
Francesco, Francesco, Francesco!!!
Quel grido si trasmise dal sagrato di San Pietro alla piazza, dalla piazza alla grande strada che la continua idealmente e da questa al Tevere e dal Tevere ai sette fatali Colli di Roma e al mondo intero. La Sede vacante era finita. Roma riaveva il suo vescovo e la Chiesa il suo papa… Francesco. Il suo nome è Miracolo.
Era il 13 marzo 2013: l'inverno era alla fine.
Rinasce la speranza.
Il volume raccoglie i 45 articoli che l'Autore ha pubblicato sul Giornale dell'Umbria, dall'11 febbraio 2013 (giorno in cui Benedetto XVI annunciò il suo ritiro dal pontificato) fino al 21 settembre 2014. L'Autore vede in questo straordinario evento un vero inizio nella storia della Chiesa e del papato.
Del Vaticano II si continua a discutere per le conseguenze che ha avuto nella vita della Chiesa e di milioni di credenti, ma il Concilio è stato anche un grande evento politico degli anni Sessanta. In una fase di profonda trasformazione culturale, l'emersione del cosiddetto "dissenso" politico ed ecclesiale ha rappresentato una risposta generazionale e trasversale alle diverse anime del mondo cattolico, risposta culminata nel "momento '68" con l'esplosione delle contrapposizioni innescate dal Concilio nella contaminazione con le parole d'ordine dei movimenti di lotta. Come si mostra con questo libro, i pochi anni al centro della ricostruzione costituiscono uno snodo fondamentale del percorso del cattolicesimo italiano, tra la reazione alla modernizzazione e i tentativi di indirizzare quella spinta eludendo i punti scoperti dal Vaticano II e conservando l'identità del cattolicesimo politico.
Questa agile raccolta propone una selezione di brevi pensieri di Agostino d'Ippona tratti dalle sue opere più famose. Il grande dottore della Chiesa ci raggiunge con la ricchezza della sua riflessione spirituale e la profondità della sua instancabile ricerca di Dio. Accanto alle sue parole più celebri sono presenti anche citazioni meno conosciute, tutte accomunate dall'intento di proporre stimoli di maturazione interiore e spunti per la preghiera su diversi temi quali: amore per Dio, conversione, gioia, amore per gli altri... Una snella selezione del pensiero di sant'Agostino da portare sempre con sé. 4a edizione, rinnovata veste grafica
Qual era il segreto di Pier Giorgio Frassati, giovane torinese morto a 24 anni, aperto, gioviale, sportivo, abile alpinista, impegnato politicamente, esempio di freschezza, gioia di vivere e grande generosità verso i più poveri? L'indissolubile connubio fra la fede e la vita, tra l'accoglienza del Vangelo e l'azione concreta nei diversi ambiti della realtà. Pier Giorgio era infatti convinto che la fede debba confrontarsi con tutto l'arco dell'esperienza umana, senza steccati, negli ambienti in cui si vive. «Un modello che può insegnare qualcosa a tutti» lo definì Filippo Turati, stupito perché «ciò che si legge di lui è così nuovo e insolito che riempie di riverente stupore anche chi non condivide la sua fede».
Il volume, raccoglie le testimonianze e i ricordi di Massimo Sansolini, (Sediario Pontificio dal 1964) che ripercorre i momenti più significativi della sua vita accanto a Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. È una sorta di diario in cui l'autore permette a tutti fedeli di rivivere, attraverso i suoi ricordi, gli intensi attimi del trasferimento delle spoglie di Giovanni Paolo II dal Palazzo Apostolico alla Basilica Vaticana. Ma di grande sensibilità sono anche le pagine in cui vengono descritti i momenti degli incontri, durante le udienze pontificie, tra Giovanni Paolo II e Benedetto XVI con gli ammalati. Il volume è inoltre corredato da numerose immagini, fornite dal Servizio Fotografico dell'Osservatore Romano, che documentano gli episodi narrati da Sansolini
Nel 2017 sono state ritrovate le costituzioni di un Sinodo della chiesa di Napoli del 1941. I fatti bellici impedirono che queste venissero pubblicate, creando l'idea che fossero andate definitivamente disperse. Il ritrovamento ha permesso di poter consultare per la prima volta un testo di importanza notevole per la storia religiosa di Napoli in quanto fu l'ultimo Sinodo celebrato prima del Concilio Vaticano II. In questo libro, oltre alla trascrizione e traduzione del testo, si fornisce una ricostruzione dell'episcopato di Ascalesi ma soprattutto un'analisi delle costituzioni, attraverso un duplice confronto con i Sinodi precedenti di Napoli e con quelli celebrati in quell'anno in altre diocesi italiane. Attraverso queste pagine si potranno cogliere le peculiarità storiche e pastorali di una chiesa locale, il complesso rapporto con il regime fascista e il ruolo che essa ebbe nei difficili anni della guerra e della ricostruzione.
Il saggio propone il contributo della teoogia alla costruzione della scienza dell'uomo". "
Mircea Eliade (1907-1986) è il massimo storico delle religioni del XX secolo. Romeno, raro esempio di capacità di padroneggiare culture e linguaggi mitologici differenti, dalla Grecia antica all'Australia aborigena, ci ha lasciato un vero e proprio "sistema ermeneutico" che consente di comprendere in profondità l'esperienza religiosa dell'umanità, fino ai nostri anni di apparente secolarizzazione. Ma Eliade è anche stato uno studioso della tradizione. Questo saggio illumina la rete completa dei suoi rapporti con i grandi autori tradizionalisti del XX secolo: il francese convertito all'islam René Guénon (1886-1951), l'indù Anandak. Coomaraswamy (1877-1947) e l'italiano Julius Evola (1898-1974), e la fecondità di un dibattito culturale durato decenni che ha formato la visione del mondo non solo dello stesso Eliade, ma di una buona parte della contemporanea riscoperta del sacro.
Sulla scorta di una pluralità di fonti archivistiche e a stampa, l'Autore approfondisce il ruolo esercitato dalla Santa Sede in materia di assistenza e cura pastorale dell'emigrazione italiana all'estero nel periodo che, dalla seconda metà dell'Ottocento, giunge fino al Concilio Ecumenico Vaticano II e alla stagione postconciliare. L'Autore documenta come, almeno fino alla seconda metà degli anni Ottanta dell'Ottocento, gli interventi promossi dalla Chiesa italiana per la tutela degli emigranti furono assai limitati e rivestirono, nel complesso, un carattere episodico e marginale. La situazione mutò sensibilmente nel corso dei pontificati di Leone XIII e di Pio X. Quest'ultimo, in particolare, s'impegnò tanto sul fronte dell'intensificazione delle iniziative ed opere di assistenza e nella centralizzazione delle politiche a sostegno della cura pastorale dei migranti, quanto su quello - altrettanto decisivo - del reclutamento e della formazione culturale e spirituale del clero destinato ad animare la vita religiosa delle comunità di emigrati italiani all'estero. L'impegno in favore dei profughi e dei prigionieri di guerra esercitato dalla Santa Sede negli anni della seconda guerra mondiale contribuì a far maturare all'interno della Chiesa una sensibilità più larga e a spostare progressivamente l'attenzione dal problema dell'emigrazione italiana a quello, più complessivo e di portata universale, di tutti coloro che, non solamente per motivi economici, ma anche per cause legate ai conflitti armati, alle catastrofi naturali e alle persecuzioni, erano - e sono ancora oggi - costretti ad abbandonare i luoghi d'origine e a vivere lontano dal proprio paese (profughi, prigionieri di guerra, rifugiati ecc.).
Il volume ricostruisce l'operato degli istituti religiosi insegnanti sorti in epoca moderna e contemporanea, dei quali indaga non solamente gli aspetti relativi alla vita interna (origini, regole e costituzioni, spiritualità dei fondatori, organizzazione), ma anche, e soprattutto, le caratteristiche e dimensioni della loro presenza sociale, ossia il ruolo e l'incidenza che essi hanno avuto sul terreno caritativo-assistenziale e su quello più propriamente educativo e scolastico. Alla base di tale volume si collocano talune sollecitazioni offerte dalla più recente storiografia italiana ed europea sull'operato degli istituti religiosi di antica e recente fondazione e, più in generale, sulle iniziative educative della Chiesa nell'età moderna e contemporanea. La prima sollecitazione attiene al ruolo, ancora largamente da approfondire nelle sue molteplici dimensioni e caratteristiche, esercitato dagli ordini religiosi sorti in Italia e nel resto d'Europa a partire dai primi decenni del secolo XVI non solo nella formazione della gioventù delle élites e dei ceti aristocratici e borghesi, ma anche nei processi di alfabetizzazione e scolarizzazione delle classi popolari.
Sulla scorta di una ricca documentazione archivistica e a stampa, il volume di Roberto Sani si propone di lumeggiare l'esperienza di padre Matteo Ricci in Cina nel quadro della più generale evoluzione della Chiesa e del cattolicesimo europeo tra Cinque e Seicento e, in particolare, alla luce della nuova progettualità missionaria elaborata dalla Compagnia di Gesù con specifico riferimento alle Indie Orientali. L'opera missionaria di padre Matteo Ricci è riletta, sotto questo profilo, alla luce delle più complessive istanze di rilancio di un nuovo universalismo della Chiesa proprie del Rinnovamento cattolico e del Concilio di Trento, di cui la Compagnia di Gesù si fece protagonista e interprete tanto sul versante culturale ed educavo, quanto su quello più propriamente missionario, inaugurando nelle Indie Orientali una strategia missionaria consapevole della necessità di adattare la predicazione e l'apostolato ai costumi e alle tradizioni di quelle terre, nella convinzione che l'opera di evangelizzazione, per riuscire autenticamente efficace, dovesse liberarsi dell'habitus europeo e radicarsi nel tessuto della cultura e della mentalità delle popolazioni locali. Nell'applicare in modo originale e creativo tale strategia, padre Matteo Ricci si spinse ben oltre il processo di accomodamento ai costumi e alle tradizioni cinesi, creando le premesse per l'avvio di un vero e proprio processo d'inculturazione del Vangelo.

