
«Forse la storia della chiesa cattolica costituisce il racconto più affascinante di un’istituzione della storia mondiale. Per i cattolici, però, questa storia è di cruciale importanza anche per quel che riguarda il ruolo normativo della Tradizione». Ne risulta un libro di ampia portata, dal ritmo narrativo avvincente, sulla storia del popolo cristiano dalla Pentecoste ai giorni nostri.
Descrizione
Questo libro contiene la storia del popolo cristiano dalla Pentecoste ai giorni nostri e si concentra in modo particolare sulla Chiesa cattolica. Avendo superato l’anno 2000 dopo Cristo, sembra appropriato e necessario poter disporre di una storia dei primi due millenni dell’era cristiana.
Nella seconda metà del secolo scorso è stato svolto un enorme lavoro di ricerca sulla storia della Chiesa, pubblicato in articoli specialistici e in libri di più volumi. Tali recenti progetti sono stati tenuti presenti scrivendo questo breve resoconto che, a sua volta, costituisce una lettura interessante.
La dimensione istituzionale e quella più direttamente religiosa della Chiesa cattolica sono presentate in ciascuna sezione in modo equilibrato. Questi alcuni degli elementi trattati: carità, concili, crociate, devozioni, diritto canonico, eresie, laici, liturgia, martiri, missionari, ordini religiosi, papi, parrocchie, pellegrinaggi, preghiera, sacerdozio, sacramenti, scuole, teologi, università, vescovi e vita consacrata.
L’imperatore Costantino e l’Editto di Milano hanno segnato la storia dell’Impero Romano e della Chiesa. Certo è stato anche un editto politico, ma non si può trascurare il valore vero della libertà di religione in esso contenuto.
Nel volume vengono presentate alcune figure di martiri cristiani che nei primi secoli testimoniarono la fede a scapito della loro stessa vita. Sono poi ripercorse le dispute teologiche sulla Trinità e il cammino che ha portato al Credo che ancora oggi professiamo: la lotta contro l’eresia dell’arianesimo e la stagione dei Concili, da Nicea a Costantinopoli. Infine si è riflettuto sulla nuova visione di potere, nata con Costantino.
Questo percorso aiuta a comprendere meglio il significato dell’Editto di Milano, a riscoprire le conseguenze religiose politiche e sociali di questo editto di libertà, e a capire che cosa può insegnarci anche oggi come cittadini e come cristiani.
Il libro è diviso in due sezioni. La prima presenta le figure di alcuni santi giovani di tutte le epoche dell'era cristiana e della storia della Chiesa: sono tra i santi più venerati nelle nostre comunità parrocchiali e cittadine. Vengono presentati come modelli di vitae di fede, di civiltà e di santità, di solidarietà e di carità. La seconda parte presentale biografie di giovani del "nostro tempo", alcuni contemporanei, che hanno vissuto le stesse situazioni dei giovani d'oggi, nelle quali hanno incontrato, seguito e amato Dio, oltre ad aver servito con gioia i fratelli. La loro morte prematura ha fatto risplendere l'alone di santità che li rivestiva e gli stessi amici hanno parlato di loro ammirandoli e riconoscendoli come modelli di vita, a volte invocandoli come intercessori di ogni benedizione.
«Quando io conobbi Maria avevo quindici anni, e tutto ciò che mi ricordavo di Dio era che "Dio è l'Essere perfettissimo", come avevo imparato al Catechismo». Così comincia il suo racconto l'autore di questo libro, che coniuga i suoi ricordi della frequentazione con Maria Bolognesi con una riflessione profonda e unica sul tema della mistica e di ciò che le esperienze mistiche hanno significato nella vita della Bolognesi stessa. Ne viene una narrazione affascinante, a svelare e circoscrivere il mistero di una donna che soffrì in anima (per le incomprensioni su ciò che le accadeva) e corpo (per le sofferenze fisiche che la portarono alla morte) e che pure seppe resistere in quell'infanzia spirituale che la rende ancora oggi un unicum nella storia della spiritualità, non solo italiana. Il libro di Raffaele Talmelli ha anche un altro pregio: quello di unire -- caso più unico che raro -- nel racconto di una storia spirituale il punto di vista teologico e quello psicologico (l'autore è, infatti, studioso di psicopatologia): siamo così accompagnati da uno sguardo acuto, credente e scientifico verso la comprensione di una figura di donna semplice, ma illuminata da una luce particolare, che la rende affascinante e che davvero necessita di una riscoperta che non lascerà il lettore insoddisfatto.
Ultimo concilio della cristianità o prima riunione di una Chiesa che doveva fare i conti con la modernità? La domanda è probabilmente destinata a rimanere tale. Quel che è certo, invece, è che la piccola riunione di prelati in apparenza stanchi e smarriti stava decidendo del volto nuovo che doveva prendere la storia dell’Occidente. A Trento ricevevano sanzione l’ascesa della Francia e il lento declino della Spagna, nel concilio venivano gettate le basi di una forte riorganizzazione della Chiesa cattolica, premessa della rinascita in Europa e di una vigorosa espansione nel mondo.
Alain Tallon, già allievo della Scuola Normale Superiore e membro della Scuola Francese di Roma, è maître de conférences in storia moderna presso l’Università Paul-Valéry-Montpellier III.
Una toccante testimonianza di un sopravvissuto allo scoppio della bomba atomica su Nagasaki, il dottor Takashi Nagai, battezzato con il nome di Paolo dopo la sua conversione al cristianesimo. Nonostante la perdita della moglie, uccisa dall’esplosione della bomba e la scoperta di avere pochi anni di vita a causa di una leucemia Nagai, non smise di assistere i suoi pazienti. Questo è il suo testamento spirituale indirizzato ai figli Makoto e Kayano perché si sentissero meno soli e potessero avere una guida e un riferimento morale dopo la sua scomparsa. Con un linguaggio colmo di affetto e tenerezza, il dottor Nagai testimonia la sua fede in Dio, mai venuta meno di fronte ai tragici fatti che hanno sopraffatto la sua vita, e trasmette valori come l’umanità, la solidarietà e il rispetto verso il prossimo.
Dall'elaborazione di questo pensiero è possibile rintracciare i tratti di una filosofia politica che assume il "metodo della libertà" e lo declina nei temi del costituzionalismo, del governo della legge, della sovranità limitata: l'idea di governo come dominio della legge e non degli uomini. Strumenti che possiamo mettere in relazione con i concetti classici della Dottrina sociale della Chiesa, quali la dignità umana, la libertà integrale, individuale ed indivisibile, la conseguente responsabilità della persona e l'ineludibile limitatezza della sua costituzione fisica e morale. Dunque, una filosofia politica che si presenta come una teoria delle istituzioni sociali proiettata verso un rapporto sempre più stretto con la storia del pensiero cattolico e con la sua moderna Dottrina sociale.
In questo libro si vorrebbe riannodare alcuni fili, che corrono dalla problematica dei "segni dei tempi" al metodo pastorale del Vaticano II, per ribadire una svolta mai del tutto metabolizzata dalla Chiesa per la sua capacità, di destrutturare il comodo mondo garantito dall'alto.
L. Sartori scrisse: "Gaudium et spes è frutto del concilio, ma inevitabilmente acerbo,
Prematuro. Nel senso che attinge al senso della chiesa contemporanea di dover aprire un corso nuovo, di cambiare metodo, lasciando alle spalle gran parte dell'impianto ereditato dal medioevo per ciò che riguarda i rapporti con l'umanità; senza poter ancora individuare con chiarezza l'impianto futuro" .
In questo senso l'ispirazione conciliare è un'innovazione destabilizzante. Il doppio vincolo della fedeltà a Dio e all'uomo segnala un doppio percorso da intersecare, Dio non ha parlato solo nei tempi antichi e in Gesù Cristo ma parla anche oggi. La sua voce è legata ai "segni dei tempi", cioè agli eventi che ci sconcertano e in cui si avverte qualcosa che ci resiste e ci spinge oltre.
Al centro di questo libro si staglia la figura della madre Marchi, fatta rivivere attraverso un limpido profilo culturale e spirituale, ed entro un vivace quadro di rapporti che si distribuiscono tra Bologna, sua città natale, Siena, Roma e Milano, e che hanno i loro caposaldi in personalità di grande rilievo, come mons. Giulio Belvederi, lo storico delle Catacombe, Aurelio Escarrè, abate di Montserrat, e, soprattutto, il card. Schuster. Di riflesso, prende risalto anche la comunità monastica da lei guidata, e con lei approdata, dopo varie peripezie, a Viboldone nel 1941, riuscendo ben presto a trasformare questa antica abbazia alle porte di Milano in uno dei centri più fiorenti del monachesimo femminile italiano. Avvincenti testimonianze, attinte al ricco epistolario della Madre, caratterizzano non solo l'intelaiatura dei saggi ospitati nel volume, ma ne fanno nel complesso un'opera ben orchestrata e pienamente fruibile da chiunque: purché "assetato" di valori culturali e spirituali, di cui la storia del monachesimo è portatrice.
I pensieri qui raccolti sono perle di saggezza evangelica e umana, attraverso le quali papa Luciani accompagna il lettore ogni giorno dell'anno. Vi è racchiuso il grande cuore di padre, di pastore e di «postino di Dio» del pontefice bellunese che tanto amò Dio e gli uomini. Queste pagine potrebbero anche essere chiamate, con una immagine a lui cara, «briciole di catechesi». Il linguaggio, decisamente semplice, recapita la buona novella della speranza, dell'amore, della fraternità e della pace dello spirito.
Questo volume intende onorare Mario Taccolini nella circostanza del suo settantesimo compleanno. A tale scopo, vengono raccolti alcuni suoi studi pubblicati in diverse sedi e in differenti circostanze, comunque tra i più efficaci e rappresentativi della sua produzione, ampia negli argomenti e intensa nella continuità. Nel contempo, in virtù della suddivisione tematica predisposta, vengono individuate le aree di principale impegno scientifico dell'Autore - dal locale al globale - con riferimento all'età moderna e contemporanea. Per ciascuna area tematica viene inoltre presentato un elenco delle pubblicazioni prodotte da Mario Taccolini nel corso della sua feconda carriera. L'impostazione dell'opera prevede altresì uno spazio per gli interventi di autorevoli colleghi e amici, noti studiosi, specialisti a livello nazionale e internazionale, ciascuno dei quali propone un breve saggio, di ampio respiro e profonda intuizione, dedicato a una specifica area tematica (lo sviluppo economico e sociale di Brescia e del suo territorio; le trasformazioni economiche della Lombardia tra età delle riforme e Unificazione nazionale; l'esperienza dell'Italia come Paese ritardatario nel processo di industrializzazione europeo; l'Europa e la sua difficile configurazione sociale nel secolo breve; le dinamiche dell'economia globale; il protagonismo degli uomini e delle istituzioni del cattolicesimo sociale nazionale; gli approcci alla metodologia della ricerca storica). L'esito finale è un originale percorso (anzi, più percorsi) attraverso la storiografia italiana tra il XVIII e il XXI secolo, periodo nel quale il Moderno si configura secondo modalità inedite e coinvolgendo, con profonde trasformazioni, le donne e gli uomini, le istituzioni e i corpi intermedi, i territori e le identità sociali italiani, europei e mondiali.