in tutti i Paesi occidentali. Il volume - che si compone di un saggio d'apertura, di una sezione antologica e di schede didattiche - affronta il tema facendo leva sulla "totalità" come sentimento tipico provato da chi ama. In tal senso, l'indissolubilità matrimoniale non è un ostacolo, ma un sostegno per far sì che il sogno d'amore possa concretamente incarnarsi. La questione è soprattutto pedagogica, in quanto per essere motivati ad affrontare la sfida del matrimonio occorre una educazione al riconoscimento della grandezza dell'amore umano. Il testo vuole essere uno strumento in vista di questo scopo, a disposizione di docenti, studenti ed educatori, religiosi e laici.
Il vincolo coniugale, studiato nel complesso dell'«edificio» sacramentale, presenta delle caratteristiche particolari. Mentre alcuni sacramenti generano un carattere, che lega il soggetto in maniera indissolubile al Corpo di Cristo e lo proietta all'incontro escatologico, il vincolo matrimoniale genera secondo alcuni teologi un «quasi-carattere», in quanto apporta una quasi-consacrazione, anche se non una trasformazione escatologica, che va al di là della morte. Il matrimonio richiama alle realtà di questo mondo creato, facendo sì che gli sposi, vincolati fino alla morte, entrino nello stesso cammino di Cristo Sposo con la Chiesa Sposa, conducendo tutta la realtà creata verso la trasformazione in Cristo.
Questo volumetto nasce dalla condivisione di un disagio, di un desiderio che si fa bisogno, di alcuni credenti che sono parte del popolo di Dio e che, al di là delle questioni teologiche, delle remore storiche e delle pratiche confessionali, si domandano se non sia giunto il tempo di sorvolare sulle differenze tra cattolici e protestanti e fare memoria di Gesù tutti assieme nello stesso luogo, spezzando la Parola, condividendo il pane e bevendo allo stesso calice. Questa speranza, questo desiderio, questo bisogno animano le riflessioni che si sono fatte nei vari incontri e conversazioni di scambio tenute in più riprese e occasioni e che ora confluiscono in queste pagine.
L'immagine di Cristo risorto che si abbassa per rialzare Adamo ed Eva evoca la grazia pasquale che va incontro alla coppia umana raggiungendola fin nel profondo dei suoi abissi. I racconti evangelici della risurrezione mostrano che l'esperienza del mistero pasquale riveste spesso la torma primigenia di una delusione o di una morte a se stessi, attraverso il distacco dalle proiezioni, dalle aspettative umane o dalla propria immagine idealizzata, per diventare, successivamente, il luogo dell'accesso alla rivelazione del Mistero della salvezza e alla confessione pasquale. Questa avventura interiore, spesso descritta dai mistici come l'esperienza della notte oscura, si ricollega all'esperienza di una determinata notte dell'esistenza coniugale, da cui scaturisce una chiamata alla fede e alla salvezza. L'esistenza di ogni battezzato, qualunque sia il suo stato di vita, è immersione pasquale nella morte e risurrezione di Cristo. La forma pasquale del matrimonio cristiano si impernia nell'indissolubilità dell'una caro, ossia nel dono totale di sé nella carne, che è partecipazione reale all'amore di Cristo per la sua Chiesa: morte a se stessi che diventa morte per l'altro in Cristo e sorgente feconda della vita del Risorto.
All'indomani dell'uscita di Humanae vitae (1968), l'ultima enciclica scritta da Paolo VI, il professor Joseph Ratzinger (futuro Benedetto XVI) pubblica un articolo sulla "Teologia del matrimonio" (1969). Il testo di Ratzinger, puntuale e illuminante, rappresenta uno dei contributi più interessanti per un'autentica lettura teologica del matrimonio. Evidenziando i limiti di una comprensione che si basa esclusivamente sulla natura e sulla legge naturale, il prof. Ratzinger sottolinea l'importanza di collocare il matrimonio cristiano nell'orizzonte della fede: là dove il cristiano si riconosce sempre simul iustus et peccator.
Riflettendo sul mistero dell'amore tra l'uomo e la donna e sulla corporeità umana alla luce del concetto orientale della divinizzazione, Pavel Florenskij invita a ripensare la trattazione morale della sessualità, secondo punti profetici che ritroveremo soltanto dal Concilio Vaticano II in poi.
Dio chiama l’uomo e la donna a un’esperienza di amore, di donazione totale di se stessi. La Chiesa propone questa rivelazione sulla persona umana e sul senso dell’esistenza. Questo significa “Vangelo della famiglia”. Ma è ancora una bella e gioiosa notizia quello che la Chiesa annuncia sul matrimonio e la famiglia? La Chiesa, con la sua riflessione teologica e l’azione pastorale, come può confrontarsi con teorie e prassi che propongono una visione diversa dell’uomo, del matrimonio e della famiglia?
Questo testo tenta di rispondere a questi interrogativi attraverso alcuni contributi di relatori noti e apprezzati per competenza teologica ed esperienza pastorale.
Il matrimonio/famiglia è una realtà iscritta profondamente nella natura dell’essere umano: è anzitutto un dono consegnato da Dio all’uomo e alla donna, quale immagine dell’amore trinitario. Nonostante le fragilità umane, questo dono risplende alla luce della rivelazione divina come bellezza dell’amore divino, perché con il sacramento del matrimonio è elevato dalla grazia che Gesù Cristo dona alla sua Chiesa, sua sposa.