I quattro anni di «detenzione» nel campo di lavoro costituiscono l'«inferno», contraddistinto da condizioni disumane: fame, povertà, malattie, privazione di qualsiasi proprietà, sfruttamento del lavoro, indottrinamento dei bambini e loro reclutamento come sorveglianti o soldati, persecuzione dei borghesi e degli intellettuali, esecuzioni sommarie, violenze, vendette, corruzione, delazioni.
Il libretto di J. C. Mezzomo è una raccolta di consigli ed esortazioni su come realizzare i propri obiettivi e raggiungere le proprie mete. Si articola in tre capitoli:Primo obiettivo: avere obiettivi, Le chiavi del successo,Obiettivi in pillole?di saggezza. Questi capitoli propongono vari spunti di riflessione sul tema centrale e sono organizzati in brevi paragrafi, sotto forma di slogan o di frasi in successione.Il contenuto offre una visione positiva della vita e cerca di infondere energia e voglia di fare, elementi importanti in un contesto in cui spesso gli obiettivi personali vengono ridimensionati, se non del tutto cancellati, da quanto gli altri ci suggeriscono o ci impongono. Può essere un piccolo regalo per un amico o una persona che vive una routine piatta e sente di aver perso energia e vitalità.
Diverse sono, nelle culture umane, le concezioni della morte, e ognuna di esse contiene una prospettiva di sapienza che merita di essere meditata ed eventualmente accolta. Nella visione biblica, morte non è soltanto l'atto del morire ma quella condizione di vita senza qualità e senza dignità che l'allontana dalla pienezza del progetto creatore di Dio.
Valentino Salvoldi racconta in questo libro una serie di incontri che gli permettono di abbozzare riflessioni via via sull’identità dell’essere umano, l’adolescenza, l’amicizia, la fede. Il fatto concreto diventa spunto per approfondire i temi importanti della vita, sviluppando, quella che lui stesso definisce, una “teologia narrativa”
Le confidenze di uno dei teologi del mondo ortodosso a Jean-Claude Noyer, giornalista di "Prier". Una testimonianza di fede non chiusa su se stessa, ma che si apre alla ricchezza della diversità della chiesa cristiana (tra Ortodossia e Cattolicesimo, Protestantesimo e Cristianesimo Orientale) e al dialogo con Ebrei e Musulmani. Un percorso spirituale capace di confrontarsi con i grandi "maestri del dubbio", Nietzsche Marx e Freud. Una conversazione proiettata verso il futuro che invita a cogliere nel messaggio cristiano un motivo di speranza: una speranza necessaria nel mondo contemporaneo, in cui la solitudine si accompagna ad un dilagante vuoto spirituale.
Osho (1931-1990) è un Buddha contemporaneo la cui saggezza, che unisce chiarezza di visione a un forte senso dell'umorismo, ha toccato la vita di milioni di persone in ogni parte del mondo. Con i suoi discorsi e il suo lavoro di rinnovamento della meditazione, Osho ha messo le basi per la nascita di ciò che egli definisce l"'Uomo Nuovo": un essere umano che, prese le distanze dalla follia del passato, fonda la propria esistenza sulla consapevolezza, l'affermazione della vita e la libertà. Proprio al risveglio e all'espansione della consapevolezza, Osho ha dedicato tutta la sua vita, ed è nella scienza della trasformazione interiore che ha dato il suo miglior contributo, rendendo accessibile l'anima all'uomo moderno e insegnando l'arte dell'equilibrio.
Un libro che nessuno ancora aveva scritto sul rapporto più intimo e travagliato di Montanelli: quello col Padreterno.
Chi si prende a cuore di raccontarcelo è Giorgio Torelli, giornalista dallo stile inconfondibile, amico e collega di Montanelli e tra i fondatori de “Il Giornale”. Nella prima parte si descrive il Montanelli pubblico, quello che al buon Dio le spiegazioni le chiedeva direttamente, in faccia, secondo una coerenza che non temeva i confronti. Poi, viene fuori il ritratto privato, a riflettori spenti, disegnato da chi lo conosceva bene e lo frequentava.
Emerge un uomo che pareva convivere con un “rovello”, questioni rimaste a metà, nascoste e mascherate dentro un personaggio burbero e spiccio.
Cosa c’è dietro e dentro le indagini di Sherlock Holmes e del suo fidato Watson? Seguendo la pista già collaudata in “Don Camillo, il Vangelo dei semplici” e “Ipotesi su Pinocchio” l’affiatata coppia Gnocchi-Palmaro rivisita 5 racconti di Conan Doyle per rintracciarne il filo conduttore e arrivare a scoprire come la ricerca della verità di un fatto può svelarci anche il metodo per ricercare la Verità, con la "V" maiuscola.
14 racconti di Giovannino Guareschi, questa volta, con i ruoli scambiati: protagonista è il sindaco Peppone e antagonista il tenace don Camillo.
Come per il fortunato primo volume della serie Don Camillo il Vangelo dei semplici le avventure dei due inseparabili nemici sono illuminate da vari brani del Vangelo e commentate da scrittori.
Sono tutti autori di rilievo, si va da alti prelati come il Vescovo di Como: Alessandro Maggiolini a giornalisti e scrittori significativi come Michele Brambilla, Giorgio Torelli, Giovanni Lugaresi.
Ne emerge una interpretazione originalissima del sindaco Peppone, di grande carica umana e nello stesso tempo divertente.
Un libro regalo per tutte le occasioni che celebra l’amore.
Grandi fotografie a tutta pagina a colori e i testi poetici e lirici di grandi scrittori e personaggi di tutti i tempi. Al centro l’innamoramento, l’amore matrimoniale, il rapporto di coppia, la complicità e la fedeltà tra uomo e donna.
Pregevole confezione per un libro da regalare a chi si ama.
La raccolta completa e inedita in forma di libro degli articoli e delle interviste che Divo Barsotti è andato pubblicando dagli anni ’50 fino ai nostri giorni su vari quotidiani e riviste. I testi spaziano sui grandi temi cari a Barsotti: il lavoro, i poveri, la libertà e l’obbedienza, il secolarismo e l’ateismo, il sacro, il sacerdote, l’homo religiosus dal quale guardarsi, la chiesa e la giustizia.
Divo Barsotti (Palaia, 1914 – Firenze, 2006), pochi anni dopo l’ordinazione sacerdotale, per interessamento di Giorgio La Pira si è trasferito a Firenze, dove ha iniziato la sua attività di predicatore e di scrittore. Oggi è unanimemente riconosciuto come mistico, e come uno degli scrittori di spiritualità più importanti del secolo. La sua produzione letteraria è notevolissima: più di 150 libri, molti dei quali tradotti in lingue straniere, tra cui il russo e il giapponese: diverse centinaia di articoli presso quotidiani e riviste di spiritualità. Ha scritto commenti alla Sacra Scrittura, studi su vite di santi, opere di spiritualità, diari e poesie. Tra i suoi testi più importanti: Il Mistero cristiano nell’anno liturgico, Il Signore è uno, Meditazioni sull’Esodo, La teologia spirituale di San Giovanni della Croce, La religione di Giacomo Leopardi, La fuga immobile. Ha fondato la “Comunità dei figli di Dio”, famiglia religiosa di monaci, formata da laici consacrati che vivono nel mondo e religiosi che vivono in case di vita comune; in tutto, circa duemila persone. Vicino per anni alla sensibilità del Cristianesimo orientale, Barsotti ha, tra gli altri, anche il merito di avere fatto conoscere in Italia figure di santi della Russia quali Sergio di Radonez, Serafino di Sarov, Silvano del Monte Athos, con il suo lavoro Cristianesimo russo, pubblicato quando questi santi della Chiesa orientale erano pressoché sconosciuti in Italia. Nel 1972 è stato chiamato a predicare gli Esercizi spirituali in Vaticano al Papa. Ha insegnato teologia per più di trent’anni presso la Facoltà teologica di Firenze e ha vinto diversi premi letterari come scrittore religioso. Ha predicato in tutti e cinque i continenti e ultimamente è stato inserito tra le dieci personalità religiose più eminenti del ‘900 in “Storia della spiritualità italiana”, curato da P. Zovatto (Edizioni Città nuova). È morto il 15 febbraio 2006.