
Superare la paralisi del cuore:
per un’evangelizzazione del senso di colpa
Il senso di colpa può paralizzare il nostro cuore e tutto il nostro essere: è una propensione naturale che richiede una conversione, un andare controcorrente per giungere al suo superamento in una vita vissuta nella libertà. L’autrice ripercorre il meccanismo della colpevolizzazione interrogandosi sulla sua genesi e sulla sua funzione, attraverso gli strumenti offerti dalle scienze umane e dalla storia, per giungere a rivelare, nella lettura della pagina evangelica della guarigione del paralitico, come la lotta contro questo stato d’animo sia al cuore stesso del messaggio evangelico.
Lytta Basset insegna teologia pratica all’Università di Neuchâtel (Svizzera), dopo aver anche esercitato il ministero pastorale. La sua rivisitazione attenta e profonda dei testi biblici offre preziose indicazioni per il vissuto quotidiano degli uomini e delle donne del nostro tempo.
La cristianità orientale ha sempre riconosciuto alla liturgia la capacità di custodire tutto l’essenziale della nostra fede. I tropari, brevi inni poetici, introdotti nella liturgia bizantina nel corso dei secoli, sono esempio di questa sintesi di alto contenuto teologico, ricchezza spirituale e ricerca di una bellezza poetica che esprima la contemplazione. In essi troviamo espressa la fede dei padri della chiesa, con il loro approccio alla Scrittura e l’abbeverarsi alla sapienza dei primi concili. Queste preghiere, cantate nella liturgia con musiche di rara bellezza, vengono qui presentate divise secondo vari temi legati alle feste dell’anno liturgico, ai santi, al contenuto, perché anche il lettore occidentale possa accedere alle grandi ricchezze in essi contenute.
“Venite, ascendiamo al monte santo,
con fede contempliamo
la luminosissima trasfigurazione del Signore,
adorandolo con fede e dicendo:
Tu solo sei nostro Dio,
tu che ti sei incarnato
e hai deificato il genere umano”.
"Tre grandi filosofi dell'antichità, Aristotele, Buddha e Confucio, ci hanno insegnato come eliminare le sofferenze inutili, per guidare gli esseri umani verso la propria realizzazione personale e verso l'equilibrio sociale. Ognuno di loro ha compreso che l'estremismo è il principale ostacolo per il perseguimento della felicità, della salute e dell'armonia. Il metodo che ho chiamato ABC è la sintesi pratica di queste tre grandi filosofie. L'ABC sa che lo scopo principale dell'esistenza è quello di vivere bene il momento presente. Non si preoccupa della vita passata o di quella futura, ma si occupa dei paradisi e degli inferni che, in qualsiasi momento, creiamo per noi e per gli altri su questa terra. L'ABC insegna che, imparando ad esercitare il grande potere di gestire la propria vita nel presente, migliorate la vostra esistenza e quella degli altri. Dovete quindi prendere una decisione: se preferite le favole del "e vissero felici per sempre", mettete da parte questo libro e leggete le filastrocche di Mamma Oca. Se invece preferite vivere bene ora, cominciate a leggere...".
L'autore offre una riflessione che lega una esperienza vissuta di camminatore e guida alpina di tanti ragazzi con quella di sacerdote guida spirituale L'autore, che per circa 40 anni ha guidato i giovani a scalare le montagne, adesso ha compreso che esiste un altro alpinismo: quello dello Spirito, ossia la scalata della montagna della Vita, la montagna piu' difficile da scalare.
Spesso nell’affrontare le opere di sant’Agostino ci si sofferma sull’analisi del suo pensiero, come se si trattasse di un trattato di filosofia, ma si perde di vista il contenuto di riflessione teologica e ricchezza spirituale di cui i testi di Agostino d’Ippona sono portatori.
Questo libro – come il precedente Solo, davanti a Te (uscito nel maggio 2006) – si propone di aiutare a cogliere questo “tesoro spirituale” dell’opera di Agostino. Mentre il volume precedente era centrato sui temi dell’interiorità, la nuova fatica di p. Ferlisi si concentra sull’altro grande polo di riflessione di Agostino: la Chiesa come comunità di fede e di servizio.
Il testo è articolato in 57 meditazioni, tutte con la medesima struttura: il titolo, formulato con le stesse parole di Agostino; un sottotitolo che ne suggerisce il significato; una brevissima selezione di testi agostiniani; alcuni spunti di riflessione per dare l’input alla meditazione personale; alcune domande di verifica; e infine una preghiera agostiniana.
Un libro di spiritualità che propone una sorta di “fisiologia mistica”, una mappa del corpo incentrata sui “centri di energia” (chakra) individuati dalle tradizioni orientali, veicolate in Occidente soprattutto dallo yoga.
Scrive l’autore: “Queste pagine contengono una proposta, forse una sfida, dal momento che invitano a compiere una sosta nel nostro cammino per sentire le ragioni del corpo”.
La riflessione è saldamente ancorata nella tradizione spirituale biblica e cristiana, riletta però in modo assolutamente originale proprio grazie all’utilizzo di uno schema ispirato alla visione antropologica orientale. Il testo è disseminato di “esercizi” (18) che riprendono tecniche di meditazione orientale applicate a temi tipici della tradizione cristiana (la celebrazione dell’Eucaristia, il Padre nostro “pregato” con il corpo, la reinterpretazione originale di passi biblici ecc.).
L’uomo è stato creato per la felicità, ma non sempre la trova, perché spesso è disorientato e indebolito dalle ferite della vita che nessuna medicina può sanare. Questo libro offre una traccia alla riflessione sulle grandi domande di senso che minacciano costantemente la felicità dell’uomo, e riscopre il potere della confessione sacramentale e della fede come terapia per la guarigione del cuore.
Cattaneo Patrizia (Voghera 1964) ha lasciato la carriera manageriale per dedicarsi all’evangelizzazione a mezzo stampa. Ha sempre coltivato gli studi di spiritualità, pubblicando diversi libri di evangelizzazione, tra cui, per le Edizioni Segno, I carismi firma dello Spirito Santo; Il Santuario dei prodigi, tradotti anche all’estero; Sono qui per guarirti! Charbel il santo amico, considerato un best-seller. Appassionata di agiografie, collabora con riviste religiose ed è attivamente impegnata nella promozione del dialogo ecumenico.
È il primo di una serie di tre volumetti.Come indica il titolo, il testo presenta brevi, corti apologhi che richiamano in qualche modo il "genere" che tanta eco ha avuto nel passato con Esopo, Fedro?Quegli apologhi, immortalati ormai nella classicità, hanno segnato la memoria collettiva di intere generazioni. Alla maniera di "quelli", in questa più modesta fatica, a raccontare sono animali, cose, sentimenti, entità atmosferiche... Costoro la sanno lunga su "vizi e virtù" del vivere umano e puntano una sorta di obiettivo su alcuni aspetti della realtà odierna. Aspetti che vengono osservati con attenzione e, talvolta, con una certa ironia, ma sempre con simpatia.Il repertorio tematico, alquanto variegato, va:* dalla smania di successo al tempo che scorre;* dalla fantasia di Dio alla grettezza dell'uomo; * dalle stravaganze della moda al malessere del pianeta?Il testo è corredato da immagini a colori.
Descrizione dell'opera
La vicenda di don Mazzolari costituisce un vero e proprio capitolo della storia della teologia morale. Non è infatti possibile prescindere dalla sua figura nell’affrontare il tema del rapporto tra il cattolicesimo e la guerra o del pacifismo cristiano in Italia. Merito dell’attenta e documentata ricerca di Bignami è soprattutto quello di avere collocato il tema della coscienza al centro della biografia e della riflessione del parroco di Bozzolo.
«Mai questo nucleo vitale dell’intera sua opera era stato adeguatamente tematizzato nelle sue origini remote, nei suoi successivi (e talora non lineari) sviluppi, nelle sue interne articolazioni e soprattutto nelle specificità dei due versanti, non sempre coincidenti, sui quali si era collocata la prolungata meditazione mazzolariana sulla coscienza cristiana: quello civile e quello ecclesiale, in verità mai contrapposti fra loro ma pure esistenzialmente vissuti come distinti a seconda che ci si collocasse ora nell’ottica cristiano-mondo, ora in quella cristiano-Chiesa» (dalla Presentazione di G. Campanini).
Il tema della coscienza morale acquista in Mazzolari una duplice valenza: a) di paradigma metodologico ogni volta che si riflette sulla realtà storica; b) di attualità, perché il dibattito morale sulla guerra non ha mai abbandonato l’umanità e si ripropone ciclicamente all’attenzione del cattolicesimo contemporaneo.
Il pensiero di Mazzolari è indagato a due livelli: negli scritti e nelle decisioni concrete così come documentate dai racconti autobiografici o dalle narrazioni di testimoni. Il tema della coscienza morale viene analizzato alla luce dei temi della pace, dell’obbedienza e della laicità. Particolare rilievo assumono due temi fondamentali per la teologia morale: quello della pace e quello dell’autonomia della coscienza.
Il lettore è condotto, attraverso una biografia teologica e spirituale, all’interrogativo etico sul presente e alla difficile coniugazione della coscienza personale con le situazioni dettate dalla realtà.
Sommario
Presentazione (G. Campanini). Introduzione. I. Biografia di una coscienza. 1. Percorso biografico di una coscienza. 2. Il retroterra teologico e spirituale. 3. Le letture e gli apporti della cultura francese. II. Coscienza di una biografia. 4. La coscienza cristiana e la pace. 5. Autonomia della coscienza morale cristiana. III. La coscienza morale a partire da Mazzolari. 6. Quale coscienza morale? 7. La formazione della coscienza morale cristiana. 8. Il travaglio della coscienza. Conclusione. Attualità di Mazzolari: a partire dal tema della pace. Bibliografia. Indici.
Note sull'autore
Bruno Bignami è presbitero della diocesi di Cremona dal 1994. Ha conseguito il dottorato in teologia morale presso la Pontificia Università Gregoriana nel 2005. Attualmente è vicerettore del seminario di Cremona, docente presso lo studio teologico dello stesso seminario e vicedirettore del Centro Pastorale Diocesano.