
La storia delle missioni di Propaganda Fide si intreccia strettamente con il passato storico dell'Albania. Non si tratta di una storia evenemenziale, ma di sequenze infinite di vita vissuta attraverso l'opera di centinaia di umili missionari. Questi, rimasti spesso ignoti alla "grande" storia, hanno scolpito pazientemente i tratti salienti di una nazione moderna che con l'avvento dell'indipendenza è entrata a far parte di nuovo della famiglia europea. Questo volume inaugura la nuova collana "Geographia Evangelica" destinata a presentare contributi di studio e ricerche che aiutino a comprendere sia il senso di universalità dell'evangelizzazione, sia i percorsi storici della sua missione nel mondo, anche in vista della celebrazione del IV centenario della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli (Propaganda Fide) (2022).
Paolo VI parla ancora oggi all’uomo, alla Chiesa e al mondo. La sua incisiva parola conserva inalterata la forza di interpellare le coscienze, consolare i cuori e illuminare il cammino dei discepoli di Gesù.
Alcuni sacerdoti Oblati diocesani riflettono sulla figura dell’Arcivescovo di Milano, diventato Pastore della Chiesa universale e ora associato alla comunità dei santi, mettendo in rilievo i tratti principali della sua testimonianza. Incontriamo così Montini come l’uomo ricco di doni di Dio e di virtù; l’innamorato di Cristo; l’orante che ci regala stupendi testi di preghiera; il pastore che ama appassionatamente la Chiesa e la serve con piena dedizione; il padre proteso all’incontro con i “lontani”, al dialogo ecumenico e alla promozione della pace; l’apostolo che sprona il popolo di Dio, e specialmente gli amati sacerdoti, a intraprendere nuove vie per la missione evangelizzatrice della Chiesa nel mondo.
Nel presente volume sono pubblicate le cinque relazioni (riviste e ampliate) tenute il 30 maggio 2019 durante il Convegno organizzato dal Capitolo Metropolitano di Milano per onorare san Paolo VI in seguito alla canonizzazione del 14 ottobre 2018. In particolare sono stati volutamente messi a fuoco alcuni aspetti che hanno caratterizzato gli otto anni di episcopato milanese dell'arcivescovo Giovanni Battista Montini, dal 6 gennaio 1955, quando fece il suo ingresso solenne nella diocesi ambrosiana, fino al 21 giugno 1963, quando venne eletto papa. Troppo spesso, in maniera forse semplicistica, l'episcopato milanese di Montini è stato interpretato come una specie di apprendistato in vista del futuro ministero di Sommo Pontefice; in realtà furono anni nei quali l'arcivescovo Montini dispiegò e maturò doti non comuni dal punto di vista pastorale, dottrinale, organizzativo e culturale. I contributi qui raccolti mettono in evidenza alcuni aspetti di tale fecondo episcopato milanese: la grande Missione di Milano del 1957, con le sue intuizioni di carattere pastorale; il rapporto con il Duomo, la cattedrale, con i risvolti di carattere ecclesiologico che ne derivano; l'attenzione alla carità sociale in un momento storico di grandi cambiamenti; il rapporto con gli scrittori e con gli artisti, dove si manifestò la finezza culturale dell'Arcivescovo nel saper intrattenere e approfondire innovative relazioni con il mondo della letteratura e dell'arte.
La Chiesa ha per duemila anni lottato e tuttora lotta per arginare le più insidiose ambiguità e per riportare la dottrina a principi di verità e di fede. Questo compendio delinea una sintesi delle principali eresie.
Joaquin Navarro-Valls è stato per oltre vent'anni il direttore della sala stampa vaticana al tempo di Giovanni Paolo II. Per quasi un quarto di secolo, come suo portavoce, ha avuto accesso diretto al pontefice. Lo ha accompagnato negli innumerevoli viaggi apostolici così come nelle vacanze estive in montagna, e ha potuto vivere da vicino eventi che hanno segnato la nostra storia recente, dalla prima delegazione vaticana nella Mosca sovietica all'incontro con Gorbac?ev in Santa Sede, ai preparativi per la visita del papa nella Cuba di Fidel Castro. Nel quarantacinquesimo anniversario dell'elezione di Giovanni Paolo II, questo libro raccoglie gli appunti personali che Navarro-Valls prese durante quegli anni. Pagine che, scritte sotto forma di diario e pubblicate per volere dell'autore dopo la sua scomparsa, offrono non solo un interessante spaccato del dietro le quinte del lavoro della Santa Sede, ma svelano alcuni dei grandi problemi dell'umanità che tanto preoccupavano il Santo Padre e, soprattutto, forniscono dettagli preziosi della sua vita quotidiana. I ricordi di Navarro-Valls mostrano il lato più umano e illuminano ancora una volta la straordinaria capacità comunicativa grazie alla quale Giovanni Paolo II esercitava il proprio ministero. E al tempo stesso restituiscono il rapporto professionale e fraterno che li ha uniti, una speciale relazione, fatta di fiducia, ironia e affetto sincero. Attraverso lo sguardo di Navarro-Valls e un ricco inserto fotografico, con immagini rese pubbliche per la prima volta, ripercorriamo i momenti salienti del papato di Giovanni Paolo II. Un viaggio al fianco di un protagonista indimenticabile della scena vaticana, che consegna un ritratto inedito di Wojtyla e aggiunge sfumature e complessità al suo pontificato.
«¡Cuidado con lo que decís y con los comentarios que hacéis! Dentro de unos años lo veréis todo publicado en un libro del doctor Navarro-Valls».
En el cuarenta y cinco aniversario de la elección de Juan Pablo II, esta obra recoge las notas personales que Joaquín Navarro-Valls tomó durante sus años como portavoz del Papa. El libro ofrece una mirada inédita de la trastienda del trabajo diario de la Santa Sede, desvela algunos de los grandes problemas de la humanidad que tanto preocupaban al Santo Padre y, sobre todo, nos regala muchos detalles de su vida cotidiana y de situaciones familiares. Particularmente emotivas son las descripciones de los periodos de descanso veraniego, ilustrados con fotografías realizadas por el propio autor, que ven la luz ahora por primera vez.
Navarro-Valls deseaba que el libro se publicara tiempo después de su muerte, «en caso de que interese a alguien». En realidad, la obra captura el interés del lector desde el primer momento y muestra cómo el Papa, para ejercer su liderazgo, no contaba con otros instrumentos humanos más que la simple persuasión. Navarro-Valls estaba convencido de que su principal objetivo era apoyar al Papa, aun sabiendo que Juan Pablo II no necesitaba de esa ayuda porque era un comunicador tan poderoso que «se salía de la pantalla».
Di Leopoldina Naudet (Firenze 1773 - Verona 1834), fondatrice delle Sorelle della Sacra Famiglia, poco sappiamo degli anni precedenti la sua venuta a Verona. Per questo motivo, la pubblicazione di alcune sue Conferenze, tenute alle Dilette tra il 1800 e il 1806, risultano particolarmente significative, perché offrono indicazioni preziose in un periodo delicato per la comunità religiosa che si stava definendo. Le Conferenze, qui edite per la prima volta, mettono in evidenza una Naudet amabile e sensibile oratrice, che svolge un importante ruolo di direzione spirituale per esortare, correggere e animare le sorelle della comunità, facendole camminare nelle vie della virtù. Nelle parole di Leopoldina confluiscono la spiritualità carmelitana di Teresa d'Avila, che educa nella disciplina dell'orazione, la teologia della soavità, espressa da Francesco di Sales e da Giovanna Francesca de Chantal, che conduce per le vie della carità accogliente, la corrente francescana, che indirizza verso la sequela Christi all'insegna della semplicità e il modello ignaziano, che apre le porte dell'apostolato. Ma in queste Conferenze emergono anche elementi nuovi che anticipano le delicate caratteristiche della spiritualità delle Sorelle della Sacra Famiglia, che sono chiamate a seguire con semplicità Gesù, maestro misericordioso di umiltà e di pazienza, vivendo nella trasparenza di vita che, sostenuta dalla preghiera e dall'amore dei gesti quotidiani, si oppone all'ambiguità delle parole, all'ipocrisia...
Il 25 febbraio 1943 Pio XII riceve in Vaticano le Lettere credenziali dell'Ambasciatore cinese accreditato presso la S. Sede, un evento di straordinaria portata storica e insieme il frutto di una lunga schiera di sforzi per stimolare delle relazioni fraterne tra la S. Sede e la Repubblica Cinese. Ma la vera domanda è sul "come" si è arrivati a questo obiettivo. In che modo il papa e i suoi collaboratori sono riusciti, nella prima metà del Novecento, a raggiungere questo scopo già oggetto di mille tentativi nei secoli precedenti? Al quesito cerca di rispondere l'autore di questa pubblicazione, che con perizia storica e giuridica individua i grandi cardini del cambiamento missionario fortemente voluto dalla S. Sede tra il 1919 (con la magna charta di Benedetto XV Maximum illud) e il 1939: fondamentale è stata la istituzione della Delegazione apostolica, con precisi obiettivi pastorali; la valorizzazione del clero indigeno, con le prime consacrazioni episcopali indigene; il grande primo concilio plenario della Cina (1924); i tentativi di addivenire a relazioni diplomatiche con la S. Sede ad opera di mons. Celso Costantini; la soluzione della secolare questione dei riti cinesi. Il Papa e il suo delegato in Cina hanno tentato di coadiuvare l'opera dei missionari creando un ponte con la Cina; un ponte di fraternità, di pace, di concordia.
- Dal riconoscimento del cristianesimo ai privilegi e alla critica del potere della chiesa
- Il rapporto chiesa/potere nella Riforma, dopo il Concilio, nella tradizione americana
- Chiesa, potere e società multiculturale, laicità, questioni di genere...
Con l'editto di Costantino del 313, di cui ricorre il 1700esimo anniversario, ai cristiani venne riconosciuto il diritto di professare la propria fede nei territori dell'Impero romano.
La fine delle persecuzioni aprì, tuttavia, la strada al potere temporale della chiesa, che portò con sé grandi disuguaglianze tra le fedi, prima fra tutte quella ebraica, facendo ben presto del cristianesimo e della sua principale istituzione un architrave del sistema di potere dominante.
Il libro ricostruisce il rapporto tra chiesa e potere soffermandosi su alcuni passaggi storici della Riforma protestante nonché sulle "sfide" della società odierna: multiculturalità, questioni di genere, laicità e "pari libertà".
Saggi di:
L. Alfieri, E. Bein Ricco, L. De Giovanni, F. Ferrario, E.E. Green, C. Napolitano, P. Naso, S. Nitti, D. Romano, M. Rubboli, L. Sandri, G. Tourn
Chiesa madre e pastora, popolo fedele di Dio, spiritualità popolare, misericordia, tentazioni ecclesiali, neo-pelagianesimo e neo-nosticismo, riforma, sinodalità e sinodo, gioia del vangelo, letizia dell’amore, gaudio della verità, processi da avviare, periferie esistenziali, umanesimo solidale, ecologia integrale, interconnessione e interdipendenza, dialogo, relazione, fraternità e fratellanza: sono le tematiche più significative nell’insegnamento di papa Francesco, le chiavi di lettura tramite cui egli interpreta il mondo odierno, il cambio d’epoca – come lo chiama – cui stiamo assistendo, nonché le sfide più urgenti e promettenti al contempo sia per la riflessione teologica sia per la prassi pastorale, oltre che per l’esperienza credente degli uomini e delle donne di questo nostro tempo. Intrecciate insieme, esse costituiscono l’ordito e la trama di una sorta di arazzo, la cui estensione si va dimostrando sempre più vasta e omnicomprensiva, inglobando la realtà ecclesiale innanzitutto, ma pure sporgendosi oltre i confini della Chiesa stessa e mostrando pertanto una portata universale, arricchita da ricadute ecumeniche, interreligiose, culturali, sociali e politiche. Il nucleo sorgivo di una tale concezione, complessa e articolata, è da individuare in un peculiare fatto relazionale, rappresentato dalla reciprocità. La quale, radicata teologicamente nell’orizzonte dell’agápē, si traduce nella «mistica del vivere insieme», vale a dire del sostenersi a vicenda, del sorreggersi in braccio gli uni con gli altri, del camminare abbracciati.

