
Il tema della fede illustrato nelle sue dimensioni fondamentali, e proposto come principio unificante capace di dare forma all'intera esistenza umana e al ministero pastorale. La meditazione si accosta con immediatezza al testo biblico, nella fiducia che in ogni tempo, in ogni situazione umana e aldilà di ogni barriera culturale, esso è in grado di comunicare la propria verità.
La fedeltà consiste nell'aver fede e nel prestar fede: si crede in qualcosa, in qualcuno. Da questo credere deriva il fatto che ci si rimette all'oggetto di fede. L'inferno è non avere qualcuno da amare, nel quale riporre la fiducia e dal quale attendere, e ricevere, il nutrimento per vivere. Ma l'esperienza della fedeltà si deve accompagnare anche alla pietà e alla compassione: la fedeltà resiste grazie alla presa di coscienza della propria fragilità e precarietà. Così è nei confronti di dio; ciò che si deve conservare a tutti i costi è la nostra fiducia in lui, malgrado le nostre piccole e grandi infedeltà
Sotto la forma di una raccolta di lettere a un giovane educatore, quest'opera costituisce un vero e proprio libro d'iniziazione all'arte di vivere e all'arte di educare.
Con toni ironici e al tempo stesso dolenti, con la forma del romanzo, l'autore, sotto pseudonimo, ritrae, attraverso il piccolo mondo di Montefumo, la mutazione in atto, specie in epoca post-conciliare, nei rapporti tra una nuova società a corto di fede e una Chiesa che tende ad adattarvisi con strappi teologici, dottrinali, ideologici e liturgici.
Un'esaltazione della Creazione, dell'amore infinito di Dio verso le sue creature e del suo aiuto miracoloso.
Raccolta di riflessioni tratte dagli editoriali della rivista San Francesco patrono d'Italia": propongono la convinzione che non esiste strada più solenne della vita di tutti i giorni per ridare bellezza alla nostra umanità attraverso sani pensieri, nobili gesti e soprattutto una fede coerente. "
Un libro che parla dello Spirito Santo e delle sue opere. L'autore descrive in che modo ciascuno di noi può ricevere nuova forza ed entusiasmo dalla vicinanza quotidiana e costante di Dio.
Il libro è il seguito, scritto 11 anni dopo, di "In viaggio con l'arcangelo". Al termine di quell'opera l'autrice era convinta che la sua fosse un'avventura spirituale personale, o condivisa da un gruppo limitato di persone. Ma nuovi incontri e nuove coincidenze, invece, le hanno fatto capire che tale esperienza era destinata a crescere e allargarsi come una marea montante negli anni a venire. I due libri raccontano, quindi, lo svolgersi di una stessa vicenda, andrebbero letti l'uno dopo l'altro, come una storia a puntate, anche se l'autrice, all'inizio di questo secondo volume, fa comunque un rapido riassunto del precedente. "Lo sguardo dell'anima" è essenzialmente un "diario di bordo", una cronaca dei fatti scritta con rigore e ironia, il racconto di un percorso fatto di passi avanti e indietro, di ristagni e di rilanci, di perdita e ritrovamento di sentieri, insomma un itinerario scandito dall'imprevedibile, e per ciò fascinoso, battito della vita. È la conferma che esiste una forza luminosa, mossa dall'amore intelligente, che guida e promuove l'evoluzione: l'arcangelo Michele.
Il volume si propone come un suggestivo commento al Magnificat. Versetto dopo versetto, l'autore suggerisce riflessioni e meditazioni sulla preghiera di lode di Maria al Dio vivente, fondamento essenziale della devozione cristiana alla Vergine.
Il volume presenta insieme due opere di Mazzolari: "Dietro la croce" e "Il segno dei chiodi". Pur essendo comparse originariamente come pubblicazioni diverse, a distanza di dodici anni l'una dall'altra, esse sono strettamente legate sia per il tema affrontato, sia perché la prima è confluita interamente nella seconda. Inoltre in entrambi i casi si tratta di raccolte di brevi testi apparsi in forma di articoli su settimanali cattolici. I testi sono un commento ai giorni della Settimana Santa, con i rispettivi contenuti evangelici e liturgici, dalla Domenica delle Palme alla Veglia pasquale. I grandi temi della passione, morte e risurrezione di Gesù ne costituiscono il nucleo centrale. Le due opere testimoniano la piena maturità - sacerdotale e letteraria - del parroco di Bozzolo
Se la vita è una valle di lacrime è anche a motivo di molti dolori inutili di cui si potrebbe fare a meno. Sono infatti numerosi gli atteggiamenti altrui da cui ci lasciamo troppo a lungo ferire, così come le cattiverie che infliggiamo agli altri, magari anche nella convinzione di far loro del bene. Lasciandosi guidare dalla semplicità delle cose è possibile non vergognarsi di stare a proprio agio in questo mondo e imparare a lasciarsi dietro le spalle molti motivi per cui inutilmente struggersi e soffrire. L'autrice accompagna col suo libro in un cammino di liberazione.
Pachacamac è un agglomerato di baracche, alla periferia di Lima che, con modalità e tempi diversi, gli autori hanno 'incontrato'. A entrambi è nata l'idea di raccogliere emozioni e fatti di quella realtà, di prestare la parola ai suoi abitanti, piccoli e poveri del Regno, e consegnarli al lettore italiano. "Pachacamac guarderà a Roma come si guarda agli estremi confini della terra bisognosi di redenzione". Infatti le persone di Pachacamac, con le loro storie di vita, rendono nuove in Gesù Cristo le speranze di cieli nuovi e terre nuove, le stesse che quel giorno attraversarono la vita dell'uomo che "scendeva da Gerusalemme a Gerico" (Lc 10,30), e di cui il buon samaritano si prese cura

