
Il libro e' quasi un commentario delle famose Regole per il discernimento" di Sant'Ignazio. " Il libro e' quasi un commentario delle famose Regole per il discernimento" di Sant'Ignazio. Mi piace molto in particolare l'idea centrale dell'Autore, cioe' che il discernimento e' il punto di incontro tra preghiera e azione. Va ribadita con forza questa idea che la meditazione e la contemplazione sulla Scrittura, in altre parole la lectio divina, tendono a generare una vita vissuta secondo le scelte di Gesu' e sfociano quindi nell'azione, non intensa in senso attivistico o agitatorio, ma come vera trasformazione del cuore, della mente e delle mani nel cuore, mente e mani del nostro Salvatore Gesu' che ha dato tutto se' stesso per noi nella sua vita nascosta, nella sua predicazione, nei suoi miracoli e nella sua morte... (dalla Present. Di Carlo Maria Card. Martini). "
La consacrazione esprime la consegna totale di se stessi nelle manidi Dio e conviene a tutti i cristianiche desiderano vivere sinceramente e intensamente la grazia battesimale. Non consiste nella semplice recitazione della formula ma implicaun impegno e una promessa da mettere in pratica nella vita quotidiana.
Giorgio Bettan, gesuita, è stato fino al 1994, anno della sua scomparsa, uno straordinario apostolo del Sacro Cuore. Noto e apprezzato in tutta Italia per il suo efficace ministero degli Esercizi Spirituali, ha molto lavorato per la formazione spirituale di seminaristi e sacerdoti.
Qual è il significato umano e spirituale del desiderio? È un ostacolo da eliminare o elemento da approfondire? Si può vivere senza affetti? Cosa significa “valere”? E quali risvolti può comportare per la vita spirituale? Rabbia e aggressività sono nemici da fuggire o degli alleati indispensabili? Perché hanno un rapporto così notevole con la speranza e la depressione? Che fare quando arriva il momento della crisi? È solo smarrimento o un’offerta di possibilità nuove? Perché il deserto, luogo di desolazione e morte, stranamente, è anche il simbolo-principe della crisi e della maturità spirituale? Il senso dell’umorismo può essere un segno di salute mentale e spirituale? E quando l’amicizia può considerarsi un aiuto per la propria vita? Quanto incide la paura nelle nostre scelte e nella più generale rappresentazione della vita, della società e della relazione con Dio?
In questo libro, che esce in una nuova edizione, aggiornata e ampliata, si cerca di dare una risposta a questi ed altri interrogativi con cui, bene o male, ognuno di noi è chiamato a fare i conti: essi vengono presi in considerazione nel loro rapporto con la vita spirituale, senza con questo trascurare il contributo offerto dalle scienze umane. Scopo di questo confronto è di giungere ad una visione più vera e riconciliata con la propria affettività: un ideale non certo facile e tuttavia necessario.
Gli affetti costituiscono una realtà fragile e apparentemente imprevedibile, eppure sono la nostra forza, un tesoro prezioso per conoscere la verità di noi stessi e del nostro rapporto con Dio.
Qual è il significato umano e spirituale del desiderio? È un ostacolo da eliminare o elemento da approfondire? Si può vivere senza affetti? Cosa significa “valere”? E quali risvolti può comportare per la vita spirituale? Rabbia e aggressività sono nemici da fuggire o degli alleati indispensabili? Perché hanno un rapporto così notevole con la speranza e la depressione? Che fare quando arriva il momento della crisi? È solo smarrimento o un’offerta di possibilità nuove? Perché il deserto, luogo di desolazione e morte, stranamente, è anche il simbolo-principe della crisi e della maturità spirituale? Il senso dell’umorismo può essere un segno di salute mentale e spirituale? E quando l’amicizia può considerarsi un aiuto per la propria vita? Quanto incide la paura nelle nostre scelte e nella più generale rappresentazione della vita, della società e della relazione con Dio?In questo libro, che esce in una nuova edizione, aggiornata e ampliata, si cerca di dare una risposta a questi ed altri interrogativi con cui, bene o male, ognuno di noi è chiamato a fare i conti: essi vengono presi in considerazione nel loro rapporto con la vita spirituale, senza con questo trascurare il contributo offerto dalle scienze umane. Scopo di questo confronto è di giungere ad una visione più vera e riconciliata con la propria affettività: un ideale non certo facile e tuttavia necessario.Gli affetti costituiscono una realtà fragile e apparentemente imprevedibile, eppure sono la nostra forza, un tesoro prezioso per conoscere la verità di noi stessi e del nostro rapporto con Dio.
Questo settimo volume ha un tema che è attualmente nel cuore della Chiesa: Cristo speranza dell'umanità.
L'Autore, attraverso brevi e profonde riflessioni introduce il lettore in un itinerario quotidiano di spiritualità che attinge alla Scrittura ed entra nella vita quotidiana per illuminarla di fede e di carità.
Una carrellata storica di grandi personaggi che nel corso dei secoli hanno dato lustro alla storia e alla cultura dell'umanità. Da Gregorio Magno a David Maria Turoldo, da Giorgio Palmas a Giorgio La Pira. Presentazione del grande biblista Gianfranco Ravasi.
Perché cantare in chiesa? Cosa offre di originale il canto a un credente? Che cosa vuol dire cantare con la propria vita? Dio ha mai rivolto un canto all’uomo?
A questi e altri interrogativi il libro si propone di dare una risposta, seguendo un cammino che ripercorre significati e ragioni dell’antica pratica del canto cristiano rivolto a Dio e condiviso con i fratelli.
Roberto Duretti vive e lavora a Torino dove si occupa di musica corale, direzione di coro e di laboratori musicali per le scuole elementari e medie.
Dio è amore, Dio è carità: ecco il candore da far di nuovo brillare agli occhi del mondo. Queste pagine hanno dunque un solo obiettivo: restituire l’uomo d’oggi – e di sempre? – al dialogo amicale con Dio che lo ama. Gesù è il vero interlocutore di quest’uomo, il Gesù di Nazaret che ci ha perdutamente amato e ci vuole nella sua vita. Dialogo, interpellanza, invito, coinvolgimento che non hanno un filo di violenza pur essendo una corsa impetuosa verso il cuore e la libertà di ciascuno.
Non c’è paura, in questa parola, non c’è anticaglia, non c’è impossibile: c’è semplicemente il prevalere di Dio, l’insinuarsi del suo amore dovunque, la forza radiante della sua natura nella nostra, in una parola Gesù che dimora in noi e noi in lui. Bisogna imboccare come nostra, senza tradimenti, la via della misticità.
Giuseppe Pollano, sacerdote di Torino, vive in questa città presso il santuario mariano della Consolata. È stato docente di Teologia spirituale presso la Sezione torinese della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e Delegato arcivescovile per la pastorale della cultura. Fra le sue pubblicazioni: Come in cielo (Casale M.to, 1955-84-89), Città riconciliata (Milano, 1983), Dio presente e trasformante: saggio di teologia spirituale (Leumann-Torino, 1993), Gesù ogni giorno (Casale M.to, 1994), Cultura e santità (Casale M.to, 1995), Maria: persona e grazia (Milano, 2002), Per una nuova cultura di carità (Roma, 2003), La Chiesa è carità (Roma, 2006).
In un'epoca di consumismo e materialismo, il testo racconta un percorso di vita che conduce alla vera felicita. Esso e una testimonianza di vita vissuta, anche tragicamente, e spinge il lettore, in un linguaggio semplice e diretto, a una seria riflessione sulla misericordia di Dio. L'Autore descrive il cammino di conversione di un'anima perduta che, attraverso la preghiera, si avvicina a Dio. Ed e proprio la sua vita che racconta, quella vita che egli dona al Signore, incondizionatamente, senza remora alcuna. Da un'esistenza superficiale e vuota, condotta con arroganza tra donne, macchine, soldi e palestre, che non riescono a dare nessuna felicita, alla scoperta disarmante dell'amore misericordioso di Dio del quale il protagonista si innamora perdutamente trovando la vera serenita interiore.
Il libro, caratterizzato da profondi momenti poetici, scandaglia sapientemente il contenuto delle Beatitudini, esaltandone la potenza d'urto: tutto il vangelo è contenuto in queste otto strofe, quasi a costituirne il codice genetico.
I Sacramenti visti non nell'ottica istituzionale e formale, ma spiegati nella loro essenza, rivalutati per la grazia inesauribile che ne scaturisce. L'autrice percorre un itinerario tra i sette sacramenti sospinta dal fuoco dello Spirito, con la dolcezza e la forza di una donna che ha sperimentato nella sua vita davvero il potere di quei sacramenti che lei definisce le vene della Chiesa", che dal cuore fanno scorrere l'amore di Dio verso i suoi figli. Parole dirette all'anima, scritte con semplicita e accompagnate dalle fortissime testimonianze di vita che suor Briege ha raccolto in merito a ogni sacramento: una passeggiata tra l'onnipotenza e la fedelta di Dio, indispensabile per chi non sa di poter reclamare sempre l'infinita grazia che il Signore ha donato (e non revoca) con i sacramenti. "