
Quando si parte per un cammino a piedi è inevitabile ritornare all'essenziale: si impara a spogliarsi delle cose che non sono davvero necessarie e ci si rende conto che in fin dei conti basta veramente poco per stare bene. Questo è il diario di un viaggio che ha segnato nel profondo una ragazza. È la testimonianza di un itinerario che, attraversando la metà settentrionale del Portogallo e una parte della Galizia, giunge alla famosa cattedrale di Santiago di Compostela, mèta e sogno di tantissimi pellegrini che ogni anno decidono di intraprendere un'esperienza mistica, religiosa e d'introspezione. È il racconto di un Cammino che già dalle prime tappe si rivela un grande insegnamento di vita. Un viaggio che è anche un'esperienza di crescita personale che porta non solo al raggiungimento della mèta prefissata, ma soprattutto alla comprensione e accettazione di sé stessi, alla scoperta di un profondo senso di gratitudine nei confronti della vita e ad una maggiore consapevolezza. La strada, pertanto, non termina alla cattedrale, ma va oltre e prosegue dritta al cuore. Nelle ultime pagine si trovano pochi ma utili consigli per chi decide di intraprendere il Cammino; una mini guida pratica che l'autrice avrebbe voluto leggere ma non ha mai trovato.
La spiritualità di colei che viene affettuosamente chiamata "santa Teresina" non è riducibile a una pratica o a una virtù particolare. Consiste piuttosto in un atteggiamento interiore che si manifesta attraverso un'apertura fiduciosa del cuore all'azione di Dio e un desiderio bruciante di "vivere d'amore". Per Teresa, l'amore ha sempre l'ultima parola. In questa esperienza centrata sulla persona di Gesù, l'autore individua dieci atteggiamenti interiori che sono altrettanti inviti a vivere "l'avventura della santità": 1) desiderare amare Gesù; 2) sopportare con dolcezza le proprie imperfezioni; 3) sperare nella misericordia divina; 4) crescere in piccolezza; 5) scegliere la piccola via della santità; 6) ritornare costantemente al Vangelo; 7) fare tutto per amore; 8) abbandonarsi a Dio nella preghiera; 9) estinguere la sete di Gesù; 10) unirsi a Gesù nella sofferenza. Ne emerge un ritratto appassionato, intessuto di numerose citazioni dalle opere di Teresa, che esorta ciascuno a fare proprio quell'amore ardente che animava la santa.
Il testo-diario di Carmelo Gaudiano è la sintesi di uno sgambettare di fanciulli, che con il passare del tempo, raggiungono l'età della matura giovinezza. L'autore, con amore e riconoscenza, si riflette in questi anni, che certamente hanno dato la firma matrice della sua vita che trova il suo primo e vero avvio nel Collegio-Seminario della Pia Società San Paolo di via Vassallo in Bari. I ricordi sono tanti, raccontati con limpidezza espressiva e comprensibili a ciascun lettore: il prete don Passarin, una persona meravigliosa, sempre disponibile, formatore di coscienze e grande educatore; le classi di scuola media con vari avvenimenti ricchi di curiosità e validi per l'orientamento più serio della vita; la bella amicizia dell'autore con un compagno, ben presto perduto agli inizi della seconda media per il suo trasferimento caparbiamente voluto dai genitori. Un volume che, oltre a suscitare grande interesse pedagogico, può aiutare i giovani e meno giovani a riscoprire i valori fondamentali della vita, quali la sincerità, la gratitudine, l'amicizia e un'autentica capacità relazionale. Si è davanti a una narrativa "valoriale" che si legge con piacere perché riporta ad un "gusto" della vita, ad una finezza spirituale oggi raramente presente in letteratura.
"Battesimo, eucaristia, matrimoni misti, culto a Dio e ai santi: temi su cui riflettere per una fede che realizzi una vita davvero cristiana."
Thaddée Matura è un nome ben noto a tutti gli studiosi e gli amici di Francesco d'Assisi: dopo aver curato l'edizione francese degli Scritti di san Francesco, con il suo sguardo di esegeta unito alla capacità di sintesi, ha saputo offrire una visione originale della spiritualità francescana, legata ai tanti e svariati tentativi di incarnarla in questo nostro tempo. In questo libro, dopo un'approfondita intervista, vengono riportati brani inediti dai suoi diari che ci aiutano a seguire il suo percorso di uomo, di cristiano e di seguace del santo di Assisi.
"Non so come, stiamo parlando di deserto e comincio a raccontare la storia di Lawrence d'Arabia e del suo bellissimo turbante azzurro e scivolo discretamente nel discorso, buttando lì che probabilmente dovrò sottopormi a una cura che mi farà perdere i capelli. Ricordo come una lama affilata il commento di mio figlio: 'Allora, mamma, vuol dire che hai avuto un tumore; anche un bambino a scuola è senza capelli perché ha avuto un tumore quelli che perdono tutti i capelli hanno un tumore'". Un duetto sul tempo della malattia dove la scrittura diventa indagine, scavo, consolazione. E dove "stare" è un verbo attivo. Nota di lettura di Silvano Petrosino.
La salita al Calvario cambia sempre la vita di chi ha abbracciato la propria croce ma cambia anche la vita di coloro che, ogni giorno, nei nostri ambienti di vita e di lavoro, sono a contatto con la malattia e la sofferenza. Come il Cireneo essi si fanno carico delle croci dei fratelli e delle sorelle divenendo per loro e insieme con loro "pellegrini di speranza". Le meditazioni di questa particolare Via Crucis, tratte da storie reali, possono essere per il lettore una preziosa occasione di riavvolgere come un nastro la memoria del cuore e di tornare lì dove la passione e l'amore del Risorto hanno irrotto nella propria storia e nella propria vita.
Se Dio ci ama tanto, perché permette tante sofferenze e prove nella vita? Perché esiste il dolore? E perché la morte e il suo silenzio senza ritorno? Provo a rispondere a queste domande ricordando un episodio accadutomi nella vita di pastore. Ero in vivaista ad una comunità e il parroco mi stava accompagnando dagli ammalati a uscire di casa. Arrivammo all'abitazione di una donna, che ci accolse al letto, in una piccola stanza. In quel letto, mi disse, stava paralizzata da 35 anni! La sorpresa fu che me lo disse con il sorriso sulle labbra, e aggiunse: "Padre, il fatto che Papa Benedetto abbia rinunciato al papato per ritirarsi nel silenzio e nel nascondimento a pregare per tutti, mi ha fatto capire che anche una vita come la mia può essere utile!". Quella donna aveva risposto alle domande appena fatte.
Un libretto per un breve percorso pastorale e di riflessione personale. L'autore ci accompagna, attraverso i colori dell'arcobaleno, nella riflessione sulle tematiche della carità e dell'amore Cristiano partendo dalla definizione di arcobaleno presente in genesi: l'arco tra le nubi segno dell'alleanza tra l'uomo e Dio. Tutto a colori, testi chiari e leggibili, carta patinata, elegante veste tipografica.
Con questo piccolo libro, l'autore desidera condividere con i più piccoli la gioia del loro primo Anno Santo, affinché possano viverlo in prima persona e sentirsi chiamati a dare il loro prezioso contributo.
Riflessioni sullo Spirito Santo. Ogni pagina è pervasa da un'intensa e sincera passione per la magnifica realtà dello Spirito e per i giovani destinatari del messaggio.