
Il concilio Vaticano II (1962-1965) ha prodotto sedici documenti: quattro "costituzioni" - Sacrosanctum concilium, Lumen gentium, Dei Verbum, Gaudium et spes - seguite da nove "decreti" e da tre "dichiarazioni". La Dei Verbum occupa il vertice della piramide perché il ritorno alle sorgenti, cioè la Sacra Scrittura, è fondamentale per comprendere tutti i documenti conciliari. La Lumen gentium contiene le indicazioni indispensabili alla comprensione della natura della Chiesa, una natura che non può in alcun modo prescindere dalla riforma liturgica codificata nella Sacrosanctum concilium. Nella Gaudium et spes sono invece indicati i criteri per cogliere le trasformazioni della società moderna e il nuovo atteggiamento che la Chiesa intende assumere per svolgere la sua missione nel mondo contemporaneo.
Descrizione dell'opera
In che cosa credono i cristiani? Qual è il «contenuto» autentico della fede e come si può distinguere da ciò che non è essenziale?
Queste domande vengono poste da molti non credenti, ma anche da uomini di Chiesa preoccupati del «deposito da custodire» e della «sana dottrina», gli uni e gli altri alla ricerca di una solida e comprensibile trattazione, di un inventario chiaro e completo degli «strumenti» della fede e delle «verità da credere».
È ciò che propone il teologo Rey-Mermet nei primi tre volumi - qui riuniti per la prima volta - di una delle sue opere più importanti, pubblicata in Francia tra la metà degli anni Settanta e la metà degli anni Ottanta del '900 e divenuta anche in Italia una specie di classico.
La fede del Simbolo apostolico, quella celebrata nei sacramenti e quella riproposta dal concilio Vaticano II costituiscono i tre pilastri di una riflessione che assume come presupposto la convinzione che «la fede non è tanto un fascio di credenze, quanto un legame personale e vitale con Gesù Cristo» che chiede di riformulare la domanda: quale buona notizia bisogna vivere? Quale vangelo bisogna gridare dai tetti agli uomini d'oggi?
Sommario
I PARTE. Introduzione. 1. Io credo in Dio. 2. Padre onnipotente. 3. Creatore del cielo e della terra. 4. E in Gesù Cristo. 5. Suo unico Figlio. 6. Nostro Signore. 7. Fu concepito di Spirito santo. 8. Nacque da Maria vergine. 9. Patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso. 10. Morì e fu sepolto. 11. Discese agli inferi. 2. Il terzo giorno risuscitò da morte. 13. Salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente. 14. Da dove verrà a giudicare i vivi e i morti. 15. Credo nello Spirito santo. 16. La santa chiesa cattolica. 17. La comunione dei santi. 18. La remissione dei peccati. 19. La risurrezione della carne. 20. La vita eterna. Amen! II PARTE. Prologo: Oggi i sacramenti? 1. Le fonti dei sacramenti. 2. La chiesa e i suoi sacramenti. 3. Il sacramento del battesimo. 4. La confermazione del battesimo. 5. Le tappe dell'iniziazione. 6. L'eucaristia: i simboli. 7. L'eucaristia: le preparazioni. 8. L'eucaristia: il compimento. 9. La celebrazione dell'eucaristia. 10. Il sacramento della risurrezione. 11. Il sacerdozio cristiano. 12. Il sacramento dell'ordine. 13. Il sacramento della riconciliazione. 14. Celebrare la riconciliazione. 15. Il sacramento dei malati. 16. Il sacramento del matrimonio. 17. Celibato e consacrazione. 18. Gli ultimi sacramenti. 19. La preghiera dei cristiani. 20. Pregate così: Padre nostro. III PARTE. 1. Comprendere il Vaticano II. 2. Costituzione dogmatica sulla divina rivelazione - Dei verbum. A. La rivelazione. 3. La divina rivelazione. B. La rivelazione nelle Scritture. 4. Costituzione sulla sacra liturgia - Sacrosanctum concilium. A. Il mistero della sacra liturgia. 5. La sacra liturgia. B. La partecipazione alla sacra liturgia. 6. Costituzione dogmatica sulla chiesa - Lumen gentium. A. Il mistero della chiesa. 7. La chiesa. B. La chiesa: vescovi e laici. 8. La chiesa. C. La chiesa della santità. 9. Decreto sull'attività missionaria della chiesa - Ad gentes divinitus. 10. Decreto sull'ufficio pastorale dei vescovi -Christus dominus. 11. Decreto sul ministero e la vita dei presbiteri - Presbyterorum ordinis. - Decreto sulla formazione sacerdotale - Optatam totius. 12. Decreto sull'apostolato dei laici - Apostolicam actuositatem. 13. Dichiarazione sull'educazione cristiana - Gravissimum educationis momentum. 14. Decreto sul rinnovamento della vita religiosa - Perfectae caritatis. 15. Decreto sull'ecumenismo - Unitatis redintegratio. - Decreto sulle chiese orientali cattoliche - Orientalium ecclesiarum. 16. Dichiarazione sulle relazioni della chiesa con le religioni non cristiane - Nostra aetate. 17. Costituzione pastorale sulla chiesa nel mondo contemporaneo - Gaudium et spes. A. La chiesa e il mondo. 18. La chiesa nel mondo contemporaneo. B. La chiesa e l'uomo. 19. La chiesa nel mondo contemporaneo. C. La chiesa e la società. 20. Dichiarazione sulla libertà religiosa - Dignitatis humanae. - Decreto sui mezzi di comunicazione sociale - Inter mirifica. Due parole di conclusione. Citazioni. Indice analitico.
Note sull'autore
THÉODULE REY-MERMET (1910-2002), teologo, redentorista, ha insegnato Filosofia e Sacra Scrittura, animato ritiri e incontri in Europa, Africa, Stati Uniti e Canada e scritto numerose opere, tradotte in molte lingue. Per EDB sono apparsi in Italia i quattro volumi di Credere dedicati alla fede del Simbolo apostolico, alla fede celebrata nei sacramenti, alla fede riproposta dal Vaticano II e alla riscoperta della morale, pubblicati in Francia tra il 1976 e il 1985. Tra i titoli pubblicati in italiano ricordiamo anche Il santo del secolo dei lumi: Alfonso de' Liguori (1696-1787), Città nuova 1983, San Gerardo Maiella, il pazzerello di Dio, Materdomini 1992, Il ruolo della coscienza tra libertà e legge morale, Città nuova 1994, Giovanna Antida Thouret: abbiamo sentito la voce dei poveri, Città nuova 1999, Alfonso de Liguori, un uomo per i senza speranza, Città nuova 2004.
In questo trentunesimo volume della collana «Pubblicazioni dell'Istituto Paolo VI» sono raccolti gli Atti dell'XI Colloquio Internazionale di Studio, svoltosi a Concesio (Brescia) nei giorni 24-25-26 settembre 2010 sul tema «Verso la civiltà dell'amore. Paolo VI e la costruzione della civiltà umana». Il tema della civiltà dell'amore fu sempre caro a Giovanni Battista Montini, che, durante il pontificato, si dedicò con particolare impegno e con fede incrollabile al suo sviluppo teologico, magisteriale e pastorale, in una lucida e realistica visione di un mondo sempre più indifferente ai veri valori, sempre più incapace di superare il ristretto ambito personale per ispirarsi alla legge dell'amore, per la realizzazione della quale Cristo si fece uomo e morì sulla croce. Paolo VI cercò di dialogare con questo mondo, senza sovrastarlo, e di esserne un interlocutore paterno e illuminato. L'articolazione del Colloquio si svolge secondo due linee principali, quella storica e quella teologica, e ci guida lungo un cammino che inizia nella prima metà del Novecento dalla «civiltà cattolica», fin verso le varie modulazioni della «civiltà cristiana» (De Giorgi), per approdare, dopo Pio XI, alla ricerca della «civiltà dell'amore» (Veneruso). Questa, necessariamente, deve essere costruita su una «civiltà umana» nella sua accezione più profonda e completa (Durand), formata da uomini in quanto persone e in quanto esseri sociali (Sesboüé). In tale prospettiva una particolare importanza assunsero nel magistero di Paolo VI l'enciclica Populorum progressio e i Messaggi per la Giornata della Pace che egli stesso istituì (Joblin), dove si evince che il superamento armonico del contrasto tra religione e secolarizzazione, nell'interpretazione cristiana della transizione occidentale (Sequeri, conduce alla realizzazione di un nuovo legame sociale, la «civiltà dell'amore» appunto.
Contenuto
Giovanni Paolo I, solo trentatré giorni da Papa. «Papa del sorriso», con quel suo presentarsi semplice, dimesso, colloquiale, più da parroco di campagna che da Sommo Pontefice. E la gente aveva cominciato a conoscerlo e ad amarlo. Era anche l’uomo delle sorprese, le sorprese di Dio. Figlio della montagna e di operai migranti, culturalmente molto preparato, di spiccata capacità comunicativa e pastorale, di fede robusta e di grande attenzione ai problemi della gente, non ha mai fatto molto per imporsi all’attenzione. Perciò, fu una sorpresa la sua nomina a vescovo di Vittorio Veneto, una sorpresa la nomina a patriarca di Venezia; sorpresissima la sua elezione a Sommo Pontefice. Una sorpresa la fece anche lui, presentandosi in bicicletta a una visita pastorale: era una delle domeniche di austerity, senza auto per tutti, e lui non voleva privilegi. E poi, la sua morte improvvisa, evento naturale e misterioso insieme, l’ultima sorpresa di Dio.
Destinatari
Tutti.
Autore
PIERO LAZZARIN, giornalista, per anni caporedattore del «Messaggero di sant’Antonio» è autore di varie opere biografiche, di storia e di arte, presso diverse case editrici. Per le Edizioni Messaggero Padova ha pubblicato una decina di titoli, tra cui il fortunato Libro dei santi che ha già venduto quasi diecimila copie.
Una raccolta di tutte le lettere che Albino Luciani, patriarca di Venezia, scrisse indirizzandole a personaggi storici e mitici di tutti i tempi e luoghi. Penelope, Mark Twain, Maria Teresa d'Austria, Charles Dickens, Pinocchio, Goethe e Gesù sono solo alcuni dei destinatari di queste lettere, scritte negli anni '70.
"Fede e Luce" è un movimento che riguarda una delle condizioni più precarie che l'uomo può incontrare: l'handicap mentale. Jean Vanier, già fondatore dell'Arca, vera esperienza pilota, insieme a Marie-Hélène Mathieu ha dato vita a "Fede e Luce", che dopo quarant'anni è presente in ottantuno Paesi con oltre cinquantamila membri. Questa opera parte dagli inizi e percorre, attraverso varie peripezie, la storia del movimento. Una nascita paradossale nel dolore e nella gioia: il dolore delle famiglie messe di fronte all'handicap in una società così timorosa della diversità; ma anche la gioia di scoprire il valore unico di ciascuno, malgrado limiti e fragilità, semplicemente perché ognuno è immagine di Dio. Si tratta di un percorso scioccante, raccontato in forma viva: il racconto è l'occasione di scoprire come una particolare intuizione, quella di credere che i più piccoli hanno un posto speciale nel cuore della Chiesa e del mondo, si sia rivelata, negli anni, profetica. Questo volume è anche l'occasione di misurare il cammino percorso in quarant'anni e le nuove sfide sociali, etiche e umane che si presentano a tutti quelli che si preoccupano dell'uomo. Il cardinale Martini considerava Fede e Luce una pagina del Vangelo che lo Spirito ha scritto e ancora scrive per gli uomini e le donne del nostro tempo. Prefazione di Carlo Maria Martini. Postfazione di Mariangela Bertolini, Enza Gucciardo, Cristina Tersigni.
Questo studio contribuisce a ripercorrere un particolare momento storico, non molto dibattuto, della Chiesa e della politica italiana. Questa pubblicazione, frutto della tesi di dottorato di ricerca dell'autore, prende in esame il rapporto tra la Chiesa e il Fascismo, soffermandosi in particolare sulla crisi che coinvolse l'Azione Cattolica nel 1931. Lo studio si focalizza dapprima sulla dimensione politico-istituzionale del rapporto tra la Santa Sede e il Regime, analizzando le prospettive dei soggetti coinvolti per poi offrire una ricostruzione dettagliata del conflitto per l'Azione Cattolica.
Questa pubblicazione rappresenta un compendio di importanza internazionale riguardo il tema dello spazio liturgico della Chiesa Cattolica dopo il Concilio Vaticano II. Imponente lavoro ricco di immagini a colori di alta qualità per gli studiosi del settore. Sono qui riportati gli studi, svolti dal 2005 al 2008 presso la Pont. Università Gregoriana, con i quali si prendevano in esame le direttive emanate dagli episcopati di cultura occidentale in materia di spazi celebrativi e arte liturgica, a partire dal Concilio, offrendone una lettura critica in chiave teologica.
Il cinquantesimo anniversario dell'apertura del Vaticano II (11 ottobre 2012) segna una tappa importante nel processo di ricezione del Concilio. Costituisce infatti una sorta di spartiacque tra la generazione che il Concilio lo ha 'fatto' (vescovi e teologi) e quella che ora lo eredita. Non si tratta di un passaggio facile. Infatti, le giovani generazioni conoscono poco del Vaticano II o non ne sono comunque particolarmente interessate. La distanza temporale comporta inevitabilmente uno scarto culturale e quindi anche un senso di estraneità rispetto all'epoca in cui il Concilio fu celebrato, così aperta al futuro e propensa all'ottimismo antropologico. E tuttavia il mutare dei tempi non rende obsoleto il Vaticano II, non pregiudica il suo essere realmente "la bussola sicura per orientarci nel cammino" di questo secolo, secondo una famosa espressione di Giovanni Paolo II. Al contrario, la tradizionalissima 'operazione' di ritorno alle fonti bibliche e patristiche, che costituisce l'anima più propria del Concilio, ha portato la Chiesa a una percezione maggiormente nitida della sua identità: quella di un popolo profondamente radicato nella storia umana, che va ascoltata e accompagnata con cordialità per poter proclamare fedelmente oggi il Vangelo di sempre. Come proporre il cristianesimo a questo tempo? È la domanda alla quale ci invita qui Gilles Routhier, uno dei massimi studiosi del Vaticano II. E che è stata, egli ci ricorda, proprio l'appassionato assillo dei Padri conciliari.
Giunto al suo XI numero l'Annale dell'ISSR di Rimini, Parola e Tempo, si propone come di consueto nella sua raffinata veste editoriale, con un'accurata scelta di materiali (operata dal direttore N. Valentini, insieme alla redazione). Pensato originariamente come strumento di formazione e confronto culturale, ma anche di elaborazione e ricerca nelle Scienze Religiose, il corposo volume pubblicato dall'Editore Pazzini, raccoglie materiali di particolare rilevanza teoretica e spirituale, quasi interamente frutto di esperienze concrete di formazione e ricerca promosse nel corso dell'ultimo Anno Accademico.
Il Concilio Ecumenico Vaticano II fu indetto il 25 gennaio 1959, ma si aprì soltanto l’11 ottobre 1962. La sua preparazione fu infatti lunga e complessa. La commissione antepreparatoria, presieduta dal cardinale Domenico Tardini, consultò cardinali, vescovi, congregazioni, superiori generali, università cattoliche e facoltà teologiche, per chiedere suggerimenti sugli argomenti da affrontare. Nel 1960 fu poi nominata la commissione preparatoria, che elaborò gli schemi da sottoporre ai Padri conciliari. Proprio in questa fase del lavoro emersero i pensieri e le speranze di tanti cristiani, che ritenevano ormai necessario e urgente l’avvio di un processo di aggiornamento.
Dopo le convulse vicende della prima Sessione, che si concluse senza l’approvazione di un solo documento, e i primi passi della prima intersessione, la scomparsa di Giovanni XXIII (il 3 giugno 1963) e l’elezione del cardinale Giovanni Battista Montini al soglio pontificio segnarono una svolta nella vita del Concilio. Paolo VI, infatti, fin dalle prime settimane del suo pontificato si impegnò per superare le difficoltà, anche di carattere procedurale. Fino alla conclusione dei lavori (l’8 dicembre 1965), non si trattò tuttavia di un percorso semplice, visti i temi affrontati: dalla natura dell’Istituzione ecclesiastica al dialogo ecumenico, dal ruolo della Bibbia nella vita della Chiesa al rapporto tra quest’ultima e il mondo moderno…
Dalla completa ed esemplare ricostruzione delle vicende del Vaticano II effettuata da Riccardo Burigana in questo volume emerge con tutta evidenza quanto sia stata forte nei Padri la consapevolezza – pur con accenti diversi e talvolta confliggenti – di procedere a un rinnovamento della Chiesa per rendere sempre più efficace e vitale la sua missione in un mondo in rapida trasformazione, sia pure in piena continuità con il patrimonio della tradizione plurisecolare.
L'AUTORE
Riccardo Burigana è autore di numerosi libri e articoli sul Concilio Vaticano II e su temi legati all’ecumenismo. Ha collaborato al progetto internazionale per la storia del Concilio Vaticano II dell’Istituto di Scienze Religiose di Bologna e dal 1999 al 2008 è stato direttore del Centro di Documentazione del Movimento Ecumenico Italiano a Livorno. Dal 2008 è Direttore del Centro per l’Ecumenismo in Italia a Venezia e dal 2010 è membro del Comitato Scientifico della Fondazione Giovanni Paolo II e collabora con «L’Osservatore Romano». Ha tenuto corsi presso diversi studi teologici e dal 2004 è docente invitato presso l’Istituto di Studi Ecumenici S. Bernardino (VE).