
Il tonglen è una pratica meditativa per coltivare l'amore e la compassione. È un processo graduale per aprire il cuore abbracciando, e non rifiutando, i lati meno desiderati e dolorosi dell'esperienza: così facendo si supera la paura e si sviluppa una grande empatia verso gli altri, in sintonia sia con la gioia che la sofferenza della vita. Questo libro è una guida pratica al Tonglen, per capirlo e praticarlo più in profondità; attraverso una serie di domande e risposte, dialoghi e interscambi, è utile per chi pratica il tonglen a tutti i livelli e per chi vuole avvicinarsi a questa disciplina fruttuosa per l'equilibrio e il benessere interiore.
Una ricognizione, con l'aiuto della psicanalisi, degli inciampi che si possono incontrare sulla via della fede. I consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza orientano una pedagogia dell'umano.
Un libro che supera i confini della fede cristiana e che propone punti di riferimento fondamentali per i seguaci di ogni religione e per tutti coloro che compiono un lavoro su se stessi. Umanizzazione e spiritualizzazione sono strettamente legate, eppure capita, spesso inavvertitamente, che i contenuti e le pratiche della fede diventino addirittura ostacolo al percorso umano del credente, limitandone la libertà o rafforzando atteggiamenti negativi. L’autrice si serve di alcuni elementi della psicanalisi per far luce sulle derive che si possono incontrare sulla via della fede, e individua nei consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza una pedagogia efficace per la crescita umana di chiunque.
Autore
MACHA CHMAKOFF è psicologa e psicanalista, oltre che pittrice, e si divide tra queste attività. Si è formata all’Ecole des Beaux Arts e ha studiato teologia all'Institut catholique di Parigi.
«La vita è un allenamento per imparare a cantare alleluia su questa terra in modo da riconoscere il volto di Dio nascosto nelle profondità del tempo. Ragionare sul significato dell’alleluia nella vita significa prendere in esame quei momenti che non sembrano per nulla di alleluia. Ma come è possibile dire alleluia a quelle parti dell’esistenza che ci opprimono, che prosciugano le nostre anime, che tutto sembrano meritare tranne che lode?» (dall’Introduzione)
Gli autori affrontano una vasta gamma di situazioni e circostanze che ognuno deve affrontare nella vita e per le quali ci invitano a cantare la nostra gratitudine a Dio, a cantare “alleluia. Ma se per alcune è facile (pace, ricchezza, vita, fede, unità...), per altre (morte, sofferenze, conflitti, oscurità...) bisogna imparare a scoprire la presenza nascosta di Dio che sempre ci offre una possibilità di bene e di crescita.
Ventitré capitoletti in cui siamo guidati a guardare alla vita con positività creativa, in ogni circostanza: gli autori aprono inediti orizzonti anche quando tutto sembra essere oscuro, e noi siamo presi per mano e condotti a condividere in semplicità di cuore il loro inno di gratitudine a Dio per tutto quello che è.
Destinatari
Vasto pubblico, purché sensibile al discorso spirituale.
Anche cristiani di altre confessioni religiose.
Autori
Rowan Williams, arcivescovo di Canterbury, è uno scrittore, studioso e docente di fama internazionale. È stato chiamato a far parte di numerose commissioni teologiche, ecumeniche e pedagogiche. La sua vasta produzione spazia dalla filosofia alla teologia, dalla spiritualità all’estetica religiosa. Da quando è stato nominato arcivescovo, si è occupato in modo particolare di cultura contemporanea e di dialogo interreligioso. Joan Chittister è una suora benedettina e da oltre trent’anni una voce autorevole nel mondo religioso. Tiene conferenze in vari Paesi ed è autrice di molti libri, fra i quali I dieci comandamenti. Leggi del cuore (Queriniana, 2008) e Segnati dalla lotta, trasformati dalla speranza (San Paolo, 2006).
Ognuno di noi attraversa momenti di dolore, di depressione e di oscurità, di stress e di sofferenza. Lottiamo contro il cambiamento, l'isolamento, l'oscurità, la paura, l'impotenza, la vulnerabilità, lo sfinimento e le cicatrici della vita. Ciascuna di queste lotte è oggetto di una riflessione separata lungo i capitoli del libro, che si snodano sul motivo conduttore di una pagina biblica, quella che narra della lotta di Giacobbe contro il misterioso personaggio che lo affronta sul fiume Iabbok.
Attraverso i noti versetti del Qoèlet (3,1-8: c'è un tempo per nascere, un tempo per morire, per piantare e un tempo per sradicare, per amare, per ridere, per morire, per la pace, per la guerra...), l'autrice riflette su temi senza tempo, come: lo scopo e il valore della vita umana, il rapporto di equilibrio tra la gioia e il dolore, il lavoro e il riposo, l'amore e il lutto. Meditando sulle contrastanti stagioni della vita, l'autrice mostra come il senso umano e la vera felicità non derivano dall'avere sempre di più, ma dal conoscere e valorizzare ciò che si ha. L'amicizia e il sorriso, la pazienza e il dolore, l'umiltà e la compassione dalla nascita alla morte sono tutti doni che Dio ci dà, preziosi momenti della vita stessa.
"Il libro è uno studio profondo, perspicace e ampio del tema 'felicità'. E tuttavia è anche molto più di questo. Il lettore sarà sicuramente più saggio, dopo averlo letto: si sentirà più completo e, sono pronta a scommetterlo, più sereno". (Phyllis Tickle)
La saggezza senza tempo della Regola di Benedetto da Norcia, un classico della letteratura religiosa, è messa in risalto dal commento penetrante di una rinomata mistica e studiosa benedettina. Nella sua originale introduzione alla Regola, l'autrice afferma coraggiosamente che il testo di Benedetto del sesto secolo, dopo millecinquecento anni, riesce a toccare direttamente le questioni che oggi stanno di fronte alla comunità umana: l'amministrazione dei beni, la conversione, la comunicazione, la riflessione, la contemplazione, l'umiltà e l'uguaglianza. Seguendo la Regola originale di Benedetto paragrafo per paragrafo, il libro espande i suoi principi nel più ampio contesto della vita spirituale nel mondo contemporaneo e rende le sue istruzioni, che a una lettura superficiale potrebbero suonare arcaiche, fresche e significative per le donne e gli uomini di oggi. Così questo libro si rivela una risorsa preziosa per la contemplazione personale o comunitaria. Prefazione di Laurence Freeman.
L'Autrice - una monaca benedettina impegnata nei movimenti della vita religiosa a tendenza monastica - è fortemente persuasa che la regola di san Benedetto non è un cimelio del passato o solo per i mistici medievali. Nella tumultuosa città moderna le comunità monastiche sono oasi di pace e di contemplazione attiva. Il messaggio della regola di san Benedetto è incentivo a costruire una società più giusta e più libera dove la fraternità, la pace, la solidarietà, l'integrazione, la preghiera, l'umiltà, il lavoro, la stabilità, l'ospitalità sono connotati che nobilitano le relazioni umane e sociali.«L'Osservatore Romano», 27 agosto 1999
In questo terzo volume dedicato alle opere e alla figura di Newman, sono presentati alcuni saggi di commento ai Sermoni di Oxford e di analisi della situazione storica in cui Newman si trovo ad operare. Nel terzo volume dedicato al grande teologo inglese Newman, sono raccolti alcuni saggi di Don Luigi Chitarin che commentano i vari Sermoni all'Universita di Oxford, gli avvenimenti storici e i movimenti religiosi che hanno caratterizzato la vita di Newman e le figure di alcuni filosofi che hanno influenzato il suo pensiero. In Appendice, una Sinossi dei principali avvenimenti della Chiesa d'Inghilterra e di Scozia nel periodo 1500-1890.
Scoprire quanto è divertente guardarsi nello specchio del tempo col sorriso sulle labbra. Lo specchio, anzi gli specchi, sono disegni umoristici che riflettono sulla pagina a fronte frammenti poetici. Disegno e poesia. Matita e versi. Humour e saggezza. Sfogliando questo libretto prenditi il tempo di perdere il tempo. Piacevolmente.
Scritto rileggendo le esperienze di catechesi di un gruppo di animatori, il testo è offerto a operatori pastorali, educatori e a quanti, a vario titolo, accompagnano un cammino di fede.
Queste stimolanti meditazioni, sviluppate a partire da un corso di esercizi spirituali, ripercorrono le pagine bibliche dell’Esodo, rileggendo alla luce del vangelo di Gesù quel cammino di riscatto e di crescita, di salvezza e liberazione.
L’Esodo racconta l’epopea del popolo di Israele che esce dall’Egitto, percorre un itinerario nel deserto ed entra nella terra promessa. Nello stesso tempo, però, quelle vicende sono paradigmatiche: permettono di accedere a un dato che non è solo ebraico e cristiano, ma tocca uomini e donne di tutti i tempi.
In quel cammino spirituale viene offerta una metafora della vita universalmente umana, una emblematica parabola della libertà umana nel suo sbalorditivo incontro con la libertà di Dio. Ed è una via che riguarda ciascuno di noi, che oggi ci mettiamo in ascolto della Parola rivelata: tra promessa e compimento.