
Primo di 8 volumetti che andranno a costituire la Collana "Creature", ognuno dedicato ad approfondire una parola del Cantico delle Creature di san Francesco, ci conduce in viaggio con Albanese tra le creature, con una visione affettuosa ma disincantata, sempre in relazione col Creatore. «Di questi tempi, segnati dal Covid-19 - scrive ?, questa poesia orante infiamma i cuori, ossigena i polmoni dell'anima. E sì perché San Francesco è stato ispirato nel concepire un simile canto. E la sua spiritualità serafica e disarmante, per dirla con le parole di papa Bergoglio, è ancora oggi espressione eloquente di quell'"ecologia integrale" di cui c'è davvero tanto bisogno nel cosiddetto mondo "villaggio globale". Il Cantico delle Creature trova il suo incipit in Dio, che viene lodato in base a ciò che ha creato. Tutto ciò che ci circonda è considerato in sé, come anche in relazione con il Dio vivente».
Siamo in piena crisi ambientale, il mondo è a un bivio, la terra soffre e la natura è depredata e violentata. È giunto il tempo di ripensare un sistema economico sostenibile e più rispettoso dell'ambiente e delle persone. Il grande disordine che l'uomo ha creato nella nostra terra si ripercuote anche nelle nostre anime. Si può parlare di spiritualità della natura o del cosmo? Può la natura essere una guida per orientarci nella vita spirituale? Può indicarci un nuovo itinerario per l'evangelizzazione nel mondo moderno? Bene, in questo libro affronteremo un fantastico viaggio tra le rivelazioni profetiche di Santa Ildegarda di Bingen (1098-1179) e le sue sempre attuali acquisizioni scientifiche: dalla fisica alla farmacologia, alla medicina. Santa Ildegarda ha rivelato per mezzo di visioni quale stupendo e affascinante mondo si trova ordinato al di là della nostra terra, nelle mille sfaccettature del cosmo. Il lettore sarà rapito come da magico stupore nel ripercorrere con lei le immense distese del cielo e le misteriose impronte divine nella natura. Sulle orme della Mistica anche noi saremo trasportati nel mondo soprannaturale, a partire dalla nostra madre terra.
Nuova edizione riveduta e ampliata da Fabio Scarsato. L'esperienza spirituale di Francesco d'Assisi è certo tra le più straordinarie nella storia, ma soprattutto nella vita della chiesa. Partendo dal suo esempio e dai suoi scritti, ma anche sulla base della testimonianza vissuta dei suoi fratelli e discepoli lungo i secoli, gli elementi fondanti e caratteristici della sua spiritualità sono stati sempre più e meglio studiati e approfonditi. Questo libro è una documentata, completa e sistematica, seppur sintetica, esplorazione di questo universo spirituale, con l'illustrazione dei suoi contenuti essenziali. In secondo luogo esso vuole mostrare la validità e la vitale fecondità di questa spiritualità, in particolare per il nostro tempo, pur così lontano, come contesto culturale ed ecclesiale, dal mondo di Francesco. Un'intuizione e un'esperienza spirituale, quella francescana, che si radica nel cuore stesso del vangelo; e perciò, come questo, è attuale per l'uomo di ogni tempo e ogni luogo.
Una antologia di voci che risuonano dai grandi classici della letteratura mondiale per riflettere su ciò che significa una vita adulta riuscita. Come plasmare la propria vita ed essere felici, attraverso le provocazioni originali di un autore molto popolare. Senso della vita, paure, relazioni, il coraggio di evolversi verso il meglio: sono alcuni degli aspetti su cui riflettere.
Quante volte ci è capitato di dire: «Credo in Dio, ma...»? Quanti «ma» nascono come sospetti verso Dio davanti alle contraddizioni della vita, come perplessità, come dubbi in grado di mettere in crisi la nostra fede? Eppure, le risposte della fede le abbiamo tutte nella Sacra Scrittura. In questo calendario perenne, ogni giorno c'è un dubbio e una risposta: in certi mesi, la risposta è tratta da versetti della Scrittura, in altri mesi, è tratta dalle parole dei santi, in altri, dalla preghiera liturgica.
La poesia non risolve né risponde, ma apre a prospettive inedite, che costituiscono il sentiero dentro al quale l'animo umano si può incamminare per contemplare non solo le foglie ingiallite e i rami spogli, ma anche la terra bagnata e le piante che, trascorso il duro inverno, si preparano alla rifioritura e al trionfo della vita. Prefazione Giuseppina Rossitto.
Della devozione mariana di Giovanni Paolo II le testimonianze sono innumerevoli, fin dall'infanzia e dalla giovinezza. Questo volumetto racconta un episodio preciso, attorno al quale e dopo il quale la devozione del "papa polacco- si fece radicalmente più profonda, un vero e proprio spartiacque della vita stessa di Wojty?a. L'episodio, quello che lo vide vittima di un attentato, e tra i più pregni di senso di tutto il XX secolo. Attorno ai giorni che seguirono il 13 maggio 1981, Giovanni Paolo II avrebbe elaborato una rilettura della propria esistenza alla luce della Provvidenza e della "mano materna- che lo protesse.
Il 13 marzo 2020 un'immagine colpisce chiunque apra, anche per caso, le pagine web dei maggiori quotidiani nazionali: vi appare papa Francesco, accompagnato a distanza da alcune guardie del corpo, che cammina in una strada semivuota della capitale: sta recandosi in visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore, per rivolgere una preghiera all'icona della Vergine Salus populi Romani. Davanti a questa icona, amatissima. Da questo cammino, da questo pellegrinaggio silenzioso sulle tracce della "Vergine della salute e della salvezza-, abbiamo voluto prendere anche noi il punto di avvio del nostro racconto, che ci condurrà forse a comprendere meglio il senso più sincero della profonda devozione mariana del papa.
Adesso è facile, «basta il suo nome, Maria, perché gli uomini esagerino, non capiscano più nulla. La chiamano povera donna, Madonna, bella donna. L'Immacolata, l'Avvocata, la Regina. I poeti han grattato il fondo del barile per escogitare le parole più giuste, le meno slabbrate, le più ardite». Lei, però, ama presentarsi con passi felpati, raccontata dalle nonne ai bambini, pregata dai bambini per i nonni. Invocata da santi, delinquenti e criminali. Marco Pozza, "alla prova di Maria-, ne celebra l'unicità tessendo in armonia la devozione popolare, la teologia cattolica, i racconti paesani. Rievoca la storia di Gesuina, una vecchia amica della nonna che, solo nel nome, teneva nascosto l'agguato di Maria. Del suo Figliolo: «Perché Gesuina è la versione femminile del maschile Gesù». Maria è il Gesù in miniatura, «la versione umana più vicina al Dio (dis)umano». Dalla nonna, mentre cucinava i broccoli, impastava i dolci, faceva la pasta a mano: l'ha conosciuta lì, l'autore, la Vergine di Nazareth. L'invidia di Satàn, l'imbecille fatto carne. Il libro è un viaggio dissacrante e profondo attraverso le quattro stagioni della Vergine, con sullo sfondo i venti misteri del santo Rosario, «la corda di impiccagione di Satàn» come gli ha insegnato la nonna. Una storia ch'è tutt'ora muro di cinta tra il tempo e il non-tempo. Tra l'uomo mortale e il suo Dio. Storia di una Madre, affidata alle labbra: «Dovevate sentire nonna recitare il rosario!».
«Questo è per me, oggi, la fede: dar credito a una promessa di vita infinita, perché ho finalmente capito che non posso fare a meno di sperare in essa. E la speranza è presente in me non per obbedienza al mio credo o alla mia Chiesa, ma perché sono uomo, ho dentro l'infinito e voglio la vita.», Nella lunga confessione contenuta in queste pagine, don Antonio Mazzi dà molto spazio alla speranza, un sentimento che non invecchia, che accomuna persone di fede e non credenti, che ci aiuta a guardare a noi stessi e agli altri fiduciosi di ricevere amore e salvezza e di poterne dare a nostra volta. Rivolgendosi idealmente a un giovane interlocutore, il sacerdote che ha dedicato la vita ai "ragazzi cattivi" ripercorre alcune sue esperienze per consegnarci, in un amorevole testamento spirituale, i pensieri che più gli stanno a cuore: la dimensione vitale, corporea, universale del Vangelo; il senso di essere prete e padre; l'importanza dell'ascolto e dell'accoglienza; il ruolo del perdono; la bellezza della preghiera; la necessità di aprirsi agli insegnamenti paradossali di Gesù per vivere in pienezza. Con la passione, la schiettezza e l'energia che lo caratterizzano, don Mazzi ci trascina a scandagliare, insieme a lui, il mistero che riguarda tutti e ciascuno di noi.
Da chi mai i santi hanno preso animo e fortezza per sopportare le persecuzioni, i tormenti e la morte, scrive sant'Alfonso in quest'opera, se non dalle pene di Gesù crocifisso? Cosa fare per amare perfettamente Dio? Il Signore rivelò a s. Alfonso che per giungere al perfetto amore non c'è esercizio più adatto che meditare spesso sulla sua Passione. Quest'opera preziosa aiuterà sulla via della santità chiunque la legga con attenzione e amore.
Il viaggio proposto in questo libro ci permetterà di scoprire che solo la vita spirituale è la vera vita. Perché è una vita in compagnia. La compagnia di Dio che non vede l’ora di stare con noi sempre. Anzi ha già stabilito la tenda in noi. È allora necessario aprire la tenda e lasciarci guidare da Lui. Perché? Perché Lui ci porta diritti alla gioia. È stato Cristo infatti a dire: «Io sono la via, la verità e la vita». E a dire ai suoi apostoli: «Che la vostra gioia sia piena»!
La religione non consiste in nessun’altra cosa che in uno sguardo.
Simone Weil