Il libro sottolinea la dipendenza della vita psichica dalla vita spirituale e mostra come certe turbe psichiche siano collegate a malattie spirituali e si possano quindi curare e guarire attraverso la terapeutica di queste ultime. Basandosi sulla tradizione patristica orientale, mette in evidenza l’esistenza nell’uomo d’un inconscio spirituale, ne precisa la natura e ne mostra la relazione con la patologia e la psichiatria usuali.
Jean-Claude Larchet è dottore in teologia e in filosofia. Specialista in argomenti concernenti la salute, la malattia e la guarigione, è autore di numerosi studi sulla teologia e la spiritualità dei Padri. Delle sue opere sono state tradotte e pubblicate in italiano Teologia della malattia (Queriniana, Brescia 1993) e Terapia delle malattie spirituali. Un’introduzione alla tradizione ascetica della Chiesa ortodossapresso le Edizioni San Paolo (Cinisello Balsamo 2003).
Gli autori di questo libro sono protagonisti della società e della cultura, e provengono da diverse esperienze ideali e religiose, da diverse parti del mondo e da diversi settori disciplinari. Ciascuno di loro, a partire dalla propria esperienza, ha conversato con giovani universitari sul significato del termine "identità" come problema inerente la concreta esperienza umana. Interventi di: Stefano Alberto, docente di Introduzione alla Teologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano Paolo S. Blesa Aledo, prorettore alle Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica, Murcia - Spagna Angelica Calò Livnè, regista teatrale, Israele Sergio Cristaldi, docente di Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi, Catania Massimiliano Marzo, docente di Economia Politica presso l’Università degli Studi, Bologna Paolo Pombeni, docente di Storia Comparata dei Sistemi Politici Europei presso l’Università degli Studi, Bologna Davide Rondoni, poeta, Bologna Samar Sahar, direttrice di orfanotrofi, Betania - Palestina Nerses Sakayan, responsabile del Museo e della Biblioteca armeni, Vienna - Austria Annette Schöningh, curatrice della mostra “La Rosa Bianca. Volti di un'amicizia", Monaco - Germania Presentazione di Luigi Caimi
"Il piccolo grande Libro per gli Sposi" celebra una delle più straordinarie cerimonie sulla terra, comune a tutti i popoli. Un momento magico e importante. Attraverso frasi tratte da grandi autori, aforismi e citazioni poetiche, accompagnati da immagini, disegni e fotografie a colori, il libro diventa un augurio e il segno di un impegno.
Difficoltà e problemi sono sull’uscio di casa ancora prima che si levi il sole, e la giornata che ti sta davanti può restare avvolta in una cortina di lamentele e recriminazioni che appesantiscano l’aria. Spesso difficoltà e problemi sono legati a situazioni sociali, economiche, politiche, religiose; non di rado sono problemi tuoi, difficoltà personali, familiari. Che fare? Occorre non lasciar cadere le braccia, ma credere nelle proprie risorse spesso non riconosciute. Il Decalogo dei forti propone dieci atteggiamenti che possono far intraprendere nuovi percorsi nei momenti difficili.
Il libro
Venticinque anni dopo la sua morte, e all'inizio di un nuovo millennio, la parola di Monsignor Romero non ha perso di attualità. Le sue omelie continuano a interrogarci e a prospettarci esigenze, a offrirci incoraggiamento e speranza. Leggendole o ascoltandole, difficilmente si resterà indifferenti: la parola di Monsignor Romero, come la parola del Vangelo, rimane in vigore, perché è una parola profetica, « il "risuonare di Dio»... Il presente volume contiene una scelta di frammenti tratti dalle omelie dell'ex arcivescovo di San Salvador. Sono trecentosessantacinque testi, uno per ogni giorno dell'anno, perché l'opera intende essere una fonte di meditazione quotidiana, facendo di Monsignor Romero un compagno per tutto l'anno. Egli stesso, una volta, aveva proposto di recarci nella «cella intima» della nostra coscienza per incontrare noi stessi e Dio, e poi andare incontro al popolo povero. Se Romero è stato capace di pronunciare parole così chiare, di amare i poveri e offrire la sua stessa vita, ciò è avvenuto perché egli ha sempre, nonostante i suoi numerosi impegni, riservato del tempo alla meditazione e alla preghiera personale. Perché non fare lo stesso anche noi? E come farlo, se non guidati dalla sua stessa parola?
«Fratelli, custodite questo tesoro. Non è la mia povera parola a seminare speranza e fede; io non sono altro che l'umile risuonare di Dio fra questo popolo».
Il libro parte dal presupposto che l'umanità si trovi attualmente su un crinale di portata epocale, su un ponte, attraversato il quale un intero mondo apparterrà al passato, mentre nuovi scenari appariranno. Questo passaggio è perciò una sorta di spartiacque che dividerà sempre più nettamente ciò che muore da ciò che sta nascendo, ciò che non è più utilizzabile da ciò che invece appartiene alla nuova umanità che si sta configurando. I saggi qui raccolti, redatti da alcune tra le personalità più autorevoli del mondo culturale contemporaneo, costituiscono una mappa per orientarsi in questo passaggio. Ogni saggio analizza un ambito specifico dell'esperienza umana dal punto di vista della transizione in corso: il rapporto spiritualità e politica, cristianesimo e altre religioni, spiritualità e arte, donna e religioni.
Un libro che raccoglie le suggestioni sul nostro comportamento nelle diverse situazioni della vita, per aiutarci a capire come nascono certe nostre reazioni. L’autore, infatti, ci aiuta a capire che la stessa energia serve per costruire, ma anche per distruggere: la stessa acqua fa galleggiare o la affonda. La stessa acqua ci avvicina o ci porta più lontano… dipende dalla direzione che prendiamo.
Giuseppe Moretti, sacerdote dehoniano, è laureato in pedagogia ed esperto in psicologia religiosa. Giornalista caporedattore, tiene corsi di formazione per catechisti e operatori pastorali. Ha già pubblicato diversi libri tra cui Credevo di credere (Ed. Massimo), La carezza di Dio (Ed. Massimo), Signore Dio… mi presti un angelo? (Ed. Massimo), Toccare il cielo con un dito (Ed. Massimo).
Una meditazione a sfondo pratico da utilizzare anche con i gruppi giovanili, o familiari, in parrocchia e per ritiri spirituali.
Si tratta della biografia della serva di Dio suor Enrichetta Alfieri. Dall'infanzia, povera ma dignitosa, alla vocazione religiosa che la portò ad entrare nella congregazione delle Suore della Carità, fino alla instancabile attività pastorale, profusa nel contesto carcerario. Per accostare un'esperienza di dedizione e amore per gli ultimi, nascosta nella quotidiana e faticosa opera di sostegno umano e spirituale vissuta nel difficile ambiente del carcere di San Vittore a Milano.
Consumazione è un libro senza progetto fatto per accogliervi la vita, perché l'evento che ha accecato l'autore per la prima volta nella vita ritorni una seconda volta per abbagliarlo sulle pagine. "Un evento nella vita - dice Bobin - è una casa con tre porte separate: morire, amare, nascere. Non si può entrare se non varcando le tre porte simultaneamente. È impossibile, ma questo avviene". Bobin è un autore particolare che sembra indifferente a tutto ciò che appartiene all'ordine del sapere. La persona viva che ripetutamente evoca è il bambino, colui che ama, che gioca ad amare, che non deve giustificare le proprie azioni. Nessun autentico incontro può avvenire fuori dall'amore, ma nessun amore è possibile se non comincia dalla spogliazione del proprio io, dal ristabilire dentro di sé il silenzio che prelude all'accoglienza.
I primi passi dell’evangelizzazione cristiana
in dialogo con con la cultura cinese
Con la traduzione italiana
dei più antichi testi cristiani cinesi
“Per la fede cristiana l’incontro con il mondo religioso e culturale dell’Asia orientale ha sempre costituito una grande sfida ... Questo libro è un contributo all’esplorazione di una pagina poco nota dell’incontro fra cristianesimo e oriente. Una storia che fa emergere la grandezza straordinaria di una chiesa cristiana, la chiesa siro-orientale, che ha saputo realizzare più di mille anni fa un dialogo cui noi oggi siamo ancora purtroppo impreparati. Leggendo gli antichi testi cristiani cinesi qui tradotti si può cogliere qualcosa dello spirito che animava quei primi missionari in terra asiatica: senza timore né diffidenza, seppero aprirsi a un’alterità radicale, capendone la portata arricchente per la loro stessa fede”.
(dalla “Prefazione” di Enzo Bianchi)
La vita chiede di viaggiare,
la vita obbliga a viaggiare.
Per via accade qualcosa di importante
o almeno può accadere...
Partì la goccia
dalla patria, e tornò
trovò la conchiglia
e divenne una perla...
O uomo! Viaggia
da te stesso in te stesso,
ché da simile viaggio
la terra diventa purissimo oro.
(Rûmî)
Un itinerario attraverso i migliori testi di tutte le letterature antiche e moderne sul viaggiare. Raccolti in cinque capitoli, questi brani ci presentano le tappe, le dimensioni, le forme, le metafore e il mito e la storia della più antica metafora della vita stessa, il viaggio. Vivere, infatti, è percorrere delle strade. E viaggiare è dare al corpo dell’universo, e al proprio, quel sangue di cui ha bisogno per vivere.
L’obbiettivo di questo libro è di accompagnare il viaggio: “parole in cammino” per accompagnare chi cammina...
Sabino Chialà, monaco di Bose e studioso di ebraico e siriaco, ha pubblicato presso le nostre edizioni Discese agli inferi e Abramo di Kashkar e la sua comunità. Sempre per Qiqajon ha curato Un’umile speranza, antologia di testi di Isacco il Siro e, in prima versione mondiale, i Discorsi ascetici, nuova collezione di scritti dello stesso autore.
“La vita cristiana è segnata
in modo originale e definitivo dalla koinonía:
la chiesa è una comunione”
(Enzo Bianchi)
La ricerca evangelica
di un gruppo di presbiteri,
il loro modo di interpretare
e vivere la fraternità,
nella consapevolezza
che vi è un’unica realtà di comunione:
la chiesa, corpo del Risorto
in mezzo all’umanità
Il nucleo dell’azione redentrice di Cristo è riunire i figli di Dio: tutta la vita di Gesù è sotto il segno del creare comunione: l’agire di Dio in Gesù è orientato all’unità. La comunione diventa dunque la chiave per capire in cosa consista la fedeltà a Dio e all’uomo.
La vita comune dei presbiteri può essere un segno di una chiesa che con fatica e tenacia cerca di costruire questa spiritualità della comunione.
La Comunità dei santi Basilio e Gregorio è composta da sette presbiteri della diocesi di Modena, legati tra loro da una comune ricerca spirituale, senza caratterizzazione giuridica. Dopo un cammino di condivisione nella preghiera avviato nel 1995, dal 1999 vivono in comunità in due canoniche, con un unico stile di vita spirituale e pastorale.