
Il tema della preghiera tocca tutte le tradizioni religiose, e in questo mostra una comune caratteristica dell'esistenza umana, che deve trascendersi per poter arrivare alla propria compiutezza. La tradizione cristiana, che ha sviluppato varie forme e momenti di preghiera, aggiunge dalla propria prospettiva una sensibilità mistica, legandola alla prospettiva dell'esperienza dell'amore del Padre, attraverso il Figlio, nello Spirito Santo, rendendola sempre un incontro di confidenza e libertà filiale. In questo snodo teologico, l'annuncio della gratuita figliolanza divina permette di ripensare la distanza tra il creato e il Creatore. A partire da questa trama di fondo, il testo - divenuto un classico - presenta uno studio accurato sulla relazione tra preghiera vocale e preghiera mentale, sul rapporto tra meditazione e vita, sul progresso spirituale fino ad arrivare alla contemplazione; vengono anche indicati alcuni strumenti e metodi per prepararsi e strutturare i propri momenti di preghiera. La riflessione sistematica viene completata da continui e ricchi riferimenti alla tradizione spirituale cristiana.
Un pensiero al giorno per non smarrire il cammino. 100 pensieri accompagnati da bellissime foto.
In queste pagine sono presentate alcune coppie di cui la Bibbia racconta gli amori e i tradimenti, le storie familiari e gli amici, le attese e le delusioni, le gioie e i dolori, i dubbi e gli entusiasmi.
Vicende lontane nel tempo, ma in realtà vicine a quelle vissute oggi da tante coppie; questa sintonia permette di scoprire una verità sorprendente e consolante: l’amore tra un uomo e una donna, la vita a due, è da sempre conosciuta e amata nella buona e nella cattiva sorte, da Colui che l’ha pensata e creata.
Tra gli argomenti trattati: Adamo ed Eva: luci e ombre dell’amore Abramo e Sara: il desiderio di un figlio Isacco e Rebecca: lo sguardo sui figli Giuseppe e la moglie di Potifar: il prezzo della fedeltà Boot e Rut: l’amore oltre la vedovanza Davide e Betsabea: l’attrazione fatale Giuseppe e Maria: il segreto dell’intesa Pilato e la moglie: il diverso modo di ragionare Aquila e Priscilla: la famiglia chiesa domestica
Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato. Svelandosi nel Figlio, Dio si è velato della carne umana di Gesù, rendendosi sensibile agli uomini, percepibile ai loro sensi. I racconti evangelici, culminanti nella Pasqua di Gesù, narrano le sue parole, i suoi sguardi, i suoi tocchi, e di come egli sia stato udito, veduto, toccato. Immergendosi nel racconto del Giovedì di passione, del Venerdì di morte, dal Sabato di silenzio e della Domenica di resurrezione, le pagine di questo libro risvegliano la sensibilità del lettore, affinché, oggi, ancora, i suoi orecchi distinguano la voce, i suoi occhi intravvedano lo sguardo, le sue mani sfiorino il corpo del Verbo che si fece carne.
Fiat voluntas tua, sia fatta la Tua volontà. Che cosa vuol dire fare la volontà di Dio? Come si lascia agire Dio nella nostra vita? E, se è Dio ad agire, significa che il cristiano rimane passivo di fronte agli eventi? Alla ricerca di questa volontà che è volontà di un Altro, con la maiuscola, don Aristide Fumagalli ci accompagna in un percorso che va dall'Antico Testamento fino alle epistole paoline. Scandito in tre momenti, uno per ogni parola della formula fiat voluntas tua, il libro approfondisce come e quale sia la volontà di Dio, e in che modo sia possibile metterla effettivamente in pratica.
La Fulloni porta nella sua narrazione dei Vangeli una capacità interpretativa che le deriva dall’esperienza di fede vissuta, concreta, fatta di anni di cammino comune con la sua famiglia e la sua comunità di Albinea, in Emilia Romagna. Quanto trasforma la lettura intellettuale dei Vangeli in un autentico segno di testimonianza viva, umile e forte, credente e credibile, allo stesso tempo. Testimonianza più che mai importante e preziosa per il momento storico che stiamo attraversando: quella di una lettura incarnata in un grembo e un cuore di donna che, inevitabilmente, diventa una sorgente da cui zampillano parole di pace. Un “cuore pensante” – come direbbe Etty Hillesum – che fa scaturire dalle pagine suggestioni di fede e di speranza.
Rosanna Virgili
Racconti semplici e brevi, liberamente ispirati da brani evangelici, la cui fecondità rilancia suggestioni attualissime sull’incontro che cambia la vita. Vi sono coinvolte persone “minori” o “minorate” da tutti i punti di vista, nel senso di avere o essere assolutamente di meno rispetto a tutti gli standard richiesti in ogni società. Accomunate, forse, dal sogno tacito e nutriente della speranza nel Cielo. Sono persone che partono da una “confusione di vergogna”, perché la vita o le scelte o le regole socio-religiose, le trascinano in una spirale di abbassamento agli occhi nostri e del mondo, le imprigionano in ruoli e stigmi così opprimenti da sembrare definitivi e potenzialmente mortali. Proprio al fondo di essa, esplode la sorpresa di un incontro che finalmente libera e trasforma, al punto che, proprio dalle situazioni e dai gesti della vergogna, ne trae una “confusione di gloria”: la persona è trascinata in un innalzamento gratuito dato da quell’ unica e personale dignità creata dalla salvezza, quello splendore emerso da un amore trasformante, che rende belli e buoni per sempre.
Annamaria Fulloni, laureata in Pedagogia
nell’Università di Parma, ha conseguito il diploma in Scienze religiose e il master di specializzazione in Pedagogia Clinica.
Già insegnante di Religione presso il liceo delle scienze umane Matilde di Canossa di Reggio
Emilia, è stata docente di pedagogia e ora di didattica presso lo Studio teologico interdiocesano di
Modena, Reggio-Emilia, Carpi, Parma.
Autrice di numerosi articoli su riviste, ha tenuto e tiene conferenze e meditazioni su temi spirituali e educativi. Ha pubblicato il saggio “ I colori del Sudan” (con Pinuccia Montanari), ed. San
Lorenzo, 1996 e lo studio “Essere donna nella Chiesa” in “Dee, donne, Cyborgs. Trasformazione
dell’identità femminile”, Quaderni Canossa, 2003. Ha curato e scritto i testi del libro fotografico “Albinea” (con Giuseppe Bigi), stampato in proprio e ha curato l’edizione del volume di Luciano Monari, Sulla via di Gesù, ed. San Lorenzo.
"Improvvisamente, avere il privilegio di vedere un prete anziano lavare in ginocchio i piedi ai bambini, ascoltare le sue parole, il respiro del vicino, uno sguardo, insomma essere qui, essere lì, esserci, ecco sì è diventato un fatto miracoloso. Una chiesa di Roma, dopo il distanziamento per Covid, diventa luogo di rivelazione della possibilità di essere, nuovamente, insieme..."
Quando andiamo al mercato rionale, mentre siamo in coda all’ufficio postale o durante una passeggiata nel bosco: anche lì – in quelle faccende, in quelle relazioni – possiamo essere in cammino verso ciò che si definisce “mistica”.
Gotthard Fuchs ci invita a scoprire proprio la mistica del quotidiano. Trovando ispirazione tanto in Meister Eckhart, Teresa d’Ávila, Madeleine Delbrêl o Dag Hammarskjöld, quanto negli incontri con i suoi amici e conoscenti, l’autore ci invita a una esistenza più consapevole della presenza divina.
E ci mostra con chiarezza una cosa: la mistica non è una via separata, una scelta riservata a pochi eletti. È invece la forma di vita che corrisponde al comandamento più importante della Bibbia: lasciarsi amare da Dio, amarlo e amare perfino il prossimo più lontano – perché i fratelli sono come noi.
La sofferenza e il male sono "i capi di accusa" più frequenti contro Dio. Da sempre, da quando l'uomo indaga sul perché del dolore, soprattutto del dolore innocente. Così alcuni perdono la fede perché il mondo è pieno di mali, mentre altri, per gli stessi motivi, tolgono al Dio biblico la sua onnipotenza. Ma davvero non c'è una terza soluzione? - si chiede l'autore di questo libro, teologo - Può il Dio di Giobbe, il Dio di Gesù Cristo mantenere intatte le caratteristiche che la Rivelazione e la Tradizione gli hanno sempre riconosciuto, se l'onnipotenza non è assoluta perché è incapace di oltrepassare il muro dell'impossibile e dell'assurdo?... Alla ricerca di risposte, ne scaturisce un ragionamento serrato e incalzante che affronta con il coraggio e il linguaggio della modernità questioni quali la presenza nel mondo del male morale e naturale, la missione dell'uomo nell'universo, l'evoluzione del cosmo, il "valore redentivo" della sofferenza, l'onnipotenza di Dio e la sua capacità di soffrire. Questioni vertiginose e alla fine, inevitabilmente, destinate a rimanere aperte. Ma tutte esplorate alla luce della certezza che "Dio è amore" proclamata dalla prima Lettera di Giovanni.
A un anno dalla scomparsa di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, gli autori (attivamente impegnati nel Movimento e con incarichi di grande responsabilità) raccontano cosa ha significato per la loro vita, personale e familiare, l'incontro con Chiara e la sua spiritualità dell'unità fondata sul Vangelo. Dagli anni della gioventù e della contestazione, con la scoperta di "un ideale che non passa", al matrimonio, ai figli (sei); dal ritrovarsi a vivere questo ideale in Parlamento (Lucia) e nello sport (Paolo, medico sportivo di squadre nazionali), fino agli impegni internazionali col Movimento, gli autori ripercorrono la loro avventura con lo stupore di chi non la poteva immaginare.