
L'uomo della riconciliazione è un battezzato adulto, maturo, con un gusto ormai inconfondibile di Dio. L'esame generale di coscienza ha la sua funzione proprio nel custodire questa realtà e nel garantire un ambiente spirituale dell'agire cristiano: le opzioni che il cristiano intraprende e il suo agire morale nascono così nell'ambito di questa nuova vita nella quale tutte le cose cominciano a parlare di Dio, portano il suo profumo e coinvolgono anche l'ambiente circostante in questa nuova direzione. Uno strumento della Tradizione che ci aiuta a prendere coscienza della vita divina in noi, di dove ancora esistono in noi i blocchi oscuri impenetrabili dell'individualismo, dell'autosalvezza, del volontarismo, e dove la nostra persona è già entrata nella relazione con Dio e in questa relazione coglie anche le novità suggerite dallo Spirito.
Raccolta di poesie dell'autore e sacerdote veneto. La fede si intreccia alla vita quotidiana e ai sentimenti di un uomo che ripercorre alcune tappe del suo credo e dei momenti che ne scandiscono la vita, attraversando temi universali come l'amicizia e il pellegrinaggio.
L'autore si accosta al Nuovo Testamento con l'obiettivo di dimostrare che gli insegnamenti di Gesù sono tuttora applicabili e che, in particolar modo, possono essere utili nel mondo del lavoro per ottenere risultati pratici apprezzabili. In altre parole, Gesù fu un capo saggio, giusto e carismatico, ma siamo in grado di seguirne l'esempio? È bene chiarire subito che questo non è un testo religioso, bensì un saggio dedicato a un argomento specifico: il significato della leadership. Nel mondo di oggi siamo portati a definire "capo" una persona che sa esercitare la propria influenza sui subordinati, che dice loro che cosa fare e ne valuta la prestazione. Gesù, invece, propone un'altra idea della leadership: ci invita innanzitutto a esaminarci allo specchio, poiché non riusciremo mai a guidare gli altri in maniera efficace se non siamo in grado di guidare noi stessi. Un buon modo di instradare gli altri è pertanto quello di fungere da esempio: un buon capo è una persona integra e corretta, un punto di riferimento, una sorta di faro che, con la sua luce, indica la rotta.
"Questo cammino (di Giovanni della Croce) nel segno dello svuotamento, dell'abbandonare tutto e del vedere il 'nulla' degli oggetti ai quali tendiamo ad attaccarci è altresì il cammino della meditazione di vipassana (chiara visione) del buddismo Theravada". Così, con questa affermazione semplice e coraggiosa, Mary Jo Meadow, la principale dei tre autori del nostro volume apre il libro. Libro - ci affrettiamo ad aggiungere - particolarmente curato e ben fondato. Basti pensare che il volume è, insieme, revisione, arricchimento e approfondimento di una prima edizione del 1994, Purifying the Heart: Buddhist Meditation far Christians, edizione che ha incontrato molto successo.
Un percorso interiore di ricerca spirituale attraverso il silenzio, l'incontro con la bellezza, la preghiera interiore, la contemplazione e la meditazione. Prefazione di Marco Vannini.
A coloro che incominciano a camminare nella via dell'amore o lo vanno scoprendo, ai fidanzati e agli sposi, a chi vive nel celibato, a tutti coloro che ogni giorno sono chiamati ad "amarsi nel Signore", a "sposarsi nel Signore": a loro vengono affidati questi testi d'autore, spigolati qua e là, "piccole luci d'amore" per testimoniare che è bello dire ogni giorno: "Ti amo!". Oltre a questa in brossura, è disponibile anche l'edizione cartonata.
«Questo libro, narrando di un dialogo fra una monaca e un giornalista televisivo, fra due mondi così apparentemente lontani, è lo specchio di questa verità: nell’ambito religioso si pongono le domande essenziali al destino ultimo dell’uomo. L’arte, di cui anche in questo libro si parla, testimonia la volontà di trovare risposte definitive» (dalla Prefazione). Lei è Suor Maria Gloria Riva, fondatrice di un monastero di clausura; lui è Andrea Pamparana, noto vicedirettore del Tg5. Insieme sono una splendida coppia di amici che ha il coraggio di colloquiare su tutto: dalle scelte di vita alla vocazione, dalla fede al mistero del male, dall’arte alla letteratura… Un confronto profondo e sereno, ricco di molte domande e di altrettante sincere risposte. Pagine intense su cui soffermarsi a riflettere.
La vita dell’uomo è essenzialmente vocazione, “chiamata”.
«Cè una voce nella mia vita» è il primo verso di una poesia di Giovanni Pascoli. Descrive qualcosa che accade a ciascuno di noi.
Qualcuno ci chiama, e il nostro nome risuona in ogni avvenimento, in ogni incontro, in ogni circostanza. Anche se a volte noi siamo distratti e non ce ne accorgiamo, questa voce cè, e, per poco che siamo vivi, la sentiamo.
Di fronte a questa chiamata, che sollecita drammaticamente la libertà del singolo, siamo invitati a rispondere ogni giorno, per incontrare Dio e non smarrire noi stessi.
Riflessioni maturate dall’autore in diversi momenti della propria vita:leggendo, giocando con i bambini,lavorando la terra,pregando,con il cuore in pace o in subbuglio,lungo giornate di gioia o di dolore...Pensieri di terra e di cielo su situazioni,volti,su quello che Dio ci dona giorno dopo giorno,senza dimenticare quello che ci ha promesso e che non abbiamo ancora visto. Tema ricorrente è la fuga dei giorni.Inevitabilmente ci accorgiamo di come il tempo scorra sempre più in fretta.Ci accorgiamo di essere sempre più gente che scappa e sempre meno gente che spera e attende:afferrati dall’attimo che fugge, il passato e il futuro non sono più davvero parte della nostra vita.Per il credente,invece,ed è ciò su cui insiste particolarmente l’autore,la fede e la speranza, avvalendosi di memoria,spingono verso il futuro,per attendere e affrettare «la venuta del giorno di Dio»,dei «nuovi cieli» e della «terra nuova» promessi (2Pt 2,12-13). I contenuti dei capitoli sono, secondo le caratteristiche della collana, espressi in pensieri, frasi, aforismi, molto semplici e incisivi, che rispecchiano la profondità,la ricerca e la spiritualità dell’autore. A chi ci dice che il futuro va costruito rispondo:no,meglio aspettare che ci venga incontro.È pensabile che il segreto della fede stia tutto nella capacità di fare posto all’imprevisto che in ogni ora del giorno può venirci incontro.
AUTORE Daniele Garotada anni appassionato indagatore dei temi ultimi e decisivi della fede cristiana, ha già pubblicato diversi libri. Tra i più recenti, usciti presso Paoline Editoriale Libri, ricordiamo:L’onnipotenza povera di Dio(Milano 2001); Il coltello di Abramo. La fede tra domanda e paradosso(Milano 2003);La roccia e il martello.Sui sentieri della Scrittura sacra(Milano 2004); Fame di redenzione. Il riscatto delle cose «ultime» (Milano 2005); Cosa crede chi crede? Alle radici della fede(Milano 2008).
156 pensieri sul tema della pace.Ciascun pensiero si ispira a qualche versetto biblico,indicato di volta in volta,senza però riprodurne letteralmente il contenuto. Impossibile indicare il contenuto di tali pensieri,che però spazia dalla psicologia alla spiritualità, dal naturale al soprannaturale, dalle virtù teologali (fede,speranza e carità/amore) a quelle morali (prudenza/saggezza,giustizia, fortezza e temperanza) anche se a modo di flash. L'autore ci esorta a cercare,in mezzo alle preoccupazioni e allo stress del nostro quotidiano – sforzandoci di uscire da questo bailamme – una pace duratura e la forza per andare avanti.
AUTORE Richard Daly è autore di altri libretti dal titolo similare ("Il piccolo libro della calma di Dio","Il piccolo libro dell'amore di Dio") da noi pubblicati nella stessa collana "L'antica fonte",con buona fortuna (tre edizioni nel giro di pochi anni dal primo).
Dal paradiso al deserto e dal deserto al paradiso.Luc Baresta compie questo percorso,procedendo in un modo che non è né dimostrativo né logico. Preferisce evocare grazie alle risorse della poesia e del simbolo, procedendo di volta in volta tramite successivi approfondimenti. Descrive, chiarisce, fissa dei limiti,scruta,ascolta tutte le armoniche del paradiso e del deserto negli ambiti del pensiero,della poesia,della rivelazione biblica,della teologia e, in ultima istanza, dell'esperienza cristiana sia personale sia ecclesiale. Infatti il paradiso, così come l'inferno e il purgatorio, non sono dei luoghi. Sono dimensioni dell'esistenza dell'uomo che appaiono nella concretezza della sua vita più intima:la sua relazione con Dio dall'inizio fino alla fine.
AUTORE Luc Barestagiornalista francese,ha collaborato con L'Homme nouveaudal 1946 al 1963 e alla France catholiquedal 1963 al 1988 di cui per molti anni è stato caporedattore. Membro della prima comunità neocatecumenale di Parigi è impegnato come catechista nell'opera della nuova evangelizzazione.
Un monaco cattolico e una psicanalista – ebrea e agnostica – s’incontrano in un momento in cui soltanto una nuova esperienza di Dio può salvare la loro amicizia e rinnovarla. Il loro dialogo diviene confronto serrato tra la tradizione ebraico-cristiana, che rischia di non possedere più alcuna creatività culturale,e le culture della modernità,che rischiano di avvizzire nel loro dogmatismo scientistico. Nell’incontro tra Simon e Ruth,la fede si lascia purificare dalle sue componenti oppressive, dal Dio perverso che chiede all’uomo sacrifici di sangue. Mentre il pensiero psicanalitico e laico torna a desiderare una felicità e una pienezza umane al di là degli steccati della ragione. Si fa strada una nuova esperienza della verità, che si dà solo nel dialogo appassionato tra le persone,come evento relazionale,terapeutico e salvifico al contempo.
AUTORE Marie Balmary, psicanalista, ricercatrice eautrice di saggi che hanno conquistato moltilettori,sceglie per la prima volta la forma dellaparabola,ispirandosi,tra l’altro,al dialogo avutoin prima persona con il monaco Marc-François,fratello dello psicanalista Jacques Lacan. Conquesto peculiare e appassionante racconto ciconduce in un mondo di relazioni liberanti.