
Il testo che viene qui presentato è lo scritto autobiografico di Guiberto di Nogent, abate vissuto in Francia tra l'xi e il xii secolo. Riveste un particolare interesse storico poiché costituisce una vera e propria miniera di notizie sui fatti di quell'epoca, di cui si sono avvalsi soprattutto storici come il Guizot, che lo incluse tra le fonti della sua monumentale raccolta in ben trenta volumi «pour servir à l'histoire de la France». "La mia vita" fu scritta in età avanzata, quando Guiberto aveva già compiuto sessantanni; è suddivisa in tre libri, redatti non di seguito ma in tempi successivi, per quanto ravvicinati: il primo nel 1114, gli altri due fra il 1115 e il 1116. Nel complesso potrebbe sembrare un'opera alquanto discontinua, mancante di un piano organico, ma ciò non toglie nulla al suo interesse; anzi, per l'autore questo andamento costituisce uno stimolo a presentare un'infinità di situazioni, eventi, personaggi, esperienze interiori ed esteriori in un quadro composito che, per esplicita e ripetuta dichiarazione, vuol essere «oggettivo». Un reperto che ci restituisce, come in un'istantanea, tutta la ricchezza e la varietà di un Medioevo nient'affatto «oscuro».
Figlia di poveri contadini, analfabeta, Giovanna (1412-31) all'età di tredici anni si sentì chiamata da Dio a salvare la Francia dalle armate inglesi. Divenuta in poco tempo e quasi miracolosamente comandante militare dell'esercito di Carlo VII, condusse i francesi alla vittoria, prima di essere tradita e venduta al nemico, che la arse viva sulla piazza del Mercato di Rouen. Quella di Giovanna, guerriera e santa al tempo stesso, è una delle storie femminili più straordinarie (e misteriose) di tutti i tempi, in cui si mescolano fede e fanatismo, eroismo e solitudine.
Un protagonista della storia cristiana, italica e mediterranea tra antichità e Medioevo; un fondatore della cultura medievale e uno dei «padri storici», insieme con Benedetto da Norcia, del monachesimo occidentale; un «classico» della letteratura latina di un'età difficile e complessa, che tuttavia a torto e semplicisticamente sono in troppi a definire «oscura». Calabrese di Squillace, di origine forse siriaca, Flavio Magno Aurelio Cassiodoro Senatore (490 ca.-583 ca.) ha attraversato con la sua lunga vita l'intero VI secolo, che nella pars Occidentis dell'Impero - privata del suo sovrano - si aprì con la coraggiosa e generosa proposta di convivenza goto-latina di Teodorico e si chiuse col grande e innovatore pontificato di Gregorio Magno. Politico e funzionario alla corte di Teodorico, profondamente impegnato nel lavoro di pubblico amministratore, Cassiodoro non si lasciò travolgere dal fallimento dell'esperienza di governo gota e dalla guerra «greco-gotica» che ne seguì. La sua esperienza di governo e la sua saggezza sono immortalate nella raccolta delle Variae, edita nel 537. Il centro monastico Vivarium, da lui fondato nella maturità presso la natia Squillace, rappresentò, assieme a Montecassino, un faro e un modello culturale da cui è sorto il Medioevo latino e quindi l'Europa.
L'ospedale di Basilio a Cesarea, fra i primi centri medici della storia; gli hospitia per pellegrini e impoveriti nel Medioevo, inedite forme di volontariato all'ombra delle cattedrali; la stagione dei santi moderni della carità (Giovanni di Dio, Francesco di Sales, Vincenzo de' Paoli, Alfonso Maria de' Liguori), fino a Frédéric Ozanam, protagonista di una generosità che dura ancor oggi. I duemila anni del cristianesimo sono stati (anche) un'ininterrotta storia di altruismo. La domanda di Cristo "Chi è il tuo prossimo?" è stata feconda per tanti. Qui si raccontano le loro gesta e i loro perché. "Dal buon Samaritano a Madre Teresa, i monasteri medievali e la Parigi del '700. Una cavalcata nei secoli per scoprire tanti eroi ed eroine della carità."
L'Autrice presenta nel volume la vocazione dei focolarini sposati nata all'interno del Movimento dei Focolari fondato da Chiara Lubich, vocazione che ha avuto in Igino Giordani - scrittore, politico, giornalista - il suo “battistrada”. Si tratta di una realtà nuova nella vita della Chiesa: i focolarini sposati sono infatti chiamati a consacrarsi a Dio nel focolare, comunità di vergini e coniugati della quale fanno parte integralmente, pur continuando a vivere la propria vita familiare. Tale consacrazione personale a Dio non interferisce con il sacramento del matrimonio, anzi, perché chiamati ad amare Dio come il “tutto” della propria vita, essi sono aiutati ad amare il marito o la moglie ed i figli con lo stesso amore di Dio. Il volume ne ripercorre la nascita, gli sviluppi e lo specifico.
Una raccolta di 26 meditazioni, un itinerario spirituale verso la Giornata Mondiale della Pace. Il discorso della pace e estremamente attuale, reso sempre piu drammatico dal fatto che questo anelito profondo del cuore umano rimane un desiderio incompiuto. Questo libro raccoglie 26 meditazioni scritte per Orizzonti Cristiani" della Radio Vaticana come un itinerario spirituale verso la Giornata Mondiale della Pace, che si celebra ogni anno il primo gennaio. Troppe volte siamo portati a credere che la pace non dipenda dalla nostra volonta, che sia qualcosa che i grandi e i potenti debbano dare al mondo. Con queste meditazioni, Marco Cardinali spinge il lettore a compiere un cammino differente, piu consapevole e personale, che lo pone di fronte a se stesso e al proprio modo di vivere. Presentazione di S.E. Mons. Renato Boccardo. "
Una raccolta di meditazioni per una comprensione sempre piu profonda dell'amore di Dio per l'uomo.
Il testo raccoglie Frammenti di Grazia.
Il testo consiste in due diari spirituali del card. Giovanni Colombo, uno del periodo della giovinezza e l'altro redatto alla vigilia della chiamata all'episcopato ambrosiano.
Le prospettive per un lavoro pastorale nella sfida al nuovo millennio lanciata dal Papa. Sulla scia della novo millennio ineunte di giovanni paolo ii sul fondamento del concilio vaticano ii e sulle suggestioni che le vengono dall'evoluzio ne e dalle conquiste della societa attuale - con la quale la chiesa deve vivere in una continua dialettica di dare e ricevere - l'autore prospetta qu ale potrebbe essere il cristiano e quindi il cristianesimo del futuro. Non piu`cristiani che, avendo ricevuto il battesimo da bambini e poi non seguito da alcune seria iniziazione alla fede non hanno mai conosciuto il vangelo, ma cristiani che saranno tali per libera e maturata scelta, consapevoli e responsabili. Non piu`un cristianesi-mo sociologico" connotato prevalentemente dal diritto canonico, dall'obbligo e d all'istituzione, ma piuttosto dalla vita, dall'amore e dal la gioia della buona notizia proposta e accolta nella liberta. "
Hanno ancora senso i Dieci Comandamenti nella società attuale? Per rispondere a questa domanda, l'autrice incontra dieci persone - molto diverse per formazione, professione, interessi - e dalle loro conversazioni su ogni singolo precetto emergono dieci originali significati del decalogo. Ed ecco la sorpresa: i Comandamenti, vecchi di tremila anni, sono ancora giovanissimi e attuali, addirittura necessari e urgenti. Sono "leggi naturali" a cui si rifanno le persone in maniera ovvia, e che travolgono la logica del mondo grazie alla loro apparente semplicità e chiarezza. Aiutano chi è disorientato, diventano riferimenti per un nuovo umanesimo. Tutti gli interpreti, indipendentemente dal loro credo, provano gusto ad andare oltre il significato scontato di ciascun precetto, e indicano nei dieci comandi, da riscoprire nella loro forza, una bussola ancora oggi necessaria. Conversazioni con: Abdullah Tchina, Giampiero Massolo, Maurizio Colasanti, Nando dalla Chiesa, Mario Furlan, Paolo Gulisano, Paolo Ricci, Susanna Parigi, Samuele Pinna, Enzo Favoino. Postfazione di Elena Lea Bartolini De Angeli.

